REDAZIONE: FRANCESCO BEARZI, CRISTINA MATALONI, SARA DEODATI, VINCENZO LANDOLINA, ALBERTO VALLERIANI, ROCCO MARTUFI, GIULIO TIRINELLI

PER COMUNICATI STAMPA, SEGNALAZIONI, SUGGERIMENTI: sentieroarcobaleno@yahoo.it

A PARTIRE DA OGGI, 14 MARZO 2011, LA RASSEGNA STAMPA SARA' AGGIORNATA E COMPLETA SOLO DIRETTAMENTE SUL SITO. SEGUICI SU RETUVASA.ORG!

PER LA RICERCA NELL'ARCHIVIO INTERNO: digitare il termine chiave nella casella in alto a sinistra contrassegnata dalla lettera B, compariranno tutti gli articoli pertinenti

giovedì 23 dicembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 23.12.10

ACEA ATO 5 - PROVINCIA FROSINONE: PARTONO LE DIFFIDE DEL GESTORE, LO SCONTRO LEGALE SEMBRA INEVITABILE
Il Messaggero Fr pp. 33 (prima) e 35 - di Denise Compagnone

Vicenda servizio idrico: dalle parole si passa ai fatti. Novantatre diffide formali ad adempiere sono state depositate, martedì mattina, presso il Tribunale di Frosinone da parte degli avvocati di Acea spa e verranno notificate in questi giorni da ufficiali giudiziari. Sono rivolte all’autorità d’ambito, alla Conferenza dei sindaci, alla Sto, alla Regione Lazio, alla Conviri come enti e poi al presidente Antonello Iannarilli, agli 86 sindaci dell’Ato e ai tecnici della Sto come persone fisiche. Trenta giorni a disposizione, sta scritto sulla diffida, per fare quello che non è stato fatto da almeno un anno: la definizione della tariffa per il periodo 2006-2009; di quella definitiva per il 2010; l’avvio del procedimento per la definizione di un nuovo piano d’ambito che programmi gli investimenti per il triennio 2011/2013 e quindi la tariffa definitiva anche per l’anno in arrivo. E inoltre, al quarto punto, l’invito è a tener conto che nella determinazione delle tariffe vengano riconosciuti i danni conseguenti al ritardo nell’adozione di tali provvedimenti. Alla scadenza dei trenta giorni, se gli enti non avranno adempiuto, la società si riserverà di prendere tutte le iniziative, anche giudiziarie, per tutelare i propri interessi e per ristoro dei danni subiti dalla società. È una rottura, nell’aria da tempo, che si ufficializza, con tanto di firma dell’avvocato. Sarà da analizzare ora la reazione dei sindaci e di Iannarilli, il quale, nel frattempo, dopo un primo rinvio (dal 20 dicembre) ha convocato la conferenza dei sindaci per il prossimo mercoledì 29. Il presidente della Provincia porterà all’attenzione dei primi cittadini la sua proposta, ancora in via di definizione in questi giorni, ma che comunque dovrebbe attestarsi sempre sulla linea dura. Impossibile cioè, secondo Iannarilli, non considerare quelli che sono stati i mancati investimenti passati. Quelli oggetto della famosa transazione del 2004 poi finita sotto inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Frosinone che ieri, per la parte penale, ha visto svolgersi un nuovo capitolo: l’udienza si è svolta ma i giudici si sono riaggiornati per la primavera. Ad ogni modo il 29, sempre se si raggiungerà il numero legale, i sindaci avranno l’occasione se non altro per discutere sul da farsi. Ma in fretta. Se si vorrà evitare una nuova azione legale, e probabilmente, se le cose si metteranno male, la richiesta di risoluzione contrattuale, oltre che di risarcimento danni, dovranno muoversi entro il termine ultimo dei trenta giorni. Ma stilare un piano d’ambito, da cui poi deriveranno la definizione di tutte le tariffe definitive, non è una passeggiata, e molto difficile sarà riuscire a farlo in trenta giorni, a maggior ragione a cavallo delle feste. I sindaci e l’autorità d’ambito ce la faranno?

E INTANTO COMINCIA IL PROCESSO PER ABUSO DI UFFICIO ALL'AZIENDA E ALLA GESTIONE PROVINCIALE SCALIA CHE AUMENTO' LE TARIFFE
Il Messaggero Fr 23.12.10 p.35
Lo scontro tra l’Amministrazione provinciale e l’Acea si sposta in Tribunale.
L’occasione è il processo che si è aperto ieri davanti ai giudici del Tribunale di Frosinone. Processo a carico di cinque imputati che sono: l’avv. Francesco Scalia, ex presidente della Provincia; l’ing. Massimo Pilozzi, ex Funzionario della Provincia e, attualmente, presso la segreteria tecnica operativa di Ato 5; gli ex responsabili di Acea Ato 5 Stefano Tempesta (presidente del Cda), Luca Matrecano (amministratore delegato) e Barnaba Paglia (dirigente dell’Ufficio lavori e responsabile degli investimenti). Ebbene, Tempesta e Scalia sono accusati di “abuso d’ufficio” in relazione alla seduta del 27 febbraio del 2007 della Conferenza dei sindaci, in cui si ritenne necessario l’aumento tariffario del servizio idrico. Un aumento che il pm, Tonino Di Bona, ritiene non dovuto dal momento che: erano stati riconosciuti nuovi costi in violazione della Convenzione; l’aumento tariffario era superiore del 20% e quindi oltre i limiti fissati dal disciplinare tecnico; la nuova tariffa si applicava retroattivamente. Tempesta, Matrecano, Paglia e Pilozzi, invece, rispondono di ”truffa” perchè avrebbero ”gonfiato” i costi affrontati dall’Acea Ato 5.
Ebbene, ieri l’avvocato Nicola Ottaviani si è costituito parte civile per conto della Provincia chiedendo (e ottenendo) di essere autorizzato a convocare l’Acea Spa per la sua responsabilità civile. Richiesta che invece non è stata avanzata dall’avvocato Imposimato, che cura gli interessi dell’Autorità d’Ambito, il quale si è costituito solo contro gli imputati. E la differenza non è di poco conto: qualora si dovesse definire un risarcimento a favore della Provincia è evidente che chiamando in causa l’Acea Spa (ossia il suo legale rappresentante) si hanno possibilità molto più concrete di ottenere un congruo risarcimento, mentre è più difficile ottenerlo dai 5 imputati chiamati in causa singolarmente e in proprio.
Prossima udienza il 22 aprile. La difesa è affidata agli avvocati Mario Di Sora, Carlo Taormina, Giulia Bongiorno e Giarrico Ranaldi

FROSINONE - LETTERA APERTA DEL COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA
Ultimissime.net, 23.12.10


Lettera aperta rivolta al presidente dell'Amministrazione Provinciale, all'A.A.T.O. n.5, al Garante il Servizio Idrico Integrato Regione Lazio, al CO.N.VI.RI. di Roma e al Signor Procuratore della Repubblica di Frosinone: "Il Coordinamento Acqua Pubblica della provincia di Frosinone denuncia l’ennesima prevaricazione e l’arrogante disprezzo per la legalità e i diritti dei cittadini di cui è protagonista il gestore del Servizio Idrico Integrato. Di fronte ai balbettii ed ai tentennamenti di chi – l’Assemblea dei Sindaci – dovrebbe tutelare cittadini e territorio trascinando dinanzi al giudice questa azienda perché risponda delle inadempienze e dei comportamenti che da così tanti anni producono danni gravissimi ai cittadini e al territorio, stiamo assistendo in queste settimane e in questi ultimi giorni ad un crescendo di azioni e comportamenti inqualificabili. Migliaia e migliaia di cittadini hanno trasmesso specifici, articolati e documentati reclami contro fatturazioni incongrue, palesemente errate, contenenti tariffe illegali ed illegittime, peraltro revocate da un anno dall’Autorità d’Ambito. Contenenti la contestazione della mancata erogazione, nei termini contrattuali, del servizio di cui si pretenderebbe il corrispettivo intero. Questi cittadini avevano ed hanno il diritto di ricevere nei termini di legge e di contratto adeguato ed esauriente riscontro al loro reclamo. Di contro, nonostante lo stesso CO.N.VI.RI. abbia in più di un’occasione riscontrato la rilevanza del contenzioso proposto, ACEA ATO5 S.p.A. ha scelto – evidentemente perché impossibilitata a confrontarsi nel merito delle contestazioni – di fare mostra di ignorare il diritto del cittadino a far valere i propri diritti, qualificando ingiuriosamente nelle fatturazioni successive, nelle lettere di sollecito, agli sportelli, nelle telefonate minacciose ed ora, mandando “figuri” a minacciare la riduzione del flusso idrico, quegli stessi cittadini come “morosi”; arrivando a calcolare sulle fatture reclamate interessi di mora. A tutte le autorità in indirizzo chiediamo quanto ancora dovranno sopportare i cittadini prima che ognuna di loro, per quanto di rispettiva competenza, si decida ad intervenire per far cessare il sopruso, la prepotenza, l’arroganza? Quanto ancora dovranno sopportare prima che venga ripristinato quel minimo di legalità facendoci uscire da questo “far west”. Come Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone siamo e restiamo dalla parte dei cittadini e della legalità. Ci aspettiamo che lo siano fattivamente anche le pubbliche autorità".

SALVO L'OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CAMPOCATINO. PASSA IN CONSIGLIO REGIONALE L'EMENDAMENTO AD HOC DI SCALIA AL BILANCIO

La Provincia FR 23.12.10 p.15
E' passato alla Regione Lazio, nell'ambito dell'approvazione del bilancio, l'emendamento presentato dal consigliere Francesco Scalia sui fondi all'Osservatorio Astronomico di Campocatino. Come noto, infatti, tra le varie voci in bilancio era stata cancellata la voce che riguardava i finanziamenti erogati ogni anno dalla Regione all'importante struttura scientifica situata sul territorio di Guarcino. Lo ha reso noto ieri lo stesso Scalia, il quale ha espresso la massima soddisfazione per questo suo importante risultato.
La stessa soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Mario Di Sora, presidente dell'Osservatorio di Campocatino, il quale, ascoltato telefonicamente, ha dichiarato: «Sono davvero contento di questo risultato che Scalia è riuscito a raggiungere a proposito del nostro Osservatorio. Soprattutto perché in questo modo viene salvata un'importante struttura fondamentale per la ricerca scientifica, unica nella nostra provincia. E di questo sarà soddisfatta anche la popolazione, soprattutto quella scolastica. Basti pensare che delle cinquemila persone che ogni anno visitano l'Osservatorio di Campocatino, tremilacinquecento sono studenti».
Una svolta, dunque, per la struttura scientifica, che con i finanziamenti eviterà la chiusura e potrà continuare a dare grandi soddisfazioni per le ricerche e per le molte scoperte effettuate dagli astrofili che fanno parte dell'equipe guidata da Mario Di Sora.


RECUPERO NOTIZIA IMPORTANTE DEI GIORNI SCORSI:
NON SI FA ATTENDERE LA RISPOSTA DI FABIO DE ANGELIS E ANNA MARIA TEDESCHI ALL'ANNUNCIO DI QUERELA NEI LORO CONFRONTI DA PARTE DELLA SAF
Ciociaria oggi 19.12.10 p.35





TENSIONE AL LIMITE PER I DISSERVIZI SULLA ROMA-CASSINO

Il Messaggero Fr 23.12.10 pp.33 (prima) e 37 - di De. Co.
L’indagine di Legambiente che da cinque anni fotografa puntualmente la situazione del trasporto ferroviario regionale in Italia, anche nel 2010 ha collocato la linea Cassino-Roma agli ultimi posti della classifica nazionale. A causa dei continui ritardi, dello scarso livello di manutenzione e pulizia, del perenne sovraffollamento. I pendolari della provincia non avevano certo bisogno di conoscere i risultati dell’indagine: quei disagi li vivono ogni giorno sulla loro pelle. Nelle ultime settimane poi, la situazione sembra essere peggiorata. Lo testimoniano anche diverse segnalazioni da parte di lettori che lamentano ritardi, specialmente nella tratta di ritorno, quella della fascia oraria del tardo pomeriggio, ormai praticamente quotidiani. «Da due settimane - lamenta un lettore - non c’è un giorno che mio figlio riesca ad arrivare puntuale. E le carrozze sono state sostituite con altre risalenti a qualche decennio fa, sporche e strette. La situazione si sta facendo insopportabile». Martedì pomeriggio, inoltre, le cose sono degenerate. Un treno guasto a Valmontone ha fatto slittare tutte le corse in partenza da Termini a Cassino. Visto che i minuti passavano e nessun treno partiva, i pendolari si sono incamminati lungo il binario 15, uno dei più lontani, per raggiungere la corsa delle 19.08. Anche lì però i minuti di ritardo si accumulavano e così l’esasperazione degli uomini e delle donne che aspettavano di tornare a casa dopo una giornata di lavoro, mentre il treno, peraltro vecchissimo, continuava a non partire. La tensione è arrivata al massimo quando un operatore di Trenitalia, dal binario, ha comunicato che il treno, zeppo com’era, non sarebbe potuto partire ed era meglio che qualcuno scendesse. «Non ho creduto alle mie orecchie - ha raccontato uno studente -. Sono sceso per controbattere ma ho visto che l’uomo era già accerchiato da tanti, inferociti. Per fortuna è intervenuta la Polizia Ferroviaria». Anche la Polizia però non ha potuto contenere la rabbia dei pendolari tanto che alla fine gli agenti hanno consigliato di far partire comunque il convoglio.

MARATONA IN CONSIGLIO REGIONALE PER IL BILANCIO. EMENDAMENTO SCALIA PER IL PROJECT FINANCING DEL CASALENO

La Provincia FR 23.12.10 p.2
E' stata una 'lunga notte' quella appena trascorsa in consiglio regionale, con l'assemblea impegnata a votare una raffica di emendamenti al bilancio.
Fra i tanti emendamenti c'è quello presentato dal consigliere regionale Francesco Scalia e riguardante il ripristino del finanziamento della Pisana (10 milioni di euro) per la realizzazione del progetto di finanza degli stadi, per l'ultimazione del Casaleno e per la riqualificazione urbanistica del Campo Sportivo.
Un argomento di grande attualità, soprattutto dopo che si è appreso che i fondi erano stati spostati dalla Regione per fronteggiare il debito sanitario.
Scalia aveva detto: «Esiste un accordo di programma tra Comune di Frosinone e Regione Lazio: il Comune lo sta rispettando, la Regione non può recedere. Personalmente, presenterò un emendamento al bilancio perché il contributo di 10 milioni di euro per il Casaleno venga ripristinato e, va da sé, chiederò ai colleghi di centrodestra di sostenerlo. Finiamola con il gioco dello scaricabarile, e piuttosto tentiamo di ottenere che almeno una parte delle risorse già stanziate per il nostro territorio siano confermate e non vadano irrimediabilmente perse».
Scalia ha posto l'argomento come una priorità per il suo gruppo, con l'obiettivo di far inserire la richiesta nel maxi-emendamento. Alla fine è l'assessore al ramo che decide quali tematiche far entrare nel maxi-emendamento.
Chiaro che le diplomazie degli schieramenti fanno un lavoro frenetico. In consiglio regionale ci sono due consiglieri di opposizione eletti nelle file dell'opposizione: Francesco Scalia (Pd) e Anna Maria Tedeschi (Italia dei Valori). Quattro sono i consiglieri di maggioranza: il presidente dell'assise regionale Mario Abbruzzese (Pdl), il capogruppo regionale del Pdl Franco Fiorito Annalisa D'Aguanno (Pdl) ed Alessandra Mandarelli (Lista Polverini). E' evidente che la decisione del Popolo delle Libertà avrà un'importanza fondamentale. Intanto, però, sia Scalia che il sindaco di Frosinone Michele Marini hanno avviato una mediazione con l'Udc, con l'obiettivo di convincere i centristi a votare l'emendamento di Scalia.
Ivan Spaziani, capogruppo dell'Unione di Centro al Comune di Frosinone, dice: «L'Udc voterà l'emendamento perché uno stadio di calcio all'altezza della stuazione serve alla città di Frosinone, così come serve la riqualificazione urbanistica dell'area del Campo Sportivo».
Il sindaco Michele Marini è stato chiaro: «Confido nel sostegno dei consiglieri dell'Udc, ma anche del Pdl, dal momento che la provincia di Frosinone esprime quattro consiglieri di maggioranza. Ad ogni modo la prova della verità è arrivata».