RISANAMENTO DELLA VALLE DEL SACCO
La lettera aperta delle associazioni della Valle del Sacco-Piana del Cassinate alle istituzioni
La lettera aperta delle associazioni della Valle del Sacco-Piana del Cassinate alle istituzioni
Il Messaggero FR 17.02.11 p.34
Mappatura e successiva bonifica dei siti inquinati nella Valle del Sacco. Con una lettera aperta ai presidenti della Regione Lazio e delle province di Frosinone e Roma scritta da numerose associazioni ambientaliste e coordinata da Francesco Bearzi della Rete per la Tutela della Valle del Sacco, torna alla ribalta il tema del risanamento del territorio che prende il nome dal martoriato fiume Sacco. Secondo gli scriventi, nonostante siano trascorsi oltre cinque anni e mezzo dal riconoscimento della Valle del Sacco come Sito di bonifica di Interesse Nazionale dopo le note vicende legate alla contaminazione da beta-hch, «la questione della salvaguardia ambientale e della tutela della salute della popolazione non è stata ancora impostata correttamente». Vizio di analisi e di messa a fuoco del problema che fa affermare agli ambientalisti: «La contaminazione da inquinanti smaltiti illegalmente nella Valle del Sacco, prevalentemente di origine industriale, è diffusa in più siti puntuali, come rivela ad esempio il caso della ex Oliveri di Ceprano, e coinvolge sostanze ancor più pericolose di quelle per cui è in atto la bonifica». Si invoca, pertanto, «una decisa e lungimirante azione volta alla mappatura e successiva bonifica di tutti i siti inquinati, comportante peraltro notevoli e positive ricadute in termini economici e occupazionali».
Tra le vittime di questa situazione, Legambiente, Wwf, Codici, Vas, Retuvasa, Italia Nostra, Fare Verde e i cittadini ‘No aeroporto Ferentino-Frosinone’, tanto per citare alcuni sottoscrittori della lettera indirizzata alla Polverini, a Iannarilli e Zingaretti, viene individuata l’agro-zootecnia tradizionale. Una stoccata va alla «pervicace riproposizione di un progetto irrealizzabile e ad alto impatto ambientale come l’aeroporto di Frosinone…che mina ogni realistico progetto di risanamento ambientale della Valle del Sacco. Si continua inoltre a concepire il risanamento agro-ambientale - si legge ancora nel testo della missiva - quasi esclusivamente nei termini di filiere agro-energetiche di colture no food, in chiaro conflitto con il recupero dell’agrozootecnia, per le quali non esistono stime circa il possibile impatto sugli agro-ecosistemi legati alle emissioni inquinanti. Si sottovalutano invece i pochi aspetti sensati e positivi del Piano di Distretto rurale ed agro-energetico, come l’istituzione di una rete di piccoli impianti di digestione anaerobica (biogas dal letame)». L’appello finale è alla capacità della giunta regionale di «proseguire l’iter di riconoscimento della Valle del Sacco come area di elevata criticità ambientale» come deliberato in consiglio regionale il 2 febbraio scorso.
An. Mag.
Tra le vittime di questa situazione, Legambiente, Wwf, Codici, Vas, Retuvasa, Italia Nostra, Fare Verde e i cittadini ‘No aeroporto Ferentino-Frosinone’, tanto per citare alcuni sottoscrittori della lettera indirizzata alla Polverini, a Iannarilli e Zingaretti, viene individuata l’agro-zootecnia tradizionale. Una stoccata va alla «pervicace riproposizione di un progetto irrealizzabile e ad alto impatto ambientale come l’aeroporto di Frosinone…che mina ogni realistico progetto di risanamento ambientale della Valle del Sacco. Si continua inoltre a concepire il risanamento agro-ambientale - si legge ancora nel testo della missiva - quasi esclusivamente nei termini di filiere agro-energetiche di colture no food, in chiaro conflitto con il recupero dell’agrozootecnia, per le quali non esistono stime circa il possibile impatto sugli agro-ecosistemi legati alle emissioni inquinanti. Si sottovalutano invece i pochi aspetti sensati e positivi del Piano di Distretto rurale ed agro-energetico, come l’istituzione di una rete di piccoli impianti di digestione anaerobica (biogas dal letame)». L’appello finale è alla capacità della giunta regionale di «proseguire l’iter di riconoscimento della Valle del Sacco come area di elevata criticità ambientale» come deliberato in consiglio regionale il 2 febbraio scorso.
An. Mag.
Ibidem, Ecco la notizia quotidiana 16.02.11
Il Comune di Colleferro potrebbe entrare nella Società regionale che si costituirà per rilevare il Gaia. Lo afferma il Sindaco Mario Cacciotti che dice: “Sono disponibile ad entrare nella costituenda Società, con quote da stabilire. Dopo l’incontro alla Regione Lazio di lunedì scorso, nel quale la Presidente Renata Polverini si è detta intenzionata ad acquisire la nostra società dei rifiuti, ed in considerazione del fatto che a Colleferro abbiamo una discarica e i termovalorizzatori, ritengo opportuno che il Comune entri a far parte della nuova società regionale che avrà il compito di salvare il Gaia dal fallimento. Se ci sono le condizioni, dunque, non esiteremo a far parte della cordata, per contribuire a risolvere la crisi che in questi anni ha attraversato la nostra azienda”.
RISERVA DEL LAGO DI CANTERNO
Ecco il cda
La Provincia Fr 17.02.11 p.14
AEROPORTO FROSINONE
Il consigliere regionale Angelo Miele: ce lo regalerà il parco giochi
La Provincia FR 17.02.11 p.13 - di Laura Collinoli
Sarà un parcogiochi a ‘regalarci' l'aeroporto? Saranno le montagne russe, le case delle streghe, gli angoli fatati e i tronchi sull'acqua a convincere gli investitori a tirar fuori quattrini per lo scalo di Frosinone? Forse si. Forse la carta vincente sarà proprio questa. Forse i sogni, in questo caso, andranno di pari passo con quelli dei bambini.
Al di là della vicinanza con Roma, o delle infrastrutture ‘comode' già certificate dallo studio presentato dall'allora presidente della Provincia Francesco Scalia, forse sarà il parco di Valmontone, davvero ad un tiro di schioppo dal capoluogo ciociaro, a persuadere tutti che sì, Frosinone avrà il suo traffico considerevole. Così rilevante da giustificare una pista di atterraggio per aeroplani.
«L'aeroporto di Frosinone non è più rinviabile». A sottolinearlo Angelo Miele, consigliere regionale della Lista Polverini e già sindaco lungimirante di Valmontone. Lo stesso che qualche anno fece aprire l'outlet e lo stesso capace di intuire quella ‘genialata' del parco di divertimenti in odore di apertura (manca davvero poco al taglio del nastro) e che punta ad essere una nuova EuroDisney. E scusate se è poco.
Passando sull'autostrada del Sole sono già visibili da tempo gli ‘anelli' delle montagne russe e le casette colorate delle attrazioni che saranno prese d'assalto dai bimbi di tutta Europa. O almeno questa è l'aspettativa.
E allora Miele punta il dito su questo, oltre che sul parco naturalistico della Selva di Paliano, in pratica ‘attaccato' a Valmontone e di recente acquisito dalla Regione Lazio.
Sottolinea Angelo Miele: «E' senz'altro positiva la notizia sul raddoppio dell'aeroporto di Fiumicino, ma è altrettanto urgente ed importante lavorare, e da subito, per dare a Frosinone l'aeroporto. Questo alla luce delle due belle notizie di queste settimane: l'apertura del parco a tema di Valmontone e l'acquisto da parte della Regione del parco naturalistico della Selva di Paliano.
Con i due parchi nel territorio a cavallo tra la provincia di Roma e quella di Frosinone, che accoglieranno più di dieci milioni di turisti da ogni parte del mondo, la necessità di dare alla parte del Lazio tra le più belle ed accoglienti l'aeroporto di Frosinone è una decisione non più rinviabile».
Il parco aprirà i cancelli ad aprile. Resta da vedere quando i turisti capiranno in che aeroporto atterrare per far sognare i propri figli.
C O M U N I C A T O S T A M P A
COMUNE COLLEFERRO
IL SINDACO: SIAMO PRONTI AD ENTRARE NELLA SOCIETA' REGIONALE CHE RILEVERA' IL GAIA Il Comune di Colleferro potrebbe entrare nella Società regionale che si costituirà per rilevare il Gaia. Lo afferma il Sindaco Mario Cacciotti che dice: “Sono disponibile ad entrare nella costituenda Società, con quote da stabilire. Dopo l’incontro alla Regione Lazio di lunedì scorso, nel quale la Presidente Renata Polverini si è detta intenzionata ad acquisire la nostra società dei rifiuti, ed in considerazione del fatto che a Colleferro abbiamo una discarica e i termovalorizzatori, ritengo opportuno che il Comune entri a far parte della nuova società regionale che avrà il compito di salvare il Gaia dal fallimento. Se ci sono le condizioni, dunque, non esiteremo a far parte della cordata, per contribuire a risolvere la crisi che in questi anni ha attraversato la nostra azienda”.
17.02.11
Intanto inviata la diffida del Comune al Cotral per limitare la permanenza dei bus nel piazzale antistante lo Scalo
Intanto inviata la diffida del Comune al Cotral per limitare la permanenza dei bus nel piazzale antistante lo Scalo
FROSINONE. TARGHE ALTERNE: ARRIVA L’ORDINANZA MORBIDA
Oggi il sindaco firma l’orario spezzato per lo stop alle auto, ma le domeniche ecologiche salgono a 6 Le pm10 calano ma restano oltre i limiti. Giovedì vertice in Provincia con i Comuni più inquinati
Il Messaggero FR, 17.02.11 p.33 – di Giampaolo Russo
Tra diffide ed ordinanze prosegue la lotta allo smog nel comune di Frosinone. Ieri l’amministrazione comunale ha diffidato formalmente il Cotral per il problema bus allo Scalo. L’assessore alla Polizia Locale, Maurizio Ciotoli e il Comandante, Francesco Delvino, hanno inviato al Presidente del Cotral spa Domenico De Vincenzo una diffida sia per l’utilizzo di piazzale Kambo sia per le modalità di stazionamento stesso dei bus. Due i punti salienti: 1) lo spegnimento dei motori ed il rispetto dei tempi di tenuta dei motori accesi con durata massima di cinque minuti; 2) piazzale Kambo dovrà essere utilizzato solo ed esclusivamente come capolinea per le operazioni strettamente necessarie alla salita e discesa dei passeggeri dai bus. Tutti i restanti pulmann dovranno quindi liberare il piazzale e tornare nella sede di via Fonte del Melo. Venerdì prevista una riunione con l’assessore regionale ai trasporti, Francesco Lollobrigida, il responsabile dell’azienda Cotral e l’assessore ai Trasporti locale, Maurizio Ciotoli.
Sul fronte lotta all’inquinamento, in attesa della firma dell’ordinanza da parte del sindaco Michele Marini che avverrà oggi, trapelano sempre più particolari sulla modifiche che l’amministrazione sta apportando. Da lunedì prossimo scatteranno le targhe alterne e, rispetto all’ordinanza firmata solo una settimana fa che prevedeva il blocco delle auto dalle 8 del mattino alle 20 di sera in maniera continuativa, la nuova disposizione prevederà che i divieti scattino dalle 9 sino alle 13 e dalle 15 (il sindaco vorrebbe spostarla addirittura alle 16) sino alle 19 eliminando così un’ora la mattina ed un’ora la sera. Come contrappeso aumenteranno da quattro (due già sono state fatte) a sei le domeniche ecologiche. Maggiore apertura anche per le aree di sosta e di interscambio dove sarà possibile accedere in città durante i blocchi e i provvedimenti delle targhe alterne. Oltre al parcheggio Sandro Pertini, quello della villa comunale, piazza Salvo D’Acquisto ed i parcheggi sottostanti piazza Gramsci, sono stati aggiunte altre due aree: piazzale Europa e il parcheggio di via Vado Del Tufo davanti alla Questura. Si tratta, ovviamente, di un brusco dietrofront rispetto alle disposizioni iniziali molto più rigide. Per un ambientalista doc come l’assessore Francesco Raffa, da sempre integralista e critico verso il suo predecessore Spaziani accusato di aver avuto la mano troppo leggera in passato, si tratta di un boccone amaro da mandar giù.
FERENTINO. DIVIETO DI CIRCOLAZIONE PER LE AUTO INQUINANTI, MA IN POCHI LO SANNO: SUPERLAVORO PER I VIGILI
Il Messaggero FR, 17.02.11 p.33 – di Emiliano Papillo
Tante auto, molti cittadini spaesati, superlavoro per i vigili urbani, nessuna multa. Si è svolta sotto una incessante pioggia la prima giornata a traffico limitato nel centro storico di Ferentino. La giunta comunale, dopo i valori preoccupanti rilevati dalla centralina di rilevazione della qualità dell’aria posizionata a Sant’Agata, soprattutto per le polveri sottili, ha emesso un’ordinanza creando una “Zona Rossa” di traffico limitato. L’ordinanza dice che per tutti i mercoledì, a partire da ieri nella “Zona Rossa” attorno a Sant’Agata dove è posizionata la centralina di rilevazione della qualità dell’aria, ci sarà lo stop alle auto, fino ad Euro2 dalle ore 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 18. Le Pm10, le cosiddette polveri sottili alla data di ieri avevano superato dall’inizio dell’anno ben 29 volte il limite consentito dalla legge che stabilisce in trentacinque giorni annui il massimo di superamento. Ma a preoccupare sono anche i valori di No2 (Biossido di azoto) che hanno superato dal 1° gennaio i valori limiti per 4 giorni contro i 18 di massimo annuale consentito. Ieri nel primo giorno i cittadini hanno lamentato “la scarsa informazione sulla ordinanza”. Molte le spiegazioni fornite dai vigili urbani costretti ad un superlavoro. Otto sul totale di 11 sulle strade divisi in due turni ed una vasta zona, con cinque punti di concentramento delle auto da controllare. I vigili urbani nel primo giorno hanno privilegiato il dialogo con i cittadini e non sono state elevate multe.
PROGETTO CAR FLUFF, “NO” ANCHE DAL CONSIGLIO DI STATO
Il Messaggero FR 17.02.11 p.33 – di Paolo Carnevale
Bisognerà aspettare la prossima estate per conoscere il destino del progetto Car fluff della Marangoni di Anagni. Ieri pomeriggio infatti il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della ditta anagnina che aveva chiesto la sospensiva rispetto alla decisione della Conferenza dei servizi, che lo scorso giugno aveva bocciato il progetto. La Marangoni, dopo la bocciatura della Conferenza, aveva fatto ricorso al Tar chiedendo una sospensiva, ma il Tar aveva respinto il ricorso. La Marangoni aveva a quel punto sollevato la questione anche al Consiglio di Stato, chiedendo ancora una volta la sospensiva del provvedimento. E lo stop è arrivato ieri anche dal Consiglio di Stato.
Rimane però aperta una porta per la ditta anagnina; il Consiglio di Stato ha infatti stabilito che la questione Car fluff (progetto che, come è noto, prevede di ricavare energia dalla combustione di parti non metalliche delle auto, molto contestato in zona da diverse associazioni che lamentano un suo eccessivo impatto ambientale), dovrà essere analizzata nel merito in una specifica seduta del Tar. Che insomma dovrà dare una parola definitiva sull’attuabilità del progetto. Non prima però, secondo i legali, della prossima estate.
Oggi il sindaco firma l’orario spezzato per lo stop alle auto, ma le domeniche ecologiche salgono a 6 Le pm10 calano ma restano oltre i limiti. Giovedì vertice in Provincia con i Comuni più inquinati
Il Messaggero FR, 17.02.11 p.33 – di Giampaolo Russo
Tra diffide ed ordinanze prosegue la lotta allo smog nel comune di Frosinone. Ieri l’amministrazione comunale ha diffidato formalmente il Cotral per il problema bus allo Scalo. L’assessore alla Polizia Locale, Maurizio Ciotoli e il Comandante, Francesco Delvino, hanno inviato al Presidente del Cotral spa Domenico De Vincenzo una diffida sia per l’utilizzo di piazzale Kambo sia per le modalità di stazionamento stesso dei bus. Due i punti salienti: 1) lo spegnimento dei motori ed il rispetto dei tempi di tenuta dei motori accesi con durata massima di cinque minuti; 2) piazzale Kambo dovrà essere utilizzato solo ed esclusivamente come capolinea per le operazioni strettamente necessarie alla salita e discesa dei passeggeri dai bus. Tutti i restanti pulmann dovranno quindi liberare il piazzale e tornare nella sede di via Fonte del Melo. Venerdì prevista una riunione con l’assessore regionale ai trasporti, Francesco Lollobrigida, il responsabile dell’azienda Cotral e l’assessore ai Trasporti locale, Maurizio Ciotoli.
Sul fronte lotta all’inquinamento, in attesa della firma dell’ordinanza da parte del sindaco Michele Marini che avverrà oggi, trapelano sempre più particolari sulla modifiche che l’amministrazione sta apportando. Da lunedì prossimo scatteranno le targhe alterne e, rispetto all’ordinanza firmata solo una settimana fa che prevedeva il blocco delle auto dalle 8 del mattino alle 20 di sera in maniera continuativa, la nuova disposizione prevederà che i divieti scattino dalle 9 sino alle 13 e dalle 15 (il sindaco vorrebbe spostarla addirittura alle 16) sino alle 19 eliminando così un’ora la mattina ed un’ora la sera. Come contrappeso aumenteranno da quattro (due già sono state fatte) a sei le domeniche ecologiche. Maggiore apertura anche per le aree di sosta e di interscambio dove sarà possibile accedere in città durante i blocchi e i provvedimenti delle targhe alterne. Oltre al parcheggio Sandro Pertini, quello della villa comunale, piazza Salvo D’Acquisto ed i parcheggi sottostanti piazza Gramsci, sono stati aggiunte altre due aree: piazzale Europa e il parcheggio di via Vado Del Tufo davanti alla Questura. Si tratta, ovviamente, di un brusco dietrofront rispetto alle disposizioni iniziali molto più rigide. Per un ambientalista doc come l’assessore Francesco Raffa, da sempre integralista e critico verso il suo predecessore Spaziani accusato di aver avuto la mano troppo leggera in passato, si tratta di un boccone amaro da mandar giù.
FERENTINO. DIVIETO DI CIRCOLAZIONE PER LE AUTO INQUINANTI, MA IN POCHI LO SANNO: SUPERLAVORO PER I VIGILI
Il Messaggero FR, 17.02.11 p.33 – di Emiliano Papillo
Tante auto, molti cittadini spaesati, superlavoro per i vigili urbani, nessuna multa. Si è svolta sotto una incessante pioggia la prima giornata a traffico limitato nel centro storico di Ferentino. La giunta comunale, dopo i valori preoccupanti rilevati dalla centralina di rilevazione della qualità dell’aria posizionata a Sant’Agata, soprattutto per le polveri sottili, ha emesso un’ordinanza creando una “Zona Rossa” di traffico limitato. L’ordinanza dice che per tutti i mercoledì, a partire da ieri nella “Zona Rossa” attorno a Sant’Agata dove è posizionata la centralina di rilevazione della qualità dell’aria, ci sarà lo stop alle auto, fino ad Euro2 dalle ore 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 18. Le Pm10, le cosiddette polveri sottili alla data di ieri avevano superato dall’inizio dell’anno ben 29 volte il limite consentito dalla legge che stabilisce in trentacinque giorni annui il massimo di superamento. Ma a preoccupare sono anche i valori di No2 (Biossido di azoto) che hanno superato dal 1° gennaio i valori limiti per 4 giorni contro i 18 di massimo annuale consentito. Ieri nel primo giorno i cittadini hanno lamentato “la scarsa informazione sulla ordinanza”. Molte le spiegazioni fornite dai vigili urbani costretti ad un superlavoro. Otto sul totale di 11 sulle strade divisi in due turni ed una vasta zona, con cinque punti di concentramento delle auto da controllare. I vigili urbani nel primo giorno hanno privilegiato il dialogo con i cittadini e non sono state elevate multe.
PROGETTO CAR FLUFF, “NO” ANCHE DAL CONSIGLIO DI STATO
Il Messaggero FR 17.02.11 p.33 – di Paolo Carnevale
Bisognerà aspettare la prossima estate per conoscere il destino del progetto Car fluff della Marangoni di Anagni. Ieri pomeriggio infatti il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della ditta anagnina che aveva chiesto la sospensiva rispetto alla decisione della Conferenza dei servizi, che lo scorso giugno aveva bocciato il progetto. La Marangoni, dopo la bocciatura della Conferenza, aveva fatto ricorso al Tar chiedendo una sospensiva, ma il Tar aveva respinto il ricorso. La Marangoni aveva a quel punto sollevato la questione anche al Consiglio di Stato, chiedendo ancora una volta la sospensiva del provvedimento. E lo stop è arrivato ieri anche dal Consiglio di Stato.
Rimane però aperta una porta per la ditta anagnina; il Consiglio di Stato ha infatti stabilito che la questione Car fluff (progetto che, come è noto, prevede di ricavare energia dalla combustione di parti non metalliche delle auto, molto contestato in zona da diverse associazioni che lamentano un suo eccessivo impatto ambientale), dovrà essere analizzata nel merito in una specifica seduta del Tar. Che insomma dovrà dare una parola definitiva sull’attuabilità del progetto. Non prima però, secondo i legali, della prossima estate.
RISERVA DEL LAGO DI CANTERNO
Ecco il cda
La Provincia Fr 17.02.11 p.14
Nel corso di una riunione tenutasi nei giorni scorsi, il cda della riserva naturale "Lago di Canterno" ha eletto come presidente Nando Sorteni, consigliere comunale di Ferentino. Gli altri componenti sono Fabio De Angelis, Giancarlo Lanzi e Giuseppe Incocciati.
«Sono davvero onorato di questo incarico - ha dichiarato il neo presidente - ed intendo iniziare a lavorare da subito per la valorizzazione di questa importantissima area naturale. Il lago di Canterno ha infatti un grande potenziale turistico che, se opportunamente valorizzato, può contribuire notevolmente alla crescita del settore in provincia di Frosinone, creare sviluppo e occupazione. A breve, inoltre, programmerò una serie di incontri con le associazioni interessate e con gli amministratori dei Comuni limitrofi, al fine di ottenere un contributo di idee e lavorare in maniera sinergica per la soluzione dei problemi della riserva.
Tutto ciò, per permettere alla stessa di fare un salto di qualità e di diventare un volano di sviluppo per il territorio e l'economia locale. Questo, ovviamente, in sinergia con l'amministrazione provinciale di Frosinone, che si è dimostrata particolarmente sensibile a tali problematiche».
«Sono davvero onorato di questo incarico - ha dichiarato il neo presidente - ed intendo iniziare a lavorare da subito per la valorizzazione di questa importantissima area naturale. Il lago di Canterno ha infatti un grande potenziale turistico che, se opportunamente valorizzato, può contribuire notevolmente alla crescita del settore in provincia di Frosinone, creare sviluppo e occupazione. A breve, inoltre, programmerò una serie di incontri con le associazioni interessate e con gli amministratori dei Comuni limitrofi, al fine di ottenere un contributo di idee e lavorare in maniera sinergica per la soluzione dei problemi della riserva.
Tutto ciò, per permettere alla stessa di fare un salto di qualità e di diventare un volano di sviluppo per il territorio e l'economia locale. Questo, ovviamente, in sinergia con l'amministrazione provinciale di Frosinone, che si è dimostrata particolarmente sensibile a tali problematiche».
AEROPORTO FROSINONE
La Provincia FR 17.02.11 p.13 - di Laura Collinoli
Sarà un parcogiochi a ‘regalarci' l'aeroporto? Saranno le montagne russe, le case delle streghe, gli angoli fatati e i tronchi sull'acqua a convincere gli investitori a tirar fuori quattrini per lo scalo di Frosinone? Forse si. Forse la carta vincente sarà proprio questa. Forse i sogni, in questo caso, andranno di pari passo con quelli dei bambini.
Al di là della vicinanza con Roma, o delle infrastrutture ‘comode' già certificate dallo studio presentato dall'allora presidente della Provincia Francesco Scalia, forse sarà il parco di Valmontone, davvero ad un tiro di schioppo dal capoluogo ciociaro, a persuadere tutti che sì, Frosinone avrà il suo traffico considerevole. Così rilevante da giustificare una pista di atterraggio per aeroplani.
«L'aeroporto di Frosinone non è più rinviabile». A sottolinearlo Angelo Miele, consigliere regionale della Lista Polverini e già sindaco lungimirante di Valmontone. Lo stesso che qualche anno fece aprire l'outlet e lo stesso capace di intuire quella ‘genialata' del parco di divertimenti in odore di apertura (manca davvero poco al taglio del nastro) e che punta ad essere una nuova EuroDisney. E scusate se è poco.
Passando sull'autostrada del Sole sono già visibili da tempo gli ‘anelli' delle montagne russe e le casette colorate delle attrazioni che saranno prese d'assalto dai bimbi di tutta Europa. O almeno questa è l'aspettativa.
E allora Miele punta il dito su questo, oltre che sul parco naturalistico della Selva di Paliano, in pratica ‘attaccato' a Valmontone e di recente acquisito dalla Regione Lazio.
Sottolinea Angelo Miele: «E' senz'altro positiva la notizia sul raddoppio dell'aeroporto di Fiumicino, ma è altrettanto urgente ed importante lavorare, e da subito, per dare a Frosinone l'aeroporto. Questo alla luce delle due belle notizie di queste settimane: l'apertura del parco a tema di Valmontone e l'acquisto da parte della Regione del parco naturalistico della Selva di Paliano.
Con i due parchi nel territorio a cavallo tra la provincia di Roma e quella di Frosinone, che accoglieranno più di dieci milioni di turisti da ogni parte del mondo, la necessità di dare alla parte del Lazio tra le più belle ed accoglienti l'aeroporto di Frosinone è una decisione non più rinviabile».
Il parco aprirà i cancelli ad aprile. Resta da vedere quando i turisti capiranno in che aeroporto atterrare per far sognare i propri figli.
EXTRA VALLE.
Ambiente, schieramento trasversale
NASCE ANCHE A ROMA IL COMITATO “VOTA SI PER FERMARE IL NUCLEARE”
Cinque giorni 17.02.2011, p.6
Dopo un quarto di secolo da Cernobyl e il referendum del 1987, oggi ci risiamo e per far fronte alle nuove scelte del governo, è stato costituito anche a Roma il comitato referendario “Vota Sì per fermare il nucleare”. Uno schieramento unitario e trasversale dalle Acli a Greenpeace, dall’Arci a Eurosolar Italia, dal Forum Ambientalista al Movimento Difesa del Cittadino,Alternativa, Wwf, Fare Verde, Legambiente, Auser, Ecologisti democratici, Amici della Terra, Slow Food, Vas e tanti altri ancora. «Perché non sono bastati gliesempi di Three Mile Iceland del ’79 in Usa, o peggio ancora, quello di Cernobyl, in Ucraina, con migliaia di morti accertate e la contaminazione di gran parte dell’Europa a far comprendere la negatività di questa scelta», precisano gli ambientalisti. «Un’energia costosa e controproducente per le tasche dei cittadini e per l’economia del Paese - denunciano i referendari -, che seguita a essere rischiosa sia per le scorie che per i problemi nati anche nei reattori Epr di terza generazione. Inutile in Italia – ricordano - con una potenza elettrica installata di più di 100mila megawatt e un picco di consumi che non supera i 57mila». Sono passati 34 anni dall’occupazione di Pian de’ Cargani, a Montalto di Castro, contro la costruzione dell’omonima centrale nucleare Enel, prevista dal Piano energetico nazionale del ’75, la quinta dopo Garigliano, Latina, Trino Vercellese e Caorso. Si ritorna dunque alla carica per le centrali nucleari e la gente scende in piazza per dire No.
NASCE ANCHE A ROMA IL COMITATO “VOTA SI PER FERMARE IL NUCLEARE”
Cinque giorni 17.02.2011, p.6
Dopo un quarto di secolo da Cernobyl e il referendum del 1987, oggi ci risiamo e per far fronte alle nuove scelte del governo, è stato costituito anche a Roma il comitato referendario “Vota Sì per fermare il nucleare”. Uno schieramento unitario e trasversale dalle Acli a Greenpeace, dall’Arci a Eurosolar Italia, dal Forum Ambientalista al Movimento Difesa del Cittadino,Alternativa, Wwf, Fare Verde, Legambiente, Auser, Ecologisti democratici, Amici della Terra, Slow Food, Vas e tanti altri ancora. «Perché non sono bastati gliesempi di Three Mile Iceland del ’79 in Usa, o peggio ancora, quello di Cernobyl, in Ucraina, con migliaia di morti accertate e la contaminazione di gran parte dell’Europa a far comprendere la negatività di questa scelta», precisano gli ambientalisti. «Un’energia costosa e controproducente per le tasche dei cittadini e per l’economia del Paese - denunciano i referendari -, che seguita a essere rischiosa sia per le scorie che per i problemi nati anche nei reattori Epr di terza generazione. Inutile in Italia – ricordano - con una potenza elettrica installata di più di 100mila megawatt e un picco di consumi che non supera i 57mila». Sono passati 34 anni dall’occupazione di Pian de’ Cargani, a Montalto di Castro, contro la costruzione dell’omonima centrale nucleare Enel, prevista dal Piano energetico nazionale del ’75, la quinta dopo Garigliano, Latina, Trino Vercellese e Caorso. Si ritorna dunque alla carica per le centrali nucleari e la gente scende in piazza per dire No.
Maurizio Ceccaioni