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lunedì 7 marzo 2011

Rassegna stampa 07.03.11

Montelanico, scoperta discarica abusiva.
Sequestrata dalla Guardia di Finanza area di 4 mila metri quadri; sigilli al sito, denunciato il responsabile
Corriere della sera - Cronaca di Roma 07.03.2011

ROMA - La Guardia di Finanza ha sequestrato a Montelanico - centro alla periferia sud della Capitale - una discarica abusiva di 4.000 metri quadrati. Sull'area, nascosta tra la vegetazione, i finanzieri di Colleferro hanno scoperto rifiuti di ogni genere.
Sono stati trovati vecchi pneumatici, vetri, accumulatori elettrici, cemento-amianto, tre autovetture in disuso, lamiere e materiali di metallo. I rifiuti pericolosi erano stati abbandonati su un terreno non impermeabilizzato e senza pavimentazione. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici della prevenzione della Asl. La Guardia di finanza ha denunciato il responsabile per grave inquinamento ambientale mettendo i sigilli all'intera area (fonte Ansa)

SCALIA: AEROPORTO FROSINONE, ITER FERMO PER COLPA DELL'INERZIA DI IANNARILLI
La Provincia Fr 07.03.11 p.3
"Leggo che Iannarilli si è accorto delle richieste del comune di Ciampino di chiudere al traffico civile l'aeroporto di quella città ed afferma che questa circostanza rende ora concretizzabile l'aeroporto di Frosinone, dopo però un'attenta e cauta valutazione del progetto già definito". Questa la reazione di Francesco Scalia, consigliere regionale del Partito Democratico, alle dichiarazioni del Presidente della Provincia intervenuto ieri sulla questione sollevata dai Sindaci di Marino e Ciampino per la chiusura dello scalo di Ciampino. "In realtà, tutta la complessa procedura che ha portato, ormai tre anni fa, la Regione ed il Ministero delle Infrastrutture ad individuare due nuovi scali nel Lazio, a Viterbo e Frosinone, è partita proprio dalla consapevolezza della necessità di chiudere al traffico civile Ciampino, in quanto aeroporto ormai al collasso sia sotto il profilo ambientale che della sicurezza, insistendo l'area di sedime aeroportuale in un contesto territoriale altamente urbanizzato."- spiega Scalia - "Il problema è che l'iter di approvazione del progetto dell'aeroporto di Frosinone è fermo proprio per l'inerzia del Presidente Iannarilli. Infatti, la Regione attende ancora, da un anno, le osservazioni di ADF per poter riprendere la conferenza di servizi, avviata da Marrazzo nell'ottobre 2009 e finalizzata all'acquisizione dei nulla osta preliminari sul progetto. Inoltre, Iannarilli non appone da mesi la sua firma al documento preliminare di valutazione ambientale strategica, redatto dal Prof. Franco Karrer (attuale Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) e dal Prof. Ivo Allegrini del CNR. La mancata firma del documento non consente la pubblicazione dello stesso da parte dell'ASI e, quindi, il perfezionamento della procedura di valutazione. Si continua a perdere tempo prezioso mentre Aeroporti di Roma, con il sostegno dichiarato della Polverini, decide di raddoppiare Fiumicino e concentrare così in futuro in quell'aeroporto tutto il traffico aereo nel Lazio, con una spesa, peraltro, di 4 miliardi e 700 milioni di euro. Iannarilli, invece di fare dichiarazioni ai giornali, ponga finalmente in essere gli atti amministrativi che a lui competono per consentire alla conferenza di servizi ed alla procedura di VAS di concludersi in tempi brevi. Sarà poi la Regione Lazio a dover bandire la gara per l'individuazione del concessionario di costruzione e gestione dell'opera".

COLLEFERRO, DENUNCIA DEL "GRILLO PARLANTE", ACQUA NON DEPURATA E MALEODORANTE NEL FIUME SACCO
Ecco la notizia quotidiana 07.03.2011 
“In merito al controllo delle acque del Fiume Sacco, del suo attuale stato di cui si e’ ampiamente parlato in questi giorni – si legge in una nota dell’associazione il Grillo Parlante - Libera associazione Onlus - per l’episodio risultato poi infondato delle pecore morte ma anche in merito ai fatti da noi a suo tempo denunciati e che attendono ancora risposte certe da parte della Autorita’ competente relativi a presunti sversamenti nel fiume avvenuti negli anni passati tramite la condotta di Fosso Cupo oggi, ne prendiamo atto peraltro bonificata, l’Associazione Il Grillo parlante da anni attenta nell’ambito del costante controllo di cio’ che a fiume confluisce ha, tramite il monitoraggio effettuato da volontari, rilevato alcune importanti anomalie di depurazione. Infatti, dai controlli riscontrati, acqua con caratteristiche pessime arriva dal Fosso Mille gocce di Valmontone. Di questo riteniamo giusto che venga fatta nelle sedi opportune ,una richiesta di chiarimenti da parte dell’ Amministrazione di Colleferro che paga, oltre ai guai ambientali locali, anche una incuria nel controllo di cio’ che confluisce al Sacco da parte di altre citta’ e amministrazioni che contribuiscono con comportamenti evidentemente non idonei alla pessima qualita’ delle acque del fiume. Questo e’ un grave problema poco evidenziato di cui pero’ Colleferro e’ questa volta risulta vittima e non colpevole, pur subendone da anni le conseguenze. Problema che, ripetiamo, meriterebbe prese di posizione piu’ nette e risposte e soluzioni certe da parte di altre amministrazioni. Ma nonostante il disagio, tutto continua ad avvenire nel silenzio assenso di molti. Ma tornando alla situazione locale, acqua non depurata dal depuratore di Colleferro confluisce al Sacco, così come acqua non depurata e maleodorante arriva tramite il Fosso del IV km come evidenziato dai tanti cittadini ivi residenti che ne vivono da tempo uno spiacevole disagio.

Ed e’ soprattutto in questa ultima zona che il problema si sta facendo insostenibile per la vita degli abitanti residenti .Problema che riteniamo debba essere risolto nel piu’ breve tempo possibile.

A tale proposito, chiediamo alla Amministrazione di Colleferro, soprattutto in virtu’ di quanto dichiarato in questi giorni in merito alla volonta’ di riscatto nel giusto interesse della tutela dell ‘immagine stessa della citta, ma noi diremmo soprattutto per la salute e la qualita’ della vita di chi ci abita, di adoperarsi affinche’ tale spiacevole e crediamo evitabile sversamento o incompleta depurazione, venga al piu’ presto eliminato. Ne va della qualita’ della vita, della salute e del giusto decoro di tanti abitanti del IV km che non sono e non possono essere considerati

Colleferro. Il sindaco invia una missiva alle famiglie per spiegare il recente caso di “Casa Ripi”
LETTERA DI MARIO CACCIOTTI AI CITTADINI: «A QUESTA GOGNA MEDIATICA NON CI STO!»
Cronache cittadine 07.03.2011
COLLEFERRO - In queste ore arriverà a casa dei colleferrini una lettera a firma del primo cittadino Mario Cacciotti avente come argomento i recenti casi di presunto inquinamento ambientale riscontrato nei terreni in zona Casa Ripi e delle “pecore morte” trasmessi dalle televisioni nazionali. Eccone il testo. “Caro concittadino, Cara concittadina, come saprai, il mese scorso alcuni Tg della Tv di Stato hanno mandato in onda dei servizi sulla presunta morìa di pecore di un allevatore locale, creando un grave allarme ingiustificato, in quanto si faceva intendere che le cause fossero da riportare all’inquinamento ambientale della Valle del Sacco: nulla di più falso! E le indagini approfondite che abbiamo subito richiesto alla Asl e all’Ufficio commissariale per l’emergenza ambientale nella Valle del Sacco lo hanno appurato.
I dati delle analisi effettuate ci dicono chiaramente che nessun inquinamento vi è stato, che la morte delle pecore rientra nella normale casistica di un allevamento di quelle dimensioni, morti causate da eventi naturali, come patologie respiratorie o gastrointestinali, dovute a fattori confluenti dell’allevamento che nulla hanno a che fare con l’inquinamento ambientale. I Tg, a partire dal Tg1, hanno reso un pessimo servizio a Colleferro dando ampio risalto ad una notizia senza verificarne l’attendibilità della fonte e senza chiedere un parere scientificoa nessuno. Quello che è successo è purtroppo la conseguenza di un luogo comune: Colleferro è inquinata e sarà sempre così. Ma a questa gogna mediatica, io non ci sto!!! È vero che l’inquinamento è purtroppo un problema storico per la nostra città, ma è anche vero che, come amministrazione, stiamo lavorando sodo e senza sosta da anni per portare soluzioni concrete. Abbiamo fermato la fonte d’inquinamento, mettendo l’area in sicurezza, avviato la bonifica e teniamo costantemente sotto controllo il nostro territorio, per monitorarlo e prevenire qualsiasi ulteriore forma d’inquinamento, e non lo facciamo solo in collaborazione con gli enti deputati, come la Asl, l’Ufficio Commissariale, i Nas, ma anche con altri soggetti autorevoli come La Sapienza e il Cnr. Per questo non possiamo tollerare che un servizio giornalistico basato soltanto su pregiudizi e luoghi comuni getti fango contro la nostra città. Dobbiamo difendere l’immagine di Colleferro e di tutta la cittadinanza da danni economici dovuti a questa cattiva pubblicità. Sono certo che in questa battaglia saremo tutti insieme, fianco a fianco. Inoltre, qualora ci saranno i presupposti, ho dato mandato ai legali di avviare un’azione legale.
Perché la vera Colleferro non è quella fatta vedere dal Tg: è una città di persone perbene, che lavorano sodo fuori dalla luce dei riflettori, una comunità forte e coesa capace di superare i problemi del passato e di sfatare i vecchi luoghi comuni. Colleferro non ha bisogno di calunnie e pregiudizi, ma di azioni concrete per far crescere la nostra città e proteggere non solo la salute, ma anche il futuro delle prossime generazioni di colleferrini. Con questa mia voglio farti anche avere i dati delle autorità sanitarie che ho a disposizione e, per completezza e chiarezza di informazione, ti comunico che potrai trovare ogni aggiornamento e novità sul sito del Comune. Ma sono anche a disposizione se vorrai venire a parlarmi. Non c’è nulla da nascondere. L’unica cosa certa, che è alla luce del Sole, è l’amore per questa nostra città e non permetteremo a nessuno di mortificarla con accuse e giustificazioni pretestuose.

CECCANO
–FERENTINO. RIFIUTI AL POSTO DELL’AREA DI SERVIZIO. STRADA-DISCARICA, ECCO LE TELECAMERE
Il Messaggero FR, 07.03.11 p.33 – di De.Co e Em.P.
A Ferentino sono arrivate le telecamere per combattere le discariche abusive. Il primo sistema di videosorveglianza è stato installato dai privati lungo località Bonifica. La strada di circa un km era finita alla ribalta per l’incredibile cumulo di rifiuti, pericolosi e non, che negli ultimi anni vi erano stati depositati. Amianto, fusti, detriti, pneumatici che avevano portato a proteste dei residenti con il Comune che per ben due volte negli ultimi anni era dovuto intervenire per la bonifica. Ma la strada, poco illuminata e nascosta, continuava ad essere usata come discarica. Così un gruppo di cittadini, autorizzati dal Comune, ha posizionato una sbarra in ferro con un lucchetto, le cui chiavi sono in possesso di cittadini con il diritto di passaggio, e un sistema di telecamere mobili. «Ora come amministrazione posizioneremo telecamere in zone a rischio per tutelare il paesaggio», ha spiegato l’assessore all’Ambiente Sergio Marrocco. In una zona di Ceccano, invece, l’ambientazione è quella di un vecchio film western, con la pompa di benzina abbandonata e i rampicanti avviluppati addosso al vecchio gabbiotto. I cumuli di rifiuti circostanti non mancano: da una parte pneumatici e sedili, dall’altra calcinacci e vecchi sanitari e poi ancora altro materiale. Quel che cambia è che l’ennesima discarica abusiva, in Ciociaria, non si trova all’interno di boschi o in angoli nascosti e periferici, bensì a pochi metri da una provinciale, quella tra Frosinone e Ceccano, trafficata da migliaia di auto. La discarica, anzi le discariche, cumuli di rifiuti sparsi sul piazzale in origine destinato ad ospitare un distributore di gas per auto, si trovano anche a pochi metri dalla ferrovia e dal cavalcavia dell’A1 nei pressi dell’ingresso alla contrada di Colle Leo. Aumentano in numero, senza che nessuno provveda alla bonifica.
 
FILETTINO, LA DISCARICA A CIELO APERTO DI "CERRETO OMBRE"
La Provincia FR 07.03.11 P.17
"Uno spettacolo indecoroso e umiliante per qualsiasi cittadino e per qualunque amante della montagna". Esordisce così il candidato a sindaco di Filettino, Luca Sellari.
"Vedere questa splendida area - continua Sellari - in pieno Parco Naturale dei Monti Simbruini, rifatta ad una vera e propria discarica a cielo aperto, rattrista l'animo e contribuisce a far crescere in ognuno di noi la rabbia e la disperazione di chi ama veramente il proprio territorio".
Sellari si riferisce alla località "Cerreto Ombre", un'area inoltrata tra i boschi di Filettino, recintata e dove il 24 novembre 2009 il comune di Filettino aveva affidato i lavori per una cifra pari ad euro 625 mila per la sua bonifica e gestione rifiuti. I lavori avrebbero dovuto essere conclusi nel marzo del 2010 e successivamente a seguito di una sospensione, si presumeva la fine dei lavori per il 27 ottobre 2010.
"Ora a distanza di 5 mesi dall'ultima data della conclusione dei lavori - sottolinea candidato sindaco - l'area è piu che mai una enorme discarica a cielo aperto ove si trova di tutto e di più. Ciò è veramente mortificante soprattutto per le Istituzioni preposte, ma soprattutto è mortificante per l'intera comunità filettinese che si vede sottratto un bene di inestimabile valore naturale per tutto quello che nella sua complessità rappresenta per Filettino e per il Parco dei Monti Simbruini. La tutela dell' ambiente naturale, dovrebbe rappresentare un punto irrinunciabile rispetto alle attività quotidiane, specie se si parla di un territorio, come quello di Filettino, totalmente inserito nell'area verde più grande del Lazio. Invece oggi - incalza Sellari - giorno dopo giorno, assistiamo impotenti alla continua ed inesorabile distruzione dell'ambiente naturale unica fonte forse di potenziale sviluppo economico per Filettino. Infatti in questi giorni, nell'indifferenza dell'attuale Amministrazione Catena, sono state segnalate varie discariche di piccola estensione, a cielo aperto in più punti del paese, alcune delle quali poste sotto sequestro dai carabinieri". Eppure in questo quadro, a parere di Sellari "appare strano che le Istituzioni, e gli organi preposti al controllo, non attivino azioni di repressione e di verifica per difendere e tutelare un bene di primaria necessità per l'intero eco- sistema, magari in questo caso perché è proprio l'Ente Comunale l'artefice del disastro ambientale di Cerreto Ombre, visto che a distanza di un anno, non ha ancora attuato l'intervento di bonifica come disposto. A questo punto ci viene da chiedere: come sono stati investiti quei 625 mila euro stanziati per l'intervento? Noi restiamo - conclude Sellari - vigili nei confronti di chi pensa di distruggere un patrimonio naturale che invece andrebbe con il contributo di tutti difeso e salvaguardato dagli scempi di questi ".


IL DEGRADO DELLE DISCARICHE DI FERENTINO. SOPRALLUOGHI DEI CARABINIERI
La Provincia FR 07.03.11 p.15
Saliranno sino ai confini con Porciano i carabinieri di Ferentino, agli ordini del maresciallo Alborino, per effettuare il sopralluogo lungo la provinciale al fine di verificare la quantità di discariche esistenti, peraltro da noi denunciate in settimana. E soprattutto per porle sotto sequestro delimitandole come zona a rischio. Ne abbiamo contate almeno una dozzina, negli slarghi della strada di collegamento tra Ferentino, Porciano e Canterno e tantissime anche nei dirupi sottostanti. Il materiale da noi immortalato con fotografie è molto e ce n'è per tutti i gusti. Dalle carcasse di animali, meta preferita di cani randagi, cornacchie e rapaci, agli elettrodomestici scaraventati e quindi frantumati, ai materalli di tutti i tipi, dai bustoni di rifiuti domestici, a (ex) servizi igienici, per non parlare anche di lamiere di amianto, alcune delle quali persino spezzate e quindi ancor più pericolose e nocive. Il maresciallo Alborino ci ha confermato la visita con i suoi uomini, proprio per verificare la consistenza dei rifiuti scaricati. Va ricordato che questa mattina dovranno arrivare anche gli addetti del servizio veterinario per la rimozione della carcassa di mucca che è ben in vista da quelle parti. Dobbiamo ricordare che quel tratto di qualche chilometro di strada è uno dei più panoramici, poiché conducono in posti ameni e turisticamente molto attraenti. Ecco perché è necessaria non solo la bonifica immediata, ma anche un controllo più costante e severo. Per questo vorremmo invitare il neo presidente della associazione "Riserva di Canterno" ad essere molto attento con i suoi uomini al fine di prevenire altre sconcezze. Ed allora, presidente Nando Sorteni, ricordati che il tuo gruppo ambientalistico ha, tra i compiti, anche quello della prevenzione e del controllo del territorio. Ed allora fatti valere.
Egidio Cerelli



ANAGNI. IL CAMPO GIOCHI DI TUFANO TRA I PNEUMATICI
La Provincia FR 07.03.11 p.16
Discarica di pneumatici accanto al parco giochi, a Tufano le due facce della civiltà. Nella ridente contrada di Tufano, al centro del crocevia che racchiude la chiesa, la scuola, i bar ed il supermercato, risalta ben curato il parco giochi realizzato dall'amministrazione comunale.
Ai bordi dell'area occupata da scivoli ed altalene, il letto ormai asciutto del torrente Tufano, una volta ricco di acque flora e fauna. Tra i ciottoli ed i ciuffi di erba, un numero imprecisato di vecchi pneumatici testimonia la maleducazione di chi, oltre che a smaltire in maniera indegna, offende coi suoi gesti una popolazione laboriosa ed onesta.
Il Comune farebbe bene ad eliminare la bruttura; ma sicuramente qualcuno deve aver visto almeno uno degli inquinatori, e l'invito di tutti è quello di informare le Autorità sulla sua identità.