Con un po' di ritardo, ecco la sintesi dell'intervista al Vescovo di Anagni-Alatri Lorenzo Loppa, comparsa il 4 aprile su Ciociaria oggi.
Occhiello in prima pagina, titolo in taglio alto, piuttosto discutibile: "Anatema sugli inquinatori".
Segue una pagina intera (la 23) nella cronaca di Anagni, dedicata all'augurio pasquale del titolare della diocesi. Titolo: La nostra Valle sta morendo.
Domanda del giornalista (Guglielmo Cecilia): Cosa ne pensa della situazione ambientale e soprattutto dell'inquinamento da diossina?
Risposta: "Sicuramente il discorso che farò può essere attaccato, specialmente con la clava del livello occupazionale. Nonostante ciò, però, il problema è che la nostra Valle sta morendo. Se ora si aggiunge anche questo nuovo inceneritore, un po' più invasivo, pervasivo e globale, il problema non è l'occupazione ma la sopravvivenza. A livello negativo si dovrebbe fare in modo di non depauperare oltre l'ambiente e la situazione che viviamo. A livello positivo occorrerebbe, e qui mi rivolgo alla politica, un po' di iniziativa, un po' di inventiva, la riscoperta della nostra vocazione turistica, dell'artigianato. L'uomo non è despota e padrone del creato, è un custode. La parola "giardino" significa custodire. Il giardino è un luogo di custodia, ove c'è un equilibrio incredibile tra quello che riposa in quello spazio. L'uomo non è stato messo da Dio come padrone del creato, ma come custode. Non può spadroneggiare. E' logico, però, che tutto quello che è nel mondo è a servizio dell'uomo. I cristiani sono per l'ecologia: la natura come mezzo per l'uomo, che è il fine".