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mercoledì 3 novembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 3.11.10

La Provincia FR 3.11.10 p.22
Veleni tra i boschi, le indagini si allargano. Dopo la scoperta del grosso quantitativo di rifiuti, vera e propria discarica tra i castagni della Macchia comunale, la Guardia di Finanza ha analizzato i documenti rinvenuti dentro i sacchi utilizzati per il trasporto dei materiali, e le indagini, che non escludono alcuna possibilità, sono state ampliate a tutto raggio. Pare che i sospetti maggiori siano a carico di due società operanti del settore dello smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi.
Le indagini degli uomini del comandante Ceglie, autori della scoperta e successivo sequestro, non trascurano la inquietante possibilità, che ci sia imbattuti in un episodio che rappresenti la punta dell'iceberg. Il ritrovamento di documenti, che come le briciole nelle intenzioni di Pollicino, possono portare alla fonte del male, potrebbe far scoperchiare il coperchio al terribile Vaso di Pandora rappresentato dalle lucrose attività di smaltimento di rifiuti nocivi.
Le Fiamme Gialle, che sotto la guida del Colonnello Salato, comandante provinciale, arricchiscono giorno dopo giorno il loro palmares, intendono analizzare anche l'elenco dei clienti delle società in esame, verificando sia l'affidamento dei materiali da trattare e smaltire, che la loro destinazione finale. Capita fin troppo spesso che il produttore di certi rifiuti, una volta ottenuta la sigla del trasportatore sulla bolla di consegna, consideri esaurito il suo compito.
Talvolta non è così; capita che la persona incaricata del delicato servizio, palesi a prima vista la propria inadeguatezza, ed in quel caso non ci sono timbri che tengano. Le incombenze sono severe e costose, ed il mancato rispetto delle norme in materia, procura notevoli risparmi a chi, in luogo di smaltire risparmiando danni al territorio, diffonde nell'ambiente veleni e virus.

CECCANO. E IL RICORSO CONTRO ACEA ATO 5 CHE FINE HA FATTO?
Il Messaggero Fr 3.11.10 p.34 - di De.Co.
Ma che fine ha fatto il ricorso di Antonio Ciotoli contro Acea Ato 5 per “interruzione di pubblico servizio”? Se lo chiedono in molti in città. Ora arriva anche una nota di Marco Corsi, esponente del Pdl cittadino, proprio su questo. “Dovuto e gradito sarebbe rendere edotta la cittadinanza sulle azioni legali intraprese” ha detto ieri Corsi. “E’ una richiesta legittima visto che tutti si chiedono a che punto sia l’iter giudiziale che ha visto il comune di Ceccano, con in testa il sindaco Antonio Ciotoli, ad autorizzare e pubblicizzare a più non posso la decisione di denunciare presso le debite autorità Acea Ato 5 per interruzione di pubblico servizio!” La denuncia contro il gestore arrivò nell’inverno dello scorso anno quando in città si verificò, a distanza di pochi giorni, sia un’interruzione di servizio proprio a cavallo dei giorni di festività natalizia, sia il divieto di potabilità dell’acqua fornita dai rubinetti, a causa della presenza di arsenico in valori superiori alla norma. Una situazione “paradossale” l’ha definita Corsi visto che, proprio in questi giorni, “alcune contrade ceccanesi, come via Gaeta, via Armando Diaz, via Casette fino ad arrivare al quartiere di Vittorio sono costretti a combattere giorno dopo giorno con la cronica carenza d’acqua presso le proprie abitazioni” 

Estratto:
Si è svolto lo scorso fine settimana a Gorga il primo convegno sulla forma innovativa di ricettività che è il cosiddetto “Albergo Diffuso” o meglio “Ospitalità Diffusa” che vede nelle cosiddette case-alberghe i luoghi ideali per il soggiorno di turisti nei piccoli e medi comuni italiani che hanno bellissimi e suggestivi centri storici. L’iniziativa è stata organizzata dalla XVIII Comunità Montana dei Monti Lepini nell’ambito del Progetto Pae(si)saggi della Provincia di Roma.

CONVEGNO FEDERLAZIO, DALLA TARSU ALLA TIA. FROSINONE, 5 NOVEMBRE ORE 15
ANAGNI. VIDEOCON, LA FARSA CONTINUA. INTANTO, ANCHE SE CON MENO CELEBRITA', I LAVORATORI DELLA SISTEMA COMPOSITI, AZIENDA IN SALUTE FINO A POCO TEMPO FA, CERCANO DI RESISTERE.
Raramente ci occupiamo della vicenda Videocon. Da una parte ci sono in gioco i legittimi diritti dei lavoratori. Dall'altra il legittimo diritto dei cittadini di non vedere sperperati i soldi delle proprie tasse come in passato. Oggi facciamo un'eccezione (ndr).
ANAGNI. VIDEOCON, VERTICE RINVIATO A MARTEDI'. SINDACATI INFURIATI
Il Messaggero Fr 3.11.10 pp.33 (prima).e 34 - di Emiliano Papillo
Clamoroso colpo di scena nella vertenza dello stabilimento Videocon di Anagni. Poco prima delle ore 18 di ieri è arrivato un fax del Ministero dello Sviluppo Economico indirizzato ai sindacati nel quale si avverte che l’incontro di domani mattina alle ore 10,30 è stato rinviato. Il motivo del rinvio? Non chiarissimo, ma i sindacati parlano di una banalità. “Da quanto in nostra conoscenza, la motivazione che hanno dato dal Mise è banale in quanto si parla di una mancanza di spazi per quella data. Una cosa assurda al limite della veridicità. Siamo indignati, increduli, ma forse ancora una volta si dimostra lo stato delle cose in Italia dove si pensa a tutto fuorché alla sorte di 1300 famiglie. Ma non staremo con le mani ferme. Per noi il vertice c’è. Giovedì (domani,ndr) ci vedremo alle ore 7,30 nel piazzale della fabbrica per andare a Roma. Non anticipo nulla ma qualcosa accadrà, è troppo grave quello che è successo. Uno schiaffo morale ai lavoratori. La consideriamo una mancanza di rispetto” hanno tuonato Mariano Ranieri e Vincenzo Tuffi della Cisl. Reazione dura anche dalla Cgil. “E’ inaccettabile quanto accaduto, veramente non ho parole. Sono solo fatti gravi che alimentano la tensione. Non si può trattare così chi da cinque anni chiede certezze lavorative e vede ogni volta rinviate delle aspettative. Non ci stiamo. Vedremo già domani (oggi,ndr) con le altre forze sindacali cosa bisognerà fare, ma la nostra risposta all’ennesima ingiustizia sarà forte. Non è possibile che il Governo non consideri per nulla 1300 lavoratori ed un territorio che è stato mortificato” ha spiegato Benedetto Truppa della Cgil. In fabbrica era tutto pronto.
Quindici pullmans messi a disposizione dalla Provincia e dai Comuni che ora non hanno una destinazione. Sicuramente non c’è rimasta bene neanche l’amministrazione provinciale. Ieri il telefono dell’assessore Francesco Trina è rimasto muto tutto il giorno. La prossima convocazione è fissata per il 9 novembre alle ore 10,30. Ma la risposta dei lavoratori giovedì potrebbe essere pesante. Vedremo cosa accadrà, intanto la fine della Cig, l’ultima possibile si avvicina. Scadrà ad agosto 2011 e senza acquirenti certi e progetti validi sarà dura far ripartire lo stabilimento più importante del Nord della ciociaria.I lavoratori dello stabilimento Sistema Compositi di Paliano terranno questa mattina un sit-in di protesta davanti ai cancelli della fabbrica per richiamare le Istituzioni sulla loro vertenza. Reclamano mancati pagamenti degli stipendi di circa tre mesi, ed il silenzio assoluto sul futuro aziendale. Invitano tutta la cittadinanza ciociara a stare al loro fianco.
SULLA PROTESTA ALLA SISTEMA COMPOSITI DI PALIANO (AL CONFINE CON ANAGNI)