REDAZIONE: FRANCESCO BEARZI, CRISTINA MATALONI, SARA DEODATI, VINCENZO LANDOLINA, ALBERTO VALLERIANI, ROCCO MARTUFI, GIULIO TIRINELLI

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domenica 23 gennaio 2011

Rassegna stampa Retuvasa 22.01.11-23.01.11

REGIONE, LA GIUNTA PREDISPONE PIANO MONITORAGGIO ALIMENTARE VALLE SACCO
Un piano di monitoraggio predisposto dalla regione Lazio sulla presenza dell'esaclorocicloesano (Hch) nelle matrici di origine animale e destinate all'alimentazione animale prodotte nella valle del fiume Sacco. A stabilirlo una delibera di Giunta approvata oggi. L'attività di monitoraggio, affidata ai Servizi veterinari delle Asl di Frosinone e Asl RmG e all'Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, è divisa in due ambiti territoriali, in funzione delle diverse evidenze epidemiologiche. L'area A, che comprende i comuni di Colleferro, Segni, Gavignano, Paliano, Anagni, Ferentino, Sgurgola, Morolo e Supino e l'area B, che riguarda i comuni di Frosinone, Patrica, Ceccano, Castro dei Volsci, Pofi, Ceprano e Falvaterra. Per le aziende da latte già coinvolte dall'inquinamento, dovrà essere eseguito un campionamento di latte mirato con cadenza trimestrale per quello bovino e ovicaprino. Per le altre la cadenza del campionamento è semestrale. In merito invece alle aziende bovine da carne viene mantenuta l'attività di monitoraggio sullo stato sanitario dell'ambiente attraverso il saggio semestrale del latte delle vacche nutrici. In caso di non conformità il Servizio veterinario provvederà ad emettere provvedimenti di restrizione alla movimentazione degli animali e disporrà all?invio degli animali al mattatoio. (omniroma.it)

ANCORA SUL PIANO. LA SITUAZIONE A COLLEFERRO SECONDO IL COMMISSARIO PER L'EMERGENZA DI PALMA
Il Messaggero Fr 22.01.11 p.39
La Giunta regionale, presieduta da Renata Polverini, ha programmato per il 2011 un piano di monitoraggio sulla presenza dell’esaclorocicloesano nelle matrici di origine animale e destinate all’alimentazione animale prodotte nella Valle del Sacco.
Il monitoraggio, affidato ai Servizi veterinari delle Asl di Frosinone e Roma G e all’Istituto Zooprofilattico, sarà condotto su due ambiti territoriali, in funzione delle diverse evidenze epidemiologiche: l’area A (che comprende Colleferro, Segni, Gavignano, Paliano, Anagni, Ferentino, Sgurgola, Morolo e Supino) e l’area B (che va da Frosinone a Patrica, Ceccano, Castro dei Volsci, Pofi, Ceprano e fino a Falvaterra).
Per le aziende da latte bovino e ovicaprino già interessate dall’inquinamento - che come si ricorderà esplose prepotentemente nel 2005 - la delibera chiarisce che dovrà essere eseguito un campionamento del latte mirato, con cadenza trimestrale. Mentre per le aziende non coinvolte è prevista una cadenza semestrale.
Per quanto riguarda le aziende bovine da carne, invece, viene mantenuta l’attività di monitoraggio sullo stato sanitario dell’ambiente attraverso il saggio semestrale del latte delle vacche nutrici. In caso di non conformità, si legge nel testo, il Servizio veterinario provvederà a emettere provvedimenti di restrizione alla movimentazione degli animali e ne disporrà l’invio al mattatoio. Nel frattempo prosegue l’attività del Commissariato per l’emergenza. «In attesa che si chiuda l’accordo con la Secosvim per la bonifica dell’area Arpa 2 a Colleferro, le analisi effettuate dai tecnici hanno dimostrato che quanto fatto in questi anni ha chiuso, per così dire, i rubinetti dell’inquinamento - spiega il sub commissario Pierluigi Di Palma - Tant’è che le acque superficiali non presentano più tracce di betaesaclorocicloesano. La criticità resta sui sedimenti che il fiume ha trascinato con sé lungo il suo percorso».
Ecco perché il commissariato ribadisce «che la zona da mantenere interdetta è quella lungo le sponde del fiume Sacco». Recentemente, sempre a Colleferro è stata individuata e interdetta alla coltivazione un’area di 25 ettari fuori dalla perimetrazione soggetta ai poteri del commissariato: l’erba medica coltivata è risultata contaminata. «Stiamo cercando di capire come il betaesacloro sia arrivato fin là, supponiamo con dei riporti di terra».

VIA LIBERA DALLA REGIONE AL NUOVO MONITORAGGIO ALIMENTARE
Cinque giorni 21.01.11, p. 18

IL GIUDICE DI PACE ACCOGLIE RICORSO DI UN CITTADINO CONTRO LA FATTURAZIONE 2004-2007 ACEA ATO 5. ESULTA IL COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA (VEDI COMUNICATO STAMPA IN RS 20.01.11)
Il Messaggero Fr 22.01.11 pp.35 (prima) e 38 - di Denise Compagnone
Tra i tanti ricorsi contro Acea Ato 5 che il Coordinamento dell’acqua pubblica sta seguendo da anni, uno ha avuto esito proprio l’altroieri. La dottoressa Giulia Franco, Giudice di pace di Frosinone, ha accolto il ricorso di un cittadino, difeso dall’avvocato Marco Macari, e ha condannato la società che gestisce il servizio idrico in provincia al risarcimento di tutte le somme versate nel periodo di contestazione, che in questo caso va dal 2004 al 2007.
La motivazione? L’assenza di un contratto. Secondo il giudice, infatti, non avendo Acea Ato 5 nel momento in cui è subentrata alla gestione del servizio, inviato al cittadino copia del contratto tra le parti, ha determinato la non esistenza di un vincolo. A suo dire, quindi, quelle fatture contestate non risultavano legittime (anche se è da tenere in considerazione il fatto che comunque in quegli anni il servizio è stato erogato e proprio su questo punto la società ricorrerà in appello contro la sentenza). Esultano naturalmente gli esponenti del Coordinamento acqua pubblica e del Cocida che adesso, considerando il fatto che tale principio può essere esteso a quasi tutti gli utenti (tranne i nuovi allacci) e considerando che altre sentenze similari sono attese a giorni, hanno già affermato di voler aprire un apposito “sportello vertenze”: «E’ nostro auspicio che le cause si moltiplichino e che siano i cittadini stessi a difendere i propri diritti considerando che le istituzioni non lo fanno più», hanno detto. I Comuni, a proposito, lunedì sono chiamati in conferenza dei sindaci per decidere il da farsi in merito alla vicenda: Iannarilli porterà di nuovo come ordine del giorno la proposta di avvio del procedimento di risoluzione contrattuale ma difficilmente avrà l’assenso visto che i sindaci del centrosinistra hanno già dichiarato che non la voteranno e molti nel centrodestra hanno espresso le loro perplessità (già solo a partire da Mario Abbruzzese e Franco Fiorito). «E’ l’ultima occasione che hanno - è stato detto ieri dal Coordinamento -, votando per la rescissione del contratto, di svolgere, finalmente, il loro ruolo di tutela e difesa dei cittadini. Dopodichè saranno destituiti di qualsiasi credibilità e li citeremo uno per uno». La spa intanto, giovedì ha riunito il suo cda per decidere il da farsi data la scadenza della diffida ad adempiere che era stata inviata ai sindaci e con la quale Iannarilli replicava le sue contestazioni) hanno avviato gli atti conseguenti e quindi affidato tutte le carte ai legali che dovranno valutare il da farsi.
Ancora a p.34 - di Achille Reali
Se l’amministrazione provinciale vuole risolvere il contratto con Acea, il comune di Veroli vuole restare con il gestore o formare un consorzio pubblico per la gestione dell’acqua. Questa è stata la decisione votata all’unanimità dei 19 consiglieri venerdì sera. Dopo la lunga premessa in cui il sindaco Giuseppe D’Onnorio ha ricordato le vicissitudini che hanno portato il comune ernico a dover sottostare all’accordo e sopra le grandi potenzialità della rete idrica verolana, si è innescata la discussione in cui opposizione e maggioranza hanno fatto quadrato contro la scelta provinciale di troncare con la spa, pensando alle spese che graverebbero sui cittadini in caso di rescissione contrattuale. «Dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme e vederla con poca politica, perché il comune più serio e con migliori impianti e fonti è proprio Veroli». Dall’opposizione Denis Campoli (Pdl) ha spiegato che «nonostante il presidente Iannarilli sia del mio stesso orientamento politico, ritengo che un contenzioso farebbe male ai cittadini e per questo appoggio l’idea del sindaco». L’ex assessore Giuseppe Velocci vuole capire le mosse dell’autorità d’ambito ed eventuali inadempienze nell’erogazione del servizio. «Se invece risolviamo con Acea - ha concluso D’Onorio - vogliamo un organismo pubblico compartecipato dai comuni».

ANCORA SUL RICORSO. VERSO L'ASSEMBLEA DEI SINDACI DI LUNEDI'
Il Messaggero Fr 23.01.11 pp.33 (prima) e 34 - di Denise Compagnone
Alla sentenza del Giudice di Pace di Frosinone Giulia Franco che ha accolto il ricorso di un cittadino, annullando la fatturazione di Acea Ato 5 per il periodo che va dal 2004 al 2007, è già pronto il ricorso in appello da parte della spa. E si baserà proprio sul fatto che esiste una copiosa giurisprudenza pregressa in tutta Italia che si pronuncia diversamente. L’argomento, tra l’altro, è anche stato trattato più volte dalla Conviri, commissione di vigilanza sulle risorse idriche, ed è anche stato oggetto di una sentenza in questo senso del Garante della privacy. Nel frattempo c’è grande attesa per la conferenza dei sindaci dell’Ato 5 convocata da Iannarilli per domani alle 15. Il presidente dell’autorità d’ambito proporrà di nuovo l’avvio del procedimento di risoluzione contrattuale. I sidnaci del Pd in assenza di pareri legali e tecnici hanno già detto che non si prenderanno la responsabilità di votare l’avvio della risoluzione. Ma anche tra quelli del centrodestra cresce il partito del dialogo. Im molti accetteranno solo in parte la proposta del presidente, presenterà delle integrazioni/modifiche mirate a un tentativo di conciliazione.
Alla sentenza del Giudice di Pace di Frosinone Giulia Franco che ha accolto il ricorso di un cittadino, annullando la fatturazione di Acea Ato 5 per il periodo che va dal 2004 al 2007, è già pronto il ricorso in appello da parte della spa. E si baserà proprio sul fatto che esiste una copiosa giurisprudenza pregressa in tutta Italia che si pronuncia diversamente. L’argomento, tra l’altro, è anche stato trattato più volte dalla Conviri, commissione di vigilanza sulle risorse idriche, ed è anche stato oggetto di una sentenza in questo senso del Garante della privacy. Su cosa si basano le argomentazioni contrarie? Alla base dell’accoglimento del ricorso del cittadino, il primo in assoluto in provincia di Frosinone, c’è l’assenza di un contratto. Secondo il giudice, infatti, non avendo Acea Ato 5 nel momento in cui è subentrata alla gestione del servizio, inviato al cittadino copia del contratto da sottoscrivere per regolamentare e disciplinare i rapporti tra le parti, ha determinato la non esistenza di un vincolo. E quindi l’impossibilità di fatturare. L’obiezione è che però nel frattempo il servizio, in questo caso la fornitura di acqua nelle case, è stato comunque erogato. Sarebbe superfluo infatti, nel caso in cui un servizio interessa una massa, l’invio di ogni singolo contratto (essendo tra l’altro in questo specifico caso già stato stipulato con l’autorità d’ambito). Secondo questa versione al cambio di gestione nell’erogazione di un servizio rimarrebbe comunque valido il contratto preesistente (in questo caso tra il singolo cittadino e il comune di residenza) con l’annesso “pacchetto” di diritti e doveri, da una parte e dall’altra. Tecnicamente è il principio del “subentro ex lege”, dal quale deriverebbe infatti la conseguenza che solo i nuovi utenti firmano un contratto, non avendone uno in precedenza. Su questo si baserebbero gli avvocati della spa per far valere le proprie ragioni. Ad ogni modo ora saranno i giudici del secondo grado di giudizio a pronunciarsi sulla vicenda. Nel frattempo, però, la società ha già annunciato di voler intraprendere nei prossimi giorni, proprio su questo argomento, una discussione con le associazioni dei consumatori. Proprio da una di loro, il Coordinamento Acqua Pubblica, ieri, era arrivata la notizia della sentenza sull’accoglimento del ricorso. A breve, hanno anche annunciato, dovrebbero arrivarne altre simili, in base a ricorsi presentati a Frosinone, Ferentino, Anagni ed Alatri. Sarà da vedere, in questo caso, come si pronuncerà il Giudice di Pace.

ACQUA, IANNARILLI: "NON APPROVARE RISOLUZIONE CONTRATTO ACEA SIGNIFICA FARE INTERESSI AZIENDA"
Il punto a mezzogiorno, 23.01.11
"Leggo ancora una volta dichiarazioni e posizioni irresponsabili e dannose per i cittadini in merito alla risoluzione del contratto con Acea, e ritengo opportuno per questo, ribadire la mia posizione sulla vicenda idrica". Lo dice in una nota stampa il presidente della Provincia di Frosinone Antonello Iannarilli. "Con estrema soddisfazione mi preme precisare che finora nessuno ha smentito la mia tesi: nel febbraio 2007, con una semplice transazione non adeguatamente illustrata ai Sindaci, l’Amministrazione in carica attribuiva ad Acea "appena" 692 milioni di euro in più rispetto all’importo di aggiudicazione della gara d’appalto.


PM10 A FERENTINO, LE INTENZIONI DELL'AMMISTRAZIONE COMUNALE
La Provincia Fr 22.01.11 p.15
La centralina per le rilevazioni in materia ambientale di piazza Sant'Agata nel centro storico di Ferentino è tornata a misurare le polveri sottili, le cosiddette Pm 10 dallo scorso agosto. In questo 2011, finora, il superamento dei valori limiti è avvenuto in quindici occasioni. L'amministrazione comunale di Ferentino, ha scritto una lettera all'Arpa Lazio con la quale chiede all'Agenzia Regione Protezione Ambiente di spostare il posizionamento della centralina. Tante le motivazioni. Innanzitutto il Comune ernico ha chiesto all'Arpa Lazio per quale motivo "Non è stato avvisato del rilevamento delle Pm 10 e quando sarà spostata la centralina". Tra le ipotesi di nuovo posizionamento quella di via Casilina, a ridosso dell'autovelox nei pressi dell'acqua sulfurea. Il comune di Ferentino, ritiene tra l'altro che l'attuale posizionamento non sia dei migliori in quanto si tratta del "luogo a maggior traffico della città. In più in quell'area il comune ha previsto di realizzare una strada di collegamento che per chi viene da Ferentino che potrà immettersi direttamente in direzione Roma invece di aspettare il proprio turno tramite lo stop. La stessa area dove è posizionata oggi la centralina sarà anche riservata prossimamente parcheggio". Ma prima che i valori delle polveri sottili raggiungano i 35 giorni di superamento dei limiti, costringendo per legge l'amministrazione comunale ad intervenire con decisioni sì drastiche quale è in questi casi il blocco del traffico, la Giunta di Ferentino ha messo in piedi un nuovo piano traffico che partirà lunedì. In attesa dell'approvazione definitiva della polizia municipale si è deciso in tal senso. "La prima considerazione da fare è che la centralina a Sant'Agata non può stare in quanto dobbiamo realizzare lavori ed è l'area più trafficata. I dati parlano chiaro, la fascia oraria più a rischio è quella dalle ore 7,30 alle ore 9,30. Basti pensare che transitano ben 16 pullman. Chiuderemo via Garibaldi in quella fascia oraria diminuendo il traffico del 20%. Chi dovrà raggiungere Santa Lucia farà la circonvallazione. La fermata dei pullman sarà spostata più avanti in direzione Frosinone nei pressi della chiesa. Avremo bisogno di due vigili fissi, alla fine di via Ballina e nei pressi della centralina, ma su questo non ci saranno problemi poi, per evitare gli ingorghi e diminuire l'inquinamento renderemo a senso unico via Belvedere" ha spiegato la Giunta comunale. E' stato poi aggiunto: "Questi provvedimenti sono sperimentali, speriamo di raggiungere l'obiettivo di diminuire le polveri sottili causate soprattutto dal traffico". L'amministrazione corre quindi subito ai ripari in attesa di una risposta dell'Arpa Lazio sulla posizione della centralina che potrebbe finire anche lungo via Casilina, nei pressi dell'autovelox dell'acqua sulfurea.

PM10 A FROSINONE, DOMENICA BLOCCO TOTALE
Il Messaggero Fr 22.01.11 p.36 - di Gianpaolo Russo
Tutti a piedi. Domani scatta il primo blocco totale del traffico a Frosinone. E sarà davvero totale visto che, salvo gli autorizzati, (mezzi di soccorso, forze dell’ordine o automobilisti con particolari motivi di lavoro) nessuno potrà circolare, nemmeno quei mezzi meno inquinanti come le auto a Gpl o a metano. Sarà, inoltre, un blocco fortemente limitativo perché, rispetto al passato quando erano previste delle aperture alla circolazione durante metà giornata per consentire spostamenti intorno all’ora di pranzo, questa volta il blocco scatterà dalle 8 del mattino sino alle 18 in maniera ininterrotta. Stop anche a Ceccano, ma con la pausa pranzo: il dievieto riguarda solo le auto più inquinanti (da euro 0 a euro 2, oltre agli euro 3 diesel) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.

Le iniziative

In occasione della domenica ecologica l’assessorato allo Sport ha organizzato una serie di iniziative sportive. E’ prevista la camminata ecologica in collaborazione con la Fidal Frosinone, la podistica Fisiosport e la podistica Oro Fantasy, con ritrovo e partenza dalle ore 10 presso la piazza Salvo d’Acquisto e con percorso che si snoda nelle strade i Frosinone di via A.Moro, via De Matthaeis, via Adige, via Marittima, via Maria. Per chi ai piedi preferisce la bicicletta è prevista la pedalata ecologica in collaborazione con l’Asd Team Claudio Nereggi: ritrovo e partenza dal parcheggio sottostante l’ascensore inclinato e con lo stesso percorso di via A.Moro, via De Matthaeis, via Adige, Via Marittima, via Maria e ritrovo al parcheggio.
Dalle 10.30 prevista una sfilata di cavalli in collaborazione con il Centro Ippico dell’associazione Equit import village: l’appuntamento è in piazza Salvo d’Acquisto (parcheggio T2) il corteo poi si dirigerà verso via Aldo Moro..

L’inquinamento

Sul fronte inquinamento le centraline continuano a registrare valori altissimi di polveri sottili. Gli ultimi rilievi delle due centraline segnalano la presenza di 188 mg/mc allo Scalo e 140 in viale Mazzini. Il 18, 200 alla stazione e 101 in centro, il 17, 182 nella parte bassa, 92 in quella alta. Dall’inizio dell’anno alla stazione non c’è stata tregua: tutti i giorni sono risultati fortemente inquinanti. Un po’ meglio nella parte alta dove gli sforamenti sono stati 14 ma i valori, in media, sono ridotti della metà rispetto alla parte bassa. Al momento sono venti i giorni di sforamento dall’inizio dell’anno, ovvero dal primo gennaio l’aria è irrespirabile. Ma la novità è che per la prima volta il primato negativo delle pm10 spetta a Ceccano che nel 2011 per 12 volte ha fatto registare i valori più alti. In assoluto il picco resta però i 200 microgrammi per mc registrati il 18 allo Scalo. Record per ceccano i 191 microgrammi per mc del 5 gennaio.
ANCORA SUL TEMA
Il Messaggero Fr 23.01.11 p.35 - di Gianpaolo Russo
Una domenica diversa, senza auto ma con poche speranze di vedere fiumi di gente a passeggio. Il freddo pungente ed il maltempo rischiano di far trascorrere la domenica ecologica da reclusi in casa. O ci si alza all’alba per uscire prima delle otto oppure bisognerà attendere dopo le 18 per muoversi in libertà. Andrà un poco meglio a Ceccano dove il blocco riguarda solo le auto più inquinanti e dove soprattutto sarà spezzato (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18 il pomeriggio) la mattina.
A Frosinone dunque il blocco sarà totale e riguarderà anche le auto considerate meno inquinanti. Paradossalmente da un lato si vuol incentivare l’acquisto di auto a gpl, a metano o elettriche e poi si bloccano anche loro. Da qui le proteste di numerosi cittadini: «Siamo prigionieri in casa - commentano i residenti - e sarà pressoché impossibile muoversi perché tra l’altro i mezzi pubblici in questa città non coprono tutto il territorio e non hanno un’altissima frequenza».
Chi si lamenta sono anche i titolari di bar, pasticcerie, edicole, ristoranti che rischiano di registrare incassi da fame: «In questo momento di crisi ci si mettono pure le domeniche ecologiche - riferisce Gaetano, titolare di un noto ristorante - a farci perdere clienti. La domenica è il giorno in cui incassiamo di più. Domani (oggi, ndr) forse era meglio chiudere del tutto». «L’orario è troppo penalizzante - ammette Maria Pia Datti, presidente provinciale Adiconsum - va bene fare sacrifici per la lotta allo smog ma le limitazioni vanno gestiti meglio, dando la possibilità a chi deve lavorare di poterlo fare. Il centro storico poi è ancor più penalizzato perché i suoi residenti sono impossibilitati dal muoversi ed anche partecipare alle iniziative risulta difficile . A ciò aggiungiamo che è anche periodo di saldi e si penalizza oltremodo il commercio».
Ricordiamo che il blocco scatterà dalle 8 del mattino sino alle 18 in maniera ininterrotta all’interno dell’anello viario delimitato dalla Monti Lepini, via Maria, variante Casilina sud e via Refice. A Ceccano invece potranno circolare liberamente solo i veicoli a benzina euro 3, 4 e 5 e i veicoli diesel euro 4 e 5, i motoveicoli e i ciclomotori euro 3, nonché i veicoli alimentati a GPL o gas metano, ad alimentazione elettrica o ibridi. Tutti gli altri, invece, hanno accesso alla città solo dalle 12.30 alle 16 e oltre le 18. Le limitazioni valgono non solo per il centro ma anche per tutta la parte bassa.

ANCORA SULLA NUOVA PERIMETRAZIONE DE LA SELVA DI PALIANO
Cinque giorni, 22.01.11, p. 18

Tra interrogazioni e polemiche varie in Consiglio comunale ora spunta una lettera della Regione Lazio che conferma tutti i dubbi sul costituendo "Monumento naturale": per la Selva di Paliano serve una nuova perimetrazione. Il documento, protocollato lo scorso 30 dicembre a firma della presidente Renata Polverini e dell'assessore all'Ambiente Marco Mattei, comunica che «essendo in corso le procedure per l’istituzione del Monumento Naturale “Selva di Paliano e Mola di Piscoli”, è intenzione di questa Presidenza apportare modifiche alla perimetrazione proposta, con le motivazioni di seguito esplicitate. L’art. 6 della Legge Regionale 6 ottobre 1997, n.29 e ss.mm.ii., prevede che possano essere istituite aree naturali protette, denominate “Monumenti Naturali”, quei territori che si configurano quali ambienti omogenei con caratteristiche di rilevante interesse naturalistico. A tal proposito - continua la lettera - si chiede di includere nella perimetrazione inizialmente proposta (allegato A alla proposta di decreto), anche i territori in cui sono presenti ambiti dì interesse archeologico, fasce di rispetto delle zone umide e aree agricole assimilabili a quelle già incluse nei confini del monumento naturale in oggetto, e, ove possibile, perimetrare l’intero territorio contraddistinto attualmente dall’area denominata “Selva di Paliano e Mola Piscoli. Pertanto, la Direzione Ambiente dovrà procedere ad una nuova perimetrazione, e, se necessario, ad una modifica della proposta di Decreto. Altresì, si dovrà provvedere a comunicare la presente variazione agli enti interessati al procedimento (Amministrazione Provinciale di Frosinone e Comune di Paliano)». I sussurri sono così diventati oggi certezze. Le carte della Regione escludevano dalla tutela diverse aree di pregio naturalistico e archeologico su cui bisognerà rimettere mano. Resta da capire il perchè della mancata pubblicazione degli atti in Comune su cui è già stato presentato un esposto alla Regione per la sospensione dell'intero procedimento. Di certo l'iter ha subito un rallentamento nell'approvazione finale. Ambientalisti e gruppi di opposizione chiedono l'apertura di un tavolo per la messa a punto di un documento che sia il più condiviso possibile.

Cacciotti e Carella alla “guerra”del GAIA
Ecco la notizia quotidiana- 22.01.11

FROSINONE,QUARTIERE SCALO, INCONTRO AMMINISTRAZIONE COMUNALE-COMITATO CIVICO "LABORATORIO SCALO", I PROGETTI IN CANTIERE
La Provincia Fr 22.01.11 p.10
La rotatoria si farà! E' quanto emerso dall' incontro tra il Comitato Civico "Laboratorio Scalo", il sindaco Michele Marini, l'assessore comunale alla Mobilità, Trasporti, Polizia Locale, Sicurezza e Protezione Civile, Maurizio Ciotoli ed il consigliere Turriziani. Come accennato nei giorni scorsi, il Comitato è riuscito ad ottenere, per il momento in via sperimentale, l'impegno per l'installazione di una rotatoria all'incrocio tra via Mascagni e via Valle Fioretta, nelle prossimità dell'Agenzia delle Entrate sede di continui incidenti. Finalmente c'è la promessa del Comune di trovare una soluzione ad un problema che esiste da molto tempo e al quale Laboratorio Scalo da subito ha concentrato la propria attenzione. "Nel giro di dieci giorni ci impegniamo affinché la rotatoria diventi una realtà. Insieme all'Assessore Ciotoli torneremo anche la prossima settimana per esporre il progetto esecutivo delle altre rotatorie che costruiremo lungo la Monti Lepini in prossimità dello Scalo, cui lavori partiranno il prossimo mese" sono state le parole del primo cittadino di Frosinone.
Non si è parlato soltanto di rotatoria ma anche delle altre problematiche individuate dal Comitato con i suggerimenti dei cittadini: parcheggi per i pendolari, controllo e vigilanza del quartiere, giochi per i bambini, marciapiedi dissestati e sorveglianza nei sovrappassi pedonali, che sono ora all'attenzione dell'Amministrazione Comunale. Emblematiche ed incoraggianti le parole dell'Assessore Ciotoli: "Vogliamo ridare lustro ad un quartiere con tanti problemi. Mi sto prendendo quest'impegno perché la Stazione merita interventi di riqualificazione". "Ringrazio il Comitato Laboratorio Scalo per l'impegno e l'aiuto che ci sta dando. Insieme a loro e a tutti gli altri comitati di quartiere ci incontreremo per migliorare l'intera zona. Sono disposto ad aprire un dialogo per quanto riguarda tutti i progetti futuri" ha concluso il Sindaco. Il nuovo Comitato "Laboratorio Scalo" continua il proprio lavoro fatto di proposte, piccole e di facile realizzazione, per rendere più vivibile il quartiere. Il Comitato ed il Sindaco torneranno ad incontrarsi martedì prossimo per fare il punto di tutte le problematiche poste sul tavolo e su quelle che stanno emergendo durante gli incontri.


ANAGNI. CONVEGNO SU EFFETTI INCENERITORI SULLA SALUTE. AUDITORIUM COMUNALE VENERDI' 28 GENNAIO ORE 17.30