DURISSIME CRITICHE A IANNARILLI DA COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA E CODICI
“Siamo delusi dal Presidente della Provincia di Frosinone, al quale innumerevoli volte in questi mesi ci siamo rivolti dando la disponibilità in qualsiasi forma per trovare una giusta strada nella risoluzione della vicenda tariffe idriche - dichiarano dal CODICI -Centro per i Diritti del Cittadino - Mai convocati, mai ascoltati, mai sono state prese in considerazione le decine di lettere e comunicati rivolti in tal senso. Ci siamo fatti anche da tramite con il CO.N.Vi.R.I. per studiare tutte le soluzioni adeguate, ma egli glissando, ha preferito delegare la ricerca delle soluzioni a "tecnici esterni di sanitaria provenienza" ritenuti più validi, continuando, inoltre, a tenere in piedi anche la segreteria tecnica che, così composta, ha causato gli attuali problemi. Insomma – proseguono dall’Associazione - Iannarilli ha lasciato noi Associazioni sole nel gestire tutte le criticità in questo suo anno e mezzo di insediamento, non ci ha mai proposto la revisione del piano d'ambito, non ha mai risposto agli appelli di lavoro per la risoluzione delle questioni, ha rifiutato l'iniziale supporto del CO.N.Vi.R.I., ed oggi, il Presidente, solo perché spinto dalle forze politiche della Capitale, pensa di cercare una sponda per far passare a tutti che l'aumento delle tariffe è necessario. Un aumento che graverà per milioni di euro sulle tasche dei cittadini e che comporterà un aumento dell'oltre 30% delle tariffe senza contropartite in cambio. Cosa è cambiato rispetto a due anni fa quando la stessa proposta veniva perorata dalla precedente giunta ?”.
“Pensiamo che la vicenda sia stata trattata male fin dall’inizio e così facendo non si va nella direzione della soluzione del problema ma si rischia di provocare uno scontro giudiziario le cui spese saranno pagate dagli inermi cittadini. Eppure va dato atto che in questi mesi ci sono state serie aperture da parte di ACEA ATO 5, aperture che non sono state o volutamente colte. La stessa azienda si era resa disponibile da subito ad avviare un percorso che prevedesse gli aumenti tariffari ma a fronte di precisi impegni di qualità monitorati dalle associazioni di consumatori, nel rispetto della direttiva della legge finanziaria. Nulla di quella disponibilità è stata colta dal Presidente ed oggi assistiamo ad una estemporanea quanto inaspettata convocazione”.
“L’obiettivo è recuperare il dialogo partendo da percorsi comuni per arrivare a soluzioni condivise, solo così si potrà uscire da una crisi che vede molti responsabili ed una sola vittima: i cittadini tartassati”.
Per quanto detto il CODICI non ritiene opportuno partecipare all’incontro del 22 novembre in cui verrà sottoposta una scelta già fatta e lungamente annunciata. Rimanendo queste le condizioni, faremo sentire la nostra voce e quella dei consumatori nei Tribunali.
Roma, lì 19 novembre 2010
Dipartimento Comunicazione CODICI
tel. 0655301808 cell. 3498692186
ufficio_stampa@codici.org
COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA DELLA PROVINCIA DI FROSINONE
Quando, infatti, si fa riferimento al pronunciamento del Consiglio di Stato che ha definitivamente sancito l’irretroattività delle tariffe, si fa riferimento alla sentenza relativa al caso in cui l’ATO della Sardegna (che è unico per l’intera regione), a dicembre del 2005 aveva inopinatamente stabilito le tariffe per l’anno … 2005… Cambiando regione e anno, perché dovrebbe cambiare il risultato? Cosa dire: se l’Assemblea dei Sindaci dovesse avallare una simile decisione è già pronto il ricorso al TAR e, se è per questo, è già scritta la sentenza, ma questa volta nessuno potrà accampare scusanti e lamentare di essere stato indotto nell’errore. Nel merito, sulla base di quanto affermato dal CO.N.VI.RI. e che viene assunto dal’amministrazione, questa tariffa è determinata non già dalle reali e concrete modalità della gestione di ACEA ATO5 S.p.A., ma sostanzialmente dalle inadempienze della parte pubblica che non ha mai provveduto a revisionare la tariffa e, dunque, ad applicare ad essa i coefficienti di correzione in danno del gestore e a vantaggio degli utenti. Questo significa che nella proposta di tariffa preannunciata dall’onorevole Iannarilli i cittadini sono “cornuti e mazziati” perché, prima (e tutt’ora) hanno subito gli effetti delle inadempienze di ACEA ATO5 S.p.A. ed ora dovrebbero subire gli effetti delle inadempienze degli amministratori pubblici. La tariffa che deve essere determinata, ormai, è quella per l’anno 2011 e a tutela dei cittadini pretendiamo che sia determinata per tempo e con l’integrale applicazione del coefficiente MALL a totale ristoro dei cittadini. Qualunque altra determinazione sarà respinta al mittente. Lascia basiti che ancora oggi, invece di intraprendere la via della rescissione per colpa della convenzione, si continui ad interrogarsi se aprire o meno un contenzioso con il gestore: sono centinaia i milioni di Euro che i cittadini ed i Comuni devono vedersi restituiti e sono migliaia, decine di migliaia i reclami dei cittadini che attendono soddisfazione ormai da anni. Da ultimo, nessuno si illuda di ripulire l’intera vicenda con la stesura di un nuovo piano d’ambito costruito a bella posta per garantire gli interessi economici di ACEA e nelle cui pieghe farne scomparire gli addebiti. Come Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone continuiamo sulla nostra strada procedendo all’apertura si sempre nuovi sportelli di aiuto ai cittadini, consapevoli che solo la partecipazione e la mobilitazione dei cittadini saprà anche in questo caso avere ragione di un piano istituzionale in cui i diritti e gli interessi dei cittadini sono sempre posti in subordine se non disattesi e disconosciuti.
I RESIDENTI DELLA CONTRADA COLLACCIANO DIFFIDANO LA PENTEX ITALIA LIMITED, NON SI INIZI LO SCAVO DEL POZZO DI PETROLIO ANAGNI 2
I residenti della contrada Collacciano, periferia sud di Anagni, diffidano la società Pentex Italia Ltd. dall'iniziare i lavori di scavo del pozzo denominato "Anagni 2". A darne notizia è il consigliere comunale Giancarlo Savone il quale spiega che tale decisione è stata presa in virtù del fatto che nell'elaborato "Studio Impatto Ambientale - Rapporto Integrativo" prodotto dalla Pentex Italia Limited si dichiara che "la configurazione attuale dell'area interessata dai lavori, posta alla quota di circa 200 m s.l.m., è rappresentata da un terreno pressoché pianeggiante, con condizioni morfologiche tali da non prevedere la necessità di eseguire delle opere di sbancamento e di riporto di terreno nell'area da destinare a piazzale", cosa non vera - secondo i residenti - in quanto l'area in questione è situata in collina.
"Nella pronuncia di verifica sull'applicabilità della procedura di V.I.A - scrivono i residenti di Collacciano - la Regione considera attendibili le dichiarazioni fatte dalla Società Proponente riguardo la configurazione attuale dell'area interessata dai lavori, trascurando le osservazioni presentate dai residenti, alla Regione Lazio e al Comune di Anagni, entro i 45 giorni dalla data di pubblicazione del progetto".
Dunque, per questo motivo i residenti hanno diffidato la società Pentex Italia Limited dal realizzare qualsiasi tipo di intervento nell'area interessata fino a quando non sia stato effettuato un sopralluogo congiunto, cui sono chiamati a partecipare i tecnici regionali, comunali e tecnici della società Pentex Italia Limited, i proprietari del sito e un rappresentante delegato dai sottoscritti.
"Sabato scorso ho provveduto a raccogliere le firme tra i residenti della contrada - afferma, poi, Giancarlo Savone - la popolazione ha risposto dimostrando grande sensibilità. La realizzazione dello stesso pozzo, infatti, potrebbe comportare l'inquinamento delle falde superficiali e per questo gli abitanti di Collacciano chiedono garanzie. Il problema dell'inquinamento è molto sentito vista la vicinanza con la zona "Quattro Strade" ancora oggi contaminata da diossina. Denunciano il fatto che non si parla più di tale problema come se fosse stato risolto, quando invece tutti sanno che esiste e poco o niente è stato fatto, specie per la bonifica".
UN ALTRO TRAGICO INCIDENTE SUL LAVORO IN CIOCIARIA
I SINDACATI CIOCIARI SUL PIANO SANITARIO REGIONALE
Uniti per dire no al piano di riordino sanitario presentato dal presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Cgil, Cisl e Uil,
rispettivamente i segretari provinciali, Domenico De Santis, Pietro
Maceroni e Gabriele Stamegna ieri mattina hanno tenuto una conferenza
stampa per annunciare la mobilitazione il prossimo 9 dicembre, davanti
la sede della Asl e per chiedere l'immediata apertura di un tavolo
provinciale di confronto sulla sanità.
Quello che ribadiscono, in perfetta sintonia: «Il no all'aumento della pressione fiscale (tasse e ticket) e la necessità di una maggiore equità attraverso l'esenzione delle fasce più deboli e la progressività del prelievo».
Ed ancora dicono no alla chiusura «indiscriminata dei 7 presidi ospedalieri in assenza di una contestuale riconversione dei servizi verso il territorio, di una continuità assistenziale 24 ore al giorno 7 giorni su 7, del potenziamento dell' assistenza domiciliare integrata e dell'apertura delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), oggi inesistenti sul nostro territorio. E' necessario attivare da subito il piano sulle RSA e la contestuale revisione/abbassamento delle rette a carico degli enti locali e/o dei cittadini. I pensionati del Lazio pagano le rette più alte d'Italia (oltre 1.500 Euro mese)».
«Siamo contrari - hanno aggiunto - alla realizzazione delle cosidette macroaree perché non in grado di garantire un'offerta di servizi corrispondenti alla popolazione residente nella nostra provincia.
La macroarea cristallizza l'attuale offerta ospedaliera mantenendo inalterato lo squilibrio esistente tra Roma e la nostra provincia, alla quale il piano della Polverini assegna il 2,6 posti letto per mille contro il 4 per mille previsto quale livello necessario per garantire una sanità di qualità. Sanità di qualità che non può prescindere dalla realizzazione di un DEA di II livello con le relative specializzazioni in aggiunta a quelle esistenti, e da un'efficiente rete di Pronto Soccorso che garantisca un servizio che non può essere assicurato da una semplice rete di primo intervento».
Quello che ribadiscono, in perfetta sintonia: «Il no all'aumento della pressione fiscale (tasse e ticket) e la necessità di una maggiore equità attraverso l'esenzione delle fasce più deboli e la progressività del prelievo».
Ed ancora dicono no alla chiusura «indiscriminata dei 7 presidi ospedalieri in assenza di una contestuale riconversione dei servizi verso il territorio, di una continuità assistenziale 24 ore al giorno 7 giorni su 7, del potenziamento dell' assistenza domiciliare integrata e dell'apertura delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), oggi inesistenti sul nostro territorio. E' necessario attivare da subito il piano sulle RSA e la contestuale revisione/abbassamento delle rette a carico degli enti locali e/o dei cittadini. I pensionati del Lazio pagano le rette più alte d'Italia (oltre 1.500 Euro mese)».
«Siamo contrari - hanno aggiunto - alla realizzazione delle cosidette macroaree perché non in grado di garantire un'offerta di servizi corrispondenti alla popolazione residente nella nostra provincia.
La macroarea cristallizza l'attuale offerta ospedaliera mantenendo inalterato lo squilibrio esistente tra Roma e la nostra provincia, alla quale il piano della Polverini assegna il 2,6 posti letto per mille contro il 4 per mille previsto quale livello necessario per garantire una sanità di qualità. Sanità di qualità che non può prescindere dalla realizzazione di un DEA di II livello con le relative specializzazioni in aggiunta a quelle esistenti, e da un'efficiente rete di Pronto Soccorso che garantisca un servizio che non può essere assicurato da una semplice rete di primo intervento».
SERRONE. IL CONVEGNO DEDICATO ALLA PRESENTAZIONE DELL'INFOPOINT DELLE AREE PROTETTE DEL FRUSINATE E DEL MARCHIO REGIONALE "NATURA IN CAMPO"
[...] convegno organizzato dal Comune di Serrone, in collaborazione con la Regione Lazio ed il Parco Naturale dei Monti Simbruini, finalizzato alla presentazione dell'Infopoint delle Aree protette della Provincia di Frosinone e del marchio regionale "Natura in Campo".
Ad aprire i lavori, presso il Teatro Karol Wojtyla, è stato il Sindaco Maurizio Proietto che ha sottolineato [...] che Serrone dispone già di strutture alberghiere in grado di ospitare i turisti. Dello stesso parere anche il Commissario Straordinario del Parco Naturale dei Monti Simbruini, il Dott. Maurizio Lucidi, il quale ha precisato la rilevanza che l'Infopoint potrà avere all'interno del parco giochi che prossimamente vedrà la luce a Valmontone [...].
Alla manifestazione - che ha visto la presenza, tra gli altri, di esponenti politici provinciali e regionali - hanno preso parte anche numerosi produttori locali. Soprattutto a loro, infatti, è stata dedicata la presentazione del Marchio Regionale "Natura in Campo", un marchio finalizzato alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari del sistema delle aree protette.
Ambiente, aria buona e cibo eccellente: questi saranno i pilastri intorno ai quali si svilupperanno tutte le iniziative promosse dall'Infopoint e che vedranno coinvolti non solo il Comune di Serrone, ma anche la Regione Lazio e lo stesso Parco dei Monti Simbruini. Un connubio di forze ed energie per far decollare un progetto che, come ha precisato il Sindaco Proietto, "nasce dal territorio e non è imposto dall'alto".
Ad aprire i lavori, presso il Teatro Karol Wojtyla, è stato il Sindaco Maurizio Proietto che ha sottolineato [...] che Serrone dispone già di strutture alberghiere in grado di ospitare i turisti. Dello stesso parere anche il Commissario Straordinario del Parco Naturale dei Monti Simbruini, il Dott. Maurizio Lucidi, il quale ha precisato la rilevanza che l'Infopoint potrà avere all'interno del parco giochi che prossimamente vedrà la luce a Valmontone [...].
Alla manifestazione - che ha visto la presenza, tra gli altri, di esponenti politici provinciali e regionali - hanno preso parte anche numerosi produttori locali. Soprattutto a loro, infatti, è stata dedicata la presentazione del Marchio Regionale "Natura in Campo", un marchio finalizzato alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari del sistema delle aree protette.
Ambiente, aria buona e cibo eccellente: questi saranno i pilastri intorno ai quali si svilupperanno tutte le iniziative promosse dall'Infopoint e che vedranno coinvolti non solo il Comune di Serrone, ma anche la Regione Lazio e lo stesso Parco dei Monti Simbruini. Un connubio di forze ed energie per far decollare un progetto che, come ha precisato il Sindaco Proietto, "nasce dal territorio e non è imposto dall'alto".
FROSINONE. LA GIUNTA COMUNALE DELIBERA NUOVE MODALITA' OPERATIVE PER GLI ONERI CONCESSORI
Il Messaggero FR 21.11.10 p.38
Oneri concessori, si cambia. La Giunta con la delibera 510/2010 del 3 novembre scorso ha rivisto le modalità operative per la riscossione degli oneri concessori, annullando, di fatto, ogni precedente disposizione. Motivo? «Le modalità di rateizzazione degli oneri di urbanizzazione - si legge nell’atto - comportano la riscossione in un arco di tempo molto ampio che può impegnare sino a tre diversi esercizi finanziari con una situazione che stride con la pianificazione contenuta nell’elenco annuale delle opere pubbliche, concernente anche i lavori per opere di urbanizzazione e che condiziona la piena efficacia degli indirizzi contenuti negli atti di programmazione». «Finalmente si sono accorti che c’era qualcosa che non andava - commenta il capogruppo Pdl, Daniele Magliocchetti - nel procedimento di riscossione degli oneri di urbanizzazione. Basta guardare gli incassi sulla materia urbanistica, quelli reali però, e non quelli virtuali annunciati solo per far quadrare i conti. Noi lo sostenevamo da tempo e anche i revisori lo avevano certificato. Questa delibera è l’ammissione del totale fallimento del sistema di riscossione degli oneri adottato fino ad oggi». La delibera consente per gli oneri di urbanizzazione dovuti la rateizzazione, su richiesta della ditta intestataria del permesso solo per importi superiori ai 10 mila euro. Per quanto attiene il costo di costruzione (ovvero gli oneri concessori) è prevista la rateizzazione oltre i 20.000 euro. Il tutto subordinato al rilascio del permesso a costruire. «Da tempo però - aggiunge Magliocchetti - aspetto di sapere quanti permessi a costruire, per edilizia convenzionata e privata, sono stati rilasciati tra il 2008 e il 2010. Il Comune non mi ha mai risposto».
LA FESTA DELL'ALBERO A FROSINONE
PARCO DELLA TORRE DI SGURGOLA REALIZZATO CON I FONDI LEGATI ALLE OPERE DI COMPENSAZIONE EROGATI DALLA TAV; DESOLAZIONE SUL VERSANTE ANAGNINO DEL PARCO GIOCHI