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venerdì 22 ottobre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 22.10.10

NOTA UFFICIO STAMPA RETUVASA - COMUNICAZIONE PER MAILING LIST E ORGANI INFORMATIVI RETUVASA
LA LETTERA APERTA DEL SINDACO DI PALIANO AL SINDACO DI COLLEFERRO (dello stesso colore politico, ndr)
Vi inoltriamo la lettera aperta che il Sindaco di Paliano Maurizio Sturvi ha inviato al Sindaco di Colleferro Mario Cacciotti in relazione alla situazione di degrado nell'area di confine provinciale e comunale.
Ci associamo a quanto espresso dal primo cittadino di Paliano, rendendo noto che la Rete per la Tutela della Valle del Sacco e l'Unione Giovani Indipendenti hanno presentato le loro osservazioni riguardo al progetto di Impianto di Trattamento Rifiuti non Pericolosi (TMB), proponente AGEN.S.E.L. srl, che di fatto manterrebbe in vita la discarica di Colle Fagiolara per altri anni ancora e consentirebbe l'alimentazione necessaria (CDR) al funzionamento degli inceneritori di Colleferro, andando oltremodo a contrapporsi al piano di riqualificazione della Regione Lazio per l'area della Selva di Paliano.
Siamo fiduciosi che l'Area di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Lazio esprima parere negativo al progetto TMB al fine di porre la base per un trattamento dei rifiuti nel vero rispetto delle Direttive Europee attraverso l'elaborazione di un piano dei rifiuti alternativo all'attuale. 
Valle del Sacco - Colleferro, 22.10.10

Ufficio Stampa Retuvasa


COLLEFERRO, TURBOGAS. DOMANI NUOVA MANIFESTAZIONE AL IV KM
Cinque giorni p. 16
Sintesi:
Il caso Turbogas sembra tutt'altro che archiviato. Almeno per i cittadini del IV Chilometro, dove è in costruzione l'impianto, che domani torneranno a manifestare in occasione di una degustazione di prodotti tipici della Valle del Sacco. L'appuntamento è dalle 15,30. L'evento è stato il pretesto per riaccendere la polemica tra PD e maggioranza. Il deputato del PD Renzo Carella ha ricordato che la fretta nei lavori non esiste perchè la vecchia centrale può funzionare ancora per 5 anni. Immediata la reazione del sindaco :"Torno a ripetere che io non ho potere decisionale per il fermo dei lavori in quanto la competenza è regionale"...

La Provincia p.25, taglio alto, sul tema:
L'appuntamento è fissato per domani, sabato 23 ottobre, con inizio fissato per le ore 15,30 e si andrà avanti fino alle 18,30. Stiamo parlando della manifestazione organzzata dalla Rete per la Tutela della Valle del Sacco durante la quale si terrà un assaggio di prodotti caseari della Valle del Sacco. La location prescelta è quella del piazzale del Bar del IV kilometro. L'iniziativa è a cura del Comitato di Quartiere che da mesi ormai si batte per dire no alla installazione della centrale Turbogas. Ed è, manco a dirlo, di questo che si parlerà nel corso della manifestazione.

COLLEFERRO, TURBOGAS, SABATO VA IN SCENA LA PROTESTA PACIFICA AL IV KM
Ecco la notizia quotidiana

Non si ferma l’azione di protesta dei cittadini per la costruenda centrale turbogas di Colleferro. Sabato prossimo, in località IV chilometro, il comitato di quartiere e gli imprenditori della valle del Sacco, hanno indetto una manifestazione, pacifica ma ferma, per dire no al comportamento della Termica Colleferro e delle istituzioni. “La Festa popolare per l’ambiente - dichiara il Presidente del comitato di quartiere – è una forma di protesta civile e democratica, ma non per questo meno ferma di altre forme di lotta, per sensibilizzare tutti i cittadini (e non solo quelli del quarto chilometro) sui problemi ambientali che affliggono, sì Colleferro, ma anche i paesi limitrofi. Invitiamo, pertanto tutti i cittadini che hanno a cuore i problemi dell’inquinamento, a partecipare, con le rispettive famiglie. Voglio ringraziare - continua il Presidente - anche gli imprenditori del settore agricolo che parteciperanno alla manifestazione, con i loro prodotti e con la loro presenza. E’ una manifestazione di attaccamento al proprio territorio, in difesa della salute e del proprio lavoro”. Sabato prossimo, sarà il banco di prova per verifica re la reale volontà di tutti i cittadini di portare avanti la battaglia per rendere più sicuro il territorio in cui vivono.

Nel frattempo piovono le adesioni alla manifestazione (alla quale sono stati invitati i rappresentanti dei comuni limitrofi), dalle associazioni ambientaliste ad esponenti politici di ogni colore. In particolare da segnalare l’adesione dell’onorevole Carella (Pd) che, impossibilitato ad intervenire per precedenti impegni personali ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La Termica Colleferro ed il Comune, nella persona del Sindaco, hanno il dovere di esperire ogni atto concreto che possa riaprire il dialogo tra cittadini ed istituzioni. Vogliamo sapere se, tutti gli atti sono stati esperiti, a cominciare dalla pubblicazione sui giornali, che è obbligatoria. Ho già chiesto al Sindaco di produrre la documentazione che comprovi la regolarità delle procedure. In ogni caso sono vicino ai cittadini, giustamente preoccupati per l’accelerazione che Termica Colleferro sta attuando nel proseguo dei lavori”. Il coordinamento della Valle del Sacco di Fare Ambiente fa sapere che “la civile e pacifica manifestazione indetta dal comitato di quartiere e dagli imprenditori della Valle del Sacco è un’ ulteriore dimostrazione del senso di responsabilità della popolazione che intende dimostare la propria contrarietà ai metodi arroganti che la società costruttrice dell’impianto turbogas sta portando avanti. Invitiamo il sindaco del comune di Colleferro ad imporre un tavolo di discussione coinvolgendo tutte le parti in causa per verificare se esistono le condizioni per una delocalizzazione dell’impianto, stante la vicinanza alla Simmel Difesa spa”. Ma le adesioni non si fermano qua. A parte l’assemblea comunale di Artena che ha deliberato, con la eccezione di Vittorio Fiorentini, il suo netto No all’ipotesi turbogas e al passaggio dell’elettrodotto sul proprio territorio, c’è da registrare l’opposizione del consigliere regionale Angelo Miele (ex sindaco di Valmontone)

Secondo il suo parere la Turbogas aggrava la situazione ambientale in tutta la Valle del Sacco. Colleferro ed i paesi limitrofi non hanno bisogno di un ulteriore impianto che produce emissioni inquinanti. Esiste, nel giro di poche centinaia di metri un accumulo esagerato di industrie ed attività che rilasciano, nell’aria e nel terreno, sostanze nocive e la turbogas non fa che rendere ancora maggiore il rischio per la salute dei cittadini. “Abbiamo notizie frammentarie - dichiara Loris Talone, presidente della Comunità Montana - sul reale stato delle cose. Abbiamo chiesto di essere coinvolti nella discussione in atto, per cercare di capire cosa realmente succederà quando l’impianto entrerà in funzione, ma fino ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.

COLLEFERRO - ACQUA: UN ANNO DOPO, STESSI PROBLEMI. ANZI, DI PIÙ
Il giornalino.net

(Retuvasa): una nuova ordinanza ha proibito il consumo dell'acqua di rubinetto per consumo umano, con valore su tutto il territorio ad accezione del IV Km. Retuvasa lamenta da un lato la scarsa pubblicizzazione del provvedimento, ma soprattutto l'inadeguatezza delle contromisure prese dall'amministrazione, che già lo scorso anno in una situazione analoga aveva commissionato uno studio per l'ammodernamento della rete idrica di Colleferro che avrebbe dovuto scongiurare il ripetersi di situazioni potenzialmente pericolose per la salute pubblica.
Nel comunicato diffuso dal Comune si fa però riferimento a «contaminazioni batteriologiche di piccola entità» che sarebbero state rilevate da analisi condotte USL. Analoghe verifiche condotte dal gestore avrebbero invece dato esito negativo. Precisando che l'acqua può essere utilizzata per uso comune, il sindaco Mario Cacciotti ha quindi cautelativamente disposto il divieto di consumo in attesa delle controanalisi che dirimeranno la questione.
Vedi anche il comunicato stampa Retuvasa pubblicato integralmente su Life magazine

I microscopici annunci sull'iter autorizzativo della turbogas di Colleferro comparsi su Il Messaggero

 

                  20 Febbraio 2009                  21 Novembre 2009

Chi di voi ne era a conoscenza?
O, se ha letto quel giornale quel giorno, li ha notati?

Sono gli annunci comparsi su “Il Messaggero”, relativi il primo (20 Febbraio 2009) alla presentazione della richiesta di Compatibilità Ambientale in Area VIA; il secondo (21 Novembre 2009) per l’ottenimento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale in Area AIA.

La scala è pressoché identica all’originale.

Se l’unica informazione resa disponibile ai cittadini (oltre naturalmente alla pubblicazione sul sito della Regione Lazio, per la sola VIA) è messa in questi termini, forse sarebbe necessario rivedere il Decreto Legislativo 4/2008, al punto riguardante la pubblicizzazione per consentire le osservazioni.

Nel frattempo ci siamo attrezzati di lenti di ingrandimento.

Colleferro, 21.10.2010

Ufficio stampa Retuvasa – comunicazione per la mailing list e gli organi informativi di Retuvasa


MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO - ZONA GIRATE: ARRIVA IL COLLETTORE FOGNARIO, LONTANO IL DEPURATORE INTERCOMUNALE
Il Messaggero Fr p.40
A Monte San Giovanni Campano è stato definitivamente dismesso il depuratore situato nella zona di Girate, mentre sembra essere ancora lontana la realizzazione del depuratore intercomunale che il sindaco del comune monticiano, Antonio Cinelli, reclama da tempo. Si è svolto, infatti, un incontro tra l’amministrazione comunale e la dirigenza dell’Acea Ato 5 per parlare del nuovo collegamento fognario che da ora collegherà la zona di Girate con il depuratore di Fontana Magna. E’ stato infatti realizzato un nuovo tratto di collettore fognario con cui i liquami prodotti nella località di Girate saranno defluiti nell’impianto che gestisce anche i liquami del centro capoluogo. «Questo è il completamento di un’opera tanto attesa - ha detto il sindaco Cinelli prima della cerimonia di consegna dei lavori - è un ottimo risultato. I lavori sono costati all’incirca 1.200.000 euro, di cui 800 ad opera di Acea Ato 5 e 400 tra comune e Regione che sono serviti anche per migliorare il tratto fognario nella zona di Sant’Onofrio e delle Mastrazze». All’incontro era presente anche il presidente di Acea Ato5 Ranieri Mamalchi che ha sottolineato l’importanza dell’opera. Il depuratore dismesso «sarà smantellato - ha detto Cinelli - e stiamo studiando di realizzare un’isola ecologica». Sul depuratore intercomunale, così Cinelli: «servirebbe per risanare gan parte della Valle del Liri. Si è bloccato l’iter: ho presentato un’interrogazione alla Provincia e ora aspetto risposte».

LA DECISIONE DEL TAR DEL LAZIO SUL RICORSO PRESENTATO DALLA RETE DEI CITTADINI PER L'ANNULLAMENTO DELLE ELEZIONI REGIONALI, CAUSA OSCURAMENTO SISTEMATICO DELLA CANDIDATA ALLA PRESIDENZA MARZIA MARZOLI.
TUTTI GLI ALTRI RICORSI ERANO STATI DICHIARATI INAMMISSIBILI. NONOSTANTE QUESTO NOTEVOLE RISULTATO, IL TAR NON HA, IN DATA ODIERNA, ACCOLTO IL RICORSO. LE MOTIVAZIONI SARANNO RESE NOTE TRA 10 GIORNI.

VERSO UNA AUTENTICA REPUBBLICA DELLE BANANE? IL TESTO DELLA LEGGE DI RIFORMA COSTITUZIONALE DELLA GIUSTIZIA (La Repubblica)

lunedì 27 settembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 27.9.10

CS Retuvasa Colleferro Osservazioni TMB Colleferro 27.09.10                                                               
Comunicato Stampa Retuvasa

Osservazioni all’impianto 
di Trattamento Meccanico Biologico 
di Colleferro

Il 25 Aprile 2009 l’amministrazione comunale di Colleferro, nel corso della trasmissione televisiva “Ambiente Italia”, in diretta nazionale, affermò che la responsabilità del riavvio degli inceneritori di Colleferro, dopo il sequestro per i fatti di Marzo, spettava alla Regione Lazio.

Nei giorni scorsi, durante un incontro pubblico con i cittadini al IV Km, la stessa amministrazione ha sottolineato che la responsabilità dell’autorizzazione della centrale a turbogas AVIO va attribuita alla Provincia di Roma.

A questo punto sorge spontanea una domanda. Un’amministrazione che non ha poteri decisionali sul proprio territorio, al punto da subire passivamente progetti che potrebbero avere pesanti impatti ambientali, ricadenti sulla salute della collettività, serve veramente a qualcosa?

Il 20 Agosto 2010 la società Agensel del gruppo GAIA ha presentato lo Studio di Impatto Ambientale per il progetto sull’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (di seguito TMB), di fronte alla discarica di Colle Fagiolara. Tale studio prevede che il 25% del Rifiuto Solido Urbano entrante sia destinato a preselezione di Combustibile Derivato da Rifiuto (CDR) per l’incenerimento; gli impianti di Colle Fagiolara potrebbero dunque rimanere attivi per altri 30 anni a servizio dello stesso TMB.

Per tale progetto, l’Amministrazione di Colleferro si è espressa positivamente in Consiglio Comunale (deliberazione n.5 del 12 Febbraio 2010), controdeducendo le nostre osservazioni. La posizione che ne risulta circa il ciclo dei rifiuti pare interpretare in modo soggettivo la direttiva della Comunità Europea sulla gerarchia del rifiuto, che prevede agli ultimi posti il recupero per produzione di energia e l’utilizzo di discariche, e invece ai primi il recupero, il riciclo e il riuso.

E’ opportuno in tal senso che le amministrazioni, a tutti i livelli, si facciano carico di produrre un nuovo piano dei rifiuti regionale rispondente alle direttive europee, soprattutto alla luce dei rapporti annuali ISPRA, che evidenziano il mancato rispetto delle previsioni, in particolar modo sulla raccolta differenziata.

Chiediamo pertanto che le amministrazioni limitrofe al territorio di Colleferro si rendano parte attiva nella presentazione di osservazioni al progetto TMB presso gli uffici regionali di Valutazione di Impatto Ambientale entro i 45 giorni previsti dalla legge. La Rete per la Tutela della Valle del Sacco mette a disposizione il proprio archivio documentale per facilitare tale compito.

Valle del Sacco - Colleferro, 27.09.10


Ufficio Stampa Retuvasa 

CECCANO. DOPO LUNGA ATTESA, PRIME INDISCREZIONI SUI RISULTATI DELLE ANALISI SULLA PRESENZA DI BETA-HCH SUL CAMPIONE LOCALE. CI SAREBBERO DIVERSI CASI POSITIVI, MA SI  AVANZANO DUBBI SULLA RAPPRESENTATIVITA' DEL CAMPIONE.
Sintesi de Il Messaggero FR p.42:
Le analisi sono state effettuate su un campione rappresentativo di cento persone. Sono state condotte dalla Asl di Frosinone, per verificare la presenza nel sangue umano di beta-hch (il sottoprodotto dell’insetticida lindano, dichiarato fuorilegge dal 2001, e trovato in quantità (enormemente, ndr) superiori al consentito nelle acque del fiume Sacco. 
Così come a Colleferro, anche in Ciociaria ci sarebbero persone contaminate. Si parla di poche unità. 
Soprattutto, però, si osserva che i dati potrebbero essere non effettivamente rappresentativi, a causa dell’esiguità del numero dei soggetti esaminati.
Questi dati, esito della prima tranche del monitoraggio, infatti, andrebbero poi omogeneizzati con i risultati del resto del campione per poter tracciare un bilancio complessivo. 
Il campione complessivo è invece costituito da 500 persone, selezionate per rappresentare in maniera omogenea tutte le generazioni e tutte le condizioni sociali in tutti i Comuni a ridosso del Sacco, fino ad Isoletta D’Arce.  
La notizia circa il campione di Ceccano è circolata nei giorni scorsi. Non confermano, ma neppure smentiscono, dall’Istituto Maugeri di Pavia, la clinica che ha analizzato i campioni. E stretto riserbo sulla questione, in attesa di ufficializzare il tutto, anche da parte della cittadella sanitaria di via Armando Fabi. 
La analisi epidemiologiche condotte del Frusinate prendono spunto da quella effettuata dal dipartimento di epidemiologia della Asl RmE, diretta da Carlo Perucci, che già si era occupato della questione con i monitoraggi nelle campagne di Colleferro, Segni e Gavignano.

ANAGNI. IL CONSIGLIERE REGIONALE DI IDV ANNA MARIA TEDESCHI: DIALOGO CON LA MARANGONI
Sintesi de La Provincia Fr p.18:
"Le considerazioni di carattere economico-aziendale sono complesse: anche le aziende svolgono una funzione che ha rilevanza pubblica sotto il profilo economico-occupazionale, ma occorre rilevare che la stessa rilevanza pubblica si riscontra nell'impatto che l'attività aziendale ha sull'ambiente. Sono ben consapevole della necessità di sviluppare l'attività aziendale, ma questo non può e non deve avvenire a discapito di un'intera comunità già fortemente penalizzata da un inquinamento ampiamente documentato.
Nel corso dell'ultima Conferenza dei Servizi cui ho partecipato come consigliere regionale, ho riscontrato una forte distanza tra le posizioni dei vertici della Marangoni e le posizioni delle altre parti intervenute. Pertanto se oggi accolgo con soddisfazione il pronunciamento del Tar, auspico altresì una possibilità di dialogo aperto e concreto tra Azienda e Territorio"

Si legge inoltre su Ciociaria oggi p.17:
[...] come vice-presidente della Commissione (regionale, ndr) industria, invito la Marangoni "a presentare progetti di sviluppo della loro attività, perché chi già da tanti anni ha investito nella nostra provincia deve poter considerare ancora attrattiva questa terra. Rivolgo l'invito nella certezza che le competenze della funzione Ricerca & Sviluppo dell'azienda sapranno produrre progetti alternativi a quelli del car fluff"

IL DIRETTORE PROVINCIALE DI COLDIRETTI  FROSINONE, GIANNI LISI, SUL "CASO ARPA"
Sintesi de Il Messaggero FR p.42:
«Come Coldiretti stigmatizziamo con forza quanto sembra sia accaduto nelle fasi dei controlli compiuti dall’Arpa di Frosinone  [...]. E’ assurdo che siano ancora una volta gli imprenditori agricoli ad essere colpiti da leggerezza ed atteggiamenti a dir poco inquietanti che, se confermati, metterebbero in seria discussione le tanto pubblicizzate opere di bonifica compiute sino ad oggi ed i remunerativi controlli richiesti. Insomma come organizzazione chiediamo e pretendiamo a questo punto massima severità nei controlli, ringraziamo forze dell’ordine e Procura, ma chiediamo anche a chi di dovere di aprire una pagina nuova fatta di trasparenza, lealtà e correttezza da parte degli istituti deputati ai controlli. Non solo per il bene ed il futuro delle imprese agricole ma anche e soprattutto per i cittadini - consumatori di questo territorio».

REFRESH. ANAGNI. APRE LO SPORTELLO RECLAMI ACQUA PUBBLICA, IN COLLABORAZIONE CON RETUVASA 
In collaborazione con la Rete per la Tutela della Valle del Sacco, ha aperto lo scorso sabato ad Anagni lo Sportello Reclami Acqua Pubblica.
L’iniziativa è coordinata dal Forum Acqua Pubblica di Frosinone, che lo scorso 11 settembre 2010 ha tenuto una giornata di formazione presso il circolo Arci Evelyne di Anagni.
Lo sportello sarà per il momento il punto di riferimento per tutta l’area nord della provincia di Frosinone, e si trova in via San Michele 21, presso la sede dell’associazione culturale Humanitas.
L’orario provvisorio di apertura al pubblico è sabato 10-12.30 e 15-18.
Lo sportello offre consulenza gratuita sull’interpretazione delle fatture, sul calcolo delle somme effettivamente dovute ad Acea Ato 5, sulla presentazione di eventuale ricorsi nei confronti del gestore.

Valle del Sacco - Anagni
Ufficio Stampa Retuvasa

COLLEFERRO. PIANO DI RIDIMENSIONAMENTO SANITARIO REGIONALE IN ZONA CESARINI, L'OSPEDALE CITTADINO "PARODI DELFINO" IN CROCE. IL SINDACO E L'OPPOSIZIONE: PRONTI ALLA PIAZZA (Cinque giorni p.17)

SIGLATO L'ACCORDO ROMA PROVINCIA "ETERNIT FREE" (Corriere della Sera)

LA FINESTRA DI ECO DELLA RETE: Luci ed ombre della Woodstock del Movimento 5 Stelle