Ecco la notizia quotidiana, 01.02.11
Questa mattina il sindaco Mario Cacciotti ha incontrato i responsabili del Servizio di Igiene della Asl, dott. Blasetti, del Servizio Veterinario dott. Micarelli e dott. Tiberi e il Commissario dell’Ufficio per l’Emergenza ambientale della Valle del Sacco dott. Di Palma, per fare il punto della situazione circa la notizia sulla moria di pecore data in questi giorni da un allevatore locale, che è stata al centro di alcuni servizi del Tg1 della Rai [...]
COLLEFERRO Nuovo allarme ambientale dopo la denuncia di decessi in un piccolo allevamento locale
GIALLO SULLA MORTE DI ANIMALI
Pecore con insufficienza motoria ma anche casi di malformazioni e nell’erba una misteriosa sostanza. Polemiche sul servizio del Tg1. Cacciotti: «Non è vero nulla. Denunceremo la Rai»
Il Ministero della Salute manda i Nas. Domani discussione in Consiglio regionale
Cinque giorni 01.02.11, p. 16
Le immagini sembrano parlare chiaro. Pecore con insufficienza motoria e respiratoria, ma anche casi di malformazioni e agnelli con la bava alla bocca. E' quanto documentato in un servizio del Tg1 a pochi passi dall'ingresso della zona chiamata “3C”, nella campagna di Colleferro, nelle adiacenze del cimitero. Sono i terreni su cui pascola i propri animali Raimondo Fadda, di professione allevatore, già conosciuto alle cronache locali per la contesa legale con la Secosvim, proprietaria di alcune porzioni di quelle aree dove sorgerà tra pochi anni la tanto discussa centrale Turbogas. Da quanto dichiarato alle telecamere, la moria delle pecore è cosa di vecchia data. Fadda parla di 800 animali deceduti, circa due al giorno, con casi più frequenti durante le stagioni estive, quando il verde si mostra in tutta la sua brillantezza
sul panorama della città industriale casilina. L'allevatore mostra alle telecamere una "certa sostanza" di colore grigiasto, responsabile, a suo dire, dell'avvelenamento di tutte le piante. La città di Colleferro si è alzata ieri mattina con un nuovo caso ambientale. Nessuno sembra sapere niente. Fadda ha dichiarato di aver seppellito i suoi animali in una fossa comune, denunciando l'accaduto all'Asl e all'ufficio veterinario. E qui emerge la prima contesa. «La Asl non sa nulla di quanto accaduto». A parlare è il sindaco Mario Cacciotti che ha invitato telecamere e giornalisti a recarsi presso i laboratori sanitari per verificare le denunce dell'allevatore. «Neanche ai Nas dei carabinieri risulta un allarme ambientale di questo tipo» - continua Cacciotti. Sulla collina, a pochi passi dai capannoni industriali della Avio, dove qualche decennio fa operava la Bpd Difesa, nessunoaveva trovato nulla. A distanza di decenni anche la stessa perimetrazione delle aree contigue al fiume Sacco viene ora messa in discussione. Già qualche mese fa, aveva destato un certo allarmismo il caso di un piccolo terreno situato al di là dell'area sottoposta a tutela dall'ufficio commissariale dove è stata riscontrata la presenza del Betaesaclorocicloesano, la sostanza chimica rovina dei terreni colleferrini. L'opposizione consiliare, attraverso il capogruppo del Pd Renzo Carella, ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale. Legambiente ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Alla Pisana, intanto, si è già aperta la discussione. Domani il Consiglio voterà un ordine del giorno dei Verdi per dichiarare l’intera Valle del Sacco “Area ad alta criticità ambientale”. Anche il consigliere regionale del Pd Carlo Umberto Ponzo ha annunciato la presentazione di una mozione sulla verifica dello stato della bonifica. Il sindaco sembra già aver chiarito il caso con i propri vertici amministrativi e ha parlato di «procurato allarme», annunciando una denuncia contro la Rai. Sul caso è intervenuto anche il sottosegretario alla salute Francesca Martini che ha incaricatoi Nas di verificare quanto accaduto. Martini ha detto di ritenere che «vi sia una contaminazione del territorio che sta portando a una situazione grave per gli animali, ma anche per tutta la filiera alimentare », e potenzialmente anche per l'uomo. «Già domani (oggi ndr) - assicura la sottosegretaria - dovremmo avere qualche risultanza. La situazione è di massima allerta». Toccherà dunque ai Nas svelare se si tratta o meno di una bufala. Cacciotti ha annunciato per questa mattina una conferenza stampa per spiegare a tutti i cittadini quanto avvenuto. «Occorre prima tranquillizzare i cittadini poi ci sarà il tempo di affrontare la questione in Consiglio comunale»
VERTICE IN COMUNE SULLE PECORE MORTE: I CONTROLLI NON HANNO MAI FATTO EMERGERE PATOLOGIE SOSPETTE O SOSTANZE NOCIVE
Questa mattina il sindaco Mario Cacciotti ha incontrato i responsabili del Servizio di Igiene della Asl, dott. Blasetti, del Servizio Veterinario dott. Micarelli e dott. Tiberi e il Commissario dell’Ufficio per l’Emergenza ambientale della Valle del Sacco dott. Di Palma, per fare il punto della situazione circa la notizia sulla moria di pecore data in questi giorni da un allevatore locale, che è stata al centro di alcuni servizi del Tg1 della Rai. Nel corso dell’incontro, convocato dal Sindaco per fare assoluta chiarezza sulla questione sollevata dall’allevatore, è emerso che gli organi di controllo sanitari non hanno mai riscontrato nel corso degli anni, quelli di cui oggi parla l’allevatore, situazioni tali da destare allarme o preoccupazione. In pratica, hanno detto, non sono mai stati rilevati casi eccezionali di patologie sospette, né la presenza di sostanze nocive o particolari, mentre si è evidenziata una non proprio ottimale gestione dell’allevamento in questione.
Il Commissario Di Palma, sottolineando la bontà della bonifica che si sta realizzando e che ad oggi garantisce il non inquinamento della Valle del Sacco fino alla confluenza del fiume Liri, su richiesta del Sindaco Cacciotti provvederà, in via del tutto cautelativa, a un primo monitoraggio di verifica dell’eventuale contaminazione nell’area segnalata.
Il Sindaco Cacciotti ha quindi comunicato che sarà convocato per giovedì prossimo 3 febbraio un consiglio comunale straordinario sull’argomento, per dare massima informazione alla popolazione, al quale interverranno sia la Asl che l’Ufficio Commissariale per la bonifica della Valle del Sacco. Lo stesso Cacciotti ha anche ribadito il fatto che sta valutando con i suoi legali se ci sono gli estremi per denunciare la Rai in quanto con i servizi mandati in onda senza alcun contraddittorio con i referenti istituzionali ha nuociuto gravemente alla città, mancando di fare una giusta e corretta informazione pubblica.
REAZIONI Parla Carella (Pd)
«Bisogna estendere subito le indagini alle aree limitrofe»
Un Consiglio comunale con i vertici amministrativi, la Asl e l'Ufficio commissariale. E' quanto chiede il deputato e capogruppo in Consiglio comunale del Pd Renzo Carella sul caso Fadda, passato alle cronache nazionali come nuova ipotesi di inquinamento. Aspettando le analisi dei Nas e la relazione dell'Asl, Carella torna a tirare in ballo la tutela ambientale operata in questi anni dall'Ufficio commissariale. «Chiediamo di nuovo che venga relazionato lo stato della bonifica di Arpa 1 e Arpa 2, dove sono stati interrati i fusti tossici. Chiediamo che le aree limitrofe alle zone interdette perché inquinate siano a loro volta interdette sia al pascolo che al foraggio che può essere veicolo di contagio - spiega Carella. Inoltre denunciamo con forza le gravi omissioni del Commissario per la bonifica della Valle del Sacco il quale non ha ritenuto opportuno segnalare in maniera inequivocabile l’interdizione dei terreni contaminati. Chiunque può facilmente verificare passando lungo il fiume Sacco che non ci sono cartelli né altro. Noi abbiamo sempre chiesto che non solo le zone direttamente interessate dall’inquinamento da sostanze tossiche e nocive ma anche le aree limitrofe, fossero sottoposte a indagine. Essendo il nostro territorio ex industriale, non vorremmo trovarci di fronte a nuovi e più allarmanti situazioni. Se non si avvia un’indagine approfondita di tutto il territorio e un’ attenta bonifica, non sapremo mai se le azioni per la riqualificazione ambientale possono essere risolutive o solo interventi tampone». D'accordo anche il segretario del Pd locale Ferruccio Maggi che ha chiesto di estendere l'indagine epidemiologica a tutta l'area.
«E' di fondamentale importanza istruire un’indagine storica ed epidemiologica per avere conoscenza di che tipo di malattie e con quanta percentuale si sono sviluppate in questi ultimi anni. Avere conoscenza dell’esistente aiuta chi è preposto a farlo, a prendere provvedimenti immediati e procedere a una soluzione che sia definitiva» ha detto Maggi.
Preoccupato per una ricaduta sul turismo l'eurodeputato del Pd Guido Milana «Ad appena qualche chilometro di distanza - spiega Milana - dal mese di aprile ogni giorno arriveranno decine di migliaia di persone per il nuovo parco dei divertimenti e l’idea che possano frequentare trovare un ambiente in condizioni simili a quello dei poveri agnelli è davvero inquietante. E' necessario approfondire le analisi».
Colleferro. Il sindaco interviene dopo le dichiarazioni di un allevatore locale
CACCIOTTI:«CHIEDERO' I DANNI ALLA RAI PER QUELLE NOTIZIE..!»
Quotidiano sera 01.02.11, p. 1
COLLEFERRO- «Ho subito contattato il Servizio Veterinario, il Ministero all’Ambiente e alla Tutela del territorio, persino il Nas dei Carabinieri, per avere riscontro delle notizie apprese dal servizio dato in tv, ma non risulta niente di quello che è stato detto Sabato al Tg1». Il sindaco Mario Cacciotti interviene in merito alle notizie date dal telegiornale nazionale
attraverso un’intervista fatta ad un allevatore locale, che ha raccontato di avere avuto una estesa moria dei suoi animali
che pascolano nella Valle del Sacco, lasciando capire che fosse a causa dell’inquinamento del fiume. «Ho chiamato le maggiori autorità in merito - spiega il sindaco Maario Cacciotti - per avere immediati chiarimenti, poiché la notizia, così come è stata data, era perlomeno allarmistica, ma dai primi accertamenti non risulta affatto veritiera. Per questo motivo ho dato mandato ai miei avvocati di valutare gli estremi per fare una denuncia contro la Rai e il Tg1 per procurato allarme e chiedere i danni».
Verrà depositato alla Procura della Repubblica di Velletri
TERRENO INQUINATO A COLLEFERRO, LEGA AMBIENTE LAZIO PRESENTA UN ESPOSTO
Quotidiano sera 01.02.11, p. 1
ROMA - «Siamo davvero sconcertati, il dramma dell’inquinamento a Colleferro e nella Valle del Sacco sembra non avere fine per questo Legambiente sta per inviare un esposto alla Procura della Repubblica di Velletri sui nuovi agghiaccianti atti emersi in questi giorni», è quanto dichiaraLorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. «La testimonianza dell’allevatore Raimondo Fadda, rilasciata a diversi media - prosegue il responsabile di Legambiente - porta alla luce un nuovo allarmante episodio di inquinamento di terreni destinati alla pastorizia: la collina sita in località Casaripi a Colleferro sarebbe avvelenata da alcune sostanze di dubbia provenienza penetrate nel terreno, con conseguenze devastanti sullo stato di salute del bestiame, dalla moria a malformazioni gravi. Le sostanze inquinanti presenti nel terreno, afferma l’allevatore, risalirebbero agli anni Ottanta, quando gli stabilimenti della zona producevano scarti ndustriali che poi venivano interrati in una cosidetta area campo spazzatura. Le conseguenze, però, sarebbero cominciate ad emergere solo in tempi recenti: dal 2005 ad oggi l’allevatore avrebbe seppellito oltre 800 pecore morte dopo aver mangiato erba. Inoltre - conclude Lorenzo Parlati - le sostanze inquinanti che si scioglierebbero confluendo verso le fonti presenti nella zona, contaminandone l’acqua.
VALLE DEL SACCO, BONELLI (VERDI): "BOMBA ECOLOGICA DIMENTICATA"
Il punto a mezzogiorno, 31.01.11
“La Valle del Sacco è un emergenza nazionale totalmente ignorata sulla quale si vorrebbe stendere una cortina di silenzio” Lo dichiara il Presidente nazionale e Capogruppo in Regione Lazio dei Verdi, Angelo Bonelli
RIFIUTI RADIOATTIVI, INTERROGAZIONE IDV SU DISCARICA CERRETO
Il punto a mezzogiorno, 30.01.11
Un’interrogazione a risposta immediata per conoscere quali misure siano state adottate dalla società MAD Srl per accogliere i rifiuti radioattivi sottoposti a procedura straordinaria nell’impianto di Roccasecca (Fr), località Cerreto. L’ha presentata il Consigliere regionale dell’Italia dei Valori Anna Maria Tedeschi, primi firmatari il capogruppo Vincenzo Maruccio e il consigliere Claudio Bucci, alla Presidente della Giunta Renata Polverini e l’Assessore alle Attività produttive e Politiche dei Rifiuti, Pietro Di Paolo.
COLLEFERRO Nuovo allarme ambientale dopo la denuncia di decessi in un piccolo allevamento locale
GIALLO SULLA MORTE DI ANIMALI
Pecore con insufficienza motoria ma anche casi di malformazioni e nell’erba una misteriosa sostanza. Polemiche sul servizio del Tg1. Cacciotti: «Non è vero nulla. Denunceremo la Rai»
Il Ministero della Salute manda i Nas. Domani discussione in Consiglio regionale
Cinque giorni 01.02.11, p. 16
Le immagini sembrano parlare chiaro. Pecore con insufficienza motoria e respiratoria, ma anche casi di malformazioni e agnelli con la bava alla bocca. E' quanto documentato in un servizio del Tg1 a pochi passi dall'ingresso della zona chiamata “3C”, nella campagna di Colleferro, nelle adiacenze del cimitero. Sono i terreni su cui pascola i propri animali Raimondo Fadda, di professione allevatore, già conosciuto alle cronache locali per la contesa legale con la Secosvim, proprietaria di alcune porzioni di quelle aree dove sorgerà tra pochi anni la tanto discussa centrale Turbogas. Da quanto dichiarato alle telecamere, la moria delle pecore è cosa di vecchia data. Fadda parla di 800 animali deceduti, circa due al giorno, con casi più frequenti durante le stagioni estive, quando il verde si mostra in tutta la sua brillantezza
sul panorama della città industriale casilina. L'allevatore mostra alle telecamere una "certa sostanza" di colore grigiasto, responsabile, a suo dire, dell'avvelenamento di tutte le piante. La città di Colleferro si è alzata ieri mattina con un nuovo caso ambientale. Nessuno sembra sapere niente. Fadda ha dichiarato di aver seppellito i suoi animali in una fossa comune, denunciando l'accaduto all'Asl e all'ufficio veterinario. E qui emerge la prima contesa. «La Asl non sa nulla di quanto accaduto». A parlare è il sindaco Mario Cacciotti che ha invitato telecamere e giornalisti a recarsi presso i laboratori sanitari per verificare le denunce dell'allevatore. «Neanche ai Nas dei carabinieri risulta un allarme ambientale di questo tipo» - continua Cacciotti. Sulla collina, a pochi passi dai capannoni industriali della Avio, dove qualche decennio fa operava la Bpd Difesa, nessunoaveva trovato nulla. A distanza di decenni anche la stessa perimetrazione delle aree contigue al fiume Sacco viene ora messa in discussione. Già qualche mese fa, aveva destato un certo allarmismo il caso di un piccolo terreno situato al di là dell'area sottoposta a tutela dall'ufficio commissariale dove è stata riscontrata la presenza del Betaesaclorocicloesano, la sostanza chimica rovina dei terreni colleferrini. L'opposizione consiliare, attraverso il capogruppo del Pd Renzo Carella, ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale. Legambiente ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Alla Pisana, intanto, si è già aperta la discussione. Domani il Consiglio voterà un ordine del giorno dei Verdi per dichiarare l’intera Valle del Sacco “Area ad alta criticità ambientale”. Anche il consigliere regionale del Pd Carlo Umberto Ponzo ha annunciato la presentazione di una mozione sulla verifica dello stato della bonifica. Il sindaco sembra già aver chiarito il caso con i propri vertici amministrativi e ha parlato di «procurato allarme», annunciando una denuncia contro la Rai. Sul caso è intervenuto anche il sottosegretario alla salute Francesca Martini che ha incaricatoi Nas di verificare quanto accaduto. Martini ha detto di ritenere che «vi sia una contaminazione del territorio che sta portando a una situazione grave per gli animali, ma anche per tutta la filiera alimentare », e potenzialmente anche per l'uomo. «Già domani (oggi ndr) - assicura la sottosegretaria - dovremmo avere qualche risultanza. La situazione è di massima allerta». Toccherà dunque ai Nas svelare se si tratta o meno di una bufala. Cacciotti ha annunciato per questa mattina una conferenza stampa per spiegare a tutti i cittadini quanto avvenuto. «Occorre prima tranquillizzare i cittadini poi ci sarà il tempo di affrontare la questione in Consiglio comunale»
Comune di Colleferro
Ufficio Stampa
P.zza Italia, 1 - Tel. 06/97.203.235
Colleferro, 1/2/2011
Ufficio Stampa
P.zza Italia, 1 - Tel. 06/97.203.235
Colleferro, 1/2/2011
C O M U N I C A T O S T A M P A
VERTICE IN COMUNE SULLE PECORE MORTE: I CONTROLLI NON HANNO MAI FATTO EMERGERE PATOLOGIE SOSPETTE O SOSTANZE NOCIVE
Questa mattina il sindaco Mario Cacciotti ha incontrato i responsabili del Servizio di Igiene della Asl, dott. Blasetti, del Servizio Veterinario dott. Micarelli e dott. Tiberi e il Commissario dell’Ufficio per l’Emergenza ambientale della Valle del Sacco dott. Di Palma, per fare il punto della situazione circa la notizia sulla moria di pecore data in questi giorni da un allevatore locale, che è stata al centro di alcuni servizi del Tg1 della Rai. Nel corso dell’incontro, convocato dal Sindaco per fare assoluta chiarezza sulla questione sollevata dall’allevatore, è emerso che gli organi di controllo sanitari non hanno mai riscontrato nel corso degli anni, quelli di cui oggi parla l’allevatore, situazioni tali da destare allarme o preoccupazione. In pratica, hanno detto, non sono mai stati rilevati casi eccezionali di patologie sospette, né la presenza di sostanze nocive o particolari, mentre si è evidenziata una non proprio ottimale gestione dell’allevamento in questione.
Il Commissario Di Palma, sottolineando la bontà della bonifica che si sta realizzando e che ad oggi garantisce il non inquinamento della Valle del Sacco fino alla confluenza del fiume Liri, su richiesta del Sindaco Cacciotti provvederà, in via del tutto cautelativa, a un primo monitoraggio di verifica dell’eventuale contaminazione nell’area segnalata.
Il Sindaco Cacciotti ha quindi comunicato che sarà convocato per giovedì prossimo 3 febbraio un consiglio comunale straordinario sull’argomento, per dare massima informazione alla popolazione, al quale interverranno sia la Asl che l’Ufficio Commissariale per la bonifica della Valle del Sacco. Lo stesso Cacciotti ha anche ribadito il fatto che sta valutando con i suoi legali se ci sono gli estremi per denunciare la Rai in quanto con i servizi mandati in onda senza alcun contraddittorio con i referenti istituzionali ha nuociuto gravemente alla città, mancando di fare una giusta e corretta informazione pubblica.
REAZIONI Parla Carella (Pd)
«Bisogna estendere subito le indagini alle aree limitrofe»
Un Consiglio comunale con i vertici amministrativi, la Asl e l'Ufficio commissariale. E' quanto chiede il deputato e capogruppo in Consiglio comunale del Pd Renzo Carella sul caso Fadda, passato alle cronache nazionali come nuova ipotesi di inquinamento. Aspettando le analisi dei Nas e la relazione dell'Asl, Carella torna a tirare in ballo la tutela ambientale operata in questi anni dall'Ufficio commissariale. «Chiediamo di nuovo che venga relazionato lo stato della bonifica di Arpa 1 e Arpa 2, dove sono stati interrati i fusti tossici. Chiediamo che le aree limitrofe alle zone interdette perché inquinate siano a loro volta interdette sia al pascolo che al foraggio che può essere veicolo di contagio - spiega Carella. Inoltre denunciamo con forza le gravi omissioni del Commissario per la bonifica della Valle del Sacco il quale non ha ritenuto opportuno segnalare in maniera inequivocabile l’interdizione dei terreni contaminati. Chiunque può facilmente verificare passando lungo il fiume Sacco che non ci sono cartelli né altro. Noi abbiamo sempre chiesto che non solo le zone direttamente interessate dall’inquinamento da sostanze tossiche e nocive ma anche le aree limitrofe, fossero sottoposte a indagine. Essendo il nostro territorio ex industriale, non vorremmo trovarci di fronte a nuovi e più allarmanti situazioni. Se non si avvia un’indagine approfondita di tutto il territorio e un’ attenta bonifica, non sapremo mai se le azioni per la riqualificazione ambientale possono essere risolutive o solo interventi tampone». D'accordo anche il segretario del Pd locale Ferruccio Maggi che ha chiesto di estendere l'indagine epidemiologica a tutta l'area.
«E' di fondamentale importanza istruire un’indagine storica ed epidemiologica per avere conoscenza di che tipo di malattie e con quanta percentuale si sono sviluppate in questi ultimi anni. Avere conoscenza dell’esistente aiuta chi è preposto a farlo, a prendere provvedimenti immediati e procedere a una soluzione che sia definitiva» ha detto Maggi.
Preoccupato per una ricaduta sul turismo l'eurodeputato del Pd Guido Milana «Ad appena qualche chilometro di distanza - spiega Milana - dal mese di aprile ogni giorno arriveranno decine di migliaia di persone per il nuovo parco dei divertimenti e l’idea che possano frequentare trovare un ambiente in condizioni simili a quello dei poveri agnelli è davvero inquietante. E' necessario approfondire le analisi».
Colleferro. Il sindaco interviene dopo le dichiarazioni di un allevatore locale
CACCIOTTI:«CHIEDERO' I DANNI ALLA RAI PER QUELLE NOTIZIE..!»
Quotidiano sera 01.02.11, p. 1
COLLEFERRO- «Ho subito contattato il Servizio Veterinario, il Ministero all’Ambiente e alla Tutela del territorio, persino il Nas dei Carabinieri, per avere riscontro delle notizie apprese dal servizio dato in tv, ma non risulta niente di quello che è stato detto Sabato al Tg1». Il sindaco Mario Cacciotti interviene in merito alle notizie date dal telegiornale nazionale
attraverso un’intervista fatta ad un allevatore locale, che ha raccontato di avere avuto una estesa moria dei suoi animali
che pascolano nella Valle del Sacco, lasciando capire che fosse a causa dell’inquinamento del fiume. «Ho chiamato le maggiori autorità in merito - spiega il sindaco Maario Cacciotti - per avere immediati chiarimenti, poiché la notizia, così come è stata data, era perlomeno allarmistica, ma dai primi accertamenti non risulta affatto veritiera. Per questo motivo ho dato mandato ai miei avvocati di valutare gli estremi per fare una denuncia contro la Rai e il Tg1 per procurato allarme e chiedere i danni».
Verrà depositato alla Procura della Repubblica di Velletri
TERRENO INQUINATO A COLLEFERRO, LEGA AMBIENTE LAZIO PRESENTA UN ESPOSTO
Quotidiano sera 01.02.11, p. 1
ROMA - «Siamo davvero sconcertati, il dramma dell’inquinamento a Colleferro e nella Valle del Sacco sembra non avere fine per questo Legambiente sta per inviare un esposto alla Procura della Repubblica di Velletri sui nuovi agghiaccianti atti emersi in questi giorni», è quanto dichiaraLorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. «La testimonianza dell’allevatore Raimondo Fadda, rilasciata a diversi media - prosegue il responsabile di Legambiente - porta alla luce un nuovo allarmante episodio di inquinamento di terreni destinati alla pastorizia: la collina sita in località Casaripi a Colleferro sarebbe avvelenata da alcune sostanze di dubbia provenienza penetrate nel terreno, con conseguenze devastanti sullo stato di salute del bestiame, dalla moria a malformazioni gravi. Le sostanze inquinanti presenti nel terreno, afferma l’allevatore, risalirebbero agli anni Ottanta, quando gli stabilimenti della zona producevano scarti ndustriali che poi venivano interrati in una cosidetta area campo spazzatura. Le conseguenze, però, sarebbero cominciate ad emergere solo in tempi recenti: dal 2005 ad oggi l’allevatore avrebbe seppellito oltre 800 pecore morte dopo aver mangiato erba. Inoltre - conclude Lorenzo Parlati - le sostanze inquinanti che si scioglierebbero confluendo verso le fonti presenti nella zona, contaminandone l’acqua.
Il punto a mezzogiorno, 31.01.11
“La Valle del Sacco è un emergenza nazionale totalmente ignorata sulla quale si vorrebbe stendere una cortina di silenzio” Lo dichiara il Presidente nazionale e Capogruppo in Regione Lazio dei Verdi, Angelo Bonelli
RIFIUTI RADIOATTIVI, INTERROGAZIONE IDV SU DISCARICA CERRETO
Il punto a mezzogiorno, 30.01.11
Un’interrogazione a risposta immediata per conoscere quali misure siano state adottate dalla società MAD Srl per accogliere i rifiuti radioattivi sottoposti a procedura straordinaria nell’impianto di Roccasecca (Fr), località Cerreto. L’ha presentata il Consigliere regionale dell’Italia dei Valori Anna Maria Tedeschi, primi firmatari il capogruppo Vincenzo Maruccio e il consigliere Claudio Bucci, alla Presidente della Giunta Renata Polverini e l’Assessore alle Attività produttive e Politiche dei Rifiuti, Pietro Di Paolo.