Dopo i riscontri sulla comunicazione non adeguata rispetto alla gravità dell’emergenza acqua, Retuvasa torna a segnalare un altro caso di pessimo utilizzo degli strumenti comunicativi da parte dell’amministrazione comunale di Colleferro. Ci riferiamo al sito del comune, deplorevole sia dal punto di vista tecnico che nei contenuti. Oltre ad apparire dispersivo e caotico, il sito non è accessibile con piattaforme open source, come il sistema operativo Linux; con browser diversi da Internet Explorer, costringe l’utente a scaricare programmi aggiuntivi. Riteniamo questa scelta tecnica assurda, soprattutto per un sito della Pubblica Amministrazione, che dovrebbe avere come obiettivo primario quello di facilitare gli utenti all’utilizzo di questo fondamentale strumento di comunicazione. Dal punto di vista dei contenuti, è evidente la scelta della nostra amministrazione: rendere praticamente impossibile, soprattutto per un cittadino che lavora o che ha difficoltà a muoversi da casa, l’accesso ad atti pubblici minimi, come testi di delibere e verbali di consigli. E’ presente infatti solo una lista di questi atti; per consultarli è necessario recarsi al Comune in orari prestabiliti, fare richiesta scritta per ottenere l’atto entro 30 giorni. In molti siti comunali basta un semplice click del mouse per leggere quanto desiderato, senza spostarsi da casa, in qualunque ora del giorno. Deploriamo inoltre la scelta di consiglieri ed assessori tutti, che si limitano a comparire nel sito con una foto (così magari se ci capita di incontrarli, riconoscendoli possiamo comunicare con loro…) senza segnalare un indirizzo e-mail o un recapito telefonico. Infine, sarebbe troppo chiedere di sapere pubblicamente, come previsto dalla legge n 69 del 18 giugno 2009, l’ammontare delle retribuzioni annue dei dirigenti comunali e i loro curriculum vitae?
Si invita perciò l’amministrazione a rivedere nel segno della trasparenza e della pubblica utilità, i mezzi comunicativi di cui dispone.
Colleferro, 12 Gennaio 2010