In attesa di pubblicare la rassegna stampa relativa alla conferenza dei servizi del 7.4.10, alle sue conseguenze e alle reazioni degli enti e dell'opinione pubblica, postiamo un'intervista concessaci in esclusiva un'ora fa dall'assessore all'ambiente del Comune di Anagni, Guglielmo Retarvi.
Assessore Retarvi, partiamo da un dato. Nella cds del 7.4.10 è cambiata la ripartizione del peso decisionale degli enti nella votazione decisiva. Permanendo 2 voti alla Provincia, 2 alla Regione, 1 alla ASL, il Comune di Anagni non è più titolare dei 3 voti previsti, in quanto uno è ora di competenza del Consorzio ASI di Frosinone. Come mai?
"Dei tre voti inizialmente assegnati al Comune di Anagni uno riguardava la localizzazione dell'impianto in iter autorizzativo. Ma l'area in oggetto all'epoca rientrava ancora nella sfera di competenza del Comune di Anagni, in quanto area industriale D1 del piano regolatore. Nel novembre 2009 la Variante ASI, approvata dal Consiglio regionale nel 2008, è stata recepita dal Consorzio; nel gennaio 2010 il Cda dell'ASI ha deliberato l'acquisizione dell'area; e solo il 7.4 l'ASI ha consegnato tale delibera in cds. Per cui il parere relativo alla localizzazione è ora di competenza dell'ASI. Ricordo al proposito che l'Unione democratica di Anagni e i Verdi si batterono per lo stralcio dell'area in oggetto. Tuttavia i loro referenti regionali approvarono interamente la Variante, con il solo stralcio di Bosco Faito a Ceccano. Ecco i risultati".
Nell'incontro del 7.4.10 si è stabilito che la cds deve concludersi entro 25-30 giorni per rimanere nei tempi tecnici statutari. Ritiene opportuna o prematura questa decisione, ormai prossima?
"Mi sembra più opportuno attendere. Stiamo parlando di un impianto che se autorizzato sarà unico in Europa. Non abbiamo raffronti. Sono necessari ulteriori controlli e analisi da parte degli enti preposti. E la cittadinanza di Anagni ha raccolto 3200 firme per esprimere la sua contrarietà all'impianto. Che, come dice il funzionario della Regione responsabile del procedimento, non hanno rilevanza a causa del regolamento della pratica. Ma io e il sindaco abbiamo il dovere di interpretare ed eseguire la volontà popolare. Inoltre è opportuno attendere l'insediamento del nuovo consiglio regionale che, legittimato dagli elettori, ha il diritto di esprimere il suo parere".