REDAZIONE: FRANCESCO BEARZI, CRISTINA MATALONI, SARA DEODATI, VINCENZO LANDOLINA, ALBERTO VALLERIANI, ROCCO MARTUFI, GIULIO TIRINELLI

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mercoledì 1 dicembre 2010

Rassegna stampa Retuvasa 30.11.10-1.12.10

Comunicato stampa Retuvasa
Un futuro agro-ambientale per l’ex Deposito Militare di Anagni
Lo sollecitano CIA e Rete per la Tutela della Valle del Sacco

“A pochi giorni dalla firma del rogito con cui il Comune di Anagni ha acquisito dal demanio l’area dell’ex deposito militare, accogliamo favorevolmente la disponibilità del sindaco Carlo Noto alla consultazione di tutte le componenti della società, a cominciare dalle associazioni ambientaliste” – così Alberto Valleriani, presidente della Rete per la Tutela della Valle del Sacco. “All’incontro fissato per domattina presso l’ufficio del sindaco saranno Francesco Bearzi, Coordinatore per la Provincia di Frosinone, e Pasquale Maiorano, Responsabile per il nodo di Anagni, a presentare la linea concordata tra Retuvasa e la Confederazione Italiana Agricoltori”. “L’Università della Tuscia – ricorda Francesco Bearzi – accolse nel 2008 l’invito formulato dall’ex circolo dei Verdi di Anagni, che cercava di concretizzare l’istanza, ormai storica, avanzata dall’associazione “Anagni Viva”, di immaginare un futuro di salvaguardia ambientale e di ricerca universitaria per l’area dell’ex deposito militare. Si impegnò molto a tal proposito l’ex consigliere regionale Enrico Fontana, e la questione fu affrontata nel corso di vari incontri presso l’Assessorato all’Agricoltura. L’area fu classificata come Paesaggio Agricolo di Valore nel Piano Territoriale Paesistico Regionale del novembre 2007, di cui si attende l’approvazione definitiva. Fu poi approvata il 13 febbraio 2009 la L.R. n.1, art.10, che istituisce i parchi agricoli regionali, ma poi deluse le aspettative di un’identificazione di specifiche aree, tra cui l’ex deposito militare. Inutile ricordare come cadde prematuramente la legislatura”. “I contatti vi furono – ricorda Bearzi – anche con il sindaco di Anagni, che dimostrò più volte, anche pubblicamente, interesse per soluzioni agro-ambientali per l’ex deposito, in particolare orientate verso progetti di veterinaria e di agraria. Ora che l’area è stata acquisita dal Comune, speriamo siano prese in seria considerazione quelle proposte”. “Ed è responsabilità del Comune – aggiunge Pasquale Maiorano – che l’ex deposito militare, sfuggito a tentativi industrialistici di altro segno politico, non sia lottizzato in altri termini, ad esempio con zone artigianali. Un conto è ‘sacrificare’ una decina di ettari nei pressi della stazione ferroviaria, un altro compromettere il valore ambientale dei 187 ettari dell’area”.
Il presidente della Confederazione Italiana Agricoltura di Frosinone, Mario Mancini, che sin dal 2007 aveva manifestato la disponibilità in tal senso della prima associazione di categoria del Frusinate per numero di iscritti, avverte che l’interesse da parte degli imprenditori agricoli non manca. “Insieme a Retuvasa – spiega – abbiamo sollecitato il preside della Facoltà di Agraria, prof. Bruno Ronchi, a presentare dei progetti che tengano conto della situazione attuale. Al proposito, vorrei ricordare l’importanza della collaborazione tra Un. della Tuscia, CIA e Retuvasa, sfociata nella presentazione da parte della Facoltà di Agraria, Dipartimento di Produzioni Animali, del Piano di Risanamento Agro-ambientale per la Valle del Sacco, che l’Assessore all’Ambiente Fabio De Angelis intende accogliere, e che ora va considerato anche nel contesto del Master Plan redatto da Andreas Kipar”. “Non va dimenticata - conclude Francesco Bearzi – l’inclusione dell’ex deposito militare nel Master Plan della Fondazione Kambo tra le aree critiche oggetto di possibile riqualificazione paesaggistica. Il ‘modello Ruhr’ potrebbe qui trovare significative applicazioni, attraverso l’istituzione di percorsi storico-paesaggistici di valenza turistica”.

Anagni, 30.11.10

Ufficio Stampa Retuvasa


L'INCONTRO DELLE ASSOCIAZIONI CON IL DOTT. CARLO NOTO NON HA AVUTO LUOGO CAUSA SPIACEVOLE IMPEDIMENTO PERSONALE DEL SINDACO, CUI ESPRIMIAMO SOLIDARIETA' (ndr)
 



Vedi anche Ecco la notizia quotidiana

C'E' ANCORA CHI CREDE ALL'AEROPORTO DI FROSINONE. AD ESEMPIO SIILVIO FERRAGUTTI (PRESIDENTE FEDERLAZIO FROSINONE) E FRANCESCO SCALIA. LA CONCLUSIONE DELL'INTERVISTA A FERRAGUTTI RIVELA COME L'APPROVAZIONE DELLA VARIANTE ASI AEROPORTUALE SIA ANCORA UN REALISTICO OBIETTIVO DI LOTTIZZAZIONE INDUSTRIALE

Ciociaria oggi 1.12.10 p.3 


ANAGNI. SCHIUMA DAL DEPURATORE DELLA MARANGONI TYRE



COLLEFERRO. IL SINDACO CHIARISCE SUBITO LA QUESTIONE CON UNA NOTA INVIATA ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO POLVERINI
CACCIOTTI:«NON SIAMO DISPONIBILI AD ACCOGLIERE RIFIUTI DA NAPOLI!»

Quotidiano sera 29.11.2010, p. 1
COLLEFERRO - «Non siamo disponibili ad accettare nemmeno un chilo dell’immondizia di Napoli. Con tutta la buona volontà, non c’è davvero spazio nella discarica di Colleferro per i rifiuti provenienti da altri Comuni». A parlare è il sindaco Mario Cacciotti all’indomani delle recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini che aveva dato la sua disponibilità ad accogliere i rifiuti proveniente della Campania. «La solidarietà è una bella cosa - dice in proposito il Sindaco – ma il nostro territorio è già duramente provato, non possiamo permettercelo. I problemi di Napoli devono essere risolti da Napoli!. A scanso di equivoci, questa mattina il sindaco Cacciotti ha inviato un telegramma al Presidente Polverini per ribadire la propria posizione. «Le ricordo- scrive per ciò il sindaco - che questoterritorio è già tanto provato da importanti questioni ambientali che lei conosce bene e non possiamo gravarlo ulteriormente. Per questo non siamo disponibili ad accettare nella discarica di Colleferro i rifiuti provenienti da ulteriori Comuni. Sono certo che comprenderà le mie ragioni che rispecchiano quelle dei cittadini che mi onoro di rappresentare».

COLLEFERRO CARELLA:«FA BENE LA POLVERINI A VOLER AIUTARE LA CAMPANIA, MA LA DISCARICA NON PUO' RICEVERE»

COLLEFERRO - «Credo che la solidarietà delle regioni italiane, a parte quelle leghiste, sia un atto importante nella cooperazione istituzionale» così l’on. Renzo Carella si esprime in merito alla risposta positiva di alcune regioni alla richiesta di aiuto della Campania per superare l’emergenza rifiuti, “ Condivido la disponibilità data dalla Presidente della Regione Lazio Polverini ma credo che questo possa essere solo un attestato di tipo politico perché la situazione rifiuti nel Lazio viaggia sull’orlo della paralisi e dell’emergenza.
«La discarica di Malagrotta è in esaurimento, le scelte impiantistiche sono dure a venire e non si agisce come necessario sulla dismissione della quantità dei rifiuti prodotti, sulla raccolta differenziata, sulla gestione dell’umido. Lodevole l’iniziativa del Presidente della Provincia di Roma Zingaretti che va in questa direzione. Non vorrei – continua l’on. Carella – che la Polverini si sia impegnata per portare i rifiuti della Campania nella discarica di Colleferro perché questo significherebbe trasferire i problemi di Napoli a Colleferro la cui situazione ambientale è stranota. Noi non siamo nella condizione di poter soccorrere qualcuno, ma di essere soccorsi con iniziative importanti che vadano nella direzione del risanamento ambientale e della dismissione della discarica di Colle Fagiolara, soprattutto con l’impegno politico e per questo lo chiedo alla Polverini, è necessario convocare un tavolo urgente insieme al Comune di Colleferro, di Roma e la Provincia per affrontare la vicenda Gaia, i suoi impianti, la sua discarica e i suoi servizi in 21 comuni perché non vorrei che con Ama e Acea il sindaco di Roma Alemanno più che trattare con una società pubblica come Gaia, tenti di acquisire gli impianti a prezzi stracciati, minacciando eventuali azioni della criminalità nell’acquisto degli stessi. Noi saremo vigili perché la Mafia e gli avventurieri siano lontani da Colleferro e dall’intero territorio. Ma saremo altrettanto vigili con chi, pur avendo bisogno dei 700 lavoratori di Gaia o degli impianti, voglia acquistare un patrimonio pubblico con quattro sporchi denari. Anche questo – conclude l’on. Carella – sarebbe un comportamento esecrabile e deleterio nei confronti del lavoro, del capitale pubblico e degli impianti che possono servire al progetto regionale e alla filiera virtuosa della gestione dei rifiuti».

Comunicato Stampa

Mostra “Gli Orrori della Guerra”

La guerra: un tema scottante che in pochi hanno intenzione di affrontare, uno scenario che si vuole nascondere allo sguardo, un vissuto che sembra non appartenerci perché distante migliaia di chilometri, una realtà scomoda che si tende ad ignorare ma che, invece, ci coinvolge tutti, nessuno escluso.

L’Associazione Culturale Gruppo Logos, La Rete per la Tutela della Valle del Sacco, l’Unione Giovani Indipendenti e il circolo Arci Evelyne di Anagni allestiranno una mostra fotografica di Baldassarre Sansoni (medico chirurgo, attualmente impegnato con Emergency), dal titolo “Gli orrori della guerra”, con immagini inedite raccolte nel corso delle sue missioni nelle zone di guerra del mondo per conto del Ministero degli Esteri e della Croce Rossa Internazionale: dalla Thailandia, al confine con la Cambogia durante l’occupazione vietnamita nel 1980, al Pakistan, a sostegno delle vittime del conflitto afghano alla fine degli anni 80, all’Uganda, nella regione dell’Acholi afflitta dalla guerriglia nel 1990.

Arrivata alla sua terza edizione, dopo quelle di Anagni e Frosinone, la rassegna, che sta diventando un’interessante iniziativa itinerante, si articolerà su 5 temi:

i conflitti attivi nel mondo, i tipi di armi usate, le ferite e le lesioni prodotte dalle diverse armi, il dramma dei profughi, i luoghi di soccorso.

La mostra resterà aperta tutti i giorni, da venerdì 3 Dicembre a sabato 18 Dicembre 2010, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00, presso la sala Bianca (adiacente la sala Ludus), in via Leonardo Da Vinci a Colleferro, Roma.

Nel corso delle due settimane, inoltre, presso la sala Ludus e l’Aula consiliare del Comune di Colleferro saranno tenuti dibattiti su vari temi con relatori qualificati (Padre Giulio Albanese, Massimo Ghirelli, Mario Limodio, Giuliana Sgrena e Vauro). La proiezione del film-documentario su Emergency “Domani torno a casa” aprirà la mostra il giorno 3 Dicembre.

L’iniziativa prevede inoltre il coinvolgimento delle scuole presenti sul territorio, attraverso l’incontro previsto presso l’Itis Cannizzaro con Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz Birkenau.

La presenza di volontari di Emergency permetterà, a chi lo vorrà, di conoscere i progetti e le possibilità di partecipazione alle attività dell’associazione. Il ricavato della mostra verra’ devoluto ad Emergency per il Centro Chirurgico di Goderich in Sierra Leone. 

COLLEFERRO, “GLI ORRORI DELLA GUERRA”, LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI BALDASSARRE SANSONI

La guerra: un tema scottante che in pochi hanno intenzione di affrontare, uno scenario che si vuole nascondere allo sguardo, un vissuto che sembra non appartenerci perché distante migliaia di chilometri, una realtà scomoda che si tende ad ignorare ma che, invece, ci coinvolge tutti, nessuno escluso. L’Associazione Culturale Gruppo Logos, La Rete per la Tutela della Valle del Sacco, l’Unione Giovani Indipendenti e il circolo Arci Evelyne di Anagni allestiranno una mostra fotografica di Baldassarre Sansoni (medico chirurgo, attualmente impegnato con Emergency), dal titolo “Gli orrori della guerra”, con immagini inedite raccolte nel corso delle sue missioni nelle zone di guerra del mondo per conto del Ministero degli Esteri e della Croce Rossa Internazionale: dalla Thailandia, al confine con la Cambogia durante l’occupazione vietnamita nel 1980, al Pakistan, a sostegno delle vittime del conflitto afghano alla fine degli anni '80, all’Uganda, nella regione dell’Acholi afflitta dalla guerriglia nel 1990...


FROSINONE. AL CONVEGNO DELLE CATEGORIE PRODUTTIVE DI IERI AL FORNACI CINEMA VILLAGE MOLTA CONFUSIONE. UNICA LUCE, IL RILANCIO DELLA GREEN ECONOMY

Il Messaggero FR 30.11.10 - di De. Co.
Dovrebbe sciogliere oggi la Regione Lazio il nodo sulla società che dovrà andare ad impersonare quella “cabina di regia”, soggetto attuatore della “via verde” che permetterà, almeno secondo le intenzioni, il rilancio dell’economia ciociara tramite la green economy. Inevitabile parlarne anche ieri pomeriggio nel convegno indetto dalle associazioni delle imprese, mirato proprio all’individuazione della strada per uscire dal “pantano”, economicamente parlando. Ne ha fatto parola per primo il vescovo Ambrogio Spreafico, che ha sottolineato come sia necessario trovare “una piattaforma di lavoro comune per il bene di questa terra e il suo sviluppo” e che sforzi in questa direzione sono stati fatti da lui stesso con l’apertura del tavolo di lavoro sul rilancio tramite la “via verde”. Poi è stato naturalmente il vice presidente della Provincia Fabio De Angelis. L’assessore è tornato di nuovo a ripetere come la green economy sia oggi l’investimento migliore grazie ad una “convergenza di interessi”. Interessi di cui almeno per il momento hanno beneficiato solo multinazionali o grandi imprese con sede al di là dei confini della provincia. «Perché invece - ha chiesto Fabio De Angelis agli imprenditori - non potrebbero essere invece i locali a farlo?». L’occasione per dare la propria risposta è presto data: è il 6 dicembre, con la prima convocazione del tavolo di lavoro per l’attuazione del masterplan di Kipar.