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sabato 2 ottobre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 3.10.10

BETA-HCH DA MOROLO A SAN GIOVANNI INCARICO, I CONTAMINATI SONO QUASI IL 20%.
Ampia sintesi de Il Messaggero FR p.33 (prima locale) e p.35
Inquinamento del fiume Sacco: positivi al beta-hch 23 su 111. Una percentuale più alta del 10% inizialmente stimato. E’ scritto in una relazione arrivata in questi giorni negli uffici delle istituzioni competenti.
I prelievi ematici e i questionari somministrati, nella campagna messa a punto dal dipartimento di epidemiologia della Asl di Roma G con la Asl di Frosinone, sono per l’esattezza 111, compiuti su persone, divise per quattro fasce d’età, dai 25 anni in su, che hanno aderito all’invito a partecipare allo studio su 400 invitati, individuati come campione rappresentativo della popolazione residente nei comuni rivieraschi di Frosinone, Ferentino, Ceccano, Supino, Patrica, Morolo, Castro, Pofi, Falvaterra, San Giovanni Incarico e Ceprano. Un campione così suddiviso: 46 allevatori, 58 residenti entro 1 chilometro dal fiume, 7 residenti oltre un chilometro. E tra loro i positivi sono 23. Una percentuale pari al 20% circa, ma comunque inferiore ai dati emersi nel gennaio del 2009 risultanti dall’indagine dello stesso dipartimento sui comuni di Colleferro, Segni, Gavignano, Anagni, Sgurgola e Morolo che mostravano una contaminazione (ovvero una presenza superiore a 100 microgrammi per grammo di grasso) tra le persone residenti entro un chilometro dal fiume, pari al 50% circa. A Ceccano e dintorni, invece, i livelli ematici di beta hch alterati sono stati riscontrati in 23 soggetti, appunto, di cui 11 sono allevatori, 10 sono residenti entro un chilometro e 2 residenti oltre un chilometro. “La percentuale di positivi al beta-hch - si legge sulla relazione del dipartimento - risulta distribuita in maniera simile tra maschi e femmine, mentre aumenta all’aumentare dell’età, in accordo con quanto già evidenziato dall’analisi dei dati di Colleferro”. Sono ben 16 infatti, su 23, i soggetti riscontrati positivi collocati nella fascia d’età tra i 55 ed i 65 anni. A dimostrazione di quanto questo tipo di inquinamento sia radicato ormai da anni ed anni, nel terreno, negli ortaggi e nel bestiame. La contaminazione dell’uomo, infatti, passa tramite l’assunzione prolungata nel tempo di alimenti, spesso coltivati proprio sui margini del fiume, a loro volta contaminati. In questi giorni è in corso la distribuzione dei risultati individuali, con colloqui, con coloro che sono risultati positivi che successivamente saranno indirizzati verso la Asl Rm G (Colleferro), per l’inserimento del programma di sorveglianza. Mercoledì prossimo, intanto, le istituzioni renderanno note le modalità con le quali intenderanno affrontare la questione.
Il punto sui controlli ambientali in Ciociaria è stato fatto in un incontro tra il Vicepresidente della Provincia, Fabio De Angelis, e il dottor Zaottini, nuovo direttore provinciale dell’Arpa di Frosinone. «L’incontro - spiega Fabio De Angelis - è servito per fare il punto sulla verifica dei controlli effettuati dall’Arpa in Ciociaria. La situazione dei controlli ambientali nella nostra provincia è molto critica a causa della latitanza pluridecennale delle istituzioni preposte, compreso l’ente provinciale, e dall’assenza di personale e mezzi che rende impossibile il controllo delle prescrizioni rilasciate. Da mesi l’assessorato all’Ambiente sta tentando, avvalendosi di istituti di ricerca, di avviare il controllo di impianti industriali che negli anni hanno prodotto sempre e solo autocertificazioni».
«Faccio i migliori auguri di buon lavoro al dott. Zaottini - prosegue Fabio De Angelis - per il difficile compito che lo aspetta. L’assessorato all’Ambiente della Provincia aveva da tempo avviato attività di verifica sui controlli ambientali e sui pareri rilasciati dall’Arpa. Questa importante attività, che ci ha visto impegnati per tutta l’estate, è stata svolta in silenzio e con la collaborazione della Direzione Regionale dell’Arpa che devo ringraziare per la disponibilità dimostrata, in particolare nella valutazione dell’operato della sezione di Frosinone, rilevando incongruenze macroscopiche già segnalate all’autorità giudiziaria ed alla Regione. Infine voglio ringraziare il Comandante della Guardia di Finanza, Colonnello Salato, per l’attività di indagine svolta». 
Le ”incongruenze macroscpiche” di cui parla De Angelis sono diverse, come l’inosservanza (da parte di molte imprese) alle prescrizioni imposte dalla Provincia; l’uso illegale di olio bruciato che in molte aziende si utilizza per generare energia elettrica; la mancanza dell’A.I.A. (Autorizzazione integrata ambientale) presso l’impianto di smaltimento rifiuti di Colfelice.

ANAGNI E CIOCIARIA. LE PROTESTE CONTRO IL PIANO DI RIORDINO OSPEDALIERO.
Ampia sintesi de Il Messaggero p.33 (prima locale) e p.34
La rivolta è nelle strade e i sindaci si accodano. Chiederanno alla Polverini, martedì prossimo alle 16.30, in una conferenza dei sindaci convocata dal sindaco di Frosinone, l’apertura di un tavolo di confronto permanente sul piano di riordino. La conferenza si era riunita ad aprile e in quell’occasione fu stilato un documento, poi inviato alla Regione, concernente le proposte dei sindaci relative al piano di riordino. 
All’ordine del giorno la richiesta di apertura immediata di un tavolo permanente di concertazione con tutti i rappresentati del territorio e la valutazione delle proposte di modifica del decreto. Una sul tavolo c’è già: è quella presentata ieri da Iannarilli che salverebbe gli ospedali di Anagni e Pontecorvo ridistribuendo i posti letto in più assegnati a Frosinone.
Ieri la protesta ad Anagni e nuove polemiche. Domani assemblea dei sindaci della Valcomino ad Atina: giovedì poi Consiglio allargato.
Una giornata di mobilitazione per difendere il futuro dell’ospedale di Anagni. Prima le associazioni cittadine (guidate dall'associazione diritto alla salute, presieduta da Alessandro Compagno, ndr) che hanno effettuato un sit in di protesta davanti all’ingresso del nosocomio. Poi, dopo un corteo arrivato fino al palazzo comunale, un consiglio comunale straordinario. Tra proposte concrete, come quella di destinare la zona dell’ex deposito militare alla creazione in tempi rapidi di un nuovo ospedale, come promesso dalla stessa Polverini. E la minaccia di dimissioni in massa per protestare contro la sottovalutazione di una intera provincia. Con un convitato di pietra evocato da tutti, in modo più o meno chiaro; il consigliere regionale Pdl Franco Fiorito, ieri assente, ma da molti chiamato in causa per lo scarso “peso politico” dimostrato nel difendere gli interessi del suo territorio. 
Il consiglio comunale ha visto la presenza di alcuni sindaci e rappresentanti dei Comuni della zona, e di esponenti politici regionali come il consigliere Idv Annamaria Tedeschi.  La discussione ha conosciuto diversi momenti pesanti. In tanti hanno ipotizzato le dimissioni in massa del consiglio comunale e di tutti i sindaci della zona, come atto di protesta estremo per quanto accaduto. C’è chi ha proposto di tenere una riunione di consiglio comunale davanti alla Pisana. O di occupare il palazzo della Regione Lazio. Alla fine il consiglio ha votato un documento in cui si chiedeva con forza di rigettare il piano sanitario proposto, stabilendo un percorso per la valorizzazione dell’offerta sanitaria della zona.
ADRIANO ROMA INCALZA FRANCO FIORITO PER AFFRONTARE LA QUESTIONE ALL'INTERNO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL PDL (La Provincia FR p.5
REAZIONI POLITICHE A TUTTO CAMPO (La Provincia FR pp.6-8)
VEROLI. GIU' LE MANI DALLA CITTA' BIANCA (La Provincia FR p.16)
DELIBERA COINGIUNTA TRA I SINDACI DI PONTECORVO E ANAGNI (La Provincia FR p.34)
DOCUMENTAZIONE VIDEO E FOTO DELLA MANIFESTAZIONE DI ANAGNI  PER LA DIFESA DELL'OSPEDALE CITTADINO. BY MAURO MEAZZA, ANAGNI CAPUT MUNDI.
PARTICOLARMENTE RILEVANTI  QUESTI DUE INTERVENTI ALLA MANIFESTAZIONE: