ANAGNI. IL SINDACO RIBADISCE L'IMPORTANZA DELL'ACQUISTO DELL'AREA DELL'EX DEPOSITO MILITARE. ANNULLATO L'INCONTRO CON RETUVASA (E ALTRE ASSOCIAZIONI) A CAUSA DI UN FURTO NELLA CASA DEL PRIMO CITTADINO, COLPITA IN VIA MOROLENSE INSIEME AD ALTRE TRE ABITAZIONI
Rinnoviamo la solidarietà espressa ieri, quando per discrezione non avevamo anticipato le ragioni dell'oggettivo impedimento
(Ricordiamo con l'occasione il tentato furto subito dall'amico Fiorenzo Fraioli qualche settimana fa a Castro dei Volsci, che rischiò di perdere la cosa più preziosa: l'archivio di anni di libera informazione)
Ciociaria oggi 2.12.10 p.21 - di MC
Il nostro comunicato stampa di ieri sull'ex deposito è pubblicato anche su La Provincia FR 2.12.10 p.24
L'AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA AD ANAGNI, VIA PONTE PIANO
La Provincia FR 2.12.10 p.23
Il Messaggero FR p.36 - di De. Co.
LA LOTTA ALLE DISCARICHE. PROSEGUE L'AZIONE STRUTTURALE DEI CARABINIERI IN CIOCIARIA
Il Messaggero FR 2.12.10 p.39
«Nel territorio c’è una situazione di degrado ambientale che merita attenzione. Anche perché sono sempre più numerose le segnalazioni di cittadini e comitati su fenomeni di inquinamento». Lo ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Antonio Menga, all’indomani della seconda vasta operazione, effettuata stavolta nell’area centro-sud della provincia, che ha portato a scoprire altre aree adibite a discariche abusive, dove erano stati abbandonati rifiuti speciali e pericolosi di varia tipologia. Sono così scattati altri sequestri, dopo quelli già messi a segno nel nord Ciociaria tra Frosinone, Anagni e Alatri. Le ultime scoperte in ordine di tempo sono state effettuate nel territorio di Ferentino: i carabinieri coordinati dal capitano Costantino Airoldi, infatti, durante un servizio di perlustrazione, hanno individuato quattro diverse aree comunali, per complessivi 280 mq circa, su cui sono stati depositati in maniera incontrollata rifiuti vari, consistenti in pneumatici, televisori, frigoriferi, materiale di scarto di lavorazioni edili ed altro. Le aree, delimitate, ora dovranno essere bonificate. «Su questo settore, cioè su quello della tutela ambientale, daremo il nostro forte contributo, vigileremo - ha aggiunto il colonnello Menga -. Sono i cittadini che ce lo chiedono e i gli uomini in forza alle 55 stazioni dell’Arma hanno dimostrato che su tale fronte non hanno nulla da invidiare a nessuno. Finora ci siamo concentrati su fenomeni di discariche abusive, inquinamento delle acque, abbiamo svolto verifiche specifiche, anche sul trasporto dei rifiuti, ma in futuro non escludo controlli ben più complessi, sempre in materia di ambiente». D’altronde, il colonnello Menga vanta una lunga esperienza nel Noe.
Ste. De Ang.
Ste. De Ang.
L'AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA AD ANAGNI, VIA PONTE PIANO
La Provincia FR 2.12.10 p.23
Rifiuti a Ponte Piano, la Finanza fa poker. Ieri mattina negli uffici del Comando della Brigata anagnina delle Fiamme Gialle, i sottufficiali verbalizzanti compilavano il quarto verbale a carico del sospetto inquinatore, accusato di aver scaricato ai bordi della provinciale 118, rifiuti speciali.
Gli uomini del mar. Giuseppe Ceglie dopo la scoperta ed il sequestro dei materiali che ammorbano la zona, attraverso lo studio e l'analisi di elementi ritenuti interessanti, sono risaliti ai probabili autori dello scempio, individuandoli ed invitandoli a fornire proprie ragioni. Gli argomenti a loro discarico sono veramente labili, ed al massimo è credibile il racconto di qualcuno che invoca "sarà stato un operaio, che invece di portarli alla discarica autorizzata ha pensato di disfarsene come fanno un po' tutti…".
Tra le scoperte più interessanti, quella effettuata a tempo di record relativa ai resti di insegne ed involucri provenienti in maniera evidente da cantieri a servizio delle Poste Italiane SpA. Anche in questo caso il titolare avrebbe affidato l'incarico di provvedere allo smaltimento dei materiali di risulta a persona di fiducia; una fiducia mal riposta, se invece che smaltirli nei modi di legge, sono finiti ai bordi di Via Ponte Piano. Proseguono intanto le indagini, serrate e delicate, per accertare le responsabilità delle ditte incaricate di smaltire rifiuti speciali e tossici provenienti da ditte terze, scaricati invece tra i castagni della Macchia, il bosco comunale scambiati troppo spesso per discarica. Il comandante provinciale col. Salato ci tiene molto all'ambiente ed al territorio, ed i comandi subalterni dimostrano di onorare con dedizione gli obiettivi del loro coordinatore.
Gli uomini del mar. Giuseppe Ceglie dopo la scoperta ed il sequestro dei materiali che ammorbano la zona, attraverso lo studio e l'analisi di elementi ritenuti interessanti, sono risaliti ai probabili autori dello scempio, individuandoli ed invitandoli a fornire proprie ragioni. Gli argomenti a loro discarico sono veramente labili, ed al massimo è credibile il racconto di qualcuno che invoca "sarà stato un operaio, che invece di portarli alla discarica autorizzata ha pensato di disfarsene come fanno un po' tutti…".
Tra le scoperte più interessanti, quella effettuata a tempo di record relativa ai resti di insegne ed involucri provenienti in maniera evidente da cantieri a servizio delle Poste Italiane SpA. Anche in questo caso il titolare avrebbe affidato l'incarico di provvedere allo smaltimento dei materiali di risulta a persona di fiducia; una fiducia mal riposta, se invece che smaltirli nei modi di legge, sono finiti ai bordi di Via Ponte Piano. Proseguono intanto le indagini, serrate e delicate, per accertare le responsabilità delle ditte incaricate di smaltire rifiuti speciali e tossici provenienti da ditte terze, scaricati invece tra i castagni della Macchia, il bosco comunale scambiati troppo spesso per discarica. Il comandante provinciale col. Salato ci tiene molto all'ambiente ed al territorio, ed i comandi subalterni dimostrano di onorare con dedizione gli obiettivi del loro coordinatore.
ACEA ATO 5 VALUTA LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Il Messaggero FR p.36 - di De. Co.
Si avvicina la fine dell’anno, termine ultimo che la conferenza dei sindaci di Ato 5 si era data in un precedente appuntamento per definire una nuova tariffa e per stilare il nuovo piano di ambito per il triennio 2011/2013. Mentre però ancora non è stata convocata alcuna assemblea dei sindaci, si è tenuta invece una seduta del Cda di Acea Ato 5 che ha deliberato di voler stringere i tempi, arrivando a minacciare la richiesta di rescissione del contratto.
“In assenza cioè di un immediato adeguamento della tariffa - è scritto nella lettera a firma del presidente Ranieri Mamalchi inviata alla Conviri e al presidente dell’autorità d’ambito Antonello Iannarilli -, la società non potrà che disdettare il contratto per danno, perseguendo in tutte le sedi giudiziarie e amministrative, ivi comprese le doverose denunce agli organi di controllo, la difesa dei propri diritti.
Ciò anche per il doveroso rispetto dovuto ai dipendenti della società - si legge -, i cui posti di lavoro sono messi in concreto repentaglio a causa dell’irragionevolezza dei comportamenti e delle gravissime inadempienze amministrative, ascrivibili solo ed esclusivamente al Presidente e alla struttura tutta dell’Aato 5”. Toni ed epiteti durissimi a conclusione di una lettera che riepiloga lo svolgimento dei fatti dal punto di vista di Acea. Ora appunto il cda, oltre a dar mandato ai legali di tutelare la società in tutte le sedi giudiziarie, ha anche deciso di dare incarico per valutare le modalità per un’eventuale risoluzione, per inadempimento della convenzione. La risposta dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Termine entro il quale è attesa anche la convocazione della conferenza dei sindaci da parte di Antonello Iannarilli, che potrebbe essere decisiva per le sorti della partita. Ma il presidente è stretto anche nella morsa dei suoi stessi alleati che sono divisi sulla strategia da affrontare per uscire da questo contenzioso che dura oramai da mesi.
“In assenza cioè di un immediato adeguamento della tariffa - è scritto nella lettera a firma del presidente Ranieri Mamalchi inviata alla Conviri e al presidente dell’autorità d’ambito Antonello Iannarilli -, la società non potrà che disdettare il contratto per danno, perseguendo in tutte le sedi giudiziarie e amministrative, ivi comprese le doverose denunce agli organi di controllo, la difesa dei propri diritti.
Ciò anche per il doveroso rispetto dovuto ai dipendenti della società - si legge -, i cui posti di lavoro sono messi in concreto repentaglio a causa dell’irragionevolezza dei comportamenti e delle gravissime inadempienze amministrative, ascrivibili solo ed esclusivamente al Presidente e alla struttura tutta dell’Aato 5”. Toni ed epiteti durissimi a conclusione di una lettera che riepiloga lo svolgimento dei fatti dal punto di vista di Acea. Ora appunto il cda, oltre a dar mandato ai legali di tutelare la società in tutte le sedi giudiziarie, ha anche deciso di dare incarico per valutare le modalità per un’eventuale risoluzione, per inadempimento della convenzione. La risposta dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Termine entro il quale è attesa anche la convocazione della conferenza dei sindaci da parte di Antonello Iannarilli, che potrebbe essere decisiva per le sorti della partita. Ma il presidente è stretto anche nella morsa dei suoi stessi alleati che sono divisi sulla strategia da affrontare per uscire da questo contenzioso che dura oramai da mesi.
ANAGNI. ORA IL SACCO FA PAURA
La Provincia FR 2.12.10 p.24
[...] Ieri mattina un grosso albero caduto sulla Via Calzatora ha costretto la chiusura al transito veicolare ed il successivo intervento dei taglialegna.
La Via San Filippo, nel tratto da Via Berzò-Rio verso l'Acqua Acetosa, è stata interessata da una frana, e l'ufficio tecnico comunale nella persona del geometra Pierluigi De Santis è intervenuto prontamente.
Lungo la Circonvallazione qualche blocco di arenaria s'è staccato, un fatto ovvio ma non per questo meno preoccupante. Il fiume Sacco, all'altezza della cascata che divide Anagni da Sgurgola, mostrava tutto il suo selvaggio fascino. La superficie dell'acqua era alta almeno tre metri oltre il normale, e la corrente piuttosto violenta, trascinava con sé tronchi e carcasse di animali.
Tutto sommato la fitta rete di canali naturali ed artificiali, ha svolto bene il suo compito, evitando gravi emergenze.
La Via San Filippo, nel tratto da Via Berzò-Rio verso l'Acqua Acetosa, è stata interessata da una frana, e l'ufficio tecnico comunale nella persona del geometra Pierluigi De Santis è intervenuto prontamente.
Lungo la Circonvallazione qualche blocco di arenaria s'è staccato, un fatto ovvio ma non per questo meno preoccupante. Il fiume Sacco, all'altezza della cascata che divide Anagni da Sgurgola, mostrava tutto il suo selvaggio fascino. La superficie dell'acqua era alta almeno tre metri oltre il normale, e la corrente piuttosto violenta, trascinava con sé tronchi e carcasse di animali.
Tutto sommato la fitta rete di canali naturali ed artificiali, ha svolto bene il suo compito, evitando gravi emergenze.
IL MALTEMPO NEL NORD DELLA CIOCIARIA
Il Messaggero FR 2.12.10 p.37
Anche Il Nord della Ciociaria nella morsa del maltempo che ormai incessantemente da più di due giorni sta abbattendosi sul territorio della nostra Provincia. Problemi si registrano a Supino e Ferentino. Nel centro lepino si fa sempre più critica la situazione di via La Mola nell’ultimo tratto a due passi dall’inizio del paese. Qui infatti si è verificata una frana che le ultime piogge hanno ampliato. Un marciapiede ha ceduto e si viaggia a senzo unico alternato. Il rischio è che possa cedere anche il manto stradale e la montagna sul lato sinistro della carreggiata. Il comune ha lanciato l’ennesimo appello alla Provincia di intervenire “prima che i disagi possano aumentare e si possa rischiare anche l’incolumità delle persone”. La zona franata è stata transennata. Problemi anche a Ferentino per allagamenti alla via Morolense nei pressi dello stabilimento chimico Marangoni e, soprattutto in via Labrofico Cuppi la strada interna che collega Ferentino all’Aeroporto Moscardini di Frosinone. Le forti piogge hanno reso la strada praticamente impraticabile con notevoli disagi agli automobilisti.
Il Messaggero FR 2.12.10 p.37
Anche Il Nord della Ciociaria nella morsa del maltempo che ormai incessantemente da più di due giorni sta abbattendosi sul territorio della nostra Provincia. Problemi si registrano a Supino e Ferentino. Nel centro lepino si fa sempre più critica la situazione di via La Mola nell’ultimo tratto a due passi dall’inizio del paese. Qui infatti si è verificata una frana che le ultime piogge hanno ampliato. Un marciapiede ha ceduto e si viaggia a senzo unico alternato. Il rischio è che possa cedere anche il manto stradale e la montagna sul lato sinistro della carreggiata. Il comune ha lanciato l’ennesimo appello alla Provincia di intervenire “prima che i disagi possano aumentare e si possa rischiare anche l’incolumità delle persone”. La zona franata è stata transennata. Problemi anche a Ferentino per allagamenti alla via Morolense nei pressi dello stabilimento chimico Marangoni e, soprattutto in via Labrofico Cuppi la strada interna che collega Ferentino all’Aeroporto Moscardini di Frosinone. Le forti piogge hanno reso la strada praticamente impraticabile con notevoli disagi agli automobilisti.