IL VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI ROMA LEONETTI: APPROVATA LA MIA PROPOSTA PER LA SOSPENSIONE DEI LAVORI DELLA CENTRALE A TURBOGAS DA 50 MW
LEONETTI: I CITTADINI ED IL CONSIGLIO COMUNALE NON SONO STATI COINVOLTI NELLE SCELTE
“E’ stata approvata, in data odierna, la mia proposta di sospensione dei lavori della centrale a turbogas da 50MW di Colleferro – dichiara il Vice Presidente Sabatino Leonetti”.
“La situazione ambientale di Colleferro è molto delicata, ed è necessario valutare gli ulteriori danni che detto impianto potrà provocare ai cittadini di Colleferro e dei comuni limitrofi, ad esempio Artena”.
“Ho ritenuto necessario accogliere la richiesta del comitato dei cittadini che chiedevano la sospensione dei lavori – continua il Vice Presidente – tra l’altro la centrale è stata autorizzata senza il coinvolgimento né dei cittadini, né del Consiglio Comunale di Colleferro”.
“Inoltre nel Comune di Colleferro esiste già una discarica ed impianti di incenerimento, e le polveri sottili superano attualmente i limiti massimi previsti dalla legge”.
“Non si può dimenticare che l’Indagine Epidemiologica redatta dalla ASL RME ha riportato livelli d’inquinamento per diossine e simili per la Valle del Sacco – precisa il Vice Presidente – tre volte quello di Roma e dove è stato riconosciuto lo stato di emergenza, legato alla contaminazione del fiume sacco da discariche di rifiuti tossici di origine industriale”.
“Mi auguro – conclude Leonetti – che il Sindaco prenda atto della decisione del Consiglio Provinciale, in coerenza con quanto dichiarato dall’On. Michele Civita - Assessore Provinciale alle Politiche del Territorio e Tutela Ambiente, di sospendere i lavori della Centrale a Turbogas di Colleferro, e di aprire un tavolo che coinvolga oltre alla Regione, la Provincia e l’azienda costruttrice, anche il Comune di Artena, il comitato dei cittadini di Colleferro, le forze sindacali”.
28 gennaio 2011
“La situazione ambientale di Colleferro è molto delicata, ed è necessario valutare gli ulteriori danni che detto impianto potrà provocare ai cittadini di Colleferro e dei comuni limitrofi, ad esempio Artena”.
“Ho ritenuto necessario accogliere la richiesta del comitato dei cittadini che chiedevano la sospensione dei lavori – continua il Vice Presidente – tra l’altro la centrale è stata autorizzata senza il coinvolgimento né dei cittadini, né del Consiglio Comunale di Colleferro”.
“Inoltre nel Comune di Colleferro esiste già una discarica ed impianti di incenerimento, e le polveri sottili superano attualmente i limiti massimi previsti dalla legge”.
“Non si può dimenticare che l’Indagine Epidemiologica redatta dalla ASL RME ha riportato livelli d’inquinamento per diossine e simili per la Valle del Sacco – precisa il Vice Presidente – tre volte quello di Roma e dove è stato riconosciuto lo stato di emergenza, legato alla contaminazione del fiume sacco da discariche di rifiuti tossici di origine industriale”.
“Mi auguro – conclude Leonetti – che il Sindaco prenda atto della decisione del Consiglio Provinciale, in coerenza con quanto dichiarato dall’On. Michele Civita - Assessore Provinciale alle Politiche del Territorio e Tutela Ambiente, di sospendere i lavori della Centrale a Turbogas di Colleferro, e di aprire un tavolo che coinvolga oltre alla Regione, la Provincia e l’azienda costruttrice, anche il Comune di Artena, il comitato dei cittadini di Colleferro, le forze sindacali”.
28 gennaio 2011
FROSINONE IN TESTA A MAL'ARIA INSIEME A TORINO
Ultimissime 28.01.11
Nel 2010, 48 capoluoghi di provincia hanno superato il limite
giornaliero di 50 microgrammi/m3 di polveri sottili oltre i 35 giorni
consentiti dalla legge. Frosinone appare al primo posto insieme a Torino
con 134 e 108 superamenti. Seguono Asti (98), Lucca (97), Ancona (96) e
Napoli (35).
Questi i risultati del dossier di Legambiente "Mal’aria di città 2011"
che evidenzia la cronicità dell’emergenza smog italiana.
“Ecco perché nel weekend i volontari dell’associazione organizzeranno
iniziative in difesa del diritto di respirare aria pulita – si legge in
un comunicato stampa di Legambiente
- Lo scorso anno, in 21 città i giorni fuori limite sono stati
oltre 70, ovvero più del doppio ammesso dalla normativa. Maglia nera
alla Pianura Padana, dove si sono concentrati 30 dei 48 capoluoghi
fuorilegge. Questo il bilancio di PM10 ti tengo d’occhio, il
monitoraggio in tempo reale di Legambiente e www.lamiaaria.it, riportato
nel rapporto. Livelli d’inquinamento elevati, e sostanzialmente
invariati rispetto agli anni precedenti, anche per gli ossidi di azoto e
i microinquinanti come il benzo(a)pirene, potente cancerogeno presente
anche in città industriali come Trieste e Taranto o altre in cui il
traffico è il principale responsabile dell’inquinamento come Padova,
Milano e Torino”.
“Per curare la malattia cronica della cattiva qualità dell’aria e
dell’inquinamento acustico - dichiara Rossella Muroni, direttore
generale di Legambiente - non bastano interventi spot come la giornata
nazionale della bicicletta o parziali limitazioni al traffico. Servono
interventi più ampi e strutturali, dal contrasto all’auto privata al
rilancio del trasporto pubblico, che deve essere appetibile per i
cittadini tramite l’estensione delle corsie preferenziali e un’adeguata
offerta dei km percorsi. Come ha osservato la Commissione europea –
prosegue Muroni - in risposta alla richiesta di deroga avanzata
dall’Italia per i superamenti di PM10, è necessaria una legge quadro
sulla mobilità, che stabilisca criteri uniformi per i provvedimenti
comunali e provinciali in modo da garantirne l’efficacia e la durata nel
tempo insieme allo stanziamento di adeguate risorse economiche per la
loro realizzazione”.
“Le amministrazioni locali e il governo centrale – sottolinea
Legambiente - non hanno, di fatto, ancora messo in campo azioni
efficaci contro l’avvelenamento e l’intasamento dei centri urbani. La
principale fonte d’inquinamento urbano deriva proprio dai trasporti,
responsabili, ad esempio, del 50% delle polveri sottili a Roma e
dell’84% degli ossidi di azoto a Napoli. I trasporti su strada emettono
annualmente circa il 34,7% del PM10, il 55,5% del benzene, il 51,7%
degli ossidi di azoto, il 43,1% del monossido di carbonio. L’industria
siderurgica e petrolchimica produce il 75% degli ossidi di zolfo (SOx),
il 31,5% degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e il 28,8% delle
polveri sottili (PM10). Se si aggiungono le emissioni prodotte dai
riscaldamenti domestici (il 18,7% delle polveri sottili e il 46% degli
idrocarburi policiclici aromatici), il quadro delle cause della scarsa
qualità dell’aria è completo. E in Italia, ogni 10.000 abitanti, più di
15 persone muoiono prematuramente solo a causa delle polveri sottili.
Cattive notizie anche sul fronte dell’inquinamento acustico – concludono
- un problema decisamente sottovalutato nelle città italiane. Solo 10
capoluoghi di provincia, infatti, si sono dotati di centraline fisse per
il monitoraggio del rumore, 80 hanno effettuato qualche controllo nel
2009, spesso in seguito a segnalazioni di cittadini che vivono nei
pressi di luoghi di svago o zone industriali e aeroporti e quindi non
indirizzato a monitorare la principale causa di rumore, ovvero il
traffico”.
Fonte: Legambiente.it
IL SERVIZIO DI EXTRA TV SUL TEMA - segnalato da Claudio Martino, Eco della rete
«VALUTIAMO L’IPOTESI DI UNA GREEN ECONOMY»
IL SERVIZIO DI EXTRA TV SUL TEMA - segnalato da Claudio Martino, Eco della rete
Venerdì 28 gennaio 2011 ore 21,30
in diretta web
su www.ecodellarete.net
La Televisione in Cucina
Incontro con Luciano Bracaglia
sul tema: PM10 a Frosinone
in diretta web
su www.ecodellarete.net
La Televisione in Cucina
Incontro con Luciano Bracaglia
sul tema: PM10 a Frosinone
IL PRESIDENTE DI CIA FROSINONE MARIO MANCINI: VALUTARE IN FRETTA E CON CONCRETEZZA LE IPOTESI DI RISANAMENTO DELLA VALLE DEL SACCO
La Provincia FR 28.01.11, p. 11
«Prima il Distretto Agroenergetico, poi la previsione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, oggi, infine, coltivazioni intensive di tabacco per l'estrazione dell'olio e un Ecodistretto».
Scrive nel suo articolato intervento Mario Mancini, presidente Cia.
Aggiunge ancora: «Nel ribadire apprezzamento per la fattiva attenzione che il Vicepresidente della Provincia di Frosinone presta già da alcuni mesi all'emergenza ambientale e produttiva della Valle del Sacco, non possiamo non rilevare la necessità, sempre più impellente, di avviarci verso una scelta netta e definitiva sulle attività agricole ed industriali che dobbiamo favorire su quel comprensorio gravemente compromesso da una decennale devastazione che si è consumata nel silenzio generale.
Il tempo stringe e siamo quindi costretti a valutare con urgenza, tra le tante ipotesi di cosiddetta green-economy sul tappeto, quale sia il percorso più opportuno da intraprendere per proporre agli imprenditori della Valle del Sacco una prospettiva concreta e certa di produzioni agricole no-food (non destinate all'alimentazione umana o animale) adeguate a generare nuove forme di reddito, nuovi e duraturi posti di lavoro.
Condivido l'esigenza di approfondire e valutare con attenzione le diverse opzioni anche recentemente emerse, ma ribadisco la necessarietà di procedere ad una scelta definitiva in tempi rapidi per salvare il salvabile e evitare la chiusura di altre piccole e medie imprese.
Anche perché, una volta entrati nella sfera decisionale, potremmo verificare che l'una attività non è incompatibile con l'altra e, di conseguenza, garantire a produttori e investitori una gamma di soluzioni più ampia del previsto e diversificata».
«Prima il Distretto Agroenergetico, poi la previsione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, oggi, infine, coltivazioni intensive di tabacco per l'estrazione dell'olio e un Ecodistretto».
Scrive nel suo articolato intervento Mario Mancini, presidente Cia.
Aggiunge ancora: «Nel ribadire apprezzamento per la fattiva attenzione che il Vicepresidente della Provincia di Frosinone presta già da alcuni mesi all'emergenza ambientale e produttiva della Valle del Sacco, non possiamo non rilevare la necessità, sempre più impellente, di avviarci verso una scelta netta e definitiva sulle attività agricole ed industriali che dobbiamo favorire su quel comprensorio gravemente compromesso da una decennale devastazione che si è consumata nel silenzio generale.
Il tempo stringe e siamo quindi costretti a valutare con urgenza, tra le tante ipotesi di cosiddetta green-economy sul tappeto, quale sia il percorso più opportuno da intraprendere per proporre agli imprenditori della Valle del Sacco una prospettiva concreta e certa di produzioni agricole no-food (non destinate all'alimentazione umana o animale) adeguate a generare nuove forme di reddito, nuovi e duraturi posti di lavoro.
Condivido l'esigenza di approfondire e valutare con attenzione le diverse opzioni anche recentemente emerse, ma ribadisco la necessarietà di procedere ad una scelta definitiva in tempi rapidi per salvare il salvabile e evitare la chiusura di altre piccole e medie imprese.
Anche perché, una volta entrati nella sfera decisionale, potremmo verificare che l'una attività non è incompatibile con l'altra e, di conseguenza, garantire a produttori e investitori una gamma di soluzioni più ampia del previsto e diversificata».
MOLA PISCOLI E LA SELVA NELLA CLASSIFICA DEL FAI
Undici siti ciociari tra i ‘Luoghi del cuore’ censiti nel 2010 dal Fondo Ambiente Italiano. Oltre ad essere oggettivamente pochi, come al solito quando si tratta di classifiche ne usciamo con le ossa rotte; compaiono, infatti, nella seconda parte della classifica regionale stilata in base alle segnalazioni giunte al Fai per salvare le meraviglie dello stivale dall’incuria e dall’abbandono. Tra il mezzo milione di italiani che hanno risposto all’appello, una ottantina i ciociari o quanti hanno dimostrato di apprezzare i beni da tutelare sparsi nella nostra provincia. In ogni caso, il primo piazzamento per la Provincia di Frosinone compare al 17esimo posto dopo diversi siti di altre province laziali più volte presenti prima della Ciociaria. Tant’è per Mola de’ Piscoli che, probabilmente non senza sorpresa, ha avuto 14 segnalazioni posizionandosi in Italia al numero 275. Colta, mutuando le parole dello storico tedesco del XIX secolo Gregorovius, la citazione di chi ha tra i suoi luoghi del cuore Mola de’ Piscoli, una torre medievale utilizzata in epoca successiva come mulino. Il territorio di Paliano nella graduatoria finale, e precisamente al 22esimo posto, è presente anche con La Selva, l’ex Parco Uccelli appartenuto al Principe Ruffo, per la quale sono giunte 9 segnalazioni. Entrambi i luoghi rientrano nel perimetro del Monumento Naturale che la Regione Lazio si appresta a riconoscere. Seguono le gole del fiume Melfa (20° e 25° posto in classifica essendo territorio di Casalvieri e Roccasecca), San Girolamo ad Arpino (22°) il campanile di Frosinone (23° posto e solo 8 segnalazioni), l’eremo dello Spirito Santo a Roccasecca (25°) la grotta delle Fate a Coreno (27°), il castello dei Conti d’Aquino a Roccasecca (27°), il castello San Casto a Sora (27°), l’acropoli di Alatri al 28° posto insieme al monacato di Villa Euchelia di Castrocielo.
Comune di Colleferro
Ufficio Stampa
P.zza Italia, 1 - Tel. 06/97.203.235
Colleferro, 28/1/2011
LAVORI PUBBLICI AL IV KM: IN ARRIVO INGENTI FINANZIAMENTI PER OLTRE 2 MILIONI E MEZZO DI EURO
Ufficio Stampa
P.zza Italia, 1 - Tel. 06/97.203.235
Colleferro, 28/1/2011
C O M U N I C A T O S T A M P A COMUNE COLLEFERRO 28.01.11
LAVORI PUBBLICI AL IV KM: IN ARRIVO INGENTI FINANZIAMENTI PER OLTRE 2 MILIONI E MEZZO DI EURO
In contemporanea alla Turbogas (ndr)
Più di 2 milioni e 600mila euro è il totale del consistente contributo regionale che è stato concesso al Comune per interventi dedicati al IV Km. “Si tratta di un importante finanziamento che abbiamo richiesto per realizzare opere necessarie al quartiere – spiega il sindaco Mario Cacciotti, particolarmente soddisfatto per avere ricevuto la comunicazione dell’avvenuto finanziamento -. I lavori previsti, infatti, servono a perfezionare l’urbanizzazione già in atto, con il completamento della pubblica illuminazione, il potenziamento dell’impianto di depurazione, la copertura di un tratto del fosso, il completamento del gasdotto e, non ultimo, la realizzazione di un pozzo e della condotta idrica. Insomma tutti interventi mirati a dare agli abitanti del IV Km la possibilità di avere servizi efficienti e un luogo confortevole dove vivere. Lavori che vanno a completare il piano di sviluppo di quella zona di Colleferro che assume così i connotati di un vero e proprio nucleo abitativo, non più, quindi, zona abitativa sorta in maniera spontanea e senza un piano preciso, come è stata a lungo considerata, ma caratterizzata da un progetto urbanistico che da all’area dignità di quartiere vero e proprio”. I lavori rientrano nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune e verranno realizzati a partire da quest’anno. “Ringrazio il presidente della Regione Lazio Renata Polverini – aggiunge il sindaco Mario Cacciotti – e l’assessore all’Urbanistica Luciano Ciocchetti che hanno accolto la nostra richiesta e quindi concesso il corposo finanziamento. Questi contributi ci permettono, infatti, di dare subito il via a quei lavori che avevamo promesso agli abitanti del IV Km. Anche tale impegno, dunque, viene da questa Amministrazione mantenuto, come già abbiamo fatto per altri punti del piano programmatico stilato oltre quattro anni fa”.
Più di 2 milioni e 600mila euro è il totale del consistente contributo regionale che è stato concesso al Comune per interventi dedicati al IV Km. “Si tratta di un importante finanziamento che abbiamo richiesto per realizzare opere necessarie al quartiere – spiega il sindaco Mario Cacciotti, particolarmente soddisfatto per avere ricevuto la comunicazione dell’avvenuto finanziamento -. I lavori previsti, infatti, servono a perfezionare l’urbanizzazione già in atto, con il completamento della pubblica illuminazione, il potenziamento dell’impianto di depurazione, la copertura di un tratto del fosso, il completamento del gasdotto e, non ultimo, la realizzazione di un pozzo e della condotta idrica. Insomma tutti interventi mirati a dare agli abitanti del IV Km la possibilità di avere servizi efficienti e un luogo confortevole dove vivere. Lavori che vanno a completare il piano di sviluppo di quella zona di Colleferro che assume così i connotati di un vero e proprio nucleo abitativo, non più, quindi, zona abitativa sorta in maniera spontanea e senza un piano preciso, come è stata a lungo considerata, ma caratterizzata da un progetto urbanistico che da all’area dignità di quartiere vero e proprio”. I lavori rientrano nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune e verranno realizzati a partire da quest’anno. “Ringrazio il presidente della Regione Lazio Renata Polverini – aggiunge il sindaco Mario Cacciotti – e l’assessore all’Urbanistica Luciano Ciocchetti che hanno accolto la nostra richiesta e quindi concesso il corposo finanziamento. Questi contributi ci permettono, infatti, di dare subito il via a quei lavori che avevamo promesso agli abitanti del IV Km. Anche tale impegno, dunque, viene da questa Amministrazione mantenuto, come già abbiamo fatto per altri punti del piano programmatico stilato oltre quattro anni fa”.
COMUNE DI FROSINONE
ASSESSORATO ALLA TUTELA AMBIENTALE, AI SERVIZI ECOLOGICI E ALLE ENERGIE RINNOVABILI
0775.2651 - 339.1886677 - 3939084854
servizi.ambientali@comune.frosinone.it
Torna la Campagna di sensibilizzazione
LIBERATI DEI TUOI “INGOMBRANTI”
GIORNATA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI INGOMBRANTI
e dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
CHE SI SVOLGERA’ A FROSINONE
SABATO 29 gennaio DALLE ORE 7.30 ALLE ORE 13.30
IN VIA SAN GERARDO
(presso il parcheggio che si trova a 300 metri dalla chiesa
andando verso il tunnel che sbuca su viale Roma).
Come da impegni assunti con i cittadini di Frosinone
Alla luce del successo già riscontrato nelle precedenti giornate di raccolta, effettuate nel 2010.
Visti i positivi risultati e il gradimento dimostrato nei confronti dell’iniziativa,
Torna a Frosinone anche per il 2011
la Campagna di sensibilizzazione LIBERATI DEI TUOI “INGOMBRANTI”.
L'abbandono di rifiuti per strada è certamente un segno di inciviltà, un problema per l'ambiente e il decoro della città.
Per questi motivi l’Amministrazione di Frosinone, oltre ad offrire un servizio di ritiro gratuito a domicilio, a seguito di prenotazione telefonica, ha programmato delle giornate nelle quali puoi “liberarti dei tuoi ingombranti”.
Un recupero corretto dei beni durevoli permette di recuperare materie prime e salvaguardare l'ambiente.
In questa occasione i cittadini di Frosinone possono conferire GRATUITAMENTE, dalle ore 07.30 alle ore 13.30, tramite il personale dell’Impresa Sangalli presente sul posto, esclusivamente le seguenti tipologie:
- Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE):
televisori, apparecchi radio, registratori, lavatrici, condizionatori, lavastoviglie, frigoriferi, aspirapolvere, personal computer, mouse e tastiere, stampanti e monitor, apparecchiature di illuminazione comprese le lampade e i neon.
- Rifiuti ingombranti:
mobili, poltrone, materassi, brande, serramenti, infissi, biciclette, sedie, specchi (sono esclusi calcinacci).
Aiutaci a tenere pulita la nostra città
porta i tuoi rifiuti oppure chiama il numero verde 800-440.797 per prenotare il ritiro davanti casa tua, il servizio è gratuito e si svolge con frequenza giornaliera.
Frosinone, 26 gennaio 2011 L’Assessore all’Ambiente del Comune di Frosinone
prof. Francesco RAFFA