ANAGNI. ESPERTI A CONVEGNO PER MONITORARE LA VALLE DEL SACCO. «UN TERRENO FERITO»
Il Messaggero FR, 10.03.11 p.36 – di Paolo Carnevale
Un terreno “ferito”. Per il quale, oltre al monitoraggio costante ed alla ricerca del cause del dissesto, bisognerà quanto prima dare inizio ad una “fase 3” di recupero del territorio. Ad esempio, impiantando piante di pioppi a mo’ di “depuratori naturali”, che possano, nel giro di qualche anno, far migliorare la situazione della intera zona. Sono le prime indicazioni di Ennio Zaottini, da qualche mese direttore generale dell’Arpa di Frosinone, che ha così illustrato l’appuntamento in programma oggi pomeriggio ad Anagni, alle 17, presso la Sala della Ragione del Palazzo Comunale.
Un convegno sul “Monitoraggio dell’inquinamento per il recupero ambientale della Valle del Fiume Sacco”, per riflettere insieme sul progetto di indagine e monitoraggio del fiume Sacco, nel corso del quale si relazionerà sullo studio condotto nei mesi scorsi nella zona. Sullo sfondo, ovviamente, la presenza nel territorio del Sacco di consistenti tracce di Betacloroesano.
Ma l’incontro sarà anche l’occasione per riflettere più in generale sullo stato di salute della intera Valle. Oltre al Sindaco Carlo Noto ed all’Assessore all’Ambiente del comune di Anagni Guglielmo Retarvi interverranno l’assessore provinciale all’Ambiente Fabio De Angelis; il Responsabile Ufficio Ambiente-Sacco Dott. Emanuele Calcagni, il Progettista, Ing. Sandro Nardelli, ed il Coordinatore del progetto Igeam Dott. Francesco Gaudioso. Presenti inoltre il Dott. Salvatore Spina, dell’ Ufficio Commissariale per la Valle del fiume Sacco; il Geologo Fabrizio Gismondi dell’Ufficio Commissariale per la Valle del fiume Sacco; l’Ing. Daniele La Marra dell’Ufficio Commissariale per la Valle del fiume Sacco e la Dott.ssa Antonella Vecchi dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Ma al di là degli interventi presentati oggi al convegno alla fine di un anno di monitoraggio sul territorio, valgono come si diceva soprattutto le parole del Direttore dell’Arpa di Frosinone. La Valle del Sacco è, a tutt’oggi, un “territorio ferito”, nel quale, oltre al problema del betacloroesano, c’è quello delle discariche a cielo aperto. E, più in generale, di una fino ad ora non consistente attenzione all’ambiente circostante. Qualcosa però si può cominciare a fare: è la cosiddetta “fase 3”. Interventi per il recupero graduale dell’ambiente. Tra le strategie utilizzate, l’impianto di filari di pioppi lungo il corso del Sacco, per favorire il riassorbimento naturale dei veleni. “Dovremo ovviamente aiutare la natura- ha concluso Zaottini- per far sì che il recupero sia il più veloce possibile”.
“Le politiche ambientali – ha detto ieri Noto al riguardo - rappresentano un punto saliente del nostro impegno. Lo scopo è quello di raggiungere un miglioramento con una specifica politica dell’ambiente, una pianificazione degli aspetti ambientali, attraverso fasi di attuazione e funzionamento, misurazione e valutazione, revisione e miglioramento”.
E il vice presidente della Provincia, nonchè assessore all’Ambiente, Fabio De Angelis, aggiunge: «Dopo i proclami degli anni passati vogliamo recuperare seriamente la Valle del Sacco. Il convegno di Anagni è un’occasione per fare il punto della situazione e per individuare le migliori soluzioni per recuperare l’intero territorio».
FROSINONE. AEROPORTO, VOLANO LE ACCUSE
La Provincia FR, 10.03.11, p. 2
Aeroporto di Frosinone in primo piano non senza polemiche. «Se l'aeroporto di Frosinone non decolla la colpa è tua che non firmi, stai perdendo tempo inutilmente!». L'accusa è arrivata direttamente al presidente della Provincia, Antonello Iannarilli, dal suo predecessore Francesco Scalia, consigliere regionale del Partito Demovcratico. La location gli studi di Extratv, dove martedì sera è andata in onda la puntata di ‘Noè L'Arca Perduta', condotta dal direttore Loris Fratarcangeli. Accuse pesanti da parte di Scalia, il primo a credere nel progetto dello scalo in Ciociaria. Anche se non si è fatta attendere la replica di Iannarilli durante la stessa puntata del programma. «Quando abbiamo messo mano alla pratica aeroporto mi sono ritrovato tre progetti, nessuno dei quali cantierabile. E se non ho firmato - ha aggiunto Iannarilli - è soltanto perché gli atti, nella loro completezza, sono arrivati sul mio tavolo appena un mese fa. Ho bisogno di tempo per leggere e capire, solo dopo potrò firmare. Ma sia chiaro che l'aeroporto di Frosinone è una priorità anche per la mia amministrazione».
Lo scambio di accuse è proseguito anche sulla procedura amministrativa. «La conferenza dei servizi convocata in Regione aspetta i documenti della Provincia», ha ricordato Scalia. «La conferenza è scaduta, bisogna riconvocarla, ma questo è il problema minore rispetto alla necessità di formulare il progetto definitivo», la replica Iannarilli.
Che lo scalo aeroportuale sia una necessità per il rilancio dell'economia del Basso Lazio è emerso con chiarezza anche dagli interventi di Curzio Stirpe, presidente Ance e di Silvio Ferraguti, presidente Federlazio, ospiti di Extratv insieme a Scalia e a Iannarilli. Entrambi, a più riprese nel corso della trasmissione, hanno invitato la classe politica a mettere da parte la litigiosità e i toni rissosi per privilegiare la ricerca di una collaborazione che, unendo le due esperienze, possa consentire al progetto di avanzare in tempi rapidi.
«Senza la collaborazione di tutti gli attori istituzionali del territorio questa provincia - ha ricordato Ferraguti - rischia seriamente di perdere l'aeroporto. Mai come in questo momento è necessario fare squadra».
FROSINONE. BELLINCAMPI: «CONFRONTARCI E LAVORARE INSIEME»
La Provincia FR, 10.03.11, p. 2
«E' certamente importante confrontarci e lavorare insieme per fare fronte comune e sviluppare progetti tesi allo sviluppo del nostro territorio che ogni giorno che passa rappresenta sempre più una priorità». Così Luciano Bellincampi, vice presidente Confcommercio di Frosinone che ha aggiunto. «Su temi quali aeroporto ed interporto - ha aggiunto - credo sia necessario fare davvero un movimento comune che possa far comprendere l'importanza di queste opere per la Ciociaria, per nuovi sbocchi occupazionali e anche per il turismo della nostra provincia e dei nostri figli. L'aeroporto, infatti, costituirebbe ciò che è stata l'autostrada negli anni '60. D'altronde, così come era stato concepito, non prevede finanziamenti pubblici ma solo l'indizione di una apposita gara che però tarda ad essere indetta. Occorre però fare davvero un bagno di umiltà, lasciare perdere meriti e demeriti di questo o quello e, al contrario, unire sforzi e contributi in termini di idee, chiarezze e progetti. Non sarebbe male, ad esempio, che i presidenti della Provincia, Iannarilli, e di Adf, Picano, colgano in modo positivo la disponibilità manifestata più volte da chi li ha preceduti alla guida dell'Ente e di Adf. Crescere per la nostra provincia è certamente più importante delle pur comprensibili diatribe politiche e delle sempre troppe polemiche tra amministratori che fanno parte del gioco ma rappresentano un freno. Coinvolgere l'attuale presidente della commissione regionale sul pluralismo dell'informazione, Francesco Scalia, darebbe un segnale di inversione di rotta e costituirebbe un precedente da imitare per impostare una nuova era fatta di concreta collaborazione tra quanti, chiamati a rappresentarci, individuate le priorità, portano avanti con convinzione i progetti più utili».
FROSINONE. ACEA, LA REPLICA A SCALIA E A MIGLIORELLI
La Provincia FR, 10.03.11, p. 2
«Ho letto le esternazioni di Migliorelli, che tutto sommato posso capire perché parla senza sapere, ma quelle di Scalia, che sa e ben conosce la vicenda, trovo siano davvero ridicole».
Antonello Iannarilli replica alle accuse del suo predecessore e del segretario provinciale del Pd sulla vicenda Acea Ato5.
«Il contenuto del protocollo d'intesa sottoscritto nell'anno 2007 è stato molto chiaro nello specificare che il gestore, ovvero l'Acea, sin dalla firma dell'atto avrebbe dovuto garantire la quota del 30% degli investimenti da realizzare, puntualmente disattesi.
E' quindi evidente che sia l'attuale Assemblea dei sindaci, sia l'Ato, debbano considerarsi del tutto estranee alla revoca dei fondi destinati alle opere idriche.
La Regione, dal canto suo, sta valutando nell'insieme la vicenda e sta verificando le motivazioni che l'hanno condotta nell'anno 2007, a finanziare investimenti che l'Acea, invece, sia era impegnata a realizzare in sede di offerta nell'anno 2001.
Devono essere pertanto valutati gli oneri di chi ha consentito tutto ciò all'Acea, responsabile non solo della gestione ma anche degli stessi impianti, costringendo quest'Amministrazione a ereditare una situazione estremamente delicata e complessa, che il sottoscritto non può che affrontare con la serietà che lo contraddistingue e con l'attenzione dovuta da sempre al territorio».
FERENTINO. TELECAMERE CONTRO L’ABBANDONO DEI RIFIUTI
La Provincia FR, 10.03.11, p. 2, di Nic. Fini
L'occhio delle telecamere nell'area invasa dai rifiuti, sequestrata nei mesi scorsi in una stradina in località Cartiera Quarto. I privati cittadini hanno dichiarato guerra al fenomeno incivile di abbandonare rifiuti di ogni genere sul territorio. Dopo il sequestro dell'area da parte della forestale e le bonifiche del Comune, gli abitanti hanno provveduto a posizionare una sbarra per impedire l'accesso con l'ausilio di un lucchetto e, ad installare il sistema di videosorveglianza. I residenti, stanchi dello scempio dovuto da rifiuti di ogni specie, anche pericolosi quali l'amianto, si sono mossi per combattere il fenomeno. I proprietari che possono accedere alla via hanno in possesso la chiave per aprire il lucchetto e per far alzare la sbarra per l'accesso ai terreni. Nei giorni scorsi è stato è stato preso il provvedimento, per evitare ulteriori abbandoni. Nei mesi scorsi gli abitanti, avevano denunciato lo scempio dell'area, tra l'altro a ridosso dell'Autostrada e vicino ad una delle bellezze naturali migliori di Ferentino, Monte Radicino. Nell'area ora sottoposta a videosorveglianza era stato abbandonato numeroso materiale. Ora l'avvio di una lotta serrata. Vedremo se il nuovo sistema di combattere l'inquinamento e le discariche abusive a cielo aperto con il sistema della videosorveglianza porterà ad avere gli effetti sperati.
ANAGNI. INCONTRO PER PARLARE DI AMBIENTE
La Provincia FR, 10.03.11, p. 20
Importante appuntamento nell'ambito delle Politiche Ambientali. Oggi alle ore 17 presso la Sala della Ragione del Palazzo Comunale, si terrà un interessante convegno intitolato "Monitoraggio dell'inquinamento per il recupero ambientale della Valle del Fiume Sacco": si tratta di un incontro per riflettere insieme sul progetto di indagine e monitoraggio del fiume Sacco, nel corso del quale si relazionerà sullo studio condotto nei mesi scorsi.
Il programma dei lavori prevede il saluto del Sindaco dottor Carlo Noto; introduzione dell'Assessore all'Ambiente Guglielmo Retarvi; interverranno: Assessore all'Ambiente Fabio De Angelis; Responsabile Ufficio Ambiente-Sacco Dott. Emanuele Calcagni; Progettista, Ing. Sandro Nardelli; Coordinatore del progetto Igeam Dott. Francesco Gaudioso.
I relatori argomenteranno: "Il Sito d'interesse Nazionale Valle del fiume Sacco", Dott. Salvatore Spina - Ufficio Commissariale per la Valle del fiume Sacco; ISPRA; "Monitoraggio qualitativo delle acque e dei sedimenti del fiume Sacco", Geol. Fabrizio Gismondi - Ufficio Commissariale per la Valle del fiume Sacco; Arpa Lazio; "La caratterizzazione ambientale della Valle del Sacco - stato qualitativo dei terreni superficiali nel territorio anagnino", Ing. Daniele La Marra - Ufficio Commissariale per la Valle del fiume Sacco; Arpa Lazio; "Metodo per la determinazione dei valori di fondo naturale per alcuni metalli-metalloidi nei terreni del sito di interesse Nazionale della Valle del Sacco", Dott.ssa Antonella Vecchi - ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale; le Conclusioni spetteranno all'Onorevole Franco Fiorito - Capogruppo Regione Lazio.
«L'anno 2010 è stato l'anno dedicato all'ambiente - spiega l'Assessore Retarvi - proprio per questo abbiamo programmato un approccio strategico per conseguire i nostri obiettivi ambientali, cercando di impostare l'azione amministrativa secondo un criterio innovativo e cercando nuovi modi di collaborare con un ampio spaccato della società. Voglio ringraziare l'Onorevole Franco Fiorito, grazie al quale è stato possibile reperire i finanziamento affinché il Comune di Anagni potesse predisporre un progetto per lo "studio delle azioni di indagine, di recupero ambientale e monitoraggio dell'ecosistema del fiume Sacco": tale monitoraggio ha previsto principalmente attività come l'effettuazione dello studio ambientale, analisi e campionamento; l'istituzione di un Ufficio Ambiente ed attività connesse al campionamento, analisi, implementazione dati; l'attività di formazione, informazione e conferenze; la realizzazione di materiale didattico e informativo.
Uno studio teso a valutare lo stato di salute del fiume Sacco ed in generale delle aree limitrofe, compreso l'approfondimento sui corpi idrici che si immettono nel fiume, nella consapevolezza che lo stato conoscitivo del territorio risulta importante, sia quale strumento di indagine e di controllo dell'ambiente, e sia per verificare l'idoneità dei siti o l'eventuale pericolosità degli stessi, nonché la loro compatibilità alla realizzazione di opere di valorizzazione ambientale».
«Le politiche ambientali - aggiunge il Sindaco Carlo Noto - rappresentano un punto saliente del nostro impegno e programma amministrativo. Lo scopo dell'adozione di azioni mirate, soprattutto in un momento di forte criticità, è fondamentalmente quello di raggiungere un miglioramento delle performance ambientali, rispettando i principi fondamentali di gestione, attraverso un impegno quotidiano, una specifica politica dell'ambiente, una pianificazione degli aspetti ambientali, attraverso fasi di attuazione e funzionamento, misurazione e valutazione, revisione e miglioramento».
ANAGNI. CONTROLLI DEI CARABINIERI SU SICUREZZA E AMBIENTE CON L’ELICOTTERO
La Provincia FR, 10.03.11, p. 21
Nella mattinata di ieri, su disposizione del Comando provinciale dei carabinieri, un equipaggio del Nucleo Elicotteri del Reparto Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare (Roma) e personale della Compagnia dei carabinieri di Anagni, hanno effettuato una lunga ricognizione del tratto anagnino della Valle del Sacco, della zona industriale di Anagni e Ferentino e delle estese campagne ove recentemente sono state perpetrate alcune rapine in abitazione.
L'operazione ha avuto la duplice finalità di effettuare una mappatura degli obiettivi sensibili (ville, aziende ecc.) e delle possibili vie di fuga da parte dei malviventi in caso di consumazione di reati predatori (rapine e furti), nonché di monitorare eventuali violazioni ambientali.
In particolare, una sofisticata telecamera presente a bordo dell'elicottero dell'Arma ha consentito di eseguire mirate riprese, rilevando anche sbalzi termici presenti nel terreno e nelle acque, derivanti da scarichi non autorizzati. L'ispezione, durata circa 2 ore, ha consentito ai militari di raccogliere interessanti elementi per i successivi approfondimenti.