REDAZIONE: FRANCESCO BEARZI, CRISTINA MATALONI, SARA DEODATI, VINCENZO LANDOLINA, ALBERTO VALLERIANI, ROCCO MARTUFI, GIULIO TIRINELLI

PER COMUNICATI STAMPA, SEGNALAZIONI, SUGGERIMENTI: sentieroarcobaleno@yahoo.it

A PARTIRE DA OGGI, 14 MARZO 2011, LA RASSEGNA STAMPA SARA' AGGIORNATA E COMPLETA SOLO DIRETTAMENTE SUL SITO. SEGUICI SU RETUVASA.ORG!

PER LA RICERCA NELL'ARCHIVIO INTERNO: digitare il termine chiave nella casella in alto a sinistra contrassegnata dalla lettera B, compariranno tutti gli articoli pertinenti
Visualizzazione post con etichetta costantino airoldi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta costantino airoldi. Mostra tutti i post

mercoledì 13 ottobre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 13.10.10

ANAGNI. DOPO QUELLA AL TG3 LAZIO DELLE ORE 14, INTERVISTA ESCLUSIVA A RS RETUVASA - ANGELO GALANTI, IL PRESIDENTE DEL COMITATO DI QUARTIERE OSTERIA DELLA FONTANA, IL PIU' IMPORTANTE DI ANAGNI, FORTEMENTE IMPEGNATO IN CAMPO AMBIENTALE, SU QUELLA CHE IL TG3 HA DEFINITO "POLVERE MISTERIOSA", E SUL "NASO ELETTRONICO" IN ARRIVO:
"ALCUNE ISTITUZIONI CI SONO MOLTO VICINE, PREMIATO L'IMPEGNO DEI CITTADINI".
"Il Comitato Osteria della Fontana, grazie all'impegno costante dei suoi soci e dei suoi attivisti, sta incidendo in maniera decisamente significativa sul miglioramento della qualità della vita nel quartiere. Dopo aver contributo in maniera determinante agli sforzi del Coordinamento delle associazioni anagnine nel sollevare un movimento popolare indispensabile, quello che ha supportato (insieme all'impegno tecnico-istituzionale dell'assessore dell'ambiente provinciale Fabio De Angelis e del sindaco di Anagni Carlo Noto) la decisione squisitamente tecnica della bocciatura in conferenza dei servizi regionale dell'inceneritore di car fluff Marangoni,  ecco che arriva uno strumento importante [il "naso elettronico", ndr] per interpretare un fenomeno che da tempo preoccupa la popolazione. Ringrazio a nome del Comitato l'assessore all'ambiente Fabio De Angelis, sempre sensibile alle segnalazioni provenienti dal basso, dal territorio, in ogni parte della Provincia. Colgo l'occasione per ringraziare anche il neo comandante della sezione dei carabinieri di Anagni, Costantino Airoldi, dal momento del suo insediamento molto sensibile e vicino alle reali esigenze della cittadinanza".
Intervista rilasciata alle 14.20 
Poco prima è andata in onda sul TG3 Lazio l'intervista ad Angelo Galanti e all'assessore all'ambiente provinciale Fabio De Angelis, nel contesto di un servizio dedicato alla "polvere misteriosa" che si riscontra nel quartiere di Osteria della Fontana e allarma la cittadinanza. 
ANAGNI. L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE E VICE PRESIDENTE PROVINCIALE FABIO DE ANGELIS: DA TEMPO ABBIAMO OPERATO I RILIEVI, E AD OSTERIA DELLA FONTANA ENTRERA' IN FUNZIONE  UN "NASO ELETTRONICO" LUNEDI' PROSSIMO
A seguito della segnalazione a mezzo stampa di ieri, Fabio De Angelis, come riferito a RS Retuvasa ieri pomeriggio e riportato oggi dai quotidiani locali (vedi Ciociaria oggi p.22 e Il Messaggero FR p.37), ricorda che già da mesi, ricevuta precedente segnalazione da parte del presidente del Comitato Osteria della Fontana, Angelo Galanti, ha provveduto a far intervenire i tecnici dell'Un. di Tor Vergata, afferenti al Dipartimento di Scienze e Tecnologie chimiche ove opera il prof. Antonio Palleschi, per un prelievo della polvere che da tempo allarma i residenti. A una prima analisi (i risultati non sono ancora disponibili), pare altamente probabile che il "pulviscolo nero" che ricopre ogni cosa alle spalle della chiesa di San Giuseppe non sia da attribuirsi allo smog, ma ad altro fenomeno. Per chiarirne comunque le cause, l'assessorato all'ambiente ha deciso di installare lunedì prossimo in zona idonea uno dei quattro "nasi elettronici" acquistati dalla Provincia. Si tratta di strumenti in grado di analizzare la composizione chimica dell'aria e gli odori (SUL TEMA VEDI QUESTO LINK)

Tra qualche giorno (lo segnaliamo in anteprima perché da domani siamo in vacanza per una settimana) le notizie relative al Comitato si potranno seguire sul SITO DEL COMITATO DI QUARTIERE OSTERIA DELLA FONTANA (in corso di allestimento) 

RICORDIAMO INFINE:
ASSEMBLEA GENERALE 
COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA
15 OTTOBRE 2010
Sala parrocchiale di San Giuseppe
ODG:
- presentazione sito web
- analisi attività svolte
- programmazione nuove attività
- surroga dei membri del consiglio direttivo
Sono invitati alla partecipazione tutti gli iscritti e gli abitanti del quartiere

TG3 LAZIO ORE 14 (seconda notizia in scaletta):
LA PROTESTA-MANIFESTAZIONE BIPARTISAN (ma soprattutto dell'opposizione) DEI SINDACI A ROMA CONTRO IL PIANO SANITARIO REGIONALE; DECINE DI PRIMI CITTADINI (in prima fila per la Ciociaria ovviamente Anagni e Pontecorvo) E CENTINAIA  E CENTINAIA DI MANIFESTANTI
GRAZIE AI CONCITTADINI DEL VERSANTE CIOCIARO DELLA VALLE DEL SACCO CHE CI SONO STATI PER NOI (ndr)
Renata Polverini, in visita al San Filippo Neri: "Nessuna manifestazione ci fermerà. Ma siamo pronti a discutere miglioramenti" (finalmente, ndr)
Ma aggiunge l'ex sindacalista: "Non capisco queste persone che remano contro la Regione e l'economia". Se il piano non è approvato entro il 31 ottobre perderemo i fondi europei e dovremo aumentare le tasse.
Vedi i servizi di Omniroma, Adnkronos e FiuggiWeb tv
Per altre notizie consulta come sempre il sito DAS

COMUNICATO ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE COLLEFERRO
TURBOGAS: TUTTI CONVOCATI


Tutti convocati, ricercatori del cnr, consiglieri dell’opposizione, di maggioranza, tecnici della turbogas, sindacalisti, ambientalisti e assessori provinciali, regionali e comitati di cittadini. Assente non convocato, il Comune di Artena, forse per la posizione assunta nei confronti dell’impianto. La convocazione, frutto della pressione degli ambientalisti che per primi hanno soccorso i cittadini, dimostra che quando voluta, la democrazia partecipata è un percorso sempre attivabile. Solo che cercarla ora, scandita dal conto alla rovescia delle ore concesse e con l’autorizzazione già rilasciata, rappresenta tutto, tranne la restituzione del diritto leso. Metaforicamente si può affermare che il “bagno di sangue” è assicurato ed anche chi lo versa, rimangono da stabilire le modalità. Due gli scenari possibili: o revocare l’autorizzazione pagando un risarcimento super milionario a favore della Termica Colleferro, con soldi pubblici, in altre parole nostri, oppure tenere la borsa chiusa e scaricare il danno su ambiente e salute, sempre dei cittadini. Vedremo cosa sceglieranno. Per evitare che i cittadini rimangano vittime di simili procedure, stiamo valutando con i nostri legali, di sollecitare l’apertura di una procedura d’infrazione contro l’Italia da parte della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea con riferimento all’avvio delle procedure autorizzative per la turbogas, in palese violazione alla Convenzione di Aarhus, per poi chiedere alla Corte dei Conti che il danno erariale derivato dalla sanzione sia risarcito dai singoli responsabili amministrativi. Pensare che il vicolo cieco nel quale siamo stati messi, si poteva evitare con l’esercizio tempestivo del buon senso, rende ancora più amara questa vicenda. L’istallazione di fonti di energia rinnovabili, ad esempio, avrebbe ridotto il fabbisogno energetico complessivo ed azzerato, per quota parte, sia l’emissioni nocive, sia l’impiego di fonti fossili. La turbogas, presentata come la tecnologia più efficiente per produrre energia, e prevista all’interno del comprensorio industriale Secosvim produrrà elettricità e vapore, quest’ultimo, necessario principalmente all’Avio SpA. La responsabilità per un concreto miglioramento ambientale, sanitario ed energetico, se estesa anche alle imprese, determina interventi sui processi industriali al fine di renderli meno “energivori”e dunque meno impattanti. Provvedimento che, se adottato dall’Avio, avrebbe due effetti: ulteriore riduzione del fabbisogno energetico e garanzia occupazionale. Per quanto non di nostra specifica competenza, l’ultimo aspetto, offre un elemento di riflessione sia ai sindacati sia ai lavoratori. Quando un imprenditore smette di investire nella sua impresa, è sempre un segnale negativo. Il doppio ruolo, infatti, della Avio come principale consumatore di vapore da una parte e socio turbogas (per il 40%) dall’altra, ci induce a ritenere che l’operazione in atto, altro non è che un’esternalizzazione dei costi. Si abbattono i costi del vapore e aggiungono i ricavi, fuori del “core business” aziendale, della vendita dell’energia elettrica. Uno scenario che spianerebbe all’impresa, la strada per una futura delocalizzazione. L’incremento del 1150% di potenza elettrica, in una situazione di consumo che rimane stabile, è un altro elemento che il buon senso avrebbe potuto intercettare sollevando almeno un interrogativo. Una maggiore attenzione, inoltre, nella lettura dello Studio di Impatto Ambientale, redatto dalla società proponente, avrebbe permesso l’individuazione di altri punti meritevoli di approfondimento. Per esempio, tra pag. 58 e 61 si legge “ si quantifica in 18 t/h il fabbisogno di vapore alle utenze del consorzio”, successivamente “ Data la notevole estensione del comprensorio non esiste una rete di raccolta delle condense. Tuttavia la Centrale è predisposta per poter ricevere le condense, fino al 100% del vapore inviato, qualora in futuro fosse realizzata la rete di raccolta. La Centrale inoltre è predisposta per servire una futura rete di teleriscaldamento” ed infine, “ Come detto precedentemente la Centrale è predisposta a riutilizzare, reintroducendola nel ciclo termico, l’acqua di condensa di ritorno dal comprensorio, fino al 100% del vapore inviato, qualora in futuro fosse realizzata la rete di raccolta”. Alla faccia dell’efficienza energetica ! questo appare un inutile e clamoroso spreco di ben 18 tonnellate/ora di vapore. Sempre sullo studio, pag. 81 si evince che la quantità annua emessa di monossido di carbonio aumenterà nonostante la diminuzione della sua concentrazione nei fumi di scarico, sorprende che nessun Ente locale abbia sentito la necessità di approfondire quest’aspetto chiedendo una riduzione percentuale quantitativa almeno pari a quella delle concentrazioni, avallando, di fatto, emissioni nocive a scopo di lucro. Sempre sul monossido di carbonio a pag. 150 dello studio ci si limita a presentare il dato triennale rilevato dalla centralina posta in Via Oberdan, ma non si riportano le previsioni nello scenario di progetto. Lo studio riporta l’oggettivo incremento complessivo dei fumi emessi nello scenario di progetto, ma sorvola sulla quantità di anidride carbonica (CO2) e sul particolato fine e relative conseguenze sanitarie, che invece meritano specifici approfondimenti. Sull’incremento di CO2 occorre ricordare l’esistenza di un protocollo d’intesa sottoscritto da molti Comuni della provincia che si sono impegnati a perseguirne la riduzione. Nel caso di specie, con una mano si sottoscrive un impegno e con l’altra si contraddice. Il confronto vero, però, non è sul piano tecnologico, ma culturale. E’ tra due letture diverse dello stesso problema. L’una enfatizza la necessità di produrre energia, l’altra propone la sostenibilità dei consumi attraverso l’efficienza energetica, il rispetto e difesa di ambiente e salute e ponendo attenzione all’uso razionale delle risorse, che non sono infinite, da lasciare alle future generazioni ed è a quest’ultima che come ambientalisti siamo orientati.. Non trascurabile inoltre, è il probabile costo, a totale carico pubblico, del danno sanitario ed ambientale causato dalle emissioni dell’impianto che stimiamo essere mediamente di circa 350.000,00 euro l’anno. Paradossalmente se la “bolletta” energetica dell’azienda al netto degli interventi sopra citati di riduzione del fabbisogno, fosse inferiore al danno, converrebbe offrire un contributo per risparmiare soldi pubblici e sofferenze ai cittadini, oppure richiederli all’azienda per i futuri impieghi. Per ultimo, ma non per importanza, è il danno patrimoniale che la prossimità dell’impianto al recente insediamento abitativo, recherà ai residenti. I tecnici della turbogas minimizzano, in tal caso non dovrebbe costituire un problema il rilascio di garanzie reali a favore dei residenti, nell’eventualità, si verifichi il danno. Ci appelliamo, dunque, a tutti i cittadini, associazioni e forze politiche che non intendono consolidare una cultura insostenibile a danno dei cittadini violandone i diritti, a sottoscrivere la petizione popolare che in questi giorni ha preso il via nei Comuni di Artena e Colleferro

Le Associazione ambientaliste del territorio


FROSINONE. PROJECT FINANCING DELLO STADIO CASALENO, PUNTO DI SVOLTA? (La Provincia FR p.2)
Sul tema vedi ultimo articolo di questo post

ANAGNI. RIMBORSO ACEA ATO 5 PER MANCATA DEPURAZIONE: PENSARCI BENE A CHIEDERLO SE SI E' PRIVI DI IDONEO IMPIANTO DI SMALTIMENTO (La Provincia FR p.21)

LEGAMBIENTE PREMIA I NOVE COMUNI "RICICLONI" DEL LAZIO (naturalmente nessuno nella Valle del Sacco, ndr)
Ampia sintesi da Cinque giorni p. 4 
Premiati ieri mattina dal consigliere regionale Lidia Nobili e dalla Vice Presidente della Fondazione Regionale Re.Se.T., Grazia Maria Traina, i Comuni “ricicloni” del 2010. Secondo Legambiente, i più virtuosi nella raccolta e nella gestione integrata dei rifiuti. Premiati, presso la V Comunità Montana del Montepiano Reatino, con un diploma e con il Testo Unico delle Autonomie Locali commentato da Riccardo Carpino, Capo di Gabinetto del Ministro per gli Affari Regionali, i Comuni di Lenola (Lt), Acquapendente (Vt), Nepi (Vt), Monte San Biagio (Lt), Trevignano Romano (Rm), Monterosi (Vt), Oriolo Romano (Vt), Roccagorga e Sermoneta (Lt).

domenica 26 settembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 26.9.10 (con integrazioni serali)

NEL MOMENTO IN CUI LA CREDIBILITA' NELL'ARPA VACILLA, ECCO IL NUOVO COMANDANTE DOC DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI ANAGNI, COSTANTINO AIROLDI (La Repubblica.it Napoli - adnkronos, 24 settembre ore 17.50)
Dopo 4 anni trascorsi al Comando provinciale dei carabinieri di Caserta, al Comando del Nucleo informativo, il capitano Costantino Airoldi lascia l'incarico per andare a dirigere la compagnia di Anagni. L'ufficiale diresse le indagini che a gennaio 2009 portarono all'arresto di uno dei piu' sanguinari killer del clan dei Casalesi, Giuseppe Setola, accusato di almeno 18 omicidi. Il capitano Airoldi ha coordinato le indagini per l'arresto di altre decine di eccellenti della cosca dei Casalesi e degli altri clan dell'area casertana.

Da Il Tempo FR 31.8.10:
A Cassino il capitano Francesco Maceroni, in partenza per Termoli, sarà sostituito dal tenente Massimo Esposito. 
Al Norm della compagnia di Pontecorvo, fino ad oggi in rosa con il tenente Vincenza Sannino, che andrà al comando provinciale di Roma, arriva il tenente Sebastiano Maieli. 
Cambio anche al vertice della compagnia carabinieri di Anagni: il capitano Aldo Iorio lascerà il posto al capitano Costantino Airoldi, nativo di Aquino
La serie di novità, come detto, si concluderà con la partenza del colonnello Luigi Sparagna, comandante provinciale dell'Arma. Al suo posto, fra un paio di settimane circa, arriverà il colonnello Antonio Menga, da tempo comandante del nucleo ecologico dei carabinieri di Roma
Dopo tre anni di ininterrotto lavoro il colonnello Sparagna, nativo di Pontecorvo, a seguito di ampi successi investigativi, lascia la Ciociaria per un altro incarico nella Capitale. Cambiano i vertici, mutano le facce e gli sguardi, ma il passo non verrà segnato dacchè la storia e la tradizione dell'Arma insegna che la sintonia, ai normali avvicendamenti, è pressoché totale. Gli obiettivi, la lotta alla criminalità e la vicinanza ai cittadini, saranno sempre gli stessi. Così come l'impegno e la dedizione al lavoro. 


REFRESH: COINCIDENZE AEROPORTUALI, about Pierluigi Di Palma  (Rassegna stampa Retuvasa)

Da Il Messaggero FR del 26.9.10, p.39 (prima della cronaca locale):
Riguardo al Project Financing per l'aeroporto di Frosinone, "...fino ad oggi, gli unici a farsi avanti sono quegli imprenditori, alcuni dei quali, finiti sotto i riflettori della cronaca per l’inchiesta fiorentina sulla cosiddetta “cricca”. Nelle intercettazioni di quell’indagine si parlava dell’aeroporto di Frosinone a più riprese senza che sia poi emerso al momento nulla di penalmente rilevante. Ma tutta quella pubblicità alle imprese non è piaciuta e sullo scalo è calato il silenzio. Almeno fino ad oggi".
Tale è la chiusa dell'articolo dedicato alla: 

MOZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE 
FRANCESCO SCALIA 
PER LA REALIZZAZIONE DELL'AEROPORTO DI FROSINONE (SIC! - NDR)

Al Presidente del Consiglio
Dott. Mario Abbruzzese

MOZIONE
(art. 30, c o. 2, dello Statuto ed artt. 91, 93.97 del reg. cons.).
Oggetto: sistema aeroportuale del Lazio

premesso e considerato che le Linee Guida del Piano Generale della Mobilità pubblicate dal Ministero dei Trasporti nell’ottobredel 2007 evidenziano che il forte sviluppo del traffico aereo impone una politica di pianificazione di tale traffico a livello nazionale e regionale;
in base agli studi condotti dall’ENAC e compendiati nel dossier “Potenzialità e limiti della rete aeroportuale nella Regione Lazio”, la domanda di trasporto aereo interessante il bacino della Capitale si assesterà nel 2020 a 50 milioni circa di passeggeri l’anno, per raggiungere la quota di 115 milioni di passeggeri nel 2040, secondo un trend di crescita continuo rispetto all’attuale volume di traffico che, nel corso del 2006, è stato di circa 35 milioni di passeggeri;
tali previsioni, stando alle dichiarazioni recentemente rese dal direttore generale di ADR, Franco Giudice, (cfr. OMNIROMA del 14.9.2010) sarebbero addirittura sottostimate, in quanto per il 2010 è previsto un traffico nel sistema aeroportuale di Fiumicino e Ciampino superiore ai 40 milioni di passeggeri, con un trend di crescita del 6,5% e con un volume previsto per il 2020 di circa 60 milioni di passeggeri;
l’attuale assetto del sistema aeroportuale della Capitale, incentrato sui due aeroporti di Fiumicino e Ciampino, è inidoneo a fronteggiare lo sviluppo previsto della domanda di traffico aereo; infatti, il dossier dell’ENAC su citato evidenzia che, rispetto alle capacità ricettive dei due scali, al 2020 si registrerebbe un esubero della domanda di circa 6-8 milioni di passeggeri, ovvero addirittura di 16-18 milioni di passeggeri, stando alle più aggiornate previsioni del direttore generale di ADR;
la situazione dell’aeroporto di Ciampino è già oggi insostenibile sotto i profili ambientale e della sicurezza, insistendo l’area del sedime aeroportuale in un contesto territoriale altamente urbanizzato, tanto che a più riprese l’Amministrazione Comunale di Ciampino ha chiesto la chiusura dell’aeroporto al traffico civile;
al fine di individuare la soluzione più appropriata alla questione di cui sopra, nel marzo 2007 è stata istituita in seno al Ministero dei trasporti una apposita Commissione, che ha concluso i lavori nel novembre 2007 con la redazione di una relazione sull’“Ampliamento del sistema aeroportuale laziale”;
dai lavori della detta Commissione è emersa l’impraticabilità di una soluzione diretta a localizzare funzionalmente sull’aeroporto di Roma-Fiumicino il traffico aereo commerciale ad oggi insistente sull’aeroporto “Giovan Battista Pastine” di Roma-Ciampino; ciò in ragione del fatto che l’incremento atteso della domanda di traffico aereo nel medio-lungo termine è tale da non potere essere assorbito integralmente dallo scalo intercontinentale, generando in prospettiva un eccesso della domanda rispetto alle capacità aeroportuali di tale scalo;
per contro solo attraverso la delocalizzazione funzionale del traffico aereo commerciale dell’aeroporto di Ciampino in sito idoneo è possibile garantire condizioni di compatibilità ambientale ed assicurare la risposta alla crescente domanda di trasporto aereo interessante il bacino della Capitale;
quindi, la Commissione ministeriale, nel procedere all’individuazione del sito più opportuno per un nuovo scalo in grado di soddisfare la domanda di traffico prevista, ha svolto un’istruttoria incentrata sulla valutazione comparativa, in base a requisiti prestabiliti, degli altri siti aeroportuali esistenti sul territorio della Regione Lazio (Frosinone, Guidonia, Latina e Viterbo), individuando Viterbo come il sito che meglio risponde ai requisiti richiesti, seguito nella graduatoria finale da Frosinone;
il Ministro dei trasporti, con nota prot. N. 83/07 del 26 11 2007, nell’ambito dei propri poteri di pianificazione generale e di settore, ha scelto il sito di Viterbo quale sede di un nuovo aeroporto di interesse nazionale, impegnandosi a procedere al necessario accordo programmatico;
con o.d.g. n. 117, approvato nella seduta del 6.12.2007, il Consiglio Regionale ha impegnato il Presidente della Regione a dare corso alle procedure per il nuovo scalo di Viterbo e ad avviare l’individuazione di un terzo scalo, a valenza regionale, nel sud della Regione;
su questi presupposti, in data 31.1.2008 il Ministro dei trasporti ed il Presidente della Regione Lazio hanno siglato un atto di intesa programmatica;
in precedenza, la Regione Lazio, con l'art. 27, comma 1°, L. reg. 16.2.2000, n. 12, aveva istituito il capitolo n. 28173 del bilancio 2000 denominato: “Partecipazione della Regione Lazio alla realizzazione dell'aeroporto civile di Frosinone” con lo stanziamento di 500 milioni delle vecchie lire;
la Provincia di Frosinone, la CCIIA di Frosinone, il Consorzio ASI, i Comuni di Frosinone e Ferentino hanno costituito l'ADF – Aeroporto di Frosinone S.p.A., avente per oggetto sociale la promozione della realizzazione dell'aeroporto e la sua progettazione;
con Legge reg. 28.4.2006, n. 5, recante: “Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2006” sono stati previsti contributi regionali, per complessivi 4.500.00,00 euro in tre annualità, finalizzati all'aumento di capitale della Società Aeroporto di Frosinone S.p.A., realizzazione dell'Eliporto e progettazione preliminare dell'aeroporto;
con l'art. 2, Legge reg. n. 31 del 24.12.2008, concernente: “Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2009” è stato previsto il rifinanziamento con 500.000,00 euro dell'art. 27 della L. reg. n. 12/2000, relativo all'Aeroporto di Frosinone;
la ADF S.p.a. ha redatto e consegnato formalmente alla Regione Lazio nel 2008 lo Studio di fattibilità ed il piano economico finanziario dell'opera;
con deliberazione n. 234 del 7.4.2009, la Giunta regionale del Lazio ha localizzato nel territorio provinciale di Frosinone l'Aeroporto regionale;
il 20 ottobre 2009 ha avuto avvio, su convocazione del Presidente della Regione Lazio, la Conferenza preliminare di servizi, intesa ad acquisire le valutazioni delle amministrazioni coinvolte nel procedimento di autorizzazione dell'infrastruttura aeroportuale;
parallelamente, l'ADF S.p.A. ha avviato la procedura di valutazione ambientale strategica; considerato ancora che l'Aeroporto di Frosinone può realizzarsi con un'operazione di project financing, con esclusivo
apporto di capitali privati, così come attestato dal piano economico-finanziario redatto dalla PriceWaterhouseCoopers ed allegato allo studio di fattibilità;
la Regione nella detta operazione avrebbe la veste di ente concedente e, quindi, il compito di bandire
la gara per l'individuazione del promotore privato;
la realizzazione dell'aeroporto rappresenterebbe una straordinaria opportunità di sviluppo per la provincia di Frosinone, attraversata da anni da una profonda crisi economica; questa infrastruttura, infatti, da un lato consentirebbe di potenziare i settori del terziario e dei servizi dell'economia frusinate, dall'altro di rafforzare il distretto industriale dell'aerospaziale, che ha nella provincia di Frosinone significative presenze;

IL CONSIGLIO REGIONALE IMPEGNA

la Presidente della Giunta Regionale e gli Assessori alla Mobilità ed ai Lavori Pubblici a porre in essere tutto quanto di competenza della Regione Lazio per conseguire l'obiettivo della realizzazione dell'aeroporto di Frosinone.

Roma, 23 settembre 2010
On. Francesco Scalia

Sintesi de Il Messaggero Fr 26.9.10 p.41:
ANAGNI. CAR FLUFF, IMPORTANTE LO STOP DEL TAR
Soddisfazione per il risultato ottenuto. Ma anche consapevolezza del fatto che la guardia va tenuta sempre alta. Questo lo stato d’animo delle principali associazioni ambientali di Anagni, le vere vincitrici della battaglia che ha portato due giorni fa allo stop da parte del Tar del Lazio del ricorso della Marangoni contro la bocciatura del progetto car fluff da parte della conferenza dei servizi. In una nota diffusa ieri, le associazioni, (Rete per la tutela della Valle del Sacco - Associazione Culturale Anagni Viva - Associazione Diritto alla Salute - Associazione La Guerra di Piero - Comitato Osteria della Fontana - Comitato Ponte del Papa - Vox Populi) hanno messo in chiaro un po’ di questioni. Bocciando il ricorso della Marangoni, il Tar ha messo in pratica il “principio di precauzione nella gestione dei rischi ambientali, sancito dalla Comunità Europea e recepito come principio fondamentale nel nostro Codice dell’Ambiente”. Quella del TAR è dunque “una decisione che, anche se non definitiva, è di grandissima importanza per il futuro della vicenda, perché già affronta i temi sostanziali, riconoscendo che le motivazioni espresse dalla conferenza dei servizi del giugno scorso sono state puntuali ed adeguate”. Uno degli argomenti utilizzati dalla Marangoni era stato il fatto che la bocciatura del progetto avrebbe di fatto creato una crisi occupazionale nello stabilimento. Il Tar ha invece riconosciuto che “la decisione della conferenza dei servizi non determina un rischio occupazionale”. Insomma, hanno concluso le associazioni, “l’impegno profuso per vivere in un territorio privo di nocività sta dando i primi importati frutti, segno di una inversione di tendenza di cui i cittadini debbono essere fieri, e che deve essere di monito a tutti coloro che hanno visto la Valle del Sacco come terra di razzia e malversazione”. 

IL TAR CONFERMA LA VITTORIA DELLE ISTITUZIONI E DELLE ASSOCIAZIONI SUL PROGETTO DI INCENERIMENTO DI CAR FLUFF DELLA MARANGONI TYRE

IL COMUNE DI FROSINONE DICHIARA GUERRA ALLE BUSTE DI PLASTICA. OUT DAGLI ESERCIZI COMMERCIALI (Il Messaggero FR 26.9.10 p.41
Sintesi:
Bando alle buste di plastica. Il Comune di Frosinone, con un’apposita ordinanza, dichiara guerra alla plastica, materiale che inquina e determina grossi limiti nello smaltimento dei rifiuti. Così dal primo di dicembre scatterà il divieto a tutti gli esercizi commerciali, artigianali, a quelli che somministrano alimenti e bevande, di distribuire sacchetti realizzati in materiale non biodegradabile. Potranno distribuire solo sacchetti per la spesa in materiale biodegradabile e compostabile in materiali bioplastici di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o fibre naturali oppure borse riutilizzabili in stoffa, tessuto, juta o altro materiale. Previste anche pesanti sanzioni: chi verrà scoperto ad utilizzare e distribuire le vecchie buste di plastica potrà incorrere in una multa da 25 a 500 euro. 

COMUNE DI FROSINONE. AL PETTINE I NODI URBANISTICI (Eco della Rete

ANAGNI. IL COMITATO DI OSTERIA DELLA FONTANA, IL MAGGIORE SUL TERRITORIO, FORTEMENTE IMPEGNATO SUL FRONTE AMBIENTALE OLTRE CHE PER TUTTE LE PROBLEMATICHE DEL QUARTIERE, INDICE L'ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI PER IL 15 OTTOBRE ORE 21 (Ciociaria oggi 23.9)


INCONTRO PUBBLICO ALL'AUDITORIUM COMUNALE DI ANAGNI, 8 OTTOBRE 15.30. FRANCESCA SANTOLINI PRESENTA IL LIBRO: "PASSIONE VERDE, LA SFIDA ECOLOGISTA ALLA POLITICA" (Ripuliamo Colleferro)