REDAZIONE: FRANCESCO BEARZI, CRISTINA MATALONI, SARA DEODATI, VINCENZO LANDOLINA, ALBERTO VALLERIANI, ROCCO MARTUFI, GIULIO TIRINELLI

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domenica 7 novembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 7.11.10

INFORMATIVA UFFICIO STAMPA 
PER MAILING LIST RETUVASA
(DA PUBBLICARE SUL SITO E SUI BLOG RETUVASA)
INVITO

Inoltriamo l’invito al Convegno che si terrà mercoledì 10 novembre a Frosinone, in cui la Fondazione Kambo presenterà una possibile nuova immagine della Valle del Sacco.

Il Master Plan in progress elaborato dalla Fondazione, come si legge nello stesso invito, non annovera Retuvasa tra i suoi partner, ma tra le associazioni che hanno suggerito idee e proposte nel corso degli stimolanti laboratori del progetto Fondamenti.

Il Convegno del 10 novembre costituisce un importante momento di riflessione sul valore e la consistenza della sintesi sinora operata dalla Fondazione, e sull'effettiva intenzione dei partner e dei relatori di accogliere le proposte di Retuvasa. 

Ufficio stampa Retuvasa – 7.11.10
 


VALLE DEL SACCO, LA SCOMMESSA VERDE

Il Messaggero FR pp.35 (prima) e 36 - di Vittorio Buongiorno
Il fiume Sacco, da problema a risorsa. Dopo l’ennesimo ritrovamenti di fusti tossici sotterrati sull’argine a Ceprano si guarda al domani. La sfida l’hanno lanciata ieri lanciato ieri mattina in Curia la Provincia e la Fondazione Kambo. Il luogo scelto per presentare l’iniziativa è tutt’altro che casuale. Il perché l’ha spiegato il vescovo Ambrogio Spreafico: è stato lui il primo a credere in questa idea e a coinvolgere gli enti e le associazioni.
«Si dice spesso - ha spiegato il vescovo Spreafico - che le istituzioni non trovano un luogo di confronto, per questo abbiamo creato un tavolo dove ciascuno ha portato qualcosa di suo. Era una sfida non facile ma stiamo riuscendo nell’intento».
Ovvero trasformare quella bomba ecologica che è il fiume Sacco nella spina dorsale su cui poggiare il rilancio di questa provincia. I primi risultati di questo lavoro verranno presentati mercoledì in Provincia nel convegno organizzato dall’ente di piazza Gramsci in collaborazione con la Fondazione Kambo a cui il vescovo Spreafico ha affidato la gestione operativa della sua idea.
«Sono stati mesi impegnativi - racconta Daniela Bianchi, consigliere delegato della Fondazione Kambo - per mettere insieme un modello di pensiero, un progetto di lungo periodo, un progetto visionario forse, ma assolutamente realizzabile». Mercoledì verrà presentato il masterplan che è stato prodotto da Andreas Kipar, uno dei massimi esperti di riqualificazione ambientale che ha legato il suo nome al recupero del bacino della Ruhr. «E’ un progetto diviso in cellule, in modo che ciascuna porzione di territorio possa prendere in mano la responsabilità delle opere da realizzare - continua la Bianchi - Non vogliamo nascondere la necessità di bonificare la valle, anzi, ma vogliamo che non ci si fermi a questo che si punti a far emergere il bello e anche le potenzialità economiche».
”L’energia del territorio” è il titolo evocativo del convegno. «Perché questo è il capitale da cui partiamo - spiega il vicepresidente della Provincia Fabio De Angelis - quei 5 mila ettari di terreno lungo le sponde del sacco che non si possono più coltivare né usare per l’allevamento per via della contaminazione da beta hch (la molecola utilizzata da una azienda di Colleferro per produrre antiparassitari che ha devastato il corso del Sacco e i terreni limitrofi, ndr). Non abbiamo fatto altro che riprendere il progetto dell’Enea del distretto agroenergetico e da un anno lavoriamo per mettere insieme la grande offerta di terreni con la grande domanda di aree di tutte quelle aziende che puntano sulle energie rinnovabili».
Mercoledì (in Provincia, dalle 15) si vedranno i primi frutti di questo lavoro. Ne parleranno Marco Staderini, amministratore delegato di Acea; Gennaro De Michele, responsabile delle politiche di ricerca e sviluppo dell’Enel Andrea Di Stefano, responsabile delle relazioni istituzionali di Novamont. Ma anche - in videoconferenza - dell’europarlamentare Daniel Cohn-Bendith, oltre al presidente regionale di Confindustria, Maurizio Stirpe, al direttore di Coldiretti Gianni Lisi e a Carola De Angelis, di Sviluppo Lazio e al commissario per l’emergenza del Sacco Pierluigi Di Palma.


CASO GAIA, L'ON. RENZO CARELLA: «SI' ALL'ENTRATA DI AZIENDE PUBBLICHE, SUBITO UN TAVOLO ISTITUZIONALE»
Cinque giorni, 6.11.10, p.18
  
Il deputato locale del Pd ha accolto favorevolmente le recenti esternazioni del sindaco Alemanno circa il futuro pubblico del Consorzio dei rifiuti colleferrino rilanciando subito il confronto interistituzionale
Dopo le recenti affermazioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno sul destino pubblico di Gaia, Consorzio dei rifiuti di Colleferro, il deputato del Pd Renzo Carella ha rilanciato ieri l’idea di un tavolo istituzionale per affrontare il nodo di una crisi che si trascina ormai da oltre due anni. «Finalmente anche il sindaco di Roma vede per il consorzio Gaia un futuro pubblico dopo le gare per la ricerca del partner andate deserte – ha spiegato Carella. Anche lui teme l’infiltrazione di gruppi malavitosi operanti nel campo dei rifiuti che potrebbero impossessarsi di una importante azienda come Gaia – Sono mesi che chiediamo al comune di Roma di farsi carico della questione di Gaia con Acea e Ama e altre aziende pubbliche del territorio provinciale che hanno lo stesso diritto di partecipare al bando, che potrebbero dare una svolta definitiva e positiva al problema del consorzio assorbendo Gaia e i suoi impianti in un discorso più generale che vede il pubblico presente a garanzia degli impianti e degli scopi pubblici dell’attività. Alemanno deve agire - aggiunge - è necessario convocare un tavolo interistituzionale con i parlamentari del territorio Carella e Moffa che hanno preso l’impegno davanti ai lavoratori in un incontro in aula consiliare, con il comune di Colleferro e Roma, la Provincia di Roma, la Regione Lazio e il Ministero delle Attività Produttive per affrontare e risolvere il nodo dell’assuntore di Gaia dopo, appunto le gare andate deserte. E’ importante – conclude Carella - definire una strategia precisa per evitare che accada sui territori quanto avviene a Napoli mettendo in campo la raccolta differenziata e sottraendo gli impianti ad eventuali logiche speculative che non stanno a tutela della salute dei cittadini.

ANCORA SULLA MANIFESTAZIONE NO TURBOGAS DEL 6.11.10 AD ARTENA
OLTRE AI SERVIZI NELLA RS DI IERI, VEDI:


Sintesi:
"Come annunciato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale sabato mattina è andata in scena la manifestazione “No Turbogas” con un corteo che si è snodato tra le strade del paese fino al piazzale antistante il campo sportivo. “Una manifestazione che rompe gli equilibri tra Comuni confinanti – come spiegano i rappresentatnti dell’associazione ambientalista RETUVASA – sui temi ambientali. La presenza di persone di tutte le età e la partecipazione di rappresentanze dei Comuni limitrofi hanno reso possibile la buona riuscita dell’iniziativa [...]"

TURBOGAS, L'11 NOVEMBRE IN CONSIGLIO COMUNALE - IL GIORNALINO DI ACUTO-FROSINONE 6.11.10

"COLLEFERRO - È convocato per giovedì 11 novembre alle ore 18 il Consiglio Comunale di Colleferro, per discutere della mozione per la sospensione dei lavori di costruzione della centrale turbogas in località IV Km, alla luce dei pareri espressi dal CNR e dall'Università "Sapienza" di Roma in merito all'impatto ambientale della centrale Turbogas.
Nei giorni scorsi il limitrofo Comune di Artena ha indetto una manifestazione per contrastare il progetto: le associazioni ambientaliste si sono riconvocate proprio per giovedì prossimo, in concomitanza con la riunione del Consiglio". 

COMUNICATO STAMPA CODICI FROSINONE 6.11.10 SU TARIFFE ACQUA
 
FROSINONE - Continuano le prese di posizione dell'Associazione CODICI di Frosinone sulla situazione della gestione delle tariffe dell’acqua. “Piuttosto che basiti e indignati per ciò che in questi giorni si è detto in merito al sistema delle tariffe, ai consigli su come affrontare l’impasse delle bollette, alle attribuzioni di false vittorie - dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale CODICI - siamo preoccupati per l’inquietante rete di complicità che rendono la vicenda, se possibile, ancora più grave. Un sistema che vede vittime i consumatori che devono difendersi anche da sedicenti rappresentanti di consumatori che indebitamente si arrogano il diritto di parlare a loro nome. Per la gravità delle affermazioni dobbiamo smentire quanto va affermando il Presidente della Provincia, Scalia, che mistifica la realtà. Nessun TAR ha detto che i loro provvedimenti sono corretti (e meno che mai legali). Correttezza avrebbe dovuto dire che il TAR li ha salvati, non entrando nel merito delle contestazioni, ma sollevando questioni procedurali nella fase cautelare, perché il merito si deve ancora discutere. L’On. Scalia sa bene la differenza delle cose e questa sua sicumera appare perlomeno inquietante. Evidentemente conosce informazioni che i cittadini non hanno. Che gli aumenti tariffari siano illegittimi, non lo diciamo noi, ma i due organi di garanzia: il Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato e il Comitato di Vigilanza sulle Risorse Idriche (Coviri) presso il Ministero dell’Ambiente. Per dare una corretta informazione, CODICI ribadisce che la battaglie delle tariffe non è finita, che anzi stiamo avviando cause pilota in vari tribunali oltre a promuovere una azione inibitoria, iniziativa che ha già visto l’adesione di oltre 500 cittadini, e altri si stanno aggiungendo. CODICI invita i cittadini, le associazioni, le forze politiche sane, di qualunque colore siano, a protestare contro questa ingiusta vessazione dei cittadini e a pretendere il ripristino della legalità, segnalando le disfunzioni allo sportello CODICI al numero 06/5571996 oppure mandando una mail all’indirizzo: sportello.codici@codici.org.

ANCORA SULLA REVOCA DELLA DELIBERA COMUNALE CHE ISTITUIVA L'AREA ASI A LABICO (Cinque giorni 6.11.10 p.18)

FROSINONE. CHE FINE HA FATTO LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA?
L'ESITO DEL CONVEGNO ORGANIZZATO DALL'ASSOCIAZIONE DOUBLE FACE E DA ECO DELLA RETE IL 5.11.10 A CASTRO DEI VOLSCI


COLLEFERRO, GAISER - A RISCHIO LA CASSA INTEGRAZIONE
Cinque giorni, 6.11.10, p.18


Riceviamo e pubblichiamo:
 

PRESSO L'ECOSTAZIONE DI CECCANO, NASCE IL PRIMO PRESIDIO PROVINCIALE DI LIBERA
Ad inaugurarlo, il prossimo 9 novembre alle ore 19.00 sarà il fondatore e presidente nazionale Don Luigi Ciotti. Non un semplice sacerdote, né un uomo qualunque, bensì un onesto cittadino al servizio della gente, di tutti coloro che chiedono aiuto e di chi non è capace o, peggio, non può. Un uomo carismatico e di grande personalità, capace di parlare al cuore della gente per poterle dare una speranza di pace, di lealtà, di amore e di fede, che ha dedicato la sua vita alla lotta alle mafie.

“Il Centro Studi Tolerus, che aderisce già da tempo a Libera, diventa un punto di riferimento anche per la legalità. E non è un caso che il presidio nasce in un luogo dove si promuove la difesa dell'ambiente e del territorio. Il nostro territorio ha bisogno di legalità – dichiara Giovanni Pizzuti che coordinerà il presidio – e le notizie di tutti i giorni relative ai problemi di inquinamento sono la conferma che il legame tra le problematiche ambientali e la criminalità organizzata è sempre più forte, basti pensare alla gestione dei rifiuti. É necessario, quindi, sensibilizzare ed educare i cittadini attorno a questi temi per diffondere sempre più una cultura della legalità, e l'attività di Don Luigi in questi anni deve esserne l'esempio concreto. In provincia di Frosinone sono 26 i beni confiscati alle mafie, e così come prevede la legge, dobbiamo pretendere che questi vengano destinati ad uno sociale. Ma ci occuperemo anche di usura, saremo impegnati contro la corruzione e non mancheranno le occasioni formative, sopratutto per i giovani.”

Il presidio verrà dedicato a Roberto Antiochia, giovane poliziotto assassinato dalla mafia a soli 23 anni a Palermo nel 1985 assieme al vice questore Ninni Cassarà. Roberto Antiochia venne trasferito a Roma poco prima dell'omicidio di Beppe Montana, con cui aveva collaborato, ma appresa la notizia dell’agguato mortale al dottor Montana, avvenuto sulla banchina di Porticello il 29 luglio, decide di ritornare a Palermo, aggregato alla squadra Mobile, per concorrere nelle indagini sull’omicidio del funzionario e per essere vicino al dottor Cassarà, considerato oramai prossimo obiettivo della mafia. Durerà poco questo suo impegno straordinario, perché una settimana dopo l’omicidio Montana, alle 15.20 del 6 agosto 1985, a Palermo, in via Croce Rossa 81, un commando già organizzato e appostato, uccide Cassarà ed Antiochia ferendo altri due agenti. Roberto Antiochia muore subito perché con il suo corpo ha cercato di proteggere il suo commissario dai colpi di Kalashnikov sparati dai Killer della mafia. Il Presidente della Repubblica il 26 settembre 1986 lo ha insignito della medaglia d’oro al valor civile.

"Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane.
 
Centro Studi Tolerus - Ambiente e Territorio
via stazione, 4 - 03023 Ceccano (Fr)
tel/fax 0775604534

www.tolerus.it - info@tolerus.it


LEONIA, DA LE "CITTA' INVISIBILI" DI ITALO CALVINO AL FRUSINATE - ASSOCIAZIONE CULTURALE PIER PAOLO PASOLINI - CERVARO
"Leonia" questo è il titolo dell'ultimo lavoro dell'Associazione Pasolini che ha partecipato al primo festival autori indipendenti "ResistenteMente", che si è tenuto a Roccasecca (Fr).
Sono degli appunti visivi per non dimenticare o per conoscere il degrado che negli anni è stato generato dalla sete di possesso. Mentre i politici aspiravano al potere i cittadini aspiravano al possesso delle cose più inutili. E' un monito affinché non si costruiscano più edifici di quella rara e solida bruttezza.