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sabato 13 novembre 2010

Rassegna stampa Rete per la Tutela della Valle del Sacco 13.11.10

IL NOSTRO COMUNICATO STAMPA SUI DATI DELL'OSSERVATORIO PM10 RETUVASA IN CIOCIARIA OGGI 13.11.10 P.23


Riguardo all'articolo sulla destra in Ciociaria oggi, relativo alla Festa dell'albero a Colleferro, è doveroso ricordare che l'idea dell'iniziativa è paternità dell'Associazione "Il grillo parlante", che donò alcuni alberi alle scuole nelle scorse edizioni dell'evento, come anche la banca dati di Cronache cittadine ricorda.

PROVINCIA DI FROSINONE. SI STA COSTITUENDO L'OSSERVATORIO AMBIENTALE.

Ne darà notizia a breve sulla stampa l'assessore all'Ambiente Fabio De Angelis, illustrando le modalità organizzative approvate dall'assemblea delle associazioni presenti agli incontri preliminari (pressoché tutte quelle di rilevanza nazionale e regionale: Legambiente, WWF, LIPU, Italia Nostra, VAS, CODICI, RETUVASA, Fare Ambiente, Fare Verde;  inoltre la CIA, promotrice di un'analoga iniziativa alcuni mesi fa, a testimonianza dello strettissimo legame tra ambiente e agricoltura), nonché numerosi Comitati e Coordinamenti di Comitati. A breve sulla stampa l'invito alla partecipazione delle associazioni e dei comitati non ancora raggiunti.

Ci limitiamo ad anticipare brevemente la notizia e a pubblicare qualche foto della terza riunione in vista della costituzione dell'Osservatorio, che si è tenuta ieri pomeriggio.

  Alcuni dei partecipanti all'incontro di ieri










Fabio De Angelis (assessore Ambiente e vice presidente Provincia Frosinone) e Mario Mancini (presidente CIA Frosinone)



 Alcuni partecipanti all'incontro

ANCORA SUL MASTER PLAN DI LAND E SULLE REAZIONI AL PROGETTO

Il Messaggero Fr pp.41 (prima) e 45 - di Vittorio Buongiorno
La Valle del Sacco adesso fa gola a tutti. Il Masterplan per la valorizzazione della valle del Sacco redatto dall’architetto tedesco Andreas Kipar un risultato lo ha già ottenuto: far riemergere dal dimenticatoio il Distretto Agro-energetico Valle dei Latini, creato dalla precedente Giunta Regionale e da allora rimasto nel limbo per oltre un anno. «La società di gestione è pronta a operare - dice ora il presidente.
La Valle del Sacco adesso fa gola a tutti. Il Masterplan per la valorizzazione della valle del Sacco redatto dall’architetto tedesco Andreas Kipar un risultato lo ha già ottenuto: far riemergere dal dimenticatoio il Distretto Agro-energetico Valle dei Latini, creato dalla precedente Giunta Regionale e da allora rimasto nel limbo per oltre un anno. «La società di gestione è pronta a operare - ha annunciato il presidente del distretto, Giuseppe Sardone - E’ evidente che l’interesse manifestato dalla Fondazione Kambo, attraverso l’elaborazione di un masterplan, volto ad indicare alcune delle strade praticabili per la riqualificazione della Valle dei Latini mi conforta. Il fermento in tale direzione evidenzia che, una problematica così grave che ha coinvolto e coinvolge tuttora un territorio così ampio della Regione, per fortuna non è finito nel dimenticatoio». Nel dimenticatoio, però, era finita proprio questa società di gestione. Mentre la bonifica veniva portata avanti dal Commissariato per l’emergenza a tappe forzate e con risultati assolutamente incoraggianti, il capitolo della valorizzazione e del rilancio è rimasto fino ad oggi totalmente al palo. «Il Distretto agro-energetico ha evidentemente subito rallentamenti - si difende Sardone - nell’attuazione delle prime fasi di assestamento della società di gestione; prima a causa del cambio di Amministrazione e poi per l’avvicendamento degli assessori alla guida delle Politiche Agricole Regionali. Ora finalmente siamo pronti a svolgere il ruolo per cui siamo nati: coordinare e realizzare tutte le operazioni necessarie ad invertire la rotta del dissesto agro-ambientale ed a realizzare una valorizzazione strategica della Valle dei Latini».
La Provincia però, e forse la stessa Regione, non hanno alcuna intenzione di “mollare l’osso”. Sardone infatti è stato nominato dall’ex assessore all’Agricoltura della Giunta marrazzo, Daniela Valentini. E con l’arrivo della Polverini è rimasto a bagno maria. «Noi aspettiamo solo che la Regione ci dica se possiamo utilizzare questa società di gestione o se dobbiamo crearne una nostra», commenta il vicepresidente della Provincia Fabio De Angelis. «Non ho nulla contro Sardone ma è la Regione a dover parlare». Anche perché Provincia, Fondazione Kambo e associazioni imprenditoriali hanno una gran fretta di partire per mettere in pratica le direttive fissate da Kipar. «L’obiettivo - ammette De Angelis - è intercettare gli investimenti per la filiera agroenergetica a cominciare dalla colture che possono avere benefici ”depurativi” del terreno. Per poi creare le filiere del biogas fruttando tutti gli allevamenti, e del biodisel, sfruttando le coltivazioni». E’ un mercato enorme. Con 2 mila ettari di terreno coltivato si alimentano centrali da 2,5 megawatt. «Questo è quello che vogliamo, creare una rete di energia diffusa».
L’intervento di Sardone, presidente della spa di gestione del Distretto Agroenergetico, ha riacceso i riflettori anche sul progetto Enea. «La Regione - spiega Sardone - attraverso l’Arsial, ha già messo a nostra disposizione uno studio ed un piano di fattibilità realizzato dall’Enea, organico e perfettamente integrabile con il territorio». Già, ma che fine aveva fatto quel progetto che è costato, ci risulta, centinaia di migliaia di euro? Mistero. E’ rimasto in un cassetto, non è chiaro se in Regione o nella società di gestione. E’ merito del lavoro di Fondazione Kambo, architetto Kipar, Provincia e imprenditori se sia tornato alla luce. Nessuno di questi interlocutori però vuole che un caso simile si ripeta, adesso si vuole correre anche perché ci sono in ballo progetti potenzialmente capaci di portare in questa terra risorse e guadagni. «L’idea è quella di partire dal distretto agro energetico della Valle del Sacco e costituire un grande distretto dell’energia rinnovabile, con lo scopo di portare nella nostra provincia non solo le imprese che installano gli impianti ma, soprattutto, quelle che progettano e innovano - spiega il vice presidente della Provincia, Fabio de Angelis - Escludendo il ciclo del termovalorizzatore di San Vittore stiamo per raggiungere la soglia dei 100 MW di energia rinnovabile di cui oltre 50 MW sono legati al fotovoltaico. L’obiettivo è arrivare al 20% della produzione di energia da fonti rinnovabili».

COLLEFERRO. PROCESSO GAIA. UDIENZA IL 13 GENNAIO
Cinque giorni 13.11.10 p.17
E’ fissata per il giorno 13 gennaio 2011 presso il tribunale di Velletri l’udienza preliminare contro il direttore tecnico degli impianti di termovalorizzazione di Colleferro, il responsabile della gestione dei rifiuti ed altri 24 soggetti implicati a vario titolo nella vicenda dell’inquinamento e degli scarichi tossici nell’inceneritore di Colleferro. I reati contestati vanno dal «traffico illecito di rifiuti, a reati informatici atti a cancellare, alterare e sopprimere informazioni e dati relativi alle emissioni dei fumi, eliminando e sostituendo i valori fuori limite con altri nella norma, falso in analisi e formulari, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico; truffa aggravata ai danni dello Stato; favoreggiamento personale; violazione dei valori limiti delle emissioni in atmosfera e prescrizione delle autorizzazioni; accesso abusivo a sistemi informatici». Oltre al commissario straordinario Andrea Lolli, il pm Giancarlo Cirielli ha chiesto il giudizio, tra gli altri, per il direttore tecnico degli impianti Paolo Meaglia, la responsabile della gestione rifiuti Stefania Brida, il rappresentante delle società Mobil service ed EP sistemi Franco Perasso e il direttore operativo Marino Galuppo. Dovranno rispondere dei reati di violazione delle norme ambientali anche Giuseppe Rubrichi e Angelo Botti, della società romana Ama e alcuni piccoli produttori di cdr bruciato a Colleferro. Nell’indagine sono stati coinvolti anche alcuni tecnici di laboratorio. Per quest'ultimo reato, il giudice sembra avere escluso del tutto la responsabilità del commissario Lolli, procedendo invece per i danni del privato. Un caso che allieverebbe non poco la situazione di crisi del Consorzio dei rifiuti. «Quello che è accaduto a Colleferro in questi anni di cattiva gestione degli inceneritori – prosegue Valentina Coppola, Segretario Provinciale Codici Roma – è il motivo principale per cui molti cittadini protestano quando si parla di installare inceneritori nei loro paesi. Gli abusi sono stati talmente tanti da creare sfiducia oltre che ovvi timori nelle persone. Ci auguriamo che a gennaio la Legge dia finalmente un segnale certo, in direzione della legalità a tutela della salute e dell’ambiente». 

ANAGNI. IL PROSSIMO PRANZO SOCIALE - DA NON PERDERE - DEL COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA E' L'8 DICEMBRE (Per informazioni: sito Comitato di quartiere Osteria della Fontana

EXTRA VALLE. SCONTRO MARINI-STIRPE ALL'ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA SULL'AEROPORTO DI VITERBO

di Giuseppe Ferlicca-Tuscia Web 12.11.10
- Magari l'aeroporto non decollerà, in compenso ieri sera poco c'è mancato che volassero gli insulti tra il sindaco di Viterbo Giulio Marini e il presidente di Confindustria Lazio Maurizio Stirpe.

Poco deve avere gradito il primo cittadino, sentire da Stirpe che l'aeroporto non si farà. Colpito.

Poi interviene l'onorevole Tajani. Ci mette una toppa che è peggio del buco.

Lo scalo si farà, dice, ma sui tempi concorda con Stirpe. Almeno altri cinque anni in sala d'attesa.

Più un trascurabile dettaglio. I soldi non ci sono. Certo, tutti vogliono lo scalo viterbese, tuttavia al Cipe ancora niente. Adesso si tenterà col Ciope. Marini colpito e affondato.

Così a fine incontro, scambio di vedute tra sindaco e presidente Confindustria. Pare che Marini gli abbia consigliato di farsi gli aeroporti suoi e a lui, che è ciociaro, ha fatto presente che il film con la Lollobrigida manco gli è piaciuto.

Quindi se ne n'è andato senza nemmeno aspettare l'amico Tajani. Che si è consolato facendo una passeggiata in notturna lungo la via Francigena. Consolatorio, certo, ma non efficace come quella fatta in piena estate e in pieno pomeriggio insieme alla stampa alcuni mesi fa. Stavolta niente sole, ma il dubbio che sullo scalo sia stato preso un abbaglio.

Marini, invece, è stato avvistato in tarda serata nei pressi di una nota discoteca del capoluogo. Lui è uno che non si arrende. Ed è voluto comunque scendere in pista [...]"