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mercoledì 29 settembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 29.9.10

IL PRESIDENTE PROVINCIALE DELLA CIA FROSINONE, MARIO MANCINI, CHIAMA IN CAUSA TUTTI GLI ENTI PER L'INQUINAMENTO DA BETA-HCH DELLA VALLE DEL SACCO
"Da anni ha subito un'aggressione senza precedenti".
"La presenza di sostanze nocive nel sangue di uomini e donne che risiedono nei comuni bagnati dal fiume Sacco è la conferma di una tragedia umana, sociale e ambientale che, per quanto dolorosa, non stupisce, non sorprende, non ci coglie impreparati".

Per anni – si legge nel comunicato – la Valle del Sacco e il suo fiume hanno subìto, nel silenzio colpevole e complice di molti, una aggressione senza precedenti nel nome di una industrializzazione selvaggia che ha lasciato sul campo morti e feriti, che ha devastato un territorio e le coscienze, distruggendo l'economia rurale e zootecnica che per decenni è stata una preziosa fonte di reddito per centinaia di famiglie e il migliore modello di produzione ecosostenibile. Oltre alla beffa, i danni. Capi di bestiame abbattuti a fronte di risarcimenti e indennizzi inesistenti, miseri e inadeguati, campi preclusi ad ogni coltivazione, contaminazione di uomini e animali. Una attualità che non offre certezze su quello che verrà, un quadro di desolazione che si trascina senza informazioni sullo stato di avanzamento di un intervento di bonifica che procede a singhiozzo.

Una ferita aperta, una sofferenza comune, diffusa, velata dal persistente ostracismo di autorità e istituzioni locali. Le recenti notizie sulla contaminazione di uomini e donne sono aggiornamenti che non possono lasciare indifferenti i sindaci, le autorità comunali, l'amministrazione provinciale, gli amministratori regionali. Vorremmo che l'emergenza ambientale e umana della Valle del Sacco tornasse a riempire le prime pagine delle agende degli assessori comunali, provinciali e regionali. Chiediamo a Comuni, Provincia e Regione la riapertura immediata di una sede di confronto presso la quale le istituzioni informino i cittadini della Valle del Sacco sull'iter della bonifica e sulle misure economiche, sanitarie e sociali che debbono urgentemente essere attivate a sostegno dei cittadini colpiti direttamente dall'emergenza (Il Tempo FR, 29.910)


LE DICHIARAZIONI DI PIERLUIGI DI PALMA, SUBCOMMISSARIO PER L'EMERGENZA DELLA VALLE DEL SACCO: "BETA-HCH, DATI CONFORTANTI"
Sintesi da Ciociaria oggi p.27
Tale il titolo della pagina in questione, tutta dedicata all'inquinamento da beta-hch. Per la precisione di Palma afferma: "L'istituto epidemiologico mi sta inviando proprio in queste ore i dati. Le notizie, come del resto era capitato anche in precedenza, sono arrivate prima ai giornali. Un fatto grave, perché mette in allarme le persone coinvolte, tutti volontari che hanno deciso di partecipare all'indagine epidemiologica. Dati comunque che per quanto mi è dato sapere riguardano 10 persone su 100, dunque confortante (sic, ndr nostra) in quanto sottolinea una storicità dell'avvelenamento e non una evoluzione".

FABIO DE ANGELIS, ASSESSORE PROVINCIALE ALL'AMBIENTE (in ibidem): "LE ANTICIPAZIONI  GIORNALISTICHE DEI RISULTATI DELLA CONTAMINAZIONE DA BETAESACLOROCICLOESANO NON FANNO CHE CONFERMARE QUANTO SOSTENUTO E ANTICIPATO DALL'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE IN QUESTI MESI".
Da sempre abbiamo chiesto al subcommissario Di Palma - prosegue De Angelis - uno studio epidemiologico sui cittadini colpiti nella Provincia di Frosinone, convinti che anche qui si sarebbe riscontrata la contaminazione.
"Il problema da risolvere, posto al governo dallo stesso commissario Di Palma, rimane l'estensione dell'area commissariale nella nostra provincia fino alla confluenza del fiume Sacco nel Liri".
"Siamo certi che ulteriori esami siano utili ma, acclarata la contaminazione diffusa in tutta la Valle, è ora di iniziare l'attività di bonifica che solo le risorse a disposizione del Commissariato potranno avviare".

"Per troppi anni non si è fatto nulla [...], cominciamo a vedere una inversione di rotta, come dimostra la reazione alla realizzazione dell'inceneritore di car fluff ad Anagni. E' utile leggere, per comprendere il cambiamento di questo clima, la Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Lazio e l'ordinanza del TAR che ha respinto il ricorso della Marangoni. Bisogna partire da questo dato per far capire, soprattutto ai nostri imprenditori, che da una grande criticità ambientale come la Valle del Sacco può nascere una occasione di rilancio per l'intera provincia".
"Mercoledì 6 ottobre, come già programmato, terremo con il commissario Di Palma una conferenza stampa per presentare i dati delle analisi e un programma di recupero della qualità agro-ambientale dell'area".

CODICI AGLI ORGANI COMPETENTI SU ANNI DI ANALISI DELL'ARPA CHE POTREBBERO ESSERE INATTENDIBILI : TUTTO VA RIVERIFICATO.
da Il Messaggero FR p.31
“Le maggiori preoccupazioni sono inerenti alla situazione ambientale della Valle del Sacco di cui, in tutti questi anni, si è occupata l’Arpa”. Codici, Codiciambiente, Aduc, Altroconsumo e Unuss, così, chiedono agli organi competenti e agli inquirenti di avviare gli opportuni accertamenti e di riverificare gli esiti delle analisi effettuate dall’Arpa Lazio “in modo da scongiurare omissioni o falsificazioni negli atti”.

COLLEFERRO. TURBOGAS, IL BLOCCO DELLA CENTRALE E' ANCORA POSSIBILE (Cinque giorni - pp. 1 e 9) 
Provincia di Roma e Comune di Colleferro si dichiarano disponibili a un confronto sulla realizzazione dell’impianto. La palla ora passa alla Regione. 

COLLEFERRO. IMPIANTO DI TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO, ANCORA SEI GIORNI PER LE OSSERVAZIONI (Cinque giorni - p. 9)
"[...] Ieri la Rete per la tutela della Valle del Sacco ha
lanciato un appello anche a tutte le amministrazioni comunali del comprensorio per contribuire al blocco del progetto giudicato "non conforme alle direttive europee".

GIALLO SUL PIANO SANITARIO REGIONALE. SI TAGLIANO SETTE OSPEDALI CIOCIARI? 
Sintesi da Il Messaggero FR pp.29-30
«Diciassette ospedali da chiudere a partire da gennaio 2011 e 3.068 posti letto da tagliare, di cui 1.623 nella riabilitazione e la lungodegenza». «Non è vero, numeri falsi, ma denunceremo chi li ha fatti uscire». E’ il botta e risposta tra gli esponenti Pd e Renata Polverini.
«Solo in provincia Frosinone il piano taglia 345 posti letto per acuti - si indigna il consigliere regionale Francesco Scalia - in questo modo il rapporto posti letto abitanti precipita sotto quota due per mille che era già deficitaria rispetto a Roma. Ma poi non riusciamo a comprendere perché, se il Governo aveva chiesto il taglio di 2.500 posti letto per arrivare al rapporto 4 posti letto ogni mille abitanti, la Polverini presenta un piano con 3.068 posti letto in meno».
«Numeri falsi», insiste la Polverini che annuncia una denuncia contro ignoti per capire da dove siano uscite queste tabelle (che allora, forse così false non sono). Di certo la sanità ciociara, se sarà questo il piano presentato al Governo, ne uscirà profondamente modificata. Sette gli ospedali che chiuderanno i battenti. Sei mesi fa Alfredo Pallone immaginava una provincia con tre soli ospedali di eccellenza, al momento dovrebbero restarne aperti quattro. Dalle indiscrezioni spariranno l’ospedale ”Del Prete” di Pontecorvo (con i suoi 119 posti letto per acuti), Ceprano (12), Ferentino (12), Ceccano (49), Arpino (20), Atina (15). Ma a sorpresa nell’elenco spunta anche l’ospedale di Anagni con i suoi 81 posti letto. Salvo, invece, quello di Alatri, più grande ma decisamente meno baricentrico rispetto ad Anagni. Vittima dei tagli anche Sora che perderebbe 19 posti letto.
Sorriderebbero solo Cassino (che avrà 92 posti letto in più) e Frosinone (86 posti letto in più per il nuovo ospedale). «Ma questi sono posti letto già previsti - incalza Scalia».
Dalle indiscrezioni tagli in vista anche la sanità privata: il San Raffaele di Cassino si vedrebbe togliere 122 posti letto tra riabilitazione e lungodegenza (su 273) e la Città Bianca di Veroli ne perderà 50 (su 103).

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