CECCANO. ANTONIO CIOTOLI: PRONTI A PARTIRE CON IL MONITORAGGIO
La Provincia FR 8.12.10 p.39 - di M.L.L.
«Si procederà finalmente ad un monitoraggio completo, esteso a più persone, ai terreni e a tutte le fonti idriche che fanno riferimento al fiume Sacco». Per la prima volta da quando tutta la vicenda dell'inquinamento ha travolto la città di Ceccano il sindaco Antonio Ciotoli si dice soddisfatto ed è pronto a rendere operativo lo screening di cui tanto si è parlato fino ad oggi. La partecipazione al secondo tavolo tecnico convocato dall'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Frosinone, lunedì scorso, ha confermato il percorso che il sindaco Antonio Ciotoli ha avviato il mese scorso con il vicepresidente della Provincia Fabio De Angelis, al lavoro con l'ufficio commissariale per l'Emergenza della Valle del Sacco. «A Ceccano, come ci ha spiegato anche il sub commissario Di Palma sarà ampliato e potenziato il lavoro di controllo; il gruppo di lavoro ha confermato l'estendimento delle analisi ed il monitoraggio di tutti gli affluenti, i pozzi e le riserve idriche. Sarà un lavoro fatto di concerto con la polizia municipale (che ha già siglato un protocollo con l'ufficio commissariale) ». Per il momento, quindi, tutto procede secondo la tabella di marcia: «Per fortuna adesso possiamo pensare ad un cronoprogramma verso la bonifica; a conferma di quanto diciamo da anni soltanto con l'inserimento nell'ufficio dell'Emergenza potevamo ottenere l'attenzione che meritiamo».
DOMANI 9.12.10 A FROSINONE MANIFESTAZIONE IN DIFESA DELLA SANITA' PUBBLICA
Indetta da CGIL, CISL e UIL per giovedì 9 dicembre 2010, in difesa della sanità pubblica contro la chiusura degli ospedali, i tagli dei servizi e dei posti letto previsti dal Piano dell’On. Renata Polverini. L’appuntamento è per le ore 9,30 davanti all’attuale ingresso della ASL, in Via Armando Fabi a Frosinone.
Il Tempo FR 8.12.10 - di Silvano Ciocia
La Consulta delle associazioni della città di Frosinone aderisce alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil in programma domani in difesa della sanità pubblica contro la chiusura degli ospedali, i tagli dei servizi e dei posti letto previsti dal piano regionale.
L'appuntamento è per le 9 davanti all'ingresso della Asl, in via Armando Fabi. La Consulta rivendica per il capoluogo e per la provincia «un'organizzazione sanitaria moderna, efficiente e di qualità che possa contribuire anche al rilancio del territorio e del suo sviluppo economico e occupazionale; una gestione della Asl che ripristini legalità e diritti, trasparente e partecipata finalizzata all'impiego razionale delle risorse umane e finanziarie contro gli sprechi ed i privilegi». Al termine del corteo, davanti il nuovo ospedale «Fabrizio Spaziani» di Frosinone, interverranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Domenico De Santis, Pietro Maceroni e Gabriele Stamegna. Alla manifestazione hanno aderito anche il presidente dell'amministrazione provinciale di Frosinone Antonello Iannarilli e il primo cittadino del capoluogo, nonché presidente della Consulta dei sindaci, Michele Marini
L'appuntamento è per le 9 davanti all'ingresso della Asl, in via Armando Fabi. La Consulta rivendica per il capoluogo e per la provincia «un'organizzazione sanitaria moderna, efficiente e di qualità che possa contribuire anche al rilancio del territorio e del suo sviluppo economico e occupazionale; una gestione della Asl che ripristini legalità e diritti, trasparente e partecipata finalizzata all'impiego razionale delle risorse umane e finanziarie contro gli sprechi ed i privilegi». Al termine del corteo, davanti il nuovo ospedale «Fabrizio Spaziani» di Frosinone, interverranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Domenico De Santis, Pietro Maceroni e Gabriele Stamegna. Alla manifestazione hanno aderito anche il presidente dell'amministrazione provinciale di Frosinone Antonello Iannarilli e il primo cittadino del capoluogo, nonché presidente della Consulta dei sindaci, Michele Marini
INDICAZIONI DAS PER CHI PARTE DA ANAGNI:
APPUNTAMENTO ALLE ORE 9.OO PARCHEGGIO MULTIPIANO DI S. GIORGETTO.
PORTARE STRISCIONI E CARTELLI.
PER TROVARE POSTO IN AUTO SEGNALARE LA PARTECIPAZIONE AL N. 3930723990 O INVIARE UNA MAIL A: info@dirittoallasalute.com.
LETTERA APERTA DELL'ASSOCIAZIONE DAS E DEL COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO AL DIRETTORE GENERALE DELLA ASL DI FROSINONE
In relazione alla nota, diramata dall’Ufficio stampa della Asl di Frosinone sulla vicenda del diniego ad effettuare una conferenza stampa, lunedì 6 dicembre u.s., nei locali dell’Ospedale civile di Anagni, ci teniamo a confermare quanto da noi dichiarato e correttamente riportato dagli organi di stampa.
Al di là dei fumi di sbarramento del Suo ufficio stampa, Le precisiamo che oltre a limitare la nostra libertà di espressione, la Sua decisione ha limitato, cosa ancora più grave, la nostra libertà di dimostrare solidarietà e vicinanza verso i dipendenti dell’Ospedale Civile di Anagni.
Fuori o dentro la struttura, comunque, noi questa solidarietà, in questi ultimi terribili anni, non l’ abbiamo mai fatta mancare e continueremo a farlo fino alla chiusura, ormai imminente, dell’Ospedale di Anagni.
Chiusura che se risolve la tormentata storia dell’Ospedale di Anagni, non risolve le questioni della sanità della Provincia di Frosinone.
Questioni molto concrete che sono sul tappeto da diversi anni e che da diversi anni sottoponiamo ai vari direttori generali, Suoi successori e predecessori.
Questioni che tengono a mente chi ha a cuore la Sanità pubblica e che, proprio per coerenza ideologica, sottoponiamo anche a Lei sicuri di avere una risposta da cui ripartire avviando un leale, concreto e costruttivo confronto, per contribuire a migliorare le condizioni di vita della Ciociaria.
1) Come si intende mettere fine alla scandalosa spesa del lavoro straordinario e dell’acquisto delle prestazioni aggiuntive (18-20 milioni di euro l’anno) che determinano da anni: maggiore spesa impossibilità di programmare i servizi riduzione dell’attività operatoria allungamento dei tempi di attesa per la diagnostica aumento della mobilità passiva per la chirurgia di elezione inchieste della magistratura e dei carabinieri per violazione delle norme contrattuali?
2) Lo sa che con questa somma si potrebbero assumere 100 medici e 200 infermieri e risolvere le problematiche della carenza di personale negli ospedali ed eliminare la precarietà dei servizi sanitari?
3) Come si intende azzerare il contenzioso con il personale che ogni anno assorbe 2-3 milioni solo di spese legali? Lo sa che il contenzioso è generato, quasi sempre, da una gestione clientelare non corrispondente agli interessi dei cittadini? Ricorda i BLITZ di “Striscia” a Ferentino un anno fa ed a Sora a maggio del c.a.?
4) Come intende attuare un rigoroso controllo della spesa e dell’appropriatezza delle cure e delle prestazioni erogate dalle cliniche private convenzionate?
5) Quali iniziative intende mettere in atto per recuperare competenza professionale, responsabilità e capacità adeguate della dirigenza a tutti i livelli?
6) Come e quando si intendono realizzare servizi sanitari territoriali, efficienti e di Qualità, elaborando ed attuando Piani socio- sanitari nei vari DISTRETTI, in collaborazione con i Comuni per unificare risorse umane e finanziarie per meglio rispondere ai bisogni dei cittadini?
7) Come e quando si intende procedere per potenziare tutti i servizi di cardiologia: Emodinamica 24 ore su 24; realizzazione dell’Unità di chirurgia cardiovascolare dal momento che da 2 anni è stato assunto un chirurgo cardiovascolare, docente universitario, che si mantiene relegato in una stanzetta? Non è urgente mettere fine ad un simile spreco?
8) Come e quando intende mettere fine agli scandalosi TEMPI DI ATTESA? Si rende conto che è vergognoso e indegno, sul piano umano, civile, culturale e politico costringere un pensionato con 400-500 euro al mese, un disoccupato, un cassaintegrato a pagarsi visite e cure ricorrendo al privato?
9) Come e quando intende ristrutturare e rilanciare l’unita’ di RIABILITAZIONE della ASL? Lo sa che ci sono bambini con malformazioni congenite che non possono curarsi e vengono respinti?
10) Come e quando intende dare piena e completa applicazione alla normativa di legge che prevede partecipazione, la tutela dei diritti dei cittadini, la valutazione dei servizi da parte delle associazioni? Quando intende costituire la Commissione Mista Conciliativa, ignorata da tutte le gestioni?
A QUANDO UN CONFRONTO SERIO E COSTRUTTIVO? RESTIAMO IN ATTESA
LA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE PER LA SANITA' PUBBLICA
Il Messaggero FR 8.12.10 p.44 - di Emiliano PapilloLa Consulta delle associazioni di Frosinone, capitanata da Francesco Notarcola parteciperà in massa domani a partire dalle ore 9 al sit-in di protesta organizzato da Cgil, Cisl e Uil presso la Asl frusinate di via Armando Fabi, per protestare contro il piano sanitario della governatrice della Regione Lazio, Renata Polverini.
Non sarà però solo una manifestazione, ma la Consulta presenterà al manager Asl, Carlo Mirabella, anche un documento con alcuni quesiti. «Innanzitutto vorremmo sapere dal manager come si intende mettere fine alla scandalosa spesa del lavoro straordinario e dell’acquisto delle prestazioni aggiuntive (18-20 milioni di euro l’anno) che determinano da due anni l’impossibilità di programmare i servizi, la riduzione dell’attività operatoria ed l’allungamento dei tempi di attesa per la diagnostica oltre all’aumento della mobilità passiva per gli interventi chirurgici più delicati - dice Notarcola -. Con quella somma si potrebbero assumere 100 medici e 200 infermieri e risolvere le problematiche della carenza di personale negli ospedali ed eliminare la precarietà dei servizi sanitari. Inoltre vorremmo sapere come si intende azzerare il contenzioso che con il personale che assorbe 2-3 milioni di euro solo di spese legali».
Inoltre secondo la Consulta sarebbe il caso di «Realizzare servizi sanitari territoriali efficienti e di qualità, elaborando ed attuando piani socio-sanitari nei vari distretti, in collaborazione con i comuni per unificare risorse umane e finanziarie».
Ma l’urgenza più grande per le Associazioni è quella di potenziare tutti i servizi di cardiologia: Emodinamica h24; realizzazione dell’unità di chirurgia cardiovascolare dal momento che «da due anni è stato assunto un chirurgo cardiovascolare, docente universitario, che però non è operativo».
La Consulta ha inoltre avviato una raccolta di firme da presentare alla governatrice Renata Polverini, chiamata “per non morire d’infarto”. Con la petizione popolare le Associazioni intendono oltre a potenziare il servizio di emodinamica ed attivare il servizio cardio-vascolare, anche rendere efficienti le Utic, ovvero le Unità di Terapia Intensiva Coronaria, ed infine potenziare la riabilitazione cardiologica.
Le associazioni chiederanno inoltre di costituire la Commissione Mista Conciliativa in modo da “avere un confronto con i rappresentanti del territorio che ormai manca da troppi anni”. La Consulta delle Associazioni, chiama tutta la Ciociaria alla mobilitazione annunciando che quella di domani sarà “solo l’inizio di una dura lotta per il diritto alla salute”.
EXTRA VALLE. COLFELICE E DINTORNI: VIETATO RESPIRARE
Il Tempo FR 8.12.10 - di Vincenzo Caramadre
Miasmi notturni, polemiche, denunce e appelli alle forze dell'ordine. È giunta all'apice l'ormai nota questione degli olezzi nauseabondi nell'area cassinate. La mattina, all'alba, e la sera l'aria diventa acre, pungente, insomma, irrespirabile. Cittadini e istituzioni sanitarie si sono mobilitati per tutelare la salute pubblica, nel frattempo le ondate di puzze non si arrestano. Anzi, con il clima particolarmente umido di questi giorni si accentuano sempre più. Negli ultimi giorni sono diventate talmente insopportabili da indurre il dirigente della medicina legale dell'ospedale «Pasquale Del Prete» di Pontecorvo a intervenire. Il dirigente sanitario ha stilato un lungo verbale nel quale vengono sollevati dubbi e incertezze sul corretto funzionamento dell'impianto Saf di Colfelice, ipotizzando la «precoce apertura delle biocelle, il disfunzionamento dei filtri delle biocelle, l'insufficiente aerazione della massa con incompleta ossidazione e mineralizzazione della sostanza organica, ridotta potenzialità dell'impianto». La Saf per tutta risposta, tramite il presidente Cesare Augusto Fardelli, ha riferito che nell'impianto «tutto funziona al meglio». Una misteriosa puzza, fino a qualche tempo fa addirittura negata, che rende la vita impossibile ai residenti del cassinate. I cittadini chiedono aiuto alle forze dell'ordine, in modo particolare all'Arma. In molti si auspicano un deciso intervento della professionalità del comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Antonio Menga. «Non resta che affidarci all'ex comandante del Noe di Roma, attuale comandante provinciale dell'Arma. Gli appelli ai politici sono stati vani, chiediamo aiuto alla Benemerita», riferiscono molti cittadini del cassinate. Ma c'è di più. «In prima linea vogliamo i sindaci del territorio, i primi tutori della salute pubblica, fino ad oggi non abbiamo visto un atto concreto da parte dei sindaci del territorio, come, ad esempio, una denuncia all'autorità giudiziaria». Un appello alle istituzioni affinché si ponga fine a uno stato di cose a dir poco vergognoso si leva dai residenti, stufi di dover convivere con gli olezzi. «Nell'aria sono presenti molecole di acido solfidico, mercopotemi e altre sostanze velenose, è dovere delle istituzioni intervenire per tutelate la salute dei cittadini, come si può avallare una situazione assurda che va avanti ormai da anni», riferiscono dai comitati «Contrasto» e «San Cataldo». L'auspicio è che al più presto si faccia chiarezza e i cittadini tornino a vivere sereni. Anche perché d'immondizia nel cassinate negli ultimi sedici anni ne è arrivata fin troppa. Una mole di «monnezza» che ha corteggiato varie zone: da «San Paride» di Pontecorvo a «Cerreto» di Roccasecca, senza contare «Facciano» a Pignataro Interamna e «Panaccioni» a Cassino. Insomma, il ciclo dei rifiuti da oltre quindici anni si aggira sempre nel cassinate, almeno le puzze sarebbe opportuno risparmiarle ai cittadini che attraverso sacrifici e rinunce hanno investito nella zona.
La Provincia FR 8.12.10 p.10
«I costi a carico degli agricoltori sono aumentati del 3,9% rispetto al 2009. Anche su questi dati credo opportuno porre in essere una riflessione». Ad affermarlo Gianni Lisi, che commenta i dati Ismea relativi al mese di ottobre. «In Ciociaria continua a sentirsi la crisi anche nel settore primario - ha detto ancora Lisi - Registriamo, tramite i nostri uffici, ogni mese continua lamentele circa l‘aumento dei prezzi e ora, grazie ad Ismea, le preoccupazioni purtroppo diventano certezze. Un vero e proprio boom dei prezzi si registra per i mangimi, rincarati del 13,6 per cento. Più leggero l'aumento per i prodotti energetici (+4,6%, con punte del 5,3% per la voce energia elettrica e del 5,1% per i carburanti). In controtendenza il capitolo degli animali da allevamento, i cui prezzi sono diminuiti dell'1,8% rispetto all'analogo periodo del 2009. Per i concimi si rileva poi un aumento dello 0,7% su base tendenziale, attribuibile in particolare ai rincari degli azotati e dei fosfatici. Per le restanti voci di spesa, antiparassitari, salari, sementi, spese per assicurazioni e emolumenti a terzi, non si registrano variazioni di rilievo, ad eccezione dei salari e delle sementi che evidenziano una crescita su ottobre 2009 rispettivamente del 2% e del 1,5%. Insomma continua il periodo nero e diventano sempre più importanti le riforme strutturali per le imprese che scontano un trend particolarmente negativo e che continuano a reclamare attenzioni diverse dalle Istituzioni. Coldiretti ha da tempo predisposto una serie di punti per i quali attende risposte certe e determinate. Anche le condizioni atmosferiche dell'ultimo periodo tengono in ansia gli imprenditori agricoli. Se l'intensificarsi dei fenomeni temporaleschi allarma le aree già colpite dalle alluvioni, nelle campagne della provincia di Frosinone è forte la preoccupazione perchè nei campi bagnati non si riesce a seminare nei tempi utili per le coltivazioni ed a rischio c'è sopratutto - conclude il direttore della Coldiretti Gianni Lisi - la semina del grano, ma difficoltà si registrano anche per la raccolta delle olive, l'invasatura delle piante nei vivai e lo spandimento dei reflui ad uso agronomico nei terreni nelle zone di allevamento».
COLDIRETTI FROSINONE DENUNCIA L'AUMENTO DEI PREZZI DEI MANGIMI E IN GENERALE DEI COSTI PER GLI AGRICOLTORI
La Provincia FR 8.12.10 p.10
«I costi a carico degli agricoltori sono aumentati del 3,9% rispetto al 2009. Anche su questi dati credo opportuno porre in essere una riflessione». Ad affermarlo Gianni Lisi, che commenta i dati Ismea relativi al mese di ottobre. «In Ciociaria continua a sentirsi la crisi anche nel settore primario - ha detto ancora Lisi - Registriamo, tramite i nostri uffici, ogni mese continua lamentele circa l‘aumento dei prezzi e ora, grazie ad Ismea, le preoccupazioni purtroppo diventano certezze. Un vero e proprio boom dei prezzi si registra per i mangimi, rincarati del 13,6 per cento. Più leggero l'aumento per i prodotti energetici (+4,6%, con punte del 5,3% per la voce energia elettrica e del 5,1% per i carburanti). In controtendenza il capitolo degli animali da allevamento, i cui prezzi sono diminuiti dell'1,8% rispetto all'analogo periodo del 2009. Per i concimi si rileva poi un aumento dello 0,7% su base tendenziale, attribuibile in particolare ai rincari degli azotati e dei fosfatici. Per le restanti voci di spesa, antiparassitari, salari, sementi, spese per assicurazioni e emolumenti a terzi, non si registrano variazioni di rilievo, ad eccezione dei salari e delle sementi che evidenziano una crescita su ottobre 2009 rispettivamente del 2% e del 1,5%. Insomma continua il periodo nero e diventano sempre più importanti le riforme strutturali per le imprese che scontano un trend particolarmente negativo e che continuano a reclamare attenzioni diverse dalle Istituzioni. Coldiretti ha da tempo predisposto una serie di punti per i quali attende risposte certe e determinate. Anche le condizioni atmosferiche dell'ultimo periodo tengono in ansia gli imprenditori agricoli. Se l'intensificarsi dei fenomeni temporaleschi allarma le aree già colpite dalle alluvioni, nelle campagne della provincia di Frosinone è forte la preoccupazione perchè nei campi bagnati non si riesce a seminare nei tempi utili per le coltivazioni ed a rischio c'è sopratutto - conclude il direttore della Coldiretti Gianni Lisi - la semina del grano, ma difficoltà si registrano anche per la raccolta delle olive, l'invasatura delle piante nei vivai e lo spandimento dei reflui ad uso agronomico nei terreni nelle zone di allevamento».