REDAZIONE: FRANCESCO BEARZI, CRISTINA MATALONI, SARA DEODATI, VINCENZO LANDOLINA, ALBERTO VALLERIANI, ROCCO MARTUFI, GIULIO TIRINELLI

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giovedì 16 dicembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 16.12.12 (in elaborazione)

EXTRA VALLE. IL TAR BOCCIA LA V.I.A. PER ALBANO

Il Coordinamento No inceneritore Albano (vedi comunicaizone integrale) ci informa che il Tar ha accolto le istanze che aveva presentato attraverso i ricorsi, impedendo quindi la costruzione dell'inceneritore a Roncigliano! Anche grazie all' autorganizzazione e alla determinazione che è stata messa in campo dalle persone del movimento abbiamo oggi guadagnato questa vittoria legale. 
Vedremo se ci sarà ricorso al Consiglio di Stato. 
Comunque, questa è una vittoria importantissima per gli abitanti dei Castelli Romani che in questi anni non hanno mai smesso di far sentire la loro voce!

LA LOTTA CONTINUA MA CON UNA MARCIA IN PIU'!
 
Di seguito la parte finale della sentenza:

Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma, sez. I^, definitivamente pronunciando sul ricorso e i motivi aggiunti di cui in epigrafe, così provvede:

1) accoglie il ricorso principale;

2) accoglie i motivi aggiunti al ricorso n. 132/2009 depositati in data 7 aprile 2009, limitatamente all’impugnativa dell’ordinanza del Presidente della Regione Lazio in data 22.10.2008 e li dichiara inammissibili e infondati per il resto ;

3) accoglie i motivi aggiunti depositati il 4.12.2009;

5) annulla, per l’effetto, nei sensi di cui in motivazione, la valutazione di impatto ambientale, prot. n. 177177 dell’ 8.10.2008, l’autorizzazione integrata ambientale, prot. n. B3694 del 13.8.2009, l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio n. 3 del 22.10.2008.

Per chi volesse leggere il testo integrale della sentenza può cliccare qui.


CORRIERE DELLA SERA 16.12.10 - "IL TAR BOCCIA L'INCENERITORE DI ALBANO: INCOMPRENSIBILE OK DATO DA MARRAZZO"
Accolto il ricorso del «No Inc» e di 8 sindaci dei Castelli Romani: cancellati permessi firmati da ex governatore 

ROMA - Un’autorizzazione arrivata dalla giunta Marrazzo fuori tempo massimo. E con carenti istruttorie sulla qualità dell’aria e sull’uso dell’acqua. L’ inceneritore di Albano è stato bocciato anche dal Tar del Lazio, dopo che la Asl dei Castelli romani aveva espresso pesanti perplessità riguardo il progetto che metterebbe a rischio le falde. Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato dal coordinamento «No inc» e da 8 sindaci, quelli di Castel Gandolfo, Lanuvio, Ariccia, Ardea, Albano, Genzano, Rocca di Papa e Pomezia. Il Tar ha cancellato, in sostanza, i due permessi firmati dalla giunta Marrazzo che concedevano il «semaforo verde» alla realizzazione dell’impianto destinato alla produzione di energia elettrica bruciando il cdr - rifiuti raccolti tramite la differenziata – proveniente dai cassonetti di Roma e Fiumicino.

AUTORIZZAZIONE «INCOMPRENSIBILE» - Pesantissimi, i rilievi dei giudici. In sintesi: la Regione ha «autorizzato l’avvio dei lavori di cantierizzazione in una data, nell’ottobre 2008, – si legge nella sentenza - in cui però erano ormai scaduti i poteri straordinari in materia ambientale attribuiti al Presidente della Regione». Insomma non si poteva firmare la fondamentale valutazione di impatto ambientale, arrivata tortuosamente in extremis una seconda volta, per superare le perplessità di un primo documento analogo che aveva invece bocciato il progetto. Addirittura, i giudici scrivono di «non comprendere su quali basi normative il Presidente della Regione Lazio abbia ritenuto di rilasciare siffatta, atipica, autorizzazione provvisoria».

CARENZE SU STUDIO ARIA E ACQUA - Dal confronto tra la prima «Via» che boccia l’ inceneritore e la seconda «fuorilegge» che secondo la Regione lo promuove emergono, secondo i giudici, le «carenze» nel monitoraggio sulla qualità dell’ aria. Inoltre la società chiamata a costruire l’impianto – il consorzio Coema, di cui fanno parte Ama, Acea e il re delle discariche laziali Cerroni - «non spiega le modalità con cui realizza l’abbattimento delle polveri totali e degli ossidi di azoto». Manca, infine, «l’analisi tecnico – scientifica del progetto in rapporto all’utilizzo della risorsa idrica».

IMPOVERIMENTO DELLE FALDE – Le perplessità dei magistrati amministrativi nascono da quanto espresso in una relazione del Dipartimento di prevenzione della Asl dei Castelli, preoccupato perché l’abbondante uso di acqua da parte dell’inceneritore, oltre a depauperare le falde già indebolite potrebbe aumentare la concentrazione di arsenico, il problema che in questi sta esplodendo in tutto il Lazio con le conseguenti ordinanze di chiusura dei rubinetti.


ALEMANNO: FAREMO RICORSO - Ad annunciare l’esito della sentenza del Tar è stato mercoledì 15 dicembre il sindaco di Roma Alemanno, che ha annunciato «il ricorso al Consiglio di Stato» anche se il pronunciamento «indebolisce fortemente la soluzione Albano e rilancia il problema di progettare e individuare nuovi impianti». Il sindaco ha poi chiarito le possibili soluzioni alternative: «Le aree individuate non dovranno essere necessariamente due ma anche una sola con impianti di maggiore potenzialità». E ha concluso infine sulla priorità per Roma: «Il problema più immediato è l'alternativa a Malagrotta». Alessandro Fulloni
16 dicembre 2010

COMUNICATO STAMPA 
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA LAZIO

Peduzzi-Nobile (FdS): “Soddisfatti per sentenza del Tar”

“Esprimiamo la nostra grande soddisfazione per la decisione del Tar del Lazio che annulla la Valutazione di impatto ambientale, che esprimeva parere positivo sulla realizzazione dell’inceneritore di Albano”. Lo affermano in una nota congiunta Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, consiglieri regionali della Federazione della Sinistra.

“La sentenza del Tar –proseguono- premia il lavoro e la battaglia di tanti cittadini, del “Coordinamento contro l’inceneritore di Albano”, delle associazioni ambientaliste che da tempo denunciano i rischi che avrebbe comportato l’installazione del nuovo sito nel territorio dei Castelli”.

“Rischi per la salute, l’economia ed il patrimonio ambientale che –continuano- non hanno mai fermato il progetto dell’inceneritore, portato avanti dall’avidità dei manager della “monnezza” e dall’ottusità di una classe politica che crede ancora di risolvere il problema dei rifiuti investendo su discariche ed incenerimento”.

“La Presidente Polverini –affermano i consiglieri- pare non arrendersi neanche di fronte alla decisione dei giudici amministrativi, mentendo sul contenuto della sentenza solo per minimizzarne l’importanza”. “Il Tar –concludono- dà piena ragione ai cittadini e ai comitati perché annulla non solo la Via ma anche l’Autorizzazione Integrata Ambientale”.

Ufficio Stampa Fds Regione Lazio

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IL TAR LAZIO BLOCCA L’INCENERITORE DI ALBANO, LA SODDISFAZIONE DEL WWF

La nostra Associazione esprime immensa soddisfazione per la bocciatura al Tar Lazio dell’iter seguito da Regione Lazio e Coema con sentenza n. 36740 emessa dalla prima sezione del Tar proprio di ieri, con cui si sancisce l’illegittimità dell’iter adottato dopo il 25 marzo 2008 per il rilascio del parere della valutazione d’impatto ambientale. Un parere dapprima negativo e poi divenuto improvvisamente positivo, in riferimento alla realizzazione del progetto presentato dal COEMA, (composto da AMA, ACEA, Pontinia Ambiente s.r.l.) sul quale il WWF aveva sin dall’inizio espresso forte contrarietà attraverso le osservazioni all’epoca presentate e con ancor più determinazione nell’intervento ad adiuvandum nel processo amministrativo, a sostegno ed integrazione delle tesi corrette avanzate dai comitati di Albano nel ricorso principale.

“Una vicenda quella dell’impianto di Albano, che pone un punto fermo al concetto di buon governo del territorio e di trasparenza amministrativa – dichiara Vanessa Ranieri presidente WWF Lazio — I Giudici Amministrativi con questa sentenza ci hanno finalmente riportato in Europa, da parte nostra annunciamo invece un esposto alla Corte dei Conti al fine di chiedere una verifica sulla correttezza tecnico contabile degli atti oggi annullati che hanno indubbiamente prodotto un danno erariale e che dovrà essere risarcito da chi evidentemente ha presumibilmente violato la legge”.

“Determinante è stato il fronte unico – conclude Ranieri che ha assistito come avvocato nel processo il WWF e i Comuni intervenuti — che i comitati di Albano, WWF e i Comuni di Albano Laziale, Genzano di Roma, Lanuvio, Pomezia, Ardea, Rocca di Papa, Ariccia e Castel Gandolfo hanno fatto nei confronti di un progetto che altro non è che il frutto di un’impostazione errata della gestione del ciclo dei rifiuti. Che questo sia il primo passo per il riconoscimento da parte di tutta la classe politica e delle Amministrazioni dell’esigenza di cambiare rotta, non investendo su incenerimento e discariche, ma su una corretta applicazione dei principi comunitari in tema dei rifiuti: prevenzione, riduzione, riuso, riciclo e corretto avviamento a filiera. Queste sono le uniche parole d’ordine che riconosciamo”.

Cesare Budoni Vicepresidente WWF Lazio

Altri commenti da Ecco la notizia quotidiana

Claudio Bucci (IDV): “Bene sentenza del TAR, risposta alle nostre istanze”

“Già da ottobre richiedevamo una verifica sull’iter procedurale relativo all’inceneritore di Albano per questo valutiamo con estrema soddisfazione la sentenza del TAR. Ancora una volta però abbiamo dovuto attendere la giustizia amministrativa per l’inadempienza politica” quanto dichiara Claudio Bucci, consigliere dell’Italia dei valori alla Regione Lazio, in merito alla bocciatura da parte del Tar del Lazio dell’iter seguito da Regione e Coema per il rilascio del parere VIA all’inceneritore di Albano.

“La giustizia amministrativa ha risolto una vicenda che rischiava di portare alla costruzione di un inceneritore avversato da tempo da tutta la popolazione, costituitasi in comitati, residente nel territorio interessato” continua Bucci “L’Italia dei valori ha espresso da sempre la sua contrarietà all’impianto che avrebbe rappresentato una minaccia per la salute dell’ambiente e dei cittadini”.

“La via d’uscita al problema rifiuti è rappresentata da Riuso e dal riciclo, con investimenti seri ed importanti in questo senso: aspetti purtroppo del tutto assenti nel fumoso Piano rifiuti della Giunta Polverini che, di contro, insiste sulla via sbagliata e nociva della costruzione di inceneritori” conclude il Consigliere IDV.

Verdi: «Da Tar Lazio risultato che da ragione ai comitati. Bocciata la scelta dell’incenerimento. Subito risorse per sviluppo differenziata»

«La bocciatura dell’iter per l’inceneritore di Albano arrivata dal Tar Lazio è una grande notizia, che dimostra la validità delle motivazioni non ideologiche rappresentate da mesi dai comitati locali che si battono per la difesa del territorio e della salute”. Lo dichiara Ferdinando Bonessio, presidente dei Verdi Lazio.

«Siamo di fronte alla migliore risposta che potesse esserci a quanti marcano con facilità come ‘ambientalismo del no’ le proteste di chi vuole semplicemente vedersi riconosciuti i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, e dalla Comunità Europea, come il diritto alla salute e alla qualità della vita. La bocciatura del Tar in questo senso dimostra – prosegue Bonessio – che è il metodo ad essere sbagliato. Bisogna investire e puntare sui principi già sanciti dall’Europa in tema di gestione dei rifiuti, ovvero su differenziata, riuso, ed anche prevenzione, una parola che non si sente usare spesso nel nostro paese e nella nostra regione».

«Ci batteremo contro l’imposizione dall’alto di impianti obsoleti che non rappresentano la risoluzione del problema rifiuti anche per gli evidenti lunghi tempi di realizzazione. Nonostante le dichiarazioni di Polverini e Alemanno – conclude il presidente dei Verdi Bonessio – che hanno già annunciato che ricorreranno al Consiglio di Stato, saremo al fianco dei comitati di Albano ai quali si deve questa grande vittoria, con la presentazione di nostri emendamenti affinché sin da questo Bilancio regionale, siano inserite norme che favoriscano la filiera dei rifiuti anziché l’incenerimento, così vedremo se la Polverini ha capito la lezione».

COMUNICATO STAMPA

Sabato 18 dicembre, ore 18.00

Teatro Comunale Vittorio Veneto, Via dell'artigianato, 47, Colleferro, Roma
Associazione Culturale Gruppo Logos, Rete della Tutela della Valle del Sacco, Unione Giovani Indipendenti e Circolo Arci Evelyne di Anagni nell’ambito della manifestazione Gli Orrori della Guerra

presentano un incontro con

VAURO, giornalista e sostenitore di Emergency 
 
“Gli altri bambini” testimonianze di Vauro dagli ospedali di Emergency


Vauro Senesi noto semplicemente come Vauro è un giornalista e disegnatore italiano. Vauro è stato allievo di Pino Zac, con il quale nel 1978 ha fondato Il Male. Dal 1986 al 2006 è stato editorialista e vignettista de il manifesto, collaborazione che prosegue tuttora in maniera più saltuaria. Le sue vignette sono state pubblicate sulle più importanti testate italiane e estere: Satyricon, Linus, Cuore, I Quaderni del Sale, L'Echo des Savanes, El Jueves e Il Diavolo Attualmente è vignettista e inviato di PeaceReporter e collabora con la ONG Emergency, occupandosi dell'informazione e della comunicazione. Da 2006 è nel cast della trasmissione televisiva di informazione AnnoZero, condotta da Michele Santoro.


N.B. (Il luogo dell’evento e’ stato cambiato rispetto al precedente comunicato stampa)
 

COMUNICATO STAMPA

EUTELIA

Peduzzi-Nobile (FdS): “Una vittoria per i lavoratori”

“Grande vittoria per i lavoratori Agile che con la sentenza di oggi possono tornare a lavorare nella loro azienda di provenienza, l’Eutelia”. Lo affermano in una nota congiunta Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, consiglieri regionali della Federazione della Sinistra, commentando la sentenza del Tribunale ordinario civile di Roma.

“Oggi il Tribunale –continuano- ha confermato quanto sancito con la prima sentenza di febbraio: la procedura di cessione da parte di Eutelia del ramo It alla società Agile ha infranto l’articolo 28 e per questo è stata annullata”.

“Ora i lavoratori –proseguono i consiglieri - non solo dovranno tornare a lavorare in Eutelia, un’azienda che detiene una rete in fibra ottica tra le più estese d’Italia, circa 13.000 km, ma dovranno rientrare in possesso dei crediti vantati nei confronti della società”.

“Una bella vittoria per questi uomini e queste donne che – concludono Peduzzi e Nobile- hanno sempre lottato con tenacia e non si sono mai arresi di fronte alla prepotenza di imprenditori canaglia, di commissari sprovveduti e di fronte all’indifferenza del Governo.”.

Ufficio Stampa Fds Regione Lazio

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IL RAPPORTO UPI-EURES SULLE PROVINCE DEL LAZIO: ECCO IL QUADRO DEL FRUSINATE

La Provincia FR 16.12.10 p.7
Presentato ieri a Roma il Rapporto 2010 sullo stato delle province del Lazio realizzato da Eures e Upi regionale.
La sintesi dell'indagine svolta dipinge la Ciociaria in questi termini:
Aumentano i problemi di solvibilità delle imprese; difficile la situazione nel mercato del lavoro
Gli effetti della crisi economica si ripercuotono pesantemente sulla situazione finanziaria delle imprese e sul mercato del lavoro provinciale: a fronte di variazioni in linea o inferiori alla media regionale in termini di produzione di ricchezza (-2,4% a Frosinone e -2,8% nel Lazio nel 2009), esportazioni (-10,9% e -18,9%) e importazioni (-4,7% e -10%), si registra infatti un incremento delle sofferenze bancarie delle imprese particolarmente sostenuto (+136,5% a fronte del +30,1% nel Lazio) che fanno salire il tasso di insolvenza del sistema produttivo al 13,6% (rispetto al 4,7% regionale).
Forti ripercussioni investono anche il mercato del lavoro, che registra nel 2009 una riduzione degli occupati (-0,5%) e soprattutto della forza lavoro (-2,5%), a fronte di variazioni regionali pari a -0,2% e a +0,9%. La sfiducia nelle opportunità occupazionali offerta dal mercato del lavoro viene confermata dalla dinamica imprenditoriale, con le imprese attive in diminuzione dello 0,8% (-0,5% nel Lazio). Relativamente al mercato del lavoro, Frosinone presenta nel 2009 il tasso di occupazione (50,9% rispetto alla media regionale del 59,4%) e di attività (55% rispetto al 65% laziale) più basso tra le province del Lazio e il più alto ricorso alla cassa integrazione guadagni (102,9 ore per occupato rispetto alle 24,3 nel Lazio).
Diminuiscono gli infortuni sul lavoro ma Frosinone si conferma provincia più a rischio nel Lazio
Tra il 2008 e il 2009 la provincia di Frosinone ha rilevato un significativo decremento degli infortuni sul lavoro (-8,3%, rispetto al -4% regionale), passando da 5.337 casi nel 2008 a 4.892 nel 2009. Rapportando però il dato al numero di occupati, l'indice di rischio (pari a 2,9 incidenti ogni 100 occupati a fronte di 2,5 nel Lazio) risulta comunque il più alto tra le province del Lazio; inoltre, considerando i casi mortali (pari a 13 nell'ultimo anno), la provincia di Frosinone registra un indice (7,7 incidenti mortali ogni 100 mila occupati) significativamente superiore alla media regionale e nazionale (entrambe pari a 4).
In forte crisi il mercato immobiliare
Nel 2009 il mercato immobiliare di Frosinone evidenzia un forte arretramento, con le transazioni immobiliari che passano da 4.115 nel 2008 a 3.452 nel 2009, pari a -16,1% (rispetto al -6,5% regionale). Coerentemente anche l'intensità del mercato immobiliare (rapporto tra transazioni e stock di abitazioni esistenti) diminuisce, passando dall'1,6% all'1,4% e registrando il valore più basso della regione.
Spettacolo: Frosinone guida la ripresa del settore
Frosinone "traina" la ripresa del settore cinematografico laziale nel 2009, raddoppiando le spese del pubblico (+108,4%, da 861 mila euro a 1,6 milioni di euro), grazie all'apertura a settembre 2009 di un nuovo cinema multisala in grado di ospitare 2.700 spettatori. Il forte incremento registrato consente al Capoluogo di detenere il primato di spesa procapite (32 euro) superando per la prima volta il risultato della Capitale (23 euro).
Anche per quanto riguarda gli spettacoli (teatro, musica, cinema, manifestazioni sportive e trattenimenti vari) si rileva un forte incremento nella provincia di Frosinone nel 2009, con 10 mila spettacoli e 772 mila ingressi (+7% e +11% rispetto all'anno precedente), mentre le spese superano i 12 milioni di euro, con un incremento del 32% rispetto al 2009.
In calo il turismo a Frosinone, ma soltanto tra gli stranieri
La flessione del turismo, che investe la regione ormai dal 2008, interessa nel 2009 anche la provincia di Frosinone, che registra una riduzione sia degli arrivi (-1,9%, pari a 442.645), sia delle presenze (-7,4%, pari a 1.175.813), superiore alla media regionale (-1,1% e -1,6%). La riduzione segnalata riguarda tuttavia soltanto il turismo straniero (con 156.506 arrivi, pari a -16,4% e con 378.984 presenze, pari a -21,6%). Al contrario, il turismo nazionale presenta una positiva dinamica di crescita (+8,3% gli arrivi, pari a 286.139 e +1,4% le presenze, pari a 796.829). Anche l'afflusso di visitatori ai musei statali registra una flessione nel 2009 (-2,9%), anche se più contenuta rispetto al calo regionale (-3,6%).
Elezioni regionali 2010: mai così alto l'astensionismo a Frosinone
La partecipazione elettorale alle ultime consultazioni Regionali del marzo 2010, con il 64,9% dei votanti, evidenzia un forte arretramento rispetto alle precedenti consultazioni del 2005 (quando la percentuale di votanti era pari al 72,5%), pur registrando un valore superiore a quello medio regionale (60,9%).
Significativamente superiore è stata invece la partecipazione dell'elettorato alle elezioni Provinciali del 2009 (72,1%), alle Europee del 2009 (75,5%), alle Politiche del 2008 (82,7%) e alle ultime Comunali (79,1%).
Raccolta differenziata ferma al 5%
Nel 2008 la provincia di Frosinone raccoglie in modo differenziato soltanto il 5% dei rifiuti urbani prodotti (rispetto alla media regionale del 12,9%) nonostante l'incremento del 19,6% rispetto all'anno precedente, posizionandosi all'ultimo posto tra le province del Lazio. Rapportando questo dato alla popolazione residente emerge come i cittadini della provincia di Frosinone raccolgano annualmente soltanto 21 kg di rifiuti in modo differenziato (rispetto ad una media regionale pari a 76,5 kg pro capite).

Frosinone la provincia più sicura del Lazio
Nel 2009 Frosinone registra una riduzione dei reati denunciati (13.549), pari a -2% rispetto al 2008 (-6,3% nel Lazio), anche se nell'ultimo decennio si evidenzia una significativa dinamica di crescita della criminalità (+22,4% sul 1999). In termini relativi Frosinone presenta l'indice di rischio più basso del Lazio, con un valore (27,3 reati ogni 1.000 abitanti) significativamente inferiore a quello medio regionale (48,3) e nazionale (43,8).
Tra i reati diminuiscono le rapine (93 nel 2009, pari a -38%) e i furti (4.944, pari a -5% sul 2008), mentre aumentano le truffe e le frodi informatiche (+6,9%, a fronte dell'incremento medio regionale del 4,6%). Per quanto riguarda i reati di criminalità violenta, risulta stabile il numero degli omicidi (1 caso nel 2008 e nel 2009), aumenta il numero dei tentati omicidi (da 10 a 12), mentre diminuiscono le violenze sessuali (22 nel 2009, pari a -12%).

PALIANO. LATTE KM 0 ALL'AZIENDA AGRICOLA FAUSTINI
La Provincia FR 16.12.10 p.26
Latte fresco pastorizzato, anzi freschissimo, intero e parzialmente scremato direttamente dal produttore al consumatore. L'iniziativa è partita a metà ottobre nell'azienda agricola Faustini di Paliano e permetterà di acquistare ogni giorno il latte fresco proveniente da mucche di razza allevate in loco, sulle colline del piccolo comune ciociaro, dall'imprenditore Giuseppe Faustini: praticamente "uscio e bottega" col supermercato. È la strategia della "spesa a km 0", o filiera corta, ultima frontiera nel mondo dei consumi contro lo spreco, che assicura un prodotto locale di elevata qualità ad un prezzo veramente conveniente; riducendo i passaggi del trasporto e dell'imbottigliamento, infatti, si abbattono i costi che incidono sul prezzo finale del prodotto. Inoltre con la filiera corta si incentiva il consumo dei prodotti del territorio (allevati e prodotti in loco), e si dà la possibilità ai consumatori di fare scelte consapevoli, più rispettose dell'ambiente: meno rifiuti inutili e una minore quantità di emissioni nocive nell'aria. E per presentare questa nuova iniziativa perché non rivolgersi ad un pubblico d'eccezione che di latte, certo, se ne intende? Proprio ieri, infatti, i responsabili dell'azienda Faustini si sono recati presso l'Istituto Comprensivo "O. Bottini" di Piglio e qui, alla presenza di un folto gruppo di bambini, hanno proiettato un interessante filmato sulla filiera del latte e, al termine della manifestazione, hanno donato ad ognuno una bottiglia di latte fresco da assaggiare a casa.
"Tutti gli animali sono registrati all'anagrafe bovina nazionale e sono sotto il controllo sanitario della Asl - ha affermato Giuseppe Faustini, amministratore dell'azienda di Paliano - le vacche vengono alimentate con una dieta completa ed equilibrata, preparata con un carro miscelatore, che riunisce in un piatto unico tutti gli alimenti di cui gli animali necessitano. Questi alimenti vengono prodotti all'interno dell'azienda stessa, che coltiva circa 100 ettari a foraggiere e cereali. L'attenzione ai foraggi è essenziale per ottenere latte di alta qualità. Si è trattato di un investimento ingente ma è nostra intenzione lanciare questa sfida. Inoltre tutte le fasi produttive, dalla campagna fino al prodotto finale, sono controllate costantemente, con la consulenza di figure professionali qualificate (agronomo e veterinario)". C'è da dire, inoltre, che il latte prodotto è sottoposto a numerosi controlli qualitativi da parte delle autorità sanitarie e dello stesso produttore, seguendo le disposizioni previste dal manuale di autocontrollo (Haccp) che recepisce le direttive comunitarie, nazionali e regionali.
Soddisfatto dell'iniziativa anche il sindaco di Paliano, Maurizio Sturvi il quale ha affermato che "i considerevoli investimenti per gli impianti, l'idea di una commercializzazione intelligente e attenta alle richieste di un mercato evoluto e consapevole sono alla base del successo che l'amministrazione comunale augura vivamente dell'azienda Faustini. Un esempio da imitare nel nostro territorio che gode del sostegno e dell'ammirazione dell'amministrazione comunale tutta".


PALIANO-CASTELLACCIO: SIT-IN PERMANENTE ALLA SISTEMA COMPOSITI
La Provincia FR 16.12.10 p.24
Sistema Compositi, protesta fino alle estreme conseguenze. Da questa mattina i lavoratori della Sistema Compositi di Paliano si riuniranno in sit-in permanente, davanti ai cancelli dello stabilimento in località Castellaccio sulla Casilina. E' l'ennesima protesta degli operai, per "la grave situazione che stiamo vivendo da un anno, in cassa integrazione straordinaria, senza futuro, senza certezze e senza stipendio; non è cambiato nulla dall'ultima protesta fatta da noi operai, anzi ci sono da recriminare cose ancora più gravi". Alla manifestazione ci saranno i segretari provinciali del settore chimico Silvio Campoli e Enzo Valente.