AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SULL'ACQUA INTERDETTA ALL'USO UMANO SU RIPULIAMO COLLEFERRO
Ci risiamo: l'acqua proveniente dall’acquedotto gestito dalla società privata Italcogim SpA è nuovamente interdetta all'uso umano, come si legge sul sito del Comune di Colleferro. Stavolta però è tutta l'area servita ad essere interessata dal provvedimento, ad eccezione del IV Km (almeno questa se la risparmiano…). Ma, come un anno fa, non si possono non rilevare gravissime lacune nella pubblicizzazione del provvedimento: pochi manifesti, il già citato annuncio sul sito, null’altro.
Ci chiediamo che fine abbia fatto lo studio, commissionato dal sindaco ad un luminare del settore un anno fa, per ridisegnare e ammodernare la rete idrica di Colleferro (compito, tra l’altro, che dovrebbe competere per contratto all’attuale gestore); se e quali provvedimenti abbia preso Italcogim per far fronte al gravissimo problema; in quale conto siano state tenute le firme di molti cittadini recapitate al sindaco, che chiedevano più trasparenza, tempestività nella comunicazione, risoluzione del problema.
Infine, nel comunicato del Comune, si legge che ci sono discrepanze tra i risultati delle analisi effettuate dalla ASL, che ha chiesto l'interdizione dell’uso, e quelle del gestore, secondo il quale è tutto a posto: cosa dobbiamo pensare in proposito?
Risulta evidente che la decantata gestione privata non funziona, soprattutto per un bene così prezioso.
L'acqua, Signori Consiglieri e Assessori, Signor Sindaco, è vita. Abbiatene rispetto e tutela.
Valle del Sacco - Colleferro, 21.10.2010
COLLEFERRO. CODICI: "BOLLETTE SALATE PER L'ACQUA CONTAMINATA?"
L'UNICO, 20.10.10
"Il Sindaco di Colleferro inviata a bollire l’acqua prima che questa venga utilizzata. Il motivo della precauzione, adottata giustamente dall’amministrazione Comunale, è dovuta alla presenza, seppur in piccole quantità, di batteri la cui origine non è stata ancora accertata dai tecnici. L’ATO 2 non è nuova a questo genere di problematiche. I Comuni ricadenti nell'Ambito Territoriale Ottimale spesso non solo devono pagare bollette salatissime ma ricevono un servizio scadente." È quanto dichiara Valentina Coppola, Segretario Provinciale CODICI Roma.
"Come se non bastassero i depuratori vecchi e inadatti, la tariffazione sulla base del Minimo Impegnato, illegittimo dall’entrata in vigore della famosa legge Galli – prosegue Coppola – ora anche l’acqua del rubinetto inquinata. L’esempio eclatante di acqua non utilizzabile e addirittura non bevibile dai ragazzi sotto i 14 anni, è quello della cittadina di Velletri, uno dei paesi in cui la bolletta è tra le più care, ma con una qualità dell’acqua tra le più carenti."
"Nella situazione specifica – conclude Coppola – l’ATO 2 intervenga con le autocisterne per l’erogazione dell’acqua potabile per far in modo che i cittadini non siano doppiamente penalizzati. Questo dell’acqua inquinata rischia di diventare, quindi, anche un problema di ordine economico che andrà a gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini."
Comunicato Stampa Retuvasa 21.10.10
Acqua nuovamente interdetta all’uso umano
Acqua nuovamente interdetta all’uso umano
a Colleferro e dintorni
Acqua: un anno dopo, stessi problemi. Anzi, di più.
Ci risiamo: l'acqua proveniente dall’acquedotto gestito dalla società privata Italcogim SpA è nuovamente interdetta all'uso umano, come si legge sul sito del Comune di Colleferro. Stavolta però è tutta l'area servita ad essere interessata dal provvedimento, ad eccezione del IV Km (almeno questa se la risparmiano…). Ma, come un anno fa, non si possono non rilevare gravissime lacune nella pubblicizzazione del provvedimento: pochi manifesti, il già citato annuncio sul sito, null’altro.
Ci chiediamo che fine abbia fatto lo studio, commissionato dal sindaco ad un luminare del settore un anno fa, per ridisegnare e ammodernare la rete idrica di Colleferro (compito, tra l’altro, che dovrebbe competere per contratto all’attuale gestore); se e quali provvedimenti abbia preso Italcogim per far fronte al gravissimo problema; in quale conto siano state tenute le firme di molti cittadini recapitate al sindaco, che chiedevano più trasparenza, tempestività nella comunicazione, risoluzione del problema.
Infine, nel comunicato del Comune, si legge che ci sono discrepanze tra i risultati delle analisi effettuate dalla ASL, che ha chiesto l'interdizione dell’uso, e quelle del gestore, secondo il quale è tutto a posto: cosa dobbiamo pensare in proposito?
Risulta evidente che la decantata gestione privata non funziona, soprattutto per un bene così prezioso.
L'acqua, Signori Consiglieri e Assessori, Signor Sindaco, è vita. Abbiatene rispetto e tutela.
Valle del Sacco - Colleferro, 21.10.2010
Ufficio stampa Retuvasa - Alberto Valleriani, Francesco Bearzi, Cristina Mataloni
COLLEFERRO. CODICI: "BOLLETTE SALATE PER L'ACQUA CONTAMINATA?"
L'UNICO, 20.10.10
"Il Sindaco di Colleferro inviata a bollire l’acqua prima che questa venga utilizzata. Il motivo della precauzione, adottata giustamente dall’amministrazione Comunale, è dovuta alla presenza, seppur in piccole quantità, di batteri la cui origine non è stata ancora accertata dai tecnici. L’ATO 2 non è nuova a questo genere di problematiche. I Comuni ricadenti nell'Ambito Territoriale Ottimale spesso non solo devono pagare bollette salatissime ma ricevono un servizio scadente." È quanto dichiara Valentina Coppola, Segretario Provinciale CODICI Roma.
"Come se non bastassero i depuratori vecchi e inadatti, la tariffazione sulla base del Minimo Impegnato, illegittimo dall’entrata in vigore della famosa legge Galli – prosegue Coppola – ora anche l’acqua del rubinetto inquinata. L’esempio eclatante di acqua non utilizzabile e addirittura non bevibile dai ragazzi sotto i 14 anni, è quello della cittadina di Velletri, uno dei paesi in cui la bolletta è tra le più care, ma con una qualità dell’acqua tra le più carenti."
"Nella situazione specifica – conclude Coppola – l’ATO 2 intervenga con le autocisterne per l’erogazione dell’acqua potabile per far in modo che i cittadini non siano doppiamente penalizzati. Questo dell’acqua inquinata rischia di diventare, quindi, anche un problema di ordine economico che andrà a gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini."
COLLEFERRO. BATTERI NELL'ACQUA, NUOVO DIVIETO
Trovati indici
di contaminazione nei pozzi dell’acquedotto, oggi il risultato delle
analisi Il sindaco precisa che si tratta solo di un intervento in via
cautelativa perchè di piccola entità Cinque giorni, 21.10.10, p.17
Codici invita intanto i cittadini ad avviare una causa legale per il pagamento delle bollette
S i tratta del quarto caso in poco più di dodici mesi, record
assoluto dal 2004, anno della prima emergenza. Ieri mattina il sindaco
di Colleferro Mario Cacciotti ha emanato una nuova ordinanza che vieta
il consumo dell'acqua erogata dall’acquedotto comunale gestito dalla
Italcogim Reti S.p.A. Il divieto riguarda le zone del territorio
servite dal solo acquedotto ad esclusione del quartiere IV
Chilometro. Nell'ordinanza diffusa ieri dal sindaco attraverso
manifesti, si legge che «sarà possibile consumare l'acqua solo dopo la
bollitura». «Le analisi hanno evidenziato indici di contaminazione
batteriologica di piccola entità – precisa il sindaco
Mario
Cacciotti – e, quindi, solo in via cautelativa ho disposto
l’ordinanza. I tecnici sono già a lavoro per individuare l’origine
erta della problematica che presumiamo sia addebitabile a una non
proporzionata clorazione della rete». Oggi sono attese le prime analisi
per localizzare l'originedel problema. Il Comune fa sapere
di
avere incaricato una società di Milano e conta di definire tutto
entro fine settimana. Sotto accusa è ancora l'intera rete idrica, da
anni bisognosa di un intervento
manutentivo. «Ci incontreremo
presto con Acea per definire il passaggio al nuovo gestore - spiega
Cacciotti. Presto forniremo delle risposte». «Siamo stanchi delle
promesse del primo cittadino - fa da contraltare il deputato e
capogruppo in Consiglio comunale del Pd Renzo Carella - Sono anni che
assistiamo ad annunci di soluzioni immediate che si ripetono
puntualmente in occasione di una nuova emergenza. Dispiace prendere
una posizione politica su quella che è una tragedia cittadina -
aggiunge Carella - ma si tratta dell'ennesimo esempio di fallimento
di questa giunta, attenta solo a progetti di lottizzazione e non ai veri
problemi della gente». E sulla questione, Codici, l'associazione dei
consumatori locale, ha invitato i cittadini ad avviare una causa legale.
«Invitiamo tutti i cittadini di Colleferro a contattare l’associazione
per avviare cause legali atte alla riduzione del costo dell’acqua
- ha dichiarato ieri Ivano Giacomelli, segretario nazionale del
Codici. Lo slogan sarà “Io pago quel che uso”. E’ infatti
inammissibile che gli utenti continuino a pagare bollette salate e
ingiustificate nonostante non usufruiscano al 100% del servizio».
COLLEFERRO. GIROLAMI RICHIEDE CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULLA TURBOGAS
COLLEFERRO. GIROLAMI RICHIEDE CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULLA TURBOGAS
Girolami: «Non dobbiamo perdere tempo, i lavori alla “turbogas” vanno fermati!». Così l’avv. Emanuele Girolami, leader dell’opposizione colleferrina
Ben pochi a Colleferro, e chissà per quali motivi, vogliono una centrale “turbogas” o...similareCronache cittadine, 20.10.2010 p. 1.
«Abbiamo richiesto, invano, da oltre una settimana la convocazione del consiglio comunale per votare l’ordine del giorno finalizzato alla sospensione dei lavori della centrale turbogas - afferma Emanuele Girolami,capogruppo dell’ IdV al consiglio comunale di Colleferro. Non dobbiamo perdere altro
tempo! In questo modo, ogni consigliere comunale, potrà pronunciarsi su questa altra ciminiera che il sindaco ha voluto di nascosto e senza la partecipazione democratica dei cittadini, delle associazioni e dei partiti. La città è ora stufa dei giochetti di Cacciotti...». «Ha ragione l’on. Carella quando afferma che il sindaco
non ha mantenuto la parola che aveva dato circa il fatto che i lavori sarebbe stati sospesi. Io era presente a quell’incontro - continua il consigliere Girolami - ed, in quell’occasione, anche l’assessore provinciale Civita si è pronunciato favorevolmente per una sospensione, precisando inoltre, che l’ubicazione della centrale e la sua potenza sono state decise dall’amministrazione comunale». «Il sindaco - prosegue l’avvocato Girolami - tenta di fare lo scarica barile tra la Provincia e la Regione. La verità è che, in tutte le città d’Italia, il primo cittadino, come a Terzigno ed in Val di Susa, è sempre vicino alla popolazione per tutelare il territorio, mentre a Colleferro autorizza, all’insaputa del consiglio comunale, un’altra ciminiera di chi vuole fare business vendendo l'energia prodotta. Con la votazione dell’ordine del giorno vedremo concretamente con i fatti e non con le chiacchiere, i consiglieri che sono a favore e quelli che sono contro la turbogas.
Gli studi condotti dal dipartimento di epidemiologia della Asl Rm hanno riscontrato nel nostro sangue la presenza di diossina e di pesticidi mai riscontrati in altri studi.
Spero che il Consiglio si metta una mano sulla coscienza! La nostra città non può sostenere ulteriori rischi ambientali. Infine vogliamo chiarire -conclude Girolami- che noi non siamo assolutamente contro i lavoratori dell’Avio. Anzi evidenziamo che in passato i primi a pagare, sulla propria pelle, le conseguenze dell’inquinamento sono stati proprio coloro che erano impegnati direttamente nella lavorazione dell’amianto e dei prodotti chimici. Questi lavoratori, che hanno gli uffici a pochi metri dalla centrale, hanno diritto a non correre rischi per la loro salute..!».
COLLEFERRO, TURBOGAS: CACCIOTTI CONTRO GIROLAMI... IN ATTESA DELLE RISPOSTE DEI TECNICI
tempo! In questo modo, ogni consigliere comunale, potrà pronunciarsi su questa altra ciminiera che il sindaco ha voluto di nascosto e senza la partecipazione democratica dei cittadini, delle associazioni e dei partiti. La città è ora stufa dei giochetti di Cacciotti...». «Ha ragione l’on. Carella quando afferma che il sindaco
non ha mantenuto la parola che aveva dato circa il fatto che i lavori sarebbe stati sospesi. Io era presente a quell’incontro - continua il consigliere Girolami - ed, in quell’occasione, anche l’assessore provinciale Civita si è pronunciato favorevolmente per una sospensione, precisando inoltre, che l’ubicazione della centrale e la sua potenza sono state decise dall’amministrazione comunale». «Il sindaco - prosegue l’avvocato Girolami - tenta di fare lo scarica barile tra la Provincia e la Regione. La verità è che, in tutte le città d’Italia, il primo cittadino, come a Terzigno ed in Val di Susa, è sempre vicino alla popolazione per tutelare il territorio, mentre a Colleferro autorizza, all’insaputa del consiglio comunale, un’altra ciminiera di chi vuole fare business vendendo l'energia prodotta. Con la votazione dell’ordine del giorno vedremo concretamente con i fatti e non con le chiacchiere, i consiglieri che sono a favore e quelli che sono contro la turbogas.
Gli studi condotti dal dipartimento di epidemiologia della Asl Rm hanno riscontrato nel nostro sangue la presenza di diossina e di pesticidi mai riscontrati in altri studi.
Spero che il Consiglio si metta una mano sulla coscienza! La nostra città non può sostenere ulteriori rischi ambientali. Infine vogliamo chiarire -conclude Girolami- che noi non siamo assolutamente contro i lavoratori dell’Avio. Anzi evidenziamo che in passato i primi a pagare, sulla propria pelle, le conseguenze dell’inquinamento sono stati proprio coloro che erano impegnati direttamente nella lavorazione dell’amianto e dei prodotti chimici. Questi lavoratori, che hanno gli uffici a pochi metri dalla centrale, hanno diritto a non correre rischi per la loro salute..!».
COLLEFERRO, TURBOGAS: CACCIOTTI CONTRO GIROLAMI... IN ATTESA DELLE RISPOSTE DEI TECNICI
“Mi vedo costretto ancora una volta ad intervenire per sconfessare le infondate dichiarazioni di qualche consigliere, in questo caso di Girolami, che non perde occasione per carpire la buona fede della gente”. Il sindaco Mario Cacciotti interviene a seguito delle dichiarazioni del consigliere Girolami sulla Centrale cogenerativa nel comprensorio industriale di Colleferro, al IV Km, apparse sulla stampa locale. “Mi riprometto di tornare sulla questione più dettagliatamente nei prossimi giorni – dice il Sindaco – ma intanto non posso non disapprovare certe sue dichiarazioni che non rispondono al vero. Girolami sa benissimo che non posso prendere decisioni per il fermo dei lavori in quanto le autorizzazioni della centrale sono di competenza regionale e provinciale. Quell’impianto è stato infatti autorizzato, lo ribadisco ancora una volta, dall’assessore regionale Zaratti (Verdi) e dall’assessore provinciale Civita (PD). Per quanto riguarda quest’ultimo, a dispetto di quello che dice Girolami, quando gli ho chiesto di bloccare i lavori, se lo riteneva necessario, mi ha detto che non poteva farlo, perché non ci sono i presupposti, il progetto è in regola e l’autorizzazione tiene conto anche della tutela della salute della popolazione. Inoltre, sempre per ammissione di Civita, la tecnologia utilizzata è tra le migliori che esistono oggi sul mercato e quindi sicura e affidabile”.
“Vorrei anche ricordare a Girolami – prosegue il sindaco Cacciotti – perché fa finta di averlo dimenticato, che quello di cui si parla non è un impianto industriale nuovo che si aggiunge agli altri esistenti, infatti una centrale c’è già ed è obsoleta, sicuramente più inquinante di quella che si andrebbe a costruire in sostituzione di quella esistente e non è un particolare da poco. Girolami deve onestamente riconoscere, ma non lo fa, che senza quella centrale alcune delle nostre aziende, come l’Avio, la Simmel, sarebbero destinate a chiudere. Infine, prima di sparare a zero sull’amministrazione, accusandola di non convocare il consiglio comunale, potrebbe ricordare che una seduta è già prevista non appena, a giorni, riceverò i risultati dell’indagine che ho commissionato al CNR e all’Università La Sapienza di Roma, come avevo già promesso e come lui ben sa”.
«La mannaia della presidente Polverini è calata senza senno su strutture per bambini, anziani, monumenti, viabilità e pesantemente anche su opere di risanamento ambientale», commenta anche il consigliere regionale di Sinistra ecologia e Libertà, Filiberto Zaratti. Tagliati i fondi per le reti fognarie di Colfelice, Frosinone, Gallinaro.«Soppressi circa 2 milioni di euro per opere di difesa del suolo - prosegue Zaratti - ad Aquino e Ferentino. Azzerati i finanziamenti per circa 720.000 euro alle Comunità Montane (Aurunci, Aniene, Ernici, Valle Liri).
“Vorrei anche ricordare a Girolami – prosegue il sindaco Cacciotti – perché fa finta di averlo dimenticato, che quello di cui si parla non è un impianto industriale nuovo che si aggiunge agli altri esistenti, infatti una centrale c’è già ed è obsoleta, sicuramente più inquinante di quella che si andrebbe a costruire in sostituzione di quella esistente e non è un particolare da poco. Girolami deve onestamente riconoscere, ma non lo fa, che senza quella centrale alcune delle nostre aziende, come l’Avio, la Simmel, sarebbero destinate a chiudere. Infine, prima di sparare a zero sull’amministrazione, accusandola di non convocare il consiglio comunale, potrebbe ricordare che una seduta è già prevista non appena, a giorni, riceverò i risultati dell’indagine che ho commissionato al CNR e all’Università La Sapienza di Roma, come avevo già promesso e come lui ben sa”.
CIOCIARIA. TAGLI DELLA REGIONE A OPERE AMBIENTALI
da Il Messaggero Fr p.37 «La mannaia della presidente Polverini è calata senza senno su strutture per bambini, anziani, monumenti, viabilità e pesantemente anche su opere di risanamento ambientale», commenta anche il consigliere regionale di Sinistra ecologia e Libertà, Filiberto Zaratti. Tagliati i fondi per le reti fognarie di Colfelice, Frosinone, Gallinaro.«Soppressi circa 2 milioni di euro per opere di difesa del suolo - prosegue Zaratti - ad Aquino e Ferentino. Azzerati i finanziamenti per circa 720.000 euro alle Comunità Montane (Aurunci, Aniene, Ernici, Valle Liri).
INTERVISTA AD ALBERTO VALLERIANI SULL'INQUINAMENTO DELLA VALLE DEL SACCO (Il Tempo Fr 20.10.10)
FROSINONE, NUOVA FILOSOFIA NEI "CLAN EDILIZI"? (Eco della Rete 20.10.10)
FROSINONE. SANITA', IANNARILLI CONDIVIDE I TIMORI DEL VESCOVO
Le
parole del vescovo di Frosinone, Veroli e Ferentino, monsignor Ambrogio
Spreafico, a quanto pare hanno fatto riflettere più di tante
manifestazioni e proteste. Il presule martedì ha espresso la sua
preoccupazioni sul piano sanitario, in particolar modo in riferimento
alla diminuzione di posti per la riabilitazione e alla necessità di
applicare sul territorio una rete capillare ed efficiente di assistenza
domiciliare per gli anziani. Ieri il presidente della Provincia
Antonello Iannarilli ha concordato: «E’ una perplessità che io stesso ho
avuto - ha detto -. L’assistenza per chi ha più bisogno, di qualsiasi
tipo sia questo bisogno, deve essere una priorità anche nella sede
tecnica di confronto che avremo tra qualche giorno». E qui Iannarilli fa
riferimento all’equipe di tecnici regionali e provinciali che nel giro
di breve si attiveranno per cercare di rimodulare (sempre all’interno
dei tagli stabiliti dal piano Polverini) l’offerta sanitaria della
provincia di Frosinone. «Miriamo a ottenere equità nella ristrettezza e
oculatezza nelle scelte - ha confermato Iannarilli -. Ci sentiamo in
perfetta sintonia con Monsignor Spreafico e molto presto, nella sede del
confronto, presenteremo le nostre istanze in tal senso e testeremo la
natura delle disponibilità». Il presidente della Provincia si mostra più
ottimista e “congela” l’ipotesi del ricorso al Tar contro il piano.
«Tutti siamo consapevoli di dovere accettare una dieta dimagrante delle
risorse».LAZIO, QUALE FUTURO PER LA SANITA'? (Das - da Inform@attiva)
MENTRE SI CONTINUA A FARNETICARE SULL'AEROPORTO DI FROSINONE, L'ULTIM'ORA DAL TAR SU CIAMPINO:
(ANSA) - ROMA, 21 OTT, 21.04 - Il silenzio dell'Enac sulla diffida ad adottare un'ordinanza a tutela della salute pubblica per ridurre il numero dei voli commerciali nell'aeroporto 'G.B. Pastine' di Ciampino e' stato contestato oggi al Tar del Lazio dai comuni di Ciampino e Marino. Dopo la discussione, i giudici si sono riservati di emettere in tempi brevi la sentenza.Secondo i ricorrenti e' dimostrato ''dal monitoraggio 'Cristal' eseguito da Arpa Lazio che i limiti dell'inquinamento acustico sono ogni giorno superati'.