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martedì 26 ottobre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 26.10.10

EXTRA VALLE. ANCORA ILLEGALITA' NEL CICLO DEI RIFIUTI. CASSINO E MINTURNO EPICENTRO DEL SISMA GIUDIZIARIO.
Il Messaggero Fr 26.10.10 pp.29 e 31 - di Giovanni del Giaccio

Scalpore a Cassino per le vicende giudiziarie che hanno coinvolto nuovamente l’imprenditore Vittorio Ciummo che opera nel settore della raccolta dei rifiuti. Questa volta a finire nei guai per l’appalto al comune di Minturno sono state Augusta Ciummo, 26 anni, e Anna Romano, di Cassino, entrambe amministratrici della Ego Eco srl, la società di gestione nata dalla Cic. Fino a pochi mesi fa amministratore della Ego-Eco era Vittorio Ciummo che, a causa delle indagini a suo carico, ha ceduto la carica alla figlia. Nell’inchiesta della Procura di Latina sull’appalto di Minturno Ciummo risulta indagato. Uno degli ordini di custodia cautelare ha raggiunto il consigliere regionale del Pdl Romolo Del Balzo. E’ stato colto da malore quando i finanzieri si sono presentati a casa sua. Chiacchierato, accostato spesso a storie giudiziarie, indagato in altri procedimenti, stavolta è stato arrestato. Romolo Del Balzo, 55 anni, consigliere regionale del Pdl, è alla clinica “Casa del sole” di Formia dove è stato ricoverato dopo la notifica dell’ordinanza che riguarda lui, altre sei persone per le quali è stata disposta la misura cautelare e tre indagati a piede libero. Dieci persone in tutto, coinvolte in una storia per la quale già in passato c’erano stati arresti eccellenti a dicembre 2009. E’ quella relativa alla raccolta dei rifiuti nel Comune di Minturno. Servizi mai resi e comunque pagati alla “Ego Eco” di Cassino. Il sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Miliano ha chiesto e ottenuto gli arresti, ordinati dal giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio. Il quale ha stralciato, però, l’ipotesi di associazione a delinquere e contesta a tutti il concorso in truffa aggravata, frode negli appalti pubblici e gestione illecita dei rifiuti. I provvedimenti riguardano, oltre Del Balzo, Augusta Ciummo, 26 anni, amministratrice della società, Liberato De Simone, 52 anni, coordinatore del servizio per la “Ego Eco” e Michele Camerota, 48 anni, dipendente del Comune. Ai domiciliari Giuseppe Papa, 61 anni, anche lui dipendente comunale, Anna Romano, 54 anni e Gerardo Ruggieri, di 43 anni, alle dipendenze della società. Sono indagati a piede libero, Vittorio Ciummo, 50 anni, padre di Augusta ed ex legale rappresentante, Salvatore Martone, di 51 anni, caposezione dei servizi tecnici del Comune e il collega Anacleto Fini, di 65 anni responsabile del servizio di smaltimento dei rifiuti. Eseguito anche il sequestro di beni e conti correnti per un valore di 15 milioni di euro. Gli accertamenti della Guardia di Finanza hanno permesso di accertare che la Ego Eco e, in precedenza, un’altra società avevano eseguito le proprie prestazioni in difformità rispetto a quanto sottoscritto nell’appalto. Nello specifico hanno omesso a più riprese di versare i contributi previdenziali ai dipendenti e di promuovere l’inizio della raccolta differenziata, utilizzavano mezzi ed attrezzature obsoleti e non funzionanti e li trasferivano da un appalto all’altro. Il tutto con la compiacenza di funzionari e pubblici amministratori che emettevano regolari liquidazioni e spettanze, per oltre 14 milioni di euro, senza che la Ego Eco ne avesse completamente titolo e diritto. Anzi, gestiva il servizio grazie a uno stratagemma procedurale. E Del Balzo? Secondo l’accusa da presidente del consiglio comunale svolgeva un ruolo di cerniera tra la Ego Eco e il Comune, “autorizzando” gli illeciti incarichi.
Altro servizio a p.31:
Ancora guai giudiziari per il “re” della spazzatura, per sua figlia e per i suoi collaboratori. Vittorio Ciummo, noto imprenditore del settore rifiuti di Cassino era finito ai domiciliari un anno fa peruna inchiesta della Procura di Latina sull’appalto nel Comune di Minturno. Ieri gli uomini della Guardia di Finanza, in esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare, hanno arrestato la figlia ventiseienne di Ciummo, Augusta, anche Anna Antonia Romano, 54 anni, nata a Villa santa Lucia e residente a Cassino, prima collaboratrice della Cic, poi legale rappresentante della Eco Ego srl; ma anche Anacleto Fini, 65 anni, nato a Torrice e residente ad Ariccia; oltre ai collaboratori Liberato de Simone e Gerardo Ruggieri che lavoravano per conto dei Ciummo a Minturno, in provincia di Latina.
Fino a pochi mesi fa l’amministratore della Ego-Eco era Vittorio Ciummo. poi a causa delle indagini a suo carico, aveva ceduto la carica alla figlia. La ditta Cic aveva gestito la raccolta dei rifiuti anche per il Comune di Cassino, dal 1993 al 1997 quando dovette lasciare alla De Vizia. Sempre la Cic in Ciociaria ha gestito il servizio nei comuni di Cervaro, Sant’Apollinare e Sora. Oltre che a Minturno la ditta ha la gestione dei rifiuti in molti centri della Campania. Lo scorso anno era rimasto coinvolto anche in una inchiesta sulle infiltrazioni camorriste nel basso lazio e accusato di aver investito proventi di provenienza illecita in un bar di Cassino, una accusa però dalla quale è stato prosciolto.
Altro servizio a p.31:
Lo chiamavano “Papà”, ma anche “Babbo”, “Baccalà” o più genericamente “Quell’amico”. Quando parlavano di Romolo Del Balzo i responsabili per conto della ditta non lo indicavano mai direttamente. E’ solo uno dei particolari che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare. Interessante un passaggio, ancorché non contestato agli indagati: il giudice parla di «una circostanza che qualora provata pienamente getterebbe sull’intera vicenda in esame una luce di ancor maggiore gravità e allarme sociale rispetto a quanto finora emerso». E si parla delle intercettazioni telefoniche e del «particolare interessamento del politico per le vicende della Ego Eco». Riferendosi sempre ai dialoghi intercettati - che però non sono mai tra Del Balzo e gli altri indagati, stando all’ordinanza - si fa riferimento «a pregresse elargizioni di denaro» e «all’assunzione nella società di ben quindici dipendenti su “raccomandazione” dello stesso».
Altro servizio a p.31:
Delle imprese di Vittorio Ciummo si era occupata anche la Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, nell’audizione del 30 giugno scorso 2010. Quel giorno vennero ascoltati il procuratore aggiunto di Latina, Nunzia D’Elia, e il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, titolare dell’inchiesta. «Nell’ultimo anno - spiegò il pm - abbiamo svolto indagini su due società, la CIC Clin Spa, poi divenuta Ego Eco, la quale risulta avere appalti non solo nei comuni di Minturno e di Ponza che fanno parte della provincia di Latina, ma anche nella provincia della Campania. La peculiarità di questa indagine è stata quella di aver notato che la società in oggetto è entrata nel Comune di Minturno alla fine del 1997, dopo che una società della provincia delle Marche vincitrice dell’appalto, a ritirarsi perché si verificarono degli incendi di automezzi. Tale società è riferita a un imprenditore del Cassinate, di nome Ciummo Vittorio, il quale, prima direttamente, poi attraverso familiari e persone terze, ha continuato a gestire il servizio a Minturno».
«La CIC Clin industrie è fallita per omessa regolarità delle posizioni contributive dei lavoratori - spiegò Miliano - Successivamente, il Comune di Minturno ha affidato alla Ego Eco, ossia l’attuale società, il servizio dei rifiuti, sempre riferibile a questo signore. L’aspetto particolare è che, sin dall’inizio, l’appalto è stato previsto come comprensivo del servizio della raccolta differenziata. Nel corso degli anni, il servizio di raccolta differenziata è stato affidato nuovamente, con un importo di 2,5 milioni di euro. Quindi, la voce “raccolta differenziata”, già prevista nel contratto di base iniziale, è stata inserita in corso d’opera».«Sono scattate le misure cautelari (alla fine del 2009, ndr) nei confronti di tale soggetto e di un amministratore locale, proprio perché nel comune di Minturno la raccolta differenziata non veniva assolutamente effettuata. Quando si sono resi conto che le indagini si stavano stringendo, per sopperire alle carenze organizzative, si sono attrezzati utilizzando degli automezzi presi a nolo dalla provincia di Caserta». A quel punto il pm di latina chiese che l’audizione venisse secretata. Il motivo lo si è capito ieri mattina all’alba.
Il commento di Lorenzo Parlati, presidente regionale di Legambiente (sempre a p.31):
«I nuovi arresti per reati connessi allo smaltimento di rifiuti lasciano interdetti, rimandano a fatti gravi che confermano purtroppo l’infiltrazione delle Ecomafie nella nostra regione - dichiara in una nota Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - I reati di associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture preoccupano molto soprattutto per il contesto che ne emerge, con un vero e proprio sistema che coinvolge amministratori e imprese del malaffare. Nel Lazio la criminalità organizzata fa affari molto spesso nei settori ambientali, tra abusivismo edilizio, discariche abusive, reati legati al traffico di rifiuti, i dati del nostro Rapporto Ecomafia lo evidenziano di anno in anno. Dove si interviene con decisione i risultati però arrivano, come nel caso della lotta agli incendi boschivi col catasto e l’inasprimento delle sanzioni coinvolgendo i Comuni. È questa la strada da percorrere, in particolare su rifiuti e cemento. Serve allora una reazione forte da parte delle Istituzioni, metteremo a disposizione della Regione Lazio i dati in possesso del nostro Osservatorio Ambiente e Legalità sul tema, ma nel nuovo piano rifiuti ci aspettiamo più che altre discariche e inceneritori una nuova stagione di riduzione e raccolta differenziata dell’immondizia, settori a basso livello di illegalità e infiltrazione». 
Vedi anche sul tema La Provincia FR 26.10.10 pp.31 e 34
Il consigliere regionale Anna Maria Tedeschi: le intercettazioni telefoniche sono state determinanti, senza di esse non si possono contrastare i reati ambientali
(Il giornale nuovo 26.10.10)
"Si riconferma ancora una volta il primato della Guardia di Finanza, questa volta i Baschi verdi di Formia, nella lotta al crimine contro i reati ambientali.
Con gli arresti di alcuni esponenti del Gruppo Ciummo di Cassino, nell'indagine che vede implicato anche il consigliere regionale Romolo del Balzo, si apre un altro spiraglio di luce nella poco chiara gestione dei rifiuti nella nostra regione." Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell'Italia dei Valori Anna Maria Tedeschi.
"E’ purtroppo molto frequente - prosegue Tedeschi - che i reati ambientali passino attraverso l’azione delle amministrazioni locali che invece dovrebbero essere il baluardo della legalità, perché chiamate a gestire tutti gli aspetti operativi del ciclo dei rifiuti. Ancora una volta, poi, si riconferma cruciale l’importanza delle intercettazioni telefoniche per portare il Pm all’emissione dei provvedimenti di custodia cautelare. Qualora dovessero passare norme che limitino l’utilizzo delle intercettazioni gli inquirenti dovrebbero basarsi prevalentemente sui documenti che invece nell’indagine in questione si sono rivelati essere falsi. Il rispetto dell’ambiente e quindi la nostra salute passa attraverso il rispetto della legalità, ma bisogna continuare a dare alle forze dell’ordine la reale possibilità di svolgere le indagini."

COLLEFERRO, TURBOGAS. IL VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI ROMA SABATINO LEONETTI E ALTRI 5 CONSIGLIERI PROVINCIALI CHIEDONO URGENTEMENTE LA SOSPENSIONE DEI LAVORI AL IV KM.
Quotidiano sera 26.10.10 p.1 - di S.D.R.
Insomma, pare proprio che questa centrale turbogas “piaccia” sempre di meno... Ovviamente parliamo soprattutto dei cittadini di Colleferro vittime sacrificali di una politica a dir poco sbagliata, scellerata, frettolosa e senza scrupoli assunta, anacrononisticamente, in un momento assai delicato e triste per questa città. Ora, qualcuno dovrà pagare; è fuori discussione! Pagare in termini “politici” ed “elettorali” o anche, e ciò potrebbe con molta probabilità accadere, “economici”, per aver avallato scelte senza aver preso le dovute preoccupazioni sociali, civili e democrtaiche... Staremo a vedere anche se, ormai, come annunciato nell’edizione di ieri (anche in Tg su CCN News Web Tv) la questione “centrale turbogas” è diventata un caso nazionale “approdando in Parlamento.
Ora anche in consiglio provinciale di Roma iniziano a piovere le interrogazioni; le mozioni provengono da esponenti facenti parte la maggioranza e, tra questi, in prima linea, oltre ad altri firmatari, l’on. Sabatino Leonetti (IdV) sempre sensibile ed attento ai problemi della gente di Colleferro. Ecco il testo della mozione presentata l’altro giorno nella seduta del consiglio a Palazzo Valentini [... vedi link]

COLLEFERRO, PER RETUVASA I PROBLEMI DELL'ACQUA SONO PIU' SERI DI QUELLI DESCRITTI DAL SINDACO
Testo pressoché integrale
Torna alla carica Retuvasa sull’acqua inquinata di Colleferro, ancora inquinata e non buona neanche se bollita. Intanto,  Retuvasa critica l’amministrazione comunale per non aver informato correttamente la cittadinanza. “Oggi - si legge sul sito [in realtà si tratta degli aggiornamenti del blog di Retuvasa, Ripuliamo Colleferro, ndr] - abbiamo parlato con il sindaco Cacciotti chiedendogli chiarimenti sull’emergenza in atto. Le analisi di oggi confermano che le acque sono ancora inquinate e che il divieto resta ancora in vigore. Lunedì il gestore dovrebbe far arrivare da Milano un macchinario per compiere ulteriori analisi. Vi terremo aggiornati su questo fronte. Come ogni anno, di questi tempi, con le prime piogge si verificano questi problemi di cui, per stessa ammissione del sindaco, è pienamente responsabile il gestore che ha in concessione la distribuzione e la sorveglianza e ammodernamento dell’infrastruttura. Il comune è invece a nostro avviso responsabile di una corretta e capillare comunicazione dell’emergenza che in questi giorni assolutamente non c’è stata. L’amministrazione comunale ritiene di aver fatto il massimo. Noi siamo dell’idea che non bastano 200 manifesti fosforescenti e un passaggio sul Tg3 Lazio a garantire una comunicazione capillare e di emergenza. Infatti ad oggi ancora molti cittadini non sanno dell’ordinanza o hanno idee confuse sul da farsi. Abbiamo sollecitato il sindaco su questo tema, lamentando un operato alquanto insufficiente ma abbiamo ricevuto solo vaghe rassicurazioni e la tardiva promessa di inviare Lunedì delle lettere a tutti i cittadini. Misura totalmente tardiva a quasi 10 giorni dall’inizio dell’emergenza!!! Il sindaco ha anche ammesso che forse (sic) sarebbe stato opportuno far passare per le strade della città una macchina con megafono. Evidentemente le centinaia di firme raccolte lo scorso anno proprio contro questa superficiale e dilettantistica gestione delle emergenze non sono state recapitate al sindaco. Vediamo cosa succede nei prossimi giorni e se l’amministrazione comunale possa garantire una migliore copertura. Alcune domande finali:1) Italcogim sarà chiamata a risarcire i danni ai cittadini? 2) E’ davvero convinzione del Sindaco che non far pagare la bolletta di Novembre possa bastare? 3) Italcogim subirà solo un mancato guadagno: è sufficiente come intervento? 4) Chi paga i manifesti che il comune sta affiggendo? 5) Chi paga l’acqua in bottiglia che il comune fornisce in questi giorni alle scuole? 6) Cosa è stato fatto in questi 12 mesi da Italcogim e dal comune di Colleferro per evitare il ripetersi dell’emergenza?” Interessanti domande che attendono una risposta seria, non solo dal comune ma soprattutto dalla Italcogim che gestisce il prezioso liquido, finora inutilizzabile. Lo aspettano i macchinari per sapere, intanto la città che non è informato, o meglio coloro che non possono spendere denaro all’acquisto di acqua cosa devono bere.

ANAGNI. OGGI ALLE 15 SEDUTA DELLA COMMISSIONE AMBIENTE. SOTTO LA LENTE LA CENTRALE A BIOMASSE DELLE DISTILLERIE BONOLLO
La Provincia FR 26.10.10 p.27 
Questione ambientale sempre in primo piano nella Città dei Papi; a partire dalle 15 di oggi pomeriggio si terrà, presso la sede comunale di Palazzo Jacopo da Iseo, un'importante seduta della commissione consiliare per l'Ambiente.
Ancora una volta, sotto la lente, la sempre più grave situazione ambientale sul territorio della Valle del Sacco e l'annunciata messa in funzione di un termovalorizzatore a biomasse in zona Industriale, bei pressi delle Distillerie Bonollo.
"La seduta di domani (oggi, per chi legge - ndr) - spiega Roberto Cicconi, consigliere comunale di SeL - dovrà inserirsi in un ottica più ampia e generale di tutela dell'ambiente che non può e non deve essere limitata ad una sola realtà. Già alla fine dello scorso anno era stata convocata una seduta di commissione proprio per discutere di questo ma si è reso necessario annullarla per via del blocco autostradale messo in atto dai dipendenti dello stabilimento Videocon".
La seduta, convocata dal presidente della Commissione Alessio Fenicchia, è stata espressamente richiesta dai consiglieri di minoranza i quali hanno spiegato di voler analizzare nei dettagli l'iter autorizzativo e le eventuali conseguenza ambientali di una siffata centrale di termovalorizzazione sul nostro territorio.
Difende il progetto, dal canto suo, la responsabile dello stabilimento anagnino Distillerie Bonollo, la signora Carla Bonollo:
"Non ci saranno problemi di impatto ambientale perché saranno bruciati solo residui della lavorazione dell'uva, dunque con praticamente nessun impatto ambientale. Prevediamo, a regime, di bruciare circa 1 milione e mezzo di quintali all'anno di biomasse, che serviranno a produrre grosso modo 12 megawatt/ora all'anno".


CONSORZIO ASI FROSINONE, UTILI IMPORTANTI
La Provincia FR 26.10.10 p.6
di Corrado Trento
Un utile record di 282.000 euro: il bilancio di previsione 2011 del Consorzio Asi ha numeri davvero importanti, che acquistano una valenza economica enorme, considerando anche il periodo di crisi che attraversa il Paese e che si riverbera inevitabilmente negli enti intermedi.
Anche lo scorso anno i conti avevano fatto segnare utili largamente positivi: una conferma quindi di una gestione accorta e lungimirante da parte del presidente Arnaldo Zeppierie e del consiglio di amministrazione. Il Consorzio Asi negli ultimi anni è tornato ad essere operativo e funzionale: la scelta di affidarne il timone ad un imprenditore si è rivelata vincente.
Un altro elemento positivo è sicuramente l'altissima percentuale di partecipazione dei soci all'assemblea: il 75%. C'erano i rappresentanti di tutti gli enti più importanti.
Per la Provincia l'assessore ai trasporti Gabriele Picano, per il Comune di Frosinone il sindaco Michele Marini.
L'assemblea ha approvato altresì le modifiche allo statuto, riguardanti in particolare la parte normativa finalizzata ad evitare vuoti di potere nel caso di dimissioni del presidente o dei consiglieri di amministrazione.
E' stato stabilito, nel dettaglio, che l'intera materia venga regolamentata dalle norme del codice civile.
Ad ogni modo è evidente che l'utile di 282.000 euro nel bilancio di previsione rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello. Il presidente del Consorzio Asi Arnaldo Zeppieri non ha nascosto la soddisfazione e ha altresì tracciato le strategie di rilancio dell'ente, con un occhio attento all'intero territorio. Relativamente alle opere pubbliche ed infrastrutturali, Arnaldo Zeppieri ha notato come vengano realizzate quasi esclusivamente con finanziamenti. Da qui l'invito ai Comuni ad osare di più, a gettare il cuore oltre l'ostacolo, ad essere protagonisti e propositivi, anche e soprattutto nella fase della programmazione.


UNA STORIA DI POVERTA' TRA UN LODO E L'ALTRO (Anagni Caput Mundi)

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