REDAZIONE: FRANCESCO BEARZI, CRISTINA MATALONI, SARA DEODATI, VINCENZO LANDOLINA, ALBERTO VALLERIANI, ROCCO MARTUFI, GIULIO TIRINELLI

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giovedì 7 ottobre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 7.10.10

ANAGNI, SCAVI NELLA ZONA INDUSTRIALE ALLA RICERCA DI RIFIUTI TOSSICI
I Vigili del fuoco del nucleo batteriologico e radioattivo dei comandi provinciali di Roma e Frosinone e gli agenti della sotto-sezione A1 di Frosinone, da questa mattina cercano in un terreno di Anagni rifiuti tossici, scarti di medicinali che avrebbero dovuto essere smaltiti con un regolare procedimento e che invece avrebbero fortemente inquinato la zona che si trova a ridosso dell’autostrada e a due passi dal fiume Sacco. L’area e’ stata individuata grazie alla denuncia presentata da un ex operaio di un’azienda, oggi gravemente malato. (AGI)
"Altri cimiteri di rifiuti tossici? Dopo Ceprano, anche ad Anagni sono iniziati alcuni scavi nei pressi di una ex fabbrica situata nella zona industriale a pochi metri dal fiume Sacco e nelle vicinanze dell’Autostrada. Da questa mattina i Vigili del fuoco del nucleo batteriologico e radioattivo dei comandi provinciali di Roma e Frosinone stanno scavando lungo il terreno congiuntamente agli agenti della Polizia Stradale a seguito di una denuncia presentata da un ex dipendente dell’azienda. Gli scavi si stanno protraendo tuttora alla ricerca di eventuali rifiuti tossici che potrebbero essere stati sotterrati in passato" (ultimissime.net)
ALTRE FONTI CI SUGGERISCONO VERSIONI SIGNIFICATIVAMENTE DIVERSE

IL DOCUMENTO STILATO DALLA PROVINCIA DI FROSINONE SUL RISANAMENTO AGRO-AMBIENTALE (ALIMENTARE) DELLA VALLE DEL SACCO,  PRESENTATO  DA FABIO DE ANGELIS ALLA CONFERENZA STAMPA DI IERI RELATIVA ALL'INQUINAMENTO DA BETA-HCH; CON LA COLLABORAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PRODUZIONI ANIMALI DELL'UNIVERSITA' DELLA TUSCIA, RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO, CIA FROSINONE E COLDIRETTI FROSINONE (Ciociaria oggi 7.10.10 pp.26-27)
Parte Prima

Parte seconda

LE CONFERME UFFICIALI SULLA CONTAMINAZIONE DA BETA-HCH SUL 20% DEL CAMPIONE DI  PERSONE ANALIZZATE TRA FROSINONE E FALVATERRA. FABIO DE ANGELIS CHIEDE AL MINISTERO L'ESTENSIONE DELL'AREA EMERGENZIALE FINO ALLA CONFLUENZA DEL LIRI
Ampia sintesi da Il Messaggero p.36
La conferma è arrivata ieri mattina dalle istituzione preposte: ufficio commissariale per la Valle del Sacco, dipartimento di epidemiologia, Asl di Roma G e Asl di Frosinone. I dati sono ancora incompleti, visto che il campione analizzato è di 111 persone su 400, ma comunque il 20% circa è risultato positivo (presenza di beta-hch superiore a 100 microgrammi per grammo di grasso).
Sono 111 persone, divise per quattro fasce d’età, dai 25 anni in su, individuati come campione rappresentativo della popolazione residente nei comuni rivieraschi da Frosinone a Falvaterra. Un campione così suddiviso: 46 allevatori, 58 residenti entro 1 km dal fiume, 7 residenti oltre un km. E tra loro i positivi sono 23. Una percentuale pari appunto al 20% circa, comunque inferiore ai dati emersi a Colleferro e dintorni che mostravano una contaminazione tra i residenti entro un km dal fiume (circa 250 persone), pari al 50% circa. A Ceccano e dintorni, invece, i livelli ematici di beta-hch alterati sono stati riscontrati in 23 soggetti, appunto, di cui 11 sono allevatori, 10 sono residenti entro un chilometro e 2 residenti oltre un chilometro, per lo più nella fascia che va dai 55 ed i 65 anni, a dimostrazione di quanto questo tipo di inquinamento sia radicato ormai da anni ed anni. La contaminazione dell’uomo, infatti, passa tramite l’assunzione prolungata nel tempo di alimenti, spesso coltivati proprio sui margini del fiume, a loro volta contaminati. «E’ consolante che la presenza di questo elemento chimico non sia stato riscontrato in neonati», hanno ribadito ieri. Ma ora che si fa? L’hanno chiesto a gran voce i sindaci presenti: Carlo Noto per Anagni, Antonio Ciotoli per Ceccano oltre ai rappresentanti dei comuni di Sgurgola, Castro dei Volsci, Ceprano, Paliano. Intanto, a livello clinico, si prosegue con l’esamina del campione (il secondo giro di convocazioni dovrebbe partire nei prossimi giorni) e con i colloqui personali con i contaminati. L’indagine prosegue anche nella zona nord dove a gennaio verrà presentato il primo resoconto che potrà mostrare, se ci saranno, gli effetti di questo elemento chimico sull’organismo umano, non ancora riconosciuti. Gli insetticidI hanno in genere un effetto tossicologico sul sistema nervoso e sulle ghiandole endocrine. La richiesta più pressante degli amministratori locali è stata quella di istituire sul territorio una cabina di regia che possa fare da riferimento e che indicare le linee guida. “E’ imbarazzante il fatto che non sappiamo cosa rispondere ai nostri cittadini che vengono a chiederci informazioni” hanno lamentato ieri i sindaci. Imbarazzo misto a rammarico per la città di Ceccano (ieri per la prima volta rappresentata non solo dal sindaco ma anche da esponenti dell’opposizione), che si è vista in questi anni rifiutare ogni richiesta di inserimento nei confini dell’area commissariale. «Oggi è più che mai necessario», ha detto Ciotoli. Hanno confermato sia Pierluigi Di Palma, che ha rassicurato i presenti sul fatto che quando il 31 ottobre dovrà essere rinnovato l’incarico all’ufficio commissariale chiederà l’estendimento dei confini fino alla confluenza con il Liri, che Fabio De Angelis, il quale ha scritto già l’altroieri al Ministero, unico competente in merito (TOLTA LA STESSA REGIONE LAZIO, ndr), una lettera contenente tale richiesta. 


LA CONFERENZA STAMPA DI OGGI (purtroppo non abbiamo potuto essere presenti) IN CUI ENNIO ZAOTTINI, NEO DIRIGENTE PROVINCIALE DI ARPA LAZIO, E FABIO DE ANGELIS, ASSESSORE ALL'AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI FROSINONE, HANNO COMUNICATO GRAVI IRREGOLARITA' RELATIVE AL CICLO DEI RIFIUTI DEL FRUSINATE, DEGLI IMPIANTI E DELLE DISCARICHE: LE RELATIVE NOTIZIE  USCIRANNO  SUI TELEGIORNALI SERALI E SUI QUOTIDIANI DI DOMANI

LA CONFERENZA DEI SINDACI DEL FRUSINATE: CI AUTOSOSPENDEREMO SE LA REGIONE NON CI CONSIDERERA' NELLA RIDISCUSSIONE DEL PIANO (tele universo) 

IL PDL DISCUTE A LIVELLO GOVERNATIVO, REGIONALE E PROVINCIALE IL RECENTE COMPORTAMENTO AUTARCHICO DI RENATA POLVERINI SUL PIANO DI RIORDINO OSPEDALIERO: FRANCO FIORITO E ANTONELLO IANNARILLI CHIEDONO UN CHIARIMENTO PROFONDO PER UNA DECISIONE INACCETTABILE (tele universo)

ANCORA SULLA MOBILITAZIONE PROVINCIALE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE del 5.10. IL VIDEO DELL'INTERVENTO DI FRANCESCO NOTARCOLA (Das)

RIATTIVATO L'ASCENSORE DELL'OSPEDALE DI ANAGNI (Das)

INCONTRO SULLA SANITA' ORGANIZZATO DAL PD OGGI ALLE 17.30 AL CIRCOLO ARCI DI ANAGNI (Anagni scuola futura e Anagni Caput Mundi) 
RICORDIAMO CHE DOMANI, VENERDI' 8 OTTOBRE, ALLE 17.30, PRESSO L'AUDITORIUM COMUNALE DELLA CITTA' DEI PAPI, SI TERRA' LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FRANCESCA SANTOLINI, PASSIONE VERDE, ORGANIZZATA DAL'ASSOCIAZIONE CULTURALE GIOVANILE "LA GUERRA DI PIERO"

IN ATTESA DELLA DISCUSIONE DEL PIANO DI RIORDINO OSPEDALIERO IN CONSIGLIO REGIONALE, ECCO COSA PREVEDE NEI SINGOLI PRESIDI
Sintesi de Il Messaggero FR p.33 (prima locale)
Il piano di riorganizzazione ospedaliera approderà in Consiglio regionale solo il 13 ottobre, ovvero dopo la presentazione del Piano al Governo. Decisione che ha innescato nuove polemiche feroci tra maggioranza e opposizione (vedi al proposito la DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE ANNA MARIA TEDESCHI). Nel frattempo, però, la Regione ha definito cosa accadrà agli ospedali ciociari interessati dal Piano di riorganizzazione. Niente posti letto per acuti in nessuno dei presidi, questo ormai è assodato, ma servizi sanitari e, quasi nella totalità dei casi, una postazione del 118. Sorte identica per Anagni e Pontecorvo, che dal 2011 diventeranno “Ospedali distrettuali di II Livello, Tipo B”, ovvero nosocomi dotati di ”Punto di Primo intervento h24”, «gestiti - spiega il piano - da medici ospedalieri dell’emergenza in grado di definire se il sintomo presentato dal paziente richiede il ricovero, dopo averlo stabilizzato, presso una struttura delle rete più appropriata o curarlo in loco ricoverandolo nel reparto di degenza infermieristica (dotato di 10-15 posti letto) coadiuvato dal medico di base»; vi sarà poi una postazione del “118” per il trasferimento in urgenza; un ambulatorio infermieristico «(per l’erogazione di terapie iniettive, piccole medicazioni e tutte le procedure cliniche di bassa complessità gestite da personale infermieristico dietro prescrizione medica)»; il Poliambulatorio per la Specialistica Ambulatoriale (cardiologo, oculistica, endocrinologo, otorinolaringoiatra, ginecologo, urologo, ecc..); il Punto Unico di accesso «per la presa in carico del paziente sia da un punto di vista sanitario (prenotazione visite e analisi, fornitura presidi medici, ecc..) sia da un punto di vista amministrativo (domande di accompagnamento, richiesta di invalidità, assistenza domiciliare, ecc..)»; guardia medica, servizio di Assistenza Domiciliare Integrata e Centro Dialisi.Discorso diverso per Ceccano, Ferentino e Ceprano che diventano “Ospedale Distrettuale di I Livello” con i seguenti servizi: ambulatorio infermieristico «(per l’erogazione di terapie iniettive, piccole medicazioni e procedure cliniche di bassa complessità)»; Poliambulatorio per la Specialistica Ambulatoriale (cardiologo, oculistica, endocrinologo, otorinolaringoiatra, ginecologo, urologo, ecc..); Diagnostica di base; Postazione del 118 per il trasferimento in urgenza.Nell’ospedale In Memoria dei Caduti di Isola Liri si salvano l’hospice («sono stati ultimati i lavori, è stato eseguito il collaudo ed è stata inoltrata richiesta di attivazione per 25 posti letto di lungodegenza»), il Punto di Primo intervento (gestito da medici di medicina generale in grado di definire se i pazienti debbano essere ricoverati e dove); la postazione del 118.La sorte peggiore tocca ad Arpino: «nella struttura - si legge nel piano - erano presenti 20 posti letto di lungodegenza che hanno fatto registrare lo scorso anno 175 dimissioni a carico del Servizio Sanitario Regionale erogate a 149 pazienti con una età media di 81 anni. Nel 2009 circa il 46% delle dimissioni risultano non provenienti da acuto. È evidente l’inappropriato utilizzo di una struttura per acuti trasformata di fatto in una residenza sanitaria per anziani. Il piano prevede pertanto l’attivazione, ad opera della Asl competente, dei servizi territoriali appropriati (Rsa, Hospice, ecc…)».Identico il discorso che riguarda Atina (con il conseguente addio ai 15 posti letto di lungodegenza, ma almeno qui è presente (e dunque resterà) una postazione del 118.

FROSINONE, POCHI SANNO DELL'ORDINANZA COMUNALE ANTI-SMOG
Sintesi de Il Messaggero FR pp.33 (prima locale) e p.34
Dal 4 ottobre è tornata far sentire i suoi effetti l’ordinanza del sindaco Michele Marini n. 22 del 5 febbraio scorso, con cui nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle ore 12,30, è consentita al circolazione solo alle auto a benzina da euro 2 in su, e da euro 3 in su per quelle diesel.
Inoltre la stessa ordinanza prevede anche tre domeniche di stop completo per le auto, ma è saltata quella di domenica prossima:, per disposizioni della Questura legate alla partita di calcio.   Le altre due domeniche di blocco dovrebbero essere il 24 ottobre e il 14 novembre. 

Quasi nessuno è a conoscenza di questo blocco parziale della circolazione: pochi i cartelli, nessun manifesto per la cittadinanza e solo ieri mattina, dopo le nostre richieste di chiarimento all’assessore, la notizia è tornata in evidenza sul sito web del Comune.
Anche quest’anno Frosinone si è confermata tra le città più inquinate d’Italia. E’ il posto dove l’aria è gravemente malata di smog e a dimostrarlo vi sono i 58 giorni di sforamento del livello di polveri sottili del 2010 rispetto ai 35 consentiti dalla norma.