GAIA, CORTE DEI CONTI CHIEDE OLTRE 200 MILIONI DI DANNI

Il giornalino.net 29.11.2010
ROMA - La Corte dei Conti di Roma ha chiesto un maxi-risarcimento a nove persone tra ex-amministratori, consulenti e membri del Collegio Sindacale del Consorzio Gaia. Il risarcimento, destinato ad essere ripartito tra il Consorzio stesso, all'Erario e ai Comuni consorziati, è pari a oltre 212 milioni di euro, una cifra davvero colossale. Se davvero queste somme venissero riscosse al termine del procedimento, le casse del Consorzio potrebbero rimpinguarsi al punto tale da ricondurre sotto controllo la situazione debitoria per la quale da ormai tre anni lo stesso opera in regime di amministrazione controllata.
Oltre all'ex-presidente Roberto Scaglione, le persone chiamate a rispondere del maxi-risarcimento sono Livio Fantei, Pinuccio Colleo, Loreto Ruggeri, Luigi Sposi, Domenico Frasca, Alberto Ciaschi, Maurizio De Cinti e Mattia Papaleo [...]


 
FABIO DE ANGELIS: LUNEDI' 6 DICEMBRE AL VIA LA CABINA DI REGIA PER IL MASTER PLAN KIPAR, PROMOSSO DALLA FONDAZIONE KAMBO
La prima pietra per realizzare quella via “verde” che dovrà garantire il rilancio della provincia di Frosinone, verrà posta lunedì 6 dicembre. E’ convocato per quella data, infatti, il primo tavolo di discussione per mettere in piedi quella “cabina di regia” che dovrà muovere i fili della concretizzazione del progetto per la rinascita della Valle del Sacco, auspicata da più parti e dallo stesso architetto che quella via l’ha disegnata, Andreas Kipar. Ci saranno tutte le parti chiamate in causa, coloro che hanno già partecipato alla fase della progettazione: Provincia, Fondazione Kambo, Asi, gli imprenditori, con Confindustria Lazio e Confindustria Frosinone, poi la Camera di Commercio, Coldiretti e le banche locali che hanno contribuito al progetto.
“Adesso il masterplan c’è - ha detto l’assessore all’ambiente della provincia di Frosinone Fabio De Angelis -, dobbiamo metterci dentro una serie di iniziative concrete”. Da quel tavolo si partirà, prima di tutto individuando quale sarà l’effettivo soggetto attuatore, chi dovrà in prima persona giocare la partita: se la società che esiste già, il Distretto agro-energetico Valle dei Latini o un’altra da individuare (Ciociaria Sviluppo, per esempio), oppure da creare ex novo. Le riserve sulla prima (anche dovute alle scelte da effettuare sul nome da indicare alla presidenza) dovrà scioglierle l’assessorato all’agricoltura della Regione Lazio, entro martedì. Ad ogni modo, quale che sia la società, sul tavolo del 6 dicembre si deciderà chi saranno i nuovi soci, chi prenderà le quote di capitale. La Provincia sicuramente; l’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) dovrebbe esserci ma con un ruolo molto minore; probabilmente, se vorranno, anche i comuni. Ma soprattutto dovranno essere gli imprenditori locali a dire se vorranno esserci oppure no. A dire se credono davvero che il rilancio della provincia passa attraverso la cosiddetta “green economy”. De Angelis ci crede. “Oggi esistono tre condizioni perché questa strada abbia successo: il consenso della gente; la relativa facilità di attrarre risorse, siano esse forme di agevolazione o contributi europei e soprattutto l’interesse economico. Perché quest’ultimo non potrebbe essere locale? Gli imprenditori della provincia devono fare squadra. Se c’è un settore su cui investire, è proprio l’ambiente. Lo dimostrano i numeri: in un anno ho autorizzato la produzione di 60 megawatt che significano 200 milioni di euro di investimenti sul territorio. Vuol dire che l’interesse c’è ma soprattutto c’è anche il ritorno” ha concluso.

CONTRO LA CRISI NEL COMPARTO AGROALIMENTARE, NASCE ALLEANZA AGRICOLA: CIA, CONFAGRICOLTURA, COPAGRI, FEDAGRI CONFCOOPERATIVE, AGCI E LEGACOOP

 

Paliano, nasce un gruppo di lavoro per studiare il fenomeno “Oliva rosciola”
Ecco la notizia quotidiana 29.11.10
Olio di Oliva Rosciola, una qualità di extravergine che ha bisogno di essere tutelato, ma soprattutto ha bisogno che sia fatta sinergia con i comuni vicini, per poter offrire al mercato, anche se di nicchia, una parte del prodotto. E’ questo l’impegno che ha preso il Comune di Paliano, tramite gli Assessori all’Agricoltura, Giancarlo Massimi, Simone Marucci (cultura) e Adriano Fantauzzi ( ambiente) insieme al presidente della Cooperativa Palianense che gestisce il Frantoio Le Mole, Pietro Celletti, che si è fatto promotore dell’iniziativa, insieme ad Alberto Savone della presidenza provinciale che raggruppa la ciociaria attraverso l’olio ciociaro. E’ stato proprio Savone a chiedere di storicizzare il prodotto, anche se al suo ufficio risulta che sin dal '700 l’azienda Pizzirani coltivava questo tipo di olive, che hanno olio raffinatissimo. Paliano, ha detto possiede circa 150.000 piante di olive, e l’80 percento è rosciola, adesso si deve studiare di questo 80 percento quanto necessita alla famiglia che lo produce e quanto può essere messo in vendita, anche se da parte della presidenza del Frantoio è stato annunciato che, dopo aver rinnovato il frantoio con moderne tecniche a freddo, dal prossimo hanno si farà anche l’imbottigliamento ed ai clienti sarà consegnato l’olio in bottiglia. E’ ovvio che si punta ad avere una tipicità, anche se Paliano è stato escluso dalla tipicità ciociara proprio in virtù di questo fatto, considerato che era stato iniziato un percorso per il riconoscimento. Oggi, c’è una certezza in più. Ossia il Frantoio delle male, che si farà garante e promotore di questo progetto, che ha bisogno di essere sinergico con gli altri comuni dove appunto si produce questo tipo di olivo ossia, Olevano Romano, Piglio, Serrone, Acuto. Un pò tutta la zona che fa capo alla Strada del Vino Cesanese. Mai come questo momento, si deve fare sinergia tra tutti i gruppi intanto, è nato un gruppo di Lavoro che fa capo all’Amministrazione Comunale di Paliano, per dare il via a questa iniziativa.

Riceviamo e pubblichiamo:

CONVEGNO: IL COLLE DI POFI TRA PREISTORIA, STORIA E NATURA. UNA REALTA' NELL'ECOMUSEO ARGIL - 4 dicembre 2010
COSTITUENTE ECOLOGISTA A SERRONE - 4 dicembre 2010