REDAZIONE: FRANCESCO BEARZI, CRISTINA MATALONI, SARA DEODATI, VINCENZO LANDOLINA, ALBERTO VALLERIANI, ROCCO MARTUFI, GIULIO TIRINELLI

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venerdì 1 ottobre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 1.10.10

ANAGNI. MOBILITAZIONE GENERALE CONTRO LA CHIUSURA DELL'OSPEDALE
(Vedi infra per COMUNICATO STAMPA RETUVASA SU TERMINI PER LE OSSERVAZIONI AL PROGETTO PER IMPIANTO DI TMB A COLLEFERRO)

Convocato un consiglio comunale straordinario alle ore 11.00 di sabato 2 ottobre p.v. Per questo la DAS chiede a tutti i cittadini di radunarsi alle ore 9.00 di sabato prossimo davanti ai cancelli dell'Ospedale di Anagni in una assemblea pubblica. Successivamente, alle ore 10.00 si formerà il corteo per raggiungere il Palazzo Comunale dove si terrà il Consiglio comunale.
Si invitano tutte le categorie sociali ad aderire, i commercianti a fare una serrata durante il passaggio del corteo, gli studenti, i docenti e il personale tutto delle scuole cittadine a partecipare all'assemblea e al corteo.
Per maggiori dettagli e informazioni consulta il sito DAS

IL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI ANAGNI

SUL PIANO REGIONALE DI RIORDINO DELLA SANITA' 
Sintesi de Il Messaggero FR pp.37-38
Il decreto per la riorganizzazione della rete ospedaliera taglia in provincia di Frosinone 305 posti letto: 133 nelle strutture pubbliche, 172 in quelle private. In realtà il numero dei posti letto che spariscono, -363, è compensato dall’aumento negli ospedali di Frosinone e di Cassino, +233.
Frosinone, per ora nessuna promozione - per ora l’Umberto I resta Dea di primo livello, malgrado l’apertura di neurochirurgia e l’aumento di posti letto di terapia intensiva e dell’unità coronarica. Note dolenti sono la chiusura di terapia intensiva neonatale e di dermatologia e la consistente riduzione di posti letto a pediatria (da 18 a sette e da due a uno in day hospital). Uniche novità Psichiatria e Utn. Complessivamente 120 posti letto in più (di cui 10 in day hospital), per un totale di 416. Confermate dialisi e ambulatorio del dolore.
Cassino, luci e ombre - Crescono i posti letto (+113, di cui 3 in day hospital, 299 in totale), ma chiudono i reparti di oculistica e neonatologia; aprono gastroenterologia (20 posti letto), psichiatria (13), pneumologia (12) e lungodegenza (21). In decremento Pediatria (-3) e Cardiologia (-1). Confermate centro dialisi e ambulatorio del dolore.
Sora, punto interrogativo - Il dubbio principale riguarda l’ospedale di Sora che, oltre a perdere 31 posti letto, perde 5 reparti (oculistica e neonatologia, oltre i day hospital di Otorino, urologia, odontoriatria) e ne guadagna uno (terapia intensiva), ma soprattutto vede ridurre i posti letto di oncologia; malgrado venga indicato come il polo provinciale per la lotta ai tumori, i posti letto scendono da 14 a 12 e quelli di day hospital salgono da 8 a 9; inoltre - la cosa risulta davvero incomprensibile - tra le altre funzioni ospedaliere non figurano radioterapia, radioterapia oncologica, medicina nucleare. Evidentemente la Regione e la Asl hanno deciso che il bunker di radioterapia realizzato male e mai entrato completamente in funzione sia destinato al pensionamento anticipato malgrado sia costato qualcosa come 4 milioni di euro.
Alatri “resiste” - Il San Benedetto perde 6 posti letto e un reparto (terapia intensiva) e si vede ridurre il reparto di pediatria (da 15 a 11 posti letto). Ma, cosa da chiarire, non è prevista la postazione del 118 né l’elisuperficie. Confermato il centro dialisi.
Le chiusure - Partiamo da Pontecorvo: chiudono gli 8 reparti con i loro 119 posti letto. Rimangono però il punto di primo intervento con postazione del 118, gli ambulatori, l’assistenza domiciliare integrata e il centro dialisi. Ad Anagni chiudono gli otto reparti e spariscono 81 posti letto. Rimane il Punto di primo intervento con postazione del 118, oltre agli ambulatori, alla diagnostica di base e al centro dialisi. Addio anche a Ceccano: chiudono gli 8 reparti e spariscono 49 posti letto, addio anche a postazione del 118 e punto di primo intervento. Rimangono solo gli ambulatori. Atina dice addio a tutto: ai 15 posti di lungodegenza, ma anche a postazione del 118 e punto di primo intervento. Situazione identica ad Arpino, chiude Lungodegenza con i suoi 20 posti e punto di primo soccorso. Addio anche a Recupero e Riabilitazione sia a Ferentino che a Ceprano; nei due presidi spariscono 24 posti letto complessivi e restano solo gli ambulatori. Non ci sarà né il Punto di primo intervento, né la postazione del 118.
L’incognita Isola - Sulla carta l’hospice di Isola Liri esiste, ma eliminando i 20 posti di lungodegenza del presidio isolano non si capisce se e con quanti posti verrà aperto.
Le strutture private - Confermato: San Raffaele e Città Bianca perdono rispettivamente 122 e 50 posti letto.


IL PUNTO A COLLEFERRO (Cinque giorni, news in evidenza)
"La pentola si è rovesciata addosso ad Anagni". Così il deputato del Pd Renzo Carella ha commentato le prime notizie provenienti dal tavolo interministeriale dove ieri è stato presentato il piano di rientro della sanità della Regione Lazio. Una vittoria per l'intero Consiglio comunale che una settimana fa, su sollecitazione del gruppo facente capo all'opposizione, aveva inviato l'ennesima richiesta di incontro alla presidente Polverini. Di fatto si è trattato della vittoria della provincia di Roma a discapito di quella di Rieti e Frosinone che perdono una decina di presidi. Colleferro ha vinto la battaglia contro Anagni dove chiuderà il nosocomio locale. Da una prima lettura, il Parodi Delfino godrà di servizi aggiuntivi nel reparto di cardiologia ma il punto parto è destinato a essere eliminato. Colleferro è considerato nel piano come un'eccezione insieme a Civita Castellana, Frascati e Pomezia "per i quali la rete perinatale non prevede il punto parto non essendo garantiti almeno 500 parti/anno", si legge nel piano. Su tale questione l'opposizione consiliare ha annunciato già battaglia. «C'era stato detto che veniva mantenuta l'integrità di tutti i reparti - dice Carella - E così dovrà essere. Mercoledì ne discuteremo con la Polverini» 

SANITA', PROVINCE IN RIVOLTA. IL CAPOGRUPPO DEL PDL FRANCO FIORITO: FORTE PERPLESSITA', NECESSARIO UN IMMEDIATO CHIARIMENTO (La Provincia Fr, pp.1, 6, 7, 8)
CS Retuvasa Precisazioni Osservazioni TMB Colleferro 011010                                                                    
Comunicato Stampa Retuvasa
Precisazioni sui termini per le osservazioni al progetto per impianto di TMB a Colleferro

In relazione alla nostra comunicazione precedente sui termini per la presentazione delle osservazioni avverso il progetto di impianto di Trattamento Meccanico Biologico proposto da Agensel presso l’Ufficio di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Lazio il giorno 20 Agosto 2010, segnaliamo che i termini per le osservazioni sono più ampi.
A fine comunicato avevamo indicato 45 giorni come termine ultimo a partire dalla data di presentazione, che sarebbero scaduti il 4 Ottobre. In realtà tale indicazione aveva tenuto conto dell’avviso on-line del Comune di Colleferro, che faceva erroneamente riferimento all’art. 29 della Legge 152/2006. Questa legge però è stata modificata dal Decreto Legislativo n.4 del 16 Gennaio 2008 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”, pubblicato nella G. U. 29 gennaio 2008, n. 24, che all’art. 24 – comma 4 riporta: ‘Entro il termine di sessanta giorni dalla presentazione di cui all'articolo 23, chiunque abbia interesse può prendere visione del progetto e del relativo studio ambientale, presentare proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi’. Quindi il termine per la consultazione e le osservazioni scadrà il 19 Ottobre 2010. Per chiudere, vorremmo puntualizzare al Comune di Colleferro che i termini di 45 giorni per le osservazioni sono per le verifiche di assoggettabilità, non per le istanze di procedure integrate di Valutazione di Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale.
Cogliamo l’occasione per informare che da un’approfondita lettura dello Studio di Impatto Ambientale relativo al progetto si evince che l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) in questione forse non può dirsi degno di questo nome, in quanto si tratta sostanzialmente di un impianto di preselezione di Combustibile Derivato da Rifiuti (CDR), funzionale al mantenimento in vita degli inceneritori di Colleferro. L’unico reale recupero dei materiali si avrebbe per le parti ferrose e non ferrose (6%). Inoltre la Frazione Organica Stabilizzata, che costituisce circa il 38% del flusso in uscita, avrà la funzione di compost per la copertura dell’attuale discarica di Colle Fagiolara, o per la copertura di siti contaminati, o ancora per la preparazione di CDR. Di fatto il TMB previsto non prevede una raccolta differenziata appropriata a monte, né sistemi di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio, che sono priorità della gerarchia dei rifiuti definita dalle Direttive Europee.
Ci domandiamo infine come sia possibile far coesistere una discarica con una futura Area protetta, e probabile Monumento naturale, come la Selva di Paliano, per la quale ci sono determinazioni di spesa della Regione Lazio finalizzate alla promozione e valorizzazione del sito.
Mettiamo queste nostre indicazioni a servizio dei cittadini e delle amministrazioni che intendano adoperarsi per invertire una filosofia obsoleta di trattamento dei rifiuti.
Giusto ieri la Commissione Europea ha aperto al riguardo una prima fase di procedura di infrazione contro l’Italia per violazione della normativa europea sullo smaltimento dei rifiuti, specificando che in mancanza di azioni correttive saranno possibili sanzioni pecuniarie e che tutte le regioni indicate in precedenza come non conformi si sono adeguate, tranne il Lazio.

Valle del Sacco - Colleferro, 01.10.2010

Ufficio stampa Retuvasa
Alberto Valleriani e Francesco Bearzi


RETUVASA PER LA CITTA' DELL'ALTRAECONOMIA (La Provincia FR p.25)

ARPA LAZIO. NOMINATO IL NUOVO DIRETTORE PROVINCIALE DELLA SEZIONE DI FROSINONE, ENNIO ZAOTTINI (Romaregione)
L’ARPA Lazio, a seguito della misura cautelare personale che ha colpito il dirigente responsabile della sezione provinciale di Frosinone, rende noto di aver doverosamente sospeso lo stesso da ogni servizio. D’intesa con la Regione Lazio – nella persona dell’Assessore Marco Mattei – si è quindi proceduto ad inviare a Frosinone quale direttore il Dott. Ennio Zaottini, sino ad un più ampio riordino dell’assetto organizzativo della sezione e dell’Agenzia nel suo complesso. La decisione è stata presa in considerazione della gravità dei fatti contestati ed in linea con gli indirizzi di governo in merito alla necessità di tutelare il ruolo ed il prestigio dell’ARPA Lazio, proseguendo nel percorso di rafforzamento e maggior efficienza dell’Agenzia stessa. Il dott. Zaottini, dirigente apicale di ruolo nonché personalità di riconosciuta elevata professionalità ed esperienza, manterrà anche il proprio attuale incarico di direttore della sezione provinciale di Latina. Lo comunica il Commissario straordinario dell’ ARPA Lazio, avvocato Corrado Carrubba.

ANAGNI, SOPRALLUOGO DELL'ARPA ALLA DISCARICA DI RADICINA (La Provincia p.23)