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sabato 25 settembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 25.9.10

LA SENTENZA INTEGRALE DEL TAR LAZIO SEZIONE PRIMA TER (ROMA) CHE HA CONFERMATO IN SEDE CAUTELARE LA DECISIONE PRESA DALLA CONFERENZA DEI SERVIZI DEL 14 GIUGNO 2010 SUL DINIEGO ALLA RICHIESTA  DELLA MARANGONI TYRE DI ANAGNI DI BRUCIARE CAR FLUFF NEL SUO INCENERITORE (Rassegna stampa Retuvasa)

LE PRIME REAZIONI (Sintesi Il Messaggero FR p.42)
Nel tardo pomeriggio di ieri il direttore dello stabilimento anagnino, l’ingegner Magale, si è detto comunque parzialmente fiducioso sullo sviluppo degli eventi: «Si tratta di un primo passaggio. Ci sarà più avanti il giudizio nel merito». Più deciso il parere del primo cittadino di Anagni Carlo Noto: «E’ una vittoria della linea della nostra amministrazione, visto che il Tar ha recepito in pieno le nostre perplessità sulla vicenda del Car fluff. Ora ovviamente la Marangoni potrà fare ricorso, ma di fatto è passata la nostra linea»
Soddisfazione dell'assessore all'Ambiente Guglielmo Retarvi (La Provincia FR p.21)

COMUNICATO STAMPA DEL 25 SETTEMBRE 2010
SUL RICORSO AL TAR MARANGONI TYRE

Rete per la tutela della Valle del Sacco - Associazione Culturale Anagni Viva - Associazione Diritto alla Salute - Associazione La Guerra di Piero - Comitato Osteria della Fontana - Comitato Ponte del Papa - Vox Populi.

Il Tar del Lazio sede di Roma, con ordinanza n. 4135/2010 ha confermato in sede cautelare la decisione presa dalla Conferenza dei Servizi del 14 giugno 2010, sul diniego alla richiesta della Marangoni Tyre di Anagni di bruciare nel suo inceneritore il c.d. car fluff, rifiuto classificato come “speciale e pericoloso”.

Viene quindi confermata, per la prima volta nella Valle del Sacco, l'applicazione del “principio di precauzione” nella gestione dei rischi ambientali, sancito dalla Comunità Europea e recepito come principio fondamentale nel nostro Codice dell'Ambiente.

A questo principio il TAR si è richiamato, recependo anche dal punto di vista giuridico quanto i comitati e le Associazioni hanno sempre richiesto con il loro impegno civile, battendosi ed informando la comunità in ogni angolo di strada.

Si è trattato di una decisione che, anche se non definitiva, è di grandissima importanza per il futuro della vicenda, perchè già affronta i temi sostanziali riconoscendo che le motivazioni espresse dalla conferenza dei servizi del giugno scorso sono state puntuali ed adeguate, cosicchè non viene accolta nemmeno la richiesta della società di nominare un consulente d'ufficio per verificare gli atti della conferenza.

Ed ancora, altro aspetto di grande soddisfazione per le Associazioni, dai Giudici viene riconosciuto che la decisione della conferenza dei servizi non determina un rischio occupazionale, perchè non incide sulla possibilità di proseguire le attività attualmente in corso. E questo conferma che la posizione delle Associazioni non è mai stata contro l'occupazione, ma solo a difesa del bene primario della salute, per i residenti e per i lavoratori stessi.

L'impegno profuso per vivere in un territorio privo di nocività sta dando i primi importati frutti, segno di una inversione di tendenza di cui i cittadini debbono essere fieri, e che debbono essere di monito a tutti coloro che sino ad oggi hanno visto la Valle del Sacco come terra di razzia e malversazione.

Si conclude così una settimana che ha un valore fondamentale per il territorio, caratterizzata anche dall’offensiva di magistratura e forze dell’ordine che, come dimostra il caso Arpa, sta svelando i meccanismi perversi delle cause di inquinamento della nostra terra e dei corsi d’acqua, lasciati per lungo tempo senza una seria ed efficiente azione di monitoraggio.

Le associazioni e i comitati cittadini riuniti nel coordinamento ambientale plaudono a questa azione di contrasto alla delinquenza ambientale e promettono attenzione e sostegno alle istituzioni che si battono per la protezione del territorio.

Questo impegno si è esplicitato prima in manifestazioni, convegni, raccolte firme e sensibilizzazione delle istituzioni competenti; quindi, contrapponendosi in giudizio al ricorso della Marangoni, nominando legali di valore a difesa e sostenendo le dovute spese processuali; nelle prossime settimane, proseguiranno le iniziative volte a far sì che le istituzioni responsabili della tutela ambientale e sanitaria siano sottratte a quella coltre di connivenze ed illegalità che questa settimana sono state svelate dalla magistratura.

Per questo verranno allestiti banchetti di sottoscrizione e informazione nei prossimi giorni al fine di rendere tutti partecipi, anche economicamente, ognuno nelle proprie disponibilità, di quanto avvenuto. A breve verranno inoltre comunicate le coordinate di conti correnti per chi avesse intenzione di fare delle offerte tramite bonifico. Per info sui banchetti troverete a breve le indicazioni sui siti: http://retuvasa.org ; www.dirittoallasalute.com.

Per informazioni e per seguire la situazione aggiornata consultare i siti internet: http://retuvasa.org ; www.dirittoallasalute.com


Per comunicazioni urgenti chiamate il n. 3930723990.


ANCORA SU "AMBIENTOPOLI CIOCIARA" E IL CASO ADDIMANDI, LA RIORGANIZZAZIONE DELL'ARPA
Sintesi de Il Messaggero FR p.42
Oltre alla sospensione di Addimandi, l’Arpa ha annunciato (in una nota del commissario straordinario Carruba, cfr. anche La Provincia FR p.13) di aver proceduto «d’intesa con l’assessore regionale Marco Mattei ad inviare a Frosinone quale direttore il dottor Ennio Zaottini, sino ad un più ampio riordino dell’assetto organizzativo della sezione e dell’Agenzia. La decisione è stata presa in considerazione della gravità dei fatti contestati ed in linea con gli indirizzi di governo in merito alla necessità di tutelare il ruolo ed il prestigio dell’Arpa Lazio, proseguendo nel percorso di rafforzamento e maggior efficienza dell’Agenzia stessa».
«Ennio Zaottini - chiarisce l’Arpa - dirigente apicale di ruolo nonché personalità di riconosciuta elevata professionalità ed esperienza, manterrà anche il proprio attuale incarico di direttore della sezione provinciale di Latina». 
Dagli inquirenti, il caso della ditta di Anagni che ha portato all’arresto con l’accusa di truffa e falso viene considerato emblematico: il dirigente infatti, secondo quanto risulta all’accusa, aveva insistito per effettuare i controlli tanto da destare qualche sospetto tra i colleghi. I primi casi su cui si tornerà sono una decina, episodi di inquinamento della Valle del Sacco tra Anagni e Ferentino. Casi di cui si era occupato, per l’appunto Addimandi. «Si tratta di aree già sottoposte a sequestro - spiegano gli inquirenti - adesso vedremo che tipi di controllo sono stati effettuati, e se vi siano state omissioni o falsificazioni negli atti».

Comunicato Stampa Retuvasa 25.9.10 - Apertura Sportello Acqua Pubblica Ad Anagni                                                              

VALMONTONE. PROTOCOLLO D'INTESA REGIONE LAZIO - ALFA PARK (Sintesi da La Provincia FR p.22)
Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha firmato ieri mattina a Valmontone un protocollo d' intesa con la società Alfa Park, impegnata a realizzare il parco a tema Rainbow Magicland, che aprirà nella prossima primavera.
Nel corso della conferenza stampa si è parlato di accordi con le Ferrovie per rafforzare la stazione di Valmontone così come con l'Anas per il casello. Inoltre nell'area che comprende anche il grande Outlet sorgeranno tre alberghi e sarà realizzato un parcheggio che produrrà con l'energia fotovoltaica due terzi del fabbisogno del parco per cui sono previsti 25 mila ingressi al giorno. L'investimento per il parco a tema è di 300 milioni, tutti a carico di privati.